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Attualità

Xylella: “Serve un fondo di 200 mln”

Abaterusso e Paolucci (LeU): “Serve un fondo di rotazione di 200 mln per intervenire con urgenza sui danni da Xylella”

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Nella riunione di maggioranza sui temi agricoli, oltre ai problemi riguardanti i consorzi di bonifica e Arif, si è discusso anche di Xylella. In particolare il gruppo LeU/I progressisti ritiene quello della Xylella il principale dei problemi da affrontare ed ha fatto delle proposte ben precise.


– C’è necessità di un’azione più incisiva per andare incontro, soprattutto in provincia di Lecce, ai disastri provocati dal terremoto della batteriosi intervenendo subito per il ristoro dei danni subiti, per le radicazioni  e per i contributi al reimpianto. Tenendo bene in conto i tantissimi proprietari di terreni olivicoli che non sono aziende agricole e che bisogna tutelare. Il gruppo LeU ha proposto di annullare i bandi oggetto di contenzioso infinito e destinare i circa 300 milioni previsti alle azioni di cui sopra;


– Occorre istituire un fondo di rotazione destinato alle imprese del settore olivicolo colpite da calamità naturali, Xyella in primis, per l’erogazione di anticipi che consentano loro di attuare in tempi brevi dei piani di rilancio. Ci sono 200 mln rinvenimenti dalle risorse liberate dai progetti relativi al POR 2007-2013. Si tratta di soldi del bilancio regionale originariamente destinati ai progetti coerenti  successivamente finanziati con fondi europei. Risorse che possono essere anticipate dalla Regione per essere destinate, con un apposito fondo di rotazione, agli interventi di aiuto immediato agli agricoltori e successivamente rimpinguate.


Sono gli stessi temi che Abaterusso e Paolucci hanno trattato nella conferenza stampa dell’altro giorno e che Abaterusso ha posto all’attenzione dell’assessore Di Gioia, del presidente Emiliano e dell’intera maggioranza.

“Di fronte ad un’agricoltura pugliese ridotta ormai allo stremo e ad agricoltori che chiedono e attendono da tempo gli indennizzi – spiegano Abaterusso e Paolucci – occorre lavorare per individuare strumenti snelli capaci di ridurre i tempi di erogazione delle liquidità a tutte quelle imprese che rappresentano un tassello importante del sistema economico regionale”.


“Grazie a questo fondo di rotazione  – aggiungono – si potrebbe immettere immediata liquidità alle imprese in attesa che si definiscano i provvedimenti che consentono il rilancio delle aziende esistenti, ma anche favorire la nascita di nuove realtà”.


“Riteniamo questa possa rappresentare un’importante opportunità per il comparto agricolo pugliese in quanto dà respiro alle aziende oggi in difficoltà e dota gli olivicoltori di uno strumento utile non solo dal punto di vista economico, ma anche occupazionale. È un impegno che chiediamo al Presidente Emiliano e alla Giunta per non ridurre ancora di più le opportunità di rilancio e crescita di un settore importante e strategico per la nostra regione” concludono Abaterusso e Paolucci.


Attualità

La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

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A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.

Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.

«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.

Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».

“Bike economy” a Lecce e provincia Imprese attive Localizzazioni Addetti
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) 1 1 1
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di  biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita 3 3 1
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) 38 39 38
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) 10 15 13
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse  biciclette con pedalata elettrica assistita  15 30 23
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) 23 24 27
totale 90 112 103
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Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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