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Salve

A scuola di civiltà

25 alunni del Liceo Stampacchia di Tricase, sia Scientifico che Classico, armati di guanti e sacchi trasparenti, hanno raccolto e catalogato i rifiuti presenti sulla spiaggia di Pescoluse, toccando con mano cosa sia l’inquinamento da plastica dei mari

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25 alunni di diverse classi del Liceo Stampacchia di Tricase, sia Scientifico che Classico, hanno dato vita ad un progetto denominato “Sistema uomo nell’Ecosistema”.


Dopo le prime lezioni teoriche, incentrate sulle basi dell’ecologia (concetti di ecosistema, reti alimentari, cicli della materia, habitat, ecc.), si è passati alla parte riguardante la classificazione dei materiali che costituiscono i rifiuti. I ragazzi hanno imparato così a distinguere e a riconoscere le varie tipologie di plastica, a comprendere la cruciale importanza della raccolta differenziate e del riciclo, l’importanza delle cosiddette tre R (riduci, riusa, ricicla) e, soprattutto, hanno finalmente conosciuto il ciclo dei rifiuti e il problema dell’abbandono degli stessi.


Il momento più interessante e coinvolgente è stato per loro l’uscita a marina di Pescoluse, effettuata lo scorso 26 gennaio.


Armati di guanti e sacchi trasparenti, ma soprattutto di un entusiasmo contagioso, gli alunni accompagnati dal prof. Enrico Vincenti e dal tutor, prof. Mauro Indino, hanno raccolto e catalogato i rifiuti presenti sulla spiaggia per circa trecento metri, scoprendo così una realtà che loro e la maggior parte della popolazione conosce solo lontanamente: l’inquinamento da plastica dei mari.






L’iniziativa è nata nell’ambito d un progetto P.O.N.”, spiega il prof. Vincenti, “da 10 anni sono impegnato nel campo ambientale, prima come amministratore (assessore all’ambiente del Comune di Specchia) e poi attraverso la collaborazione con l’associazione EcoSpo, sempre di Specchia, con la quale abbiamo organizzato tantissime giornate ecologiche, per ripulire il nostro territorio, martoriato dai rifiuti, per piantare alberi e sensibilizzare la popolazione su queste emergenze ambientali.


Premessa obbligatoria secondo Vincenti perchè “malgrado tutte le iniziative realizzate enon solo a Specchia, ho sempre notato un grande distacco da parte di giovani ed adolescenti verso queste problematiche, come se non avessero proprio coscienza della situazione di degrado ambientale, verso la quale stiamo andando incontro. Ho notato una sorta di assuefazione da parte dei ragazzi in generale, come se non riuscissero a vedere…”.


Per questo motivo spiega, “ho proposto al mio dirigente scolastico, Prof. Mauro Polimeno, un progetto, nell’ambito dei PON 2014-2020, sulla questione ambientale ed in particolare sul problema dei rifiuti. Spesso si parla della grande isola di plastica del Pacifico, pochi sanno però che il nostro Mar Mediterraneo sta messo peggio e che il problema peggiore non è rappresentato dalle macroplastiche (bottiglie, flaconi, sacchetti, ecc.), ma dalle microplastiche, piccoli frammenti dalle dimensioni miscroscopiche (millimetri e micrometri), derivanti dalla disgregazione delle prime, ingerite continuamente dagli animali marini e ormai entrate nella loro catena alimentare, e purtroppo anche nella nostra!”.






Riguardo questo serio problema, il WWF ha realizzato un report, proprio nel 2018 che mostra come la situazione del Mediterraneo sia veramente drammatica e occorrano misure urgenti da parte delle istituzioni ad ogni livello per rimediare, prima che sia troppo tardi (alcune misure in realtà sono state già adottate o verranno adottate nei prossimi anni, come l’eliminazione dei cotton-fioc in plastica, delle cannucce e di altri oggetti monouso…).


Alla fine delle operazioni di raccolta”, racconta il prof. Vincenti, “i ragazzi hanno riempito diversi sacchi di rifiuti, provenienti dal mare e depositati sulla splendida spiaggia di Pescoluse, la loro soddisfazione era tanta, visibile chiaramente sui loro volti.


Sicuramente da questo momento saranno cittadini più consapevoli e magari porteranno questo messaggio ad altri ragazzi e alle loro famiglie, perché solo attraverso la consapevolezza nei riguardi di questo problema, può nascere un’azione positiva, una possibile soluzione, altrimenti si continuerà ad assistere inermi alla morte dei nostri mari”.


Cronaca

Incendio sul litorale di Salve: ecco il CanadAir

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Un vasto incendio è divampato questa mattina tra Torre Pali e Pescoluse, nella zona costiera di Salve, nel basso Salento.

Le fiamme hanno interessato l’area di macchia mediterranea, minacciando diverse villette estive e la strada provinciale, invasa dal fumo e chiusa al traffico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, per garantire lo svolgimento delle operazioni di spegnimento e impedire che le fiamme raggiungessero anche le spiagge di Pescoluse.

Fumo trasportato verso il mare: bagnanti allontanati

Il vento ha portato il fumo direttamente verso la costa, invadendo un tratto di spiaggia. Le nuvole nere hanno reso l’aria irrespirabile, costringendo molti dei bagnanti presenti a interrompere il bagno e lasciare la spiaggia.

Necessario un CanadAir

Non si registrano feriti o vittime.

Tuttavia, le fiamme hanno continuato ad espandersi e per riuscire a circoscriverle si è reso necessario l’intervento di un CanadAir, entrato in azione attorno alle 16.

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Casarano

Auto e attività commerciali in fiamme, interrogazione al Ministero dell’Interno

Odore di criminalità organizzata. Il deputato salentino del MoVimento 5 Stelle Leonardo Donno chiede «un piano straordinario di assunzioni e di impegno di risorse per aumentare e garantire la sicurezza»

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Da questo sito dopo gli ennesimi incendi dolosi avvenuti nella nostra provincia (a Torre San Giovanni e Casarano) abbiamo evidenziato il pericolo criminalità organizzata e come non si possa più ignorare il campanello d’allarme per i tanti, troppi, attentati incendiari ai danni di autovetture e anche di attività commerciali, registrati in ogni angolo del Salento.

A stretto giro di posta, quasi a confermare il nostro alert, arriva un’interrogazione al Ministero dell’Interno a firma del deputato salentino del MoVimento 5 Stelle Leonardo Donno.

Secondo l’onorevole Donno «è necessaria la massima attenzione ed è urgente un approfondimento sulle cause che hanno portato a un susseguirsi di eventi di cui è necessario individuare la matrice; fondamentale inoltre stabilire se si tratta di atti intimidatori messi in campo dalla criminalità organizzata al fine di intimorire i diretti interessati».

Su questi casi, che rivelano un aumento della criminalità, avverte il deputato dei 5 Stelle, «non si può voltare la faccia dall’altra parte, è necessario che lo Stato intervenga aumentando la sicurezza, e incrementi le risorse e la presenza delle forze dell’ordine oltre che agire sul fronte della prevenzione».

In riferimento al recente decreto Sicurezza, Donno dice che «il governo ha dimostrato un’assenza di volontà nel mettere in atto misure per contrastare in maniera adeguata la criminalità».

«Per questi motivi», il deputato di Galatina, ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno per chiedere «quali azioni intenda intraprendere per accertare le origini, le motivazioni e gli obiettivi dei fatti, e quali misure intende mettere in campo affinché tali episodi non si verifichino ancora».

Ha chiesto inoltre se non si intenda mettere in atto «un piano straordinario di assunzioni e di impegno di risorse per aumentare e garantire la sicurezza nelle zone interessate».

Quel che è certo è che non si può più minimizzare né girarsi dall’altra parte.

Siamo al punto di non ritorno.

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Cronaca

Abusivismo, di nuovo a Salve! Sigilli a due cantieri e 10 denunce

Continua l’operazione “Another Brick” nel Salento . Questa volta Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase sono intervenuti in contrada “Monacelle”, in agro di Salve, zona a vincolo paesaggistico

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L’operazione denominata “Another Brick”, iniziata nell’aprile 2024 dai Carabinieri Forestali ed articolata in più fasi, prosegue incessantemente, con gli accertamenti al suolo che seguono le ricognizioni preventive effettuate con i nuovi elicotteri del 6° Nucleo dell’Arma (di base a Bari-Palese), gli AW-169, dotati di strumentazione di ultima generazione, particolarmente adattata al controllo del territorio (telecamere, sensori, display ad alta definizione).

L’attenzione è particolarmente concentrata su quelle aree che, per il loro pregio naturalistico-ambientale, sono sottoposte a vincolo, e nello stesso tempo soggette ad un crescente interesse per uso turistico-residenziale, verificando che l’attività edilizia non venga esercitata con commissione di abusi di legge.

L’ultimo episodio riguarda 2 cantieri in contrada “Monacelle” in agro di Salve, Comune dove i Carabinieri Forestali erano già intervenuti a più riprese.

In questo caso, hanno accertato che, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico secondo il PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) si stavano ricostruendo, su due cantieri vicini, altrettanti fabbricati in pietra a secco, già crollati, realizzando di fatto nuove strutture con maggiori volumetrie, per aumento in superficie ed in altezza, ed uso di malta cementizia, in difformità da quanto prescritto nel titolo abilitativo rilasciato dal Comune per le zone agricole.

Si specifica che l’utilizzo fraudolento di titoli per ristrutturazioni di fabbricati rurali e la realizzazione, di fatto, di immobili completamenti difformi, per lo più ad uso turistico-residenziale, è stato verificato in diversi episodi nella campagna di Salve, centro vicino a rinomate marine del litorale jonico, con numerose presenze di turisti e con acquirenti anche stranieri.

Entrambi i cantieri sono stati sottoposti a sequestro preventivo dai Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase, a evitare la prosecuzione dell’attività illecita; i Militari hanno contestualmente denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce dieci persone, fra proprietari, direttori dei lavori e titolare della ditta esecutrice.

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