Cronaca
Traffico internazionale di armi, due arresti
Guardia di Finanza: operazione “Bulldozer”, stroncato traffico d’armi proveniente dal Montenegro e diretto verso il Salento
Dalle prime luci dell’alba militari del Comando Provinciale di Lecce, con la collaborazione di unità aeree del Reparto Operativo Aeronavale Puglia di Bari, sono impegnate nell’esecuzione del decreto di fermo per indiziato di delitto emesso dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce a carico di 2 persone, di etnia Rom, indiziate di aver importato sul territorio della Stato nove pistole, tre armi camuffate da penna (classificate da guerra) e munizionamento vario.
Le indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Guardia di finanza di Lecce, sono state avviate in seguito all’arresto in flagranza presso il Porto di Bari di un soggetto ventitreenne originario di Galatina il quale, nel novembre del 2018, di rientro dal Montenegro, veniva controllato dai Finanzieri in servizio ai varchi doganali, mentre era alla guida dell’autovettura nella quale le armi erano nascoste all’interno del serbatoio di benzina.
L’azione investigativa delle Fiamme Gialle salentine ha permesso una minuziosa ricostruzione delle modalità di importazione delle armi, nonché l’individuazione dei loro committenti, due uomini di 44 e 25 anni nati a Lecce ma di origine montenegrina.
E’ stato pure accertato che i soggetti fermati, secondo modalità tipiche già in uso alla criminalità organizzata, si erano impegnati a farsi carico delle spese legali sostenute dal soggetto che era stato arrestato per il trasporto delle armi, corrispondendo un aiuto economico alla sua famiglia.
I gravi indizi di reato, in breve tempo raccolti nel corso delle indagini dalla Guardia di Finanza di Lecce, hanno delineato un chiaro quadro probatorio che ha indotto la Direzione Distrettuale di Lecce a disporre l’immediato fermo a carico dei due cittadini di etnia Rom.
I due responsabili sono stati tradotti presso il Carcere Borgo San Nicola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
In occasione dell’esecuzione dei fermi, al fine di scongiurare l’eventuale disponibilità di ulteriori armi, i Finanzieri del G.I.C.O. di Lecce, unitamente ai Baschi Verdi della Compagnia di Lecce e con l’ausilio di elicotteri del ROAN di Bari, hanno eseguito una serie di perquisizioni anche presso il campo nomadi “Panareo”, ubicato a Lecce, lungo la Strada Statale 7-ter Lecce/Campi Salentina.
Sono in corso approfondimenti finalizzati a verificare se le armi sottoposte a sequestro fossero destinate alla criminalità organizzata salentina.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Cronaca
Marchi contraffatti, sequestro e denunce
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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.
Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.
L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.
Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.
I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.
Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
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