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Attualità

“La scuola ce la puliamo da soli”

La dirigente scolastica ed un gruppo di insegnanti e personale ATA del “Comi” di Tricase hanno imbracciato rastrelli, decespugliatori, cesoie, ramazze e carriole per ripulire e bonificare una vasta area interna alla struttura ed il marciapiede antistante

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Una domenica mattina al Liceo “Comi” di Tricase l’esempio di quelle che per tutti dovrebbero essere “buone pratiche di cittadinanza”.


La dirigente scolastica Antonella Cazzato ed un gruppo di insegnanti e personale ATA hanno imbracciato rastrelli, decespugliatori, cesoie, seghe da giardiniere, ramazze e carriole per iniziare un lavoro di ripulitura e bonifica di una vasta area interna alla struttura, che ospita un migliaio di studenti, e del marciapiede antistante di proprietà della Città di Tricase.


Il Liceo, l’unico ad essere intitolato al poeta Girolamo Comi, è circondato da una vasta area esterna, con campi di calcetto, basket, pallavolo, piattaforma di lancio del peso, pista per salto in lungo e diverse aiuole con alberature mediterranee. Di recente, in particolare dal declassamento delle province a enti di secondo livello, la superficie esterna al plesso scolastico si presenta spesso invasa da erbacce, rami secchi e rifiuti di vario genere. Con questo primo intervento sono stati resi accessibili e dignitosi gli spazi di ingresso alla struttura.


“La Provincia non ha i fondi necessari e così abbiamo deciso di provvedere noi”

La competenza spetterebbe all’Ente proprietario”, spiega la dirigente scolastica Antonella Cazzato, “ma la Provincia non ha i fondi necessari e così abbiamo deciso di provvedere noi, un manipolo di entusiasti di ogni età, tutti con la strana idea che esercizio di cittadinanza sia anzitutto agire, contribuire, fare, piuttosto che lamentare, attendere, delegare”.


L’iniziativa, partita dalla professoressa Emanuela Bleve e dal professor Giovanni Carità e condivisa e sostenuta dalla dirigente e da altri colleghi, mira alla realizzazione di un progetto più ampio, con l’obiettivo finale di realizzare un vero e proprio orto botanico con la piantumazione di fiori e arbusti locali e alcune specie arboree in via di estinzione. Il progetto per la realizzazione dell’orto verrà sviluppato nei prossimi mesi tramite la stipula di un protocollo d’intesa con l’Università del Salento e avrà come referente la professoressa Rita Accogli.


La scuola è e deve essere un esempio, casa comune di impegno”, aggiunge la dirigente scolastica, “fucina di idee e buone pratiche, con l’idea fissa di educare al meglio i nostri ragazzi. Alla responsabilità, al senso civico, al rispetto, all’impegno, alla Bellezza. Sarebbe stato bello coinvolgere i ragazzi, i genitori, i nonni e associazioni locali”, continua Antonella Cazzato, “ma non è stato possibile a causa di problemi legati alla sicurezza, alle autorizzazioni, alle liberatorie e tutti gli innumerevoli passaggi preliminari di tutela che le norme esigono. Non un euro di compenso, non un’ora di riposo compensativo, non un permesso in più, nulla è stato richiesto dai volontari. Si è trattato di un’esperienza di valore”, conclude, “un’occasione di amicizia e un’opportunità in più di fare squadra”.


Attualità

I Matia Bazar a Taurisano per la festa del Crocefisso

Tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo

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C’è una tradizione lunga oltre cent’anni a Taurisano, nata grazie alla devozione di una coppia di coniugi. È la festa del Santissimo Crocefisso, che si celebra ogni anno il 3 maggio, presso l’omonima chiesetta.

Il luogo di culto, ubicato all’ombra di una splendida grande quercia, fu eretto nel 1904 per volere di Vito Schiavano e Maria Marraffa, che ne finanziarono la costruzione.

Da allora, la comunità di Taurisano onora con grande affetto e costanza il culto nei confronti del Santissimo Crocefisso, di cui peraltro è conservata una imponente raffigurazione proprio all’interno della chiesa, realizzata dal maestro cartepestaio leccese Giuseppe Manzo quale riproduzione fedele di un’altra opera presente a Galatone.

Il motivo di questa riproduzione trova senso ancora una volta nella storia dei succitati coniugi Schiavano, i quali erano soliti effettuare, a partire dalla data del loro matrimonio, un pellegrinaggio al Santuario di Galatone, per venerare proprio il miracoloso SS. Crocefisso della Pietà.

Questo pellegrinaggio durò circa trent’anni, fino a quando i due devoti, avendo ormai raggiunto una veneranda età e non potendo sostenere l’estenuante fatica di un viaggio così lungo, fecero appunto erigere, al limite di un fondo di loro proprietà, una cappella dedicata al SS. Crocefisso.

Per tradizione, tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo, situata tra Taurisano, Casarano e Ruffano, dove si trova la cripta basiliana del Crocefisso della macchia, in cui è consuetudine celebrare messa proprio in questa ricorrenza.
Dopo aver fatto visita al luogo di culto ci si ferma per trascorrere la giornata in campagna, al calar del sole si ritorna in paese e ci si prepara per la festa tradizionale.

Venerdì 3 maggio le celebrazioni si aprono sulle note della Banda “G. Verdi” di Taurisano e con le messe, delle ore 8 e delle ore 10, presso la Cappella del SS. Crocifisso.

A seguire, alle ore 11, la processione per portare la venerata immagine del Santissimo Crocifisso nella Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Ci si ritrova nel pomeriggio, alle 18,30, con la santa messa proprio nella Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Alle 19,30 la processione per le strade del paese. In chiusura dei riti religiosi, lo spettacolo di fuochi d’artificio.

In serata, poi, chiusura col botto. Una storica band della musica italiana salirà sul palcoscenico della festa.

Alle spalle della cappella, in via Pirandello, si esibirà l’iconico gruppo musicale Matia Bazar, due volte vincitore del Festival di Sanremo.
Il concerto avrà inizio alle ore 21, con ingresso libero.

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Tricase Destinazione Autentica 2024, avviso pubblico

Rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna. C’è tempo fino al 31 maggio. online anche il bando “Una casa per giovani idee”

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Avviso pubblico per l’individuazione di progetti eventi di iniziativa da inserire nella programmazione culturale e turistica: “Tricase Destinazione Autentica 2024”.

L’amministrazione comunale intende valorizzare i principali attrattori culturali e turistici della città, delle frazioni e delle marine, al fine di promuovere un piano di sviluppo turistico culturale ricco e multidisciplinare.

L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna dal titolo Tricase Destinazione Autentica 2024. Saranno accolte proposte che siano in linea con gli obiettivi prefissati dell’amministrazione comunale, in un’ottica di promozione turistica e riposizionamento competitivo della città. C’è tempo fino al 31 maggio.

Online anche il nuovo bando per “Luoghi Comuni”, “Una casa per giovani idee”. È un’iniziativa delle Politiche giovanili lanciata da Regione Puglia e ARTI Puglia con l’obiettivo di finanziare progetti di innovazione sociale proposti da organizzazioni giovanili, che possono essere accolti e realizzati in spazi pubblici.

C’è tempo fino al 28 maggio 2024 per candidare progetti di innovazione sociale per rivitalizzare la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (la “chiesa dei diavoli”) e tutta l’ampia area all’aperto circostante del Comune di Tricase.

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Tricase, Pro Loco: rinnovate le cariche sociali

Nel segno della continuità e del rinnovamento. Paolo Scarascia confermato presidente all’unanimità

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Si è tenuta l’assemblea che ha dato il via al mandato 2024-2028 della Proloco Tricase, l’associazione che si occupa della promozione e valorizzazione turistica, delle potenzialità naturalistiche, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche della Città.

Sarà un Consiglio Direttivo da nove membri ad affiancare Paolo A. Scarascia, riconfermato all’unanimità presidente dell’associazione.

«In questi anni abbiamo lavorato per far sì che Proloco tornasse al centro della vita sociale di Tricase. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza e del ruolo istituzionale che gioca la nostra associazione. Dopo iniziative, eventi, collaborazioni e progetti, siamo pronti a fare un altro passo avanti» ha evidenziato Scarascia.

Il consiglio direttivo è composto da Andrea Ciardo, Gabriele Musio, Vito Sabato, Roberta Ferramosca (riconfermata vice presidente), Enzo Tamborrini, Maria Assunta Coppola, Antonia Morciano e Rocco Sparascio.

A loro, si aggiunge il collegio dei probiviri composto da Giovanni Sergi Battocchio, Tommaso Serrano e Francesco Zocco.

«Oltre alle partnership già siglate, il consiglio direttivo e i soci sono già a lavoro per l’organizzazione di iniziative territoriali che coinvolgeranno tutti i rioni, quartieri e frazioni di Tricase», ha concluso il presidente Paolo Scarascia, «vogliamo porre al centro l’importanza della socialità, della partecipazione e della valorizzazione delle peculiarità della Città».

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