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A Melpignano l’indipendenza si fa cinema

Mediterraneo e Dintorni: film, documentari, inchieste, ma anche approfondimenti, musica, confronti. Rassegna internazionale fatta di temi: ambiente, lavoro, politica. E di opportunità: come rendere mestiere la passione dietro ad una cinepresa

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La sfida del cinema indipendente sbarca nel Salento: si apre domani, venerdì 6 gennaio, a Melpignano, la tre giorni di “Mediterraneo e Dintorni Docufestival”, il primo festival cinematografico Creative Commons di Puglia. Si parte alle 18, presso l’ex Tabacchificio (Casa del turista), con “Non mi avete convinto” di Filippo Vendemmiati,  proiezione dedicata a Pietro Ingrao, colonna portante del Pci.


Film, documentari, inchieste, ma anche approfondimenti, musica, confronti. Una rassegna internazionale fatta di temi: ambiente, lavoro, politica. Fatta anche di opportunità: come rendere mestiere la passione dietro ad una cinepresa, come farcela dal basso, senza avere alle spalle grandi case di produzione.


Il Comune di Melpignano, che ha organizzato l’evento assieme ad OpenDDB– Distribuzioni dal Basso (prima rete distributiva di produzioni indipendente in Europa), ci crede: “La scelta di realizzare questo festival nasce dalla volontà politica di aprire qui, a Melpignano, una riflessione collettiva su tutto ciò che avviene nei ‘dintorni’ di questo Sud, su ciò che accade e migliora intorno a noi, per prenderne spunto, coscienza. L’idea è quella di un Comune che si interroga e di un Sud d’Europa e del mondo paradigma di un nuovo sviluppo”, dice il sindaco Ivan Stomeo.


Dalla ideazione alla creazione fino alla distribuzione di una produzione libera: l’intera filiera sarà approfondita durante i due workshop a cura del collettivo bolognese Distribuzioni dal Basso. Il primo su “licenze Creative Commons e produzioni dal basso” si terrà sabato 7 gennaio, dalle 15 alle 18, presso la mediateca Peppino Impastato, con focus sui meccanismi di accessibilità, solidarietà e sostenibilità alternative. Domenica 8, stesso luogo e stesso orario, si terrà il secondo su “come produrre oggi un film attraverso la formula della coproduzione popolare?”, con un approfondimento sul caso di ‘The Harvest-storia di nuovo caporalato agricolo in Italia’, in uscita nel 2017. «L’obiettivo, infatti, è valorizzare circuiti nuovi e differenti di realizzazione e distribuzione di un prodotto cinematografico indipendente e scoprire insieme come ‘sopravvivere’ della propria arte», spiega la vicesindaca Valentina Avantaggiato.


Non a caso gli undici film protagonisti del festival sono stati selezionati in quanto finanziati grazie al crowdfunding, ovvero la raccolta fondi “dal basso”:  a fronte di una piccola somma versata, ciascun sostenitore diventa co-produttore dell’opera stessa. È il processo “demopratico”, che ha un doppio impatto positivo: permette di concretizzare produzioni audiovisive in poco tempo, grazie ai rapporti di collaborazione che si innescano, e consente di far emergere temi che avrebbero altrimenti vita difficile nell’accedere a fondi e mezzi adeguati alla loro divulgazione.


Così rendiamo visibili a un vasto pubblico, in maniera assolutamente gratuita, opere cinematografiche spesso sconosciute ma impregnate di forte impegno civile e di alto valore estetico”, rimarca Fulvio Rifuggio, co-organizzatore dell’evento.


Ecco perché Mediterraneo e Dintorni Docufestival promuove le licenze “Creative Commons”, che consentono una circolazione aperta per le opere protette dal diritto d’autore. Molti artisti, creativi, scrittori, filmmaker, hanno optato per un’alternativa al copyright: pur tutelando l’opera d’ingegno, permettono la condivisione dei contenuti dei propri lavori, amplificandone così il messaggio e la visibilità e creando un mercato importante per chi non dispone di un apparato promozionale e di una rete commerciale di alto livello.






Il programma:



  • Venerdì 6 gennaio, Ex-Tabacchificio (Casa del Turista), h 18: apertura del festival; proiezione di Non mi avete convinto di Filippo Vendemmiati, 2012, 75 min; concerto live del duo Luigi Botrugno e Cristiana Verardo.

  • Sabato 7, Mediateca: h 15-18, Workshop su licenze Creative Commons e produzioni dal basso. A seguire, proiezioni: Fondi rubati all’agricoltura di Alessandro Di Nunzio e Diego Gandolfo, 2015, 20 min; Fukushima No Daimyo di Alessandro Tesei, 2013, 20 min; Terra Bruciata di Danilo Licciardello e Simone Ciani, 2013, 20 min; Zeroper di Francesco Russo, 2013, 52 min. Ex Tabacchificio, h 20,  Doni doni. Soon you will be artists di Chiara Morcelli e Andrea Rovelli, 2012, 54 min; h 30 Green Lies di Andrea Paco Mariani e Angelica Gentilini, 2014, 68 min. Al termine, dialogo con gli autori e musica del trio Luigi Marra, Marco Garrapa e Andrea Deta.

  • Domenica 8, Mediateca: h 15-18, Workshop DDB sulla produzione del film “The Harvest”. A seguire, proiezione di This is not paradise di Lisa Tormena e Gaia Vianello, 2014, 52 min; Vite al centro di Fabio Ferrero e Nicola Zambelli, 2014, 76 min. Nell’ex-Tabacchificio, h 21, I quattro elementi di Corrado Punzi, 2014, 32 min; Il successore di Mattia Epifani, 2015, 52 min; dialoghi con gli autori; musica a cura del centro di Cultura Popolare.


Inoltre nelle giornate 7 e 8 gennaio sarà allestita in Piazza San Giorgio, dalle 19 alle 22, la sezione “Visioni Continue’: filmati storici da archivi pubblici e privati.


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Una domenica particolare: la Madonna delle Grazie “torna a casa””

La devozione di questo popolo che da secoli venera la Vergine SS.ma delle Grazie è notevole e di profonde radici seppur affievolita dalle dinamiche sociali e culturali…

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E’ stata una domenica speciale quella del 5 ottobre per l’intera Comunità di Tutino che si è ritrovata su piazza Castello per accogliere la venerata immagine della Madonna delle Grazie dopo un periodo di assenza per restauro durato circa quattro mesi.
L’emozionante ritorno nella sua chiesa in un clima festante e gioioso di tutta Tutino ha riacceso nei cuori sentimenti di devozione e di preghiera, che all’apertura del grande portone del Castello, dove era stata collocata provvisoriamente, tra gli applausi e la curiosità dei fedeli, è stata rivelata ai presenti nella rinnovata rivitalizzazione dei colori che nel tempo si erano degradati.
Dopo la benedizione impartita dal parroco don Pasquale Carletta e la consegna della rosa d’oro ai piedi della statua si è avviato il corteo processionale per alcune strade del centro storico con le note della banda e dello sparo di fuochi pirotecnici.
Ad attenderla su piazza Santa Maria delle Grazie il vescovo Mons. Fernando Panico che dopo averla salutata e benedetta ha presenziato una solenne celebrazione Eucaristica in una chiesa gremita come non mai.

Lo stato di salute della statua era discreto ma bisognoso di un notevole intervento a causa di alcune crepature ed esfoliazione di piccole parti della pellicola pittorica per l’esposizione ai valori di umidità particolarmente alti in diversi periodi dell’anno.

Sono riapparsi i fregi dorati lungo il panneggio della Madonna e sul copricapo che erano stati coperti dai pennelli di Antonio De Donno artista originario di Tutino che ritenne opportuno cancellare in un restauro eseguito agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso e i colori che nel tempo avevano perso la loro lucentezza ora sono ritornati più vivi.
Il lavoro del pregiato simulacro è stato affidato alla professionalità e competenza di Messapia Antiqua Restauri del maestro Dario Taras il quale ha anche provveduto al restauro e meccatura della base processionale.
Un’opera conservativa voluta da tutti, in primis dalla Comunità di Tutino, dai parroci e dai vari Comitati Festa che si sono succeduti negli anni sempre attenti alla tutela di questo bellissimo e raro simulacro di grande valore artistico plasmato dalle mani di un prestigioso cartapestaio leccese, (Manzo, Caretta? o altri) come dimostrano la plasticità e il movimento del corpo che rivelano l’alto livello scultoreo, che secondo la tradizione, ebbe ispirazione da una donna intenta ad allattare il proprio bambino mentre passava dalla sua bottega.
La devozione di questo popolo che da secoli venera la Vergine SS.ma delle Grazie è notevole e di profonde radici seppur affievolita dalle dinamiche sociali e culturali che hanno investito le nuove generazioni, perciò il suo ritorno rappresenti per tutti simbolicamente un auspicio di rinnovato fervore comunitario con sentimenti di fratellanza e di pace. Ben tornata Maria!

Fabrizio Cazzato

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Alliste: Merito, Competenze, Educazione

Incontro di FIDAPA BPW-Italy Sezione di Casarano. Se ne parla con l’autrice Annatonia Margiotta, pedagogista e funzionaria della Regione Puglia. Cerimonia Passaggio di Consegne al direttivo guidato da Pamela Lecci per il biennio 2025-2027

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Una domenica mattina all’insegna della cultura e della condivisione di pensieri su temi importanti: educazione, partecipazione, solidarietà, responsabilità, competenze, trasparenza, merito.

Appuntamento organizzato da FIDAPA BPW Italy sezione di Casarano, presso “Le Palummare da Erminia” nella campagna di Alliste.

In occasione della cerimonia del passaggio di consegne dal vecchio al nuovo direttivo la neoeletta presidente Pamela Lecci, che succede a Ida Giannelli, ha voluto aprire il biennio 2025/2027 con un tema di grande attualità, quello della buona comunicazione come mezzo efficace per raggiungere la parità, concepito nell’ambito del più ampio tema nazionale: “La Potenzialità delle donne nel terzo millennio: imprenditoria, tecnologia, comunicazione”.

Dopo i saluti di Emiliana Trentadue, presidente Fidapa Bpw Italy Distretto Sud Est, Ottavio De Nuzzo, sindaco di Casarano, Renato Rizzo, sindaco di Alliste e Antonella Pappadà, Consigliera di parità Provincia di Lecce e l’introduzione di Anna Maria Tunno, vicepresidente Fidapa Bpw Italy Distretto Sud Est, seguirà l’incontro con Annatonia Margiotta, pedagogista, mediatore familiare, formatrice, attivista da sempre impegnata sul fronte dei diritti civili e dell’inclusione e funzionaria della Regione Puglia, responsabile Interventi per la Diffusione della Legalità, che presenterà il suo nuovo volume “Valorizzare Merito e Competenze.

Gli obiettivi di un’onirica Agenda Onu 2080”, pubblicato da Edizioni dal Sud.

Questo libro nasce come un appello etico e pedagogico che invita a riflettere su una verità semplice ma urgente: una comunità cresce solo quando offre a ciascuno la libertà e le condizioni per emergere attraverso il proprio impegno.

Senza il riconoscimento del merito, delle competenze e della responsabilità personale, nessuna società può dirsi davvero giusta.

Ma il merito non è un privilegio per pochi: è la possibilità, per tutti, di dimostrare il proprio valore.

Dialogherà con lei e riflettere su concetti utili a costruire una società equa e trasparente ci sarà la giornalista e socia FIDAPA Mariella Piscopo, che passerà poi la parola a Fiammetta Perrone, past presidente nazionale Fidapa e a Rosario Tornesello, direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia per gli interventi conclusivi.

A seguire ci sarà la cerimonia del passaggio di consegne per il biennio 2025 -2027 al nuovo consiglio di presidenza di sezione così composto: Presidente Avv.Pamela Lecci, Vicepresidente Marilù Rega, Segretaria Rossella Memmi, Tesoriera Lucrezia Totaro, Past Presidente Ida Giannelli.

Nel collegio dei revisori dei conti sono state elette Katya Toma, Donatella Tamborrini e Tiziana Marigliano; nel consiglio Anna Adamo, Filomena Giannelli, Donata Lagna, Maria Grazia De Matteis, Gabriella Marra, Daniela Inguscio e la rappresentante Young Cristina Bray.

“La FIDAPA in quanto movimento di opinione non può non tenere conto di quanto sia importante una comunicazione che valorizzi l’identità di genere e l’immagine della Donna, valorizzando il suo ruolo sociale ed economico – sostiene Pamela Lecci presidente Fidapa Bpw Italy sezione di Casarano – Sarà nostro impegno per il nuovo biennio promuovere una comunicazione consapevole e responsabile che sensibilizzi il territorio sull’importanza delle parole, sfidando gli stereotipi di genere e linguaggi spesso offensivi e discriminatori. Diffondere una cultura di genere che influenzi positivamente mentalità, comportamenti e stili di vita”.

 

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Tiggiano: Segni sulla pelle, voci dell’anima

Capire e accompagnare gli adolescenti: un incontro condotto dal dermatologo Alessandro Martella e dalla psichiatra Elena Toscano sul fenomeno dell’autolesionismo e sulle manifestazioni cutanee che possono rappresentarne un segnale precoce

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Un incontro, condotto dal dottor Alessandro Martella (dermatologo) e dalla dottoressa Elena Toscano (psichiatra), per esplorare il legame tra pelle, mente ed emozioni, con particolare attenzione al fenomeno dell’autolesionismo in adolescenza.

Un evento di grande attualità e rilevanza sociale quello che si terrà sabato 25 ottobre, dalle 9,30, a Tiggiano, presso Dermatologia Myskin (via San Marco 21), dal titolo: “Segni sulla pelle, voci dell’anima: capire e accompagnare gli adolescenti”.

Si tratta di un momento di formazione e sensibilizzazione rivolto a medici, insegnanti, genitori e cittadini, per promuovere la comprensione dei segnali di disagio e favorire un approccio interdisciplinare alla prevenzione.

Un ponte tra scienza medica e comprensione umana.

Con un linguaggio accessibile, ma scientificamente rigoroso, saranno affrontati i segnali cutanei dell’autolesionismo e i significati psicologici che li accompagnano.

Per imparare a riconoscere, comprendere e sostenere chi si trova in difficoltà.

Obiettivi dell’evento sono: sensibilizzare i partecipanti sul fenomeno dell’autolesionismo e sulle manifestazioni cutanee che possono rappresentarne un segnale precoce; promuovere il dialogo tra discipline mediche diverse (dermatologia e psichiatria) e tra specialisti e comunità; fornire strumenti pratici di osservazione e di primo intervento, per genitori, educatori e operatori sanitari; contribuire alla prevenzione di forme più gravi di disagio, incluso il rischio di suicidio, attraverso un approccio integrato.

Benefici per i partecipanti: maggior capacità di riconoscere i segnali cutanei e comportamentali di sofferenza negli adolescenti; acquisizione di conoscenze scientifiche aggiornate sul legame tra pelle, mente ed emozioni; comprensione dei percorsi di cura e di supporto, dal primo sospetto clinico fino all’invio specialistico; possibilità di ridurre stigma e paure, sostituendoli con empatia e strumenti concreti di aiuto.

Per i medici: un arricchimento formativo e interdisciplinare; per i cittadini: un’occasione di consapevolezza e prevenzione.

IL PROGRAMMA

9:30 – 9:45 | Apertura dei lavori

Saluto iniziale, presentazione degli obiettivi dell’incontro.

9:45 – 10:15 | Adolescenza, pelle e identità

La pelle come organo di confine e di comunicazione.

I cambiamenti corporei e psicologici in adolescenza.

Prime riflessioni su come il corpo diventi linguaggio.

10:15 – 10:45 | Segni dermatologici di autolesionismo

Tipologie di lesioni autoinflitte: tagli, escoriazioni, bruciature, tricotillomania

Ruolo del dermatologo nella diagnosi precoce.

Presentazione di alcuni casi clinici (anonimizzati).

10:45 – 11:15 | L’autolesionismo come linguaggio della mente

Funzioni psicologiche dell’autolesionismo.

Fattori di rischio e di mantenimento (bullismo, isolamento, ansia, depressione).

Testimonianze e dati epidemiologici.

11:15 – 11:30 | Coffee break

Momento informale per scambio e networking tra medici, insegnanti e genitori.

11:30 – 12:00 | Dal gesto autolesivo al rischio suicidario

Differenze tra autolesione non suicidaria e tentativo di suicidio.

Indicatori clinici e segnali di allarme.

Prevenzione precoce: quando e come intervenire.

12:00 – 12:30 | Rete di cura e prevenzione

Ruolo del dermatologo come “sentinella” del disagio.

Collaborazione interdisciplinare (psichiatra, psicologo, pediatra, scuola, famiglia)

12:30 – 13:15 | Spazio interattivo con il pubblico

Domande e risposte in modalità dialogata.

13:15 – 13:30 | Conclusioni e chiusura

Sintesi dei messaggi chiave e ringraziamenti e saluti finali.

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