Alessano
Delitto Noemi: Lucio “condizionato dalla famiglia”
Rese note le motivazioni della condanna a Lucio Marzo l’assassino di Noemi Durini. Secondo i giudici si tratta di “un omicidio maturato nel contesto familiare”. Il riferimento è al padre dell’omicida che “detesta Noemi e la demonizza in ogni occasione”
Rese note le motivazioni della condanna a Lucio Marzo, l’assassino reo confesso di Noemi Durini. Secondo i giudici si tratta di “un omicidio maturato nel contesto familiare”.
Per il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lecce, Aristodemo Ingusci, le «continue interferenze» e i «pesanti condizionamenti esercitati dal nucleo familiare hanno avuto un peso nella decisione poi maturata» da Lucio.
Il riferimento è al padre dell’omicida che «detesta Noemi e la demonizza in ogni occasione».
Quindi secondo il giudice Lucio è stretto tra un rapporto di «vera e propria subordinazione» al padre e il legame con Noemi. Quando però l’allora minorenne omicida di Montesardo capisce che lei vuole lasciarlo perché stufa della sua gelosia e, soprattutto, delle botte ricevute, matura il suo disegno bestiale: “Di fronte all’ormai ineludibile alternativa tra sacrificare definitivamente il rapporto familiare per preservare quello con Noemi da un lato e, dall’altro, perdere la ragazza per salvare il primo, con aberrante lucidità e freddezza e senza rimorsi”, maturta la decisione dell’omicidio. In pratica “non tollera che Noemi possa essere di altri; sceglie allora, con atto di insano egoismo, di sopprimerla”.
Ricordiamo che lo scorso 18 dicembre il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Vincenzo Brancato, aveva rischiesto ulteriori approfondimenti sul ruolo che i genitori dell’omicida reo confesso avrebbero avuto nella vicenda. Ora gli inquirenti avranno tempo fino ad aprile per portare a temrine le nuove indagini. Sotto la ente di ingrandimento soprattutto i tabulati telefonici delle persone coinvolte e le immagini delle orami famose telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso il passaggio dell’auto con a bordo Lucio e Noemi all’alba del 3 settembre quando si consumò l’atroce delitto nelle campgne di Castrignano Salentino.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Alessano
L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo
Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano
Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.
L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.
Interventi e dettagli di seguito in locandina.

Alessano
In Cammino da Tricase ad Alessano
Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo
In Cammino prima della Marcia.
In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.
Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.
Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.
Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.
All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.
Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.
Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.
Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.
In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».
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