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Alessano

Ad Alessano “I canti di Passione” del Festival grico

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Lunedì 3 aprile nella Chiesa di Sant’Antonio alle ore 19:30 faranno tappa i Canti di Passione, il festival itinerante nei comuni della Grecìa Salentina a Lecce e Alessano, organizzato dalla Grecìa Salentina che promuove  e valorizza le antiche tradizioni, la gestualità e i ritmi dell’area ellenofona. Anche nel Capo di Leuca – Ce custi o gaddho na cantalisi” (e si udì il gallo cantare) riecheggeranno le parole grike del Vangelo e I passiuna tu Christùcantati in griko “Cantori de la Bottega del teatro di Zollino” e per la prima volta anche canti in lingua arbëreshë eseguiti dalla compagnia Giovani Cantori di San Marzano di San Giuseppe e dalla Compagnia fiore Maggiulli. I Canti di Passione rappresentano la pietas popolare e la modalità più complessa attraverso la quale il popolo esprime il suo misticismo, il simbolismo morte, rinascita-resurrezione cantati in lingua grika o romanza.





I “Passiuna tu Christù” de i cantori de la Bottega del teatro di Zollino rappresenta per Zollino, la testimonianza più alta della propria identità grica. È un articolato e intenso canto di questuache ripercorre il racconto evangelico della Pasione di Cristo e prende anche nome di A’ Lazzaro (San Lazzaro). Antimo Pellegrino è il più anziano cantore vivente della Grecìa Salentina e depositario dell’autenticità di questa cantica tramandata, con viva voce ed appassionata gestualità, sino ad oggi. “La Bottega del teatro” di Zollino dopo aver recuperato il canto de La Passione nel 1981 l’ha mantenuta viva sino ad oggi grazie anche ai giovani cantori che hanno saputo apprenderla dai maestri depositari.





Per la prima volta si potranno sentire anche i ritmi e la poesia della tradizione pasquale in lingua Arbëreshë con Giuseppe e Daniele Giumentaro, Niko Friolo musicisti e Cantori di San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto. Una delle comunità arbëreshë più grandi d’Italia che porta avanti la tradizione del proprio paese eseguendo canti in lingua arbëreshë. Tra cui “Ohi Zodi”, “lu Giuvitia Santu” e “lu resu resu” quest’ultimo è un canto di questua usato ancora oggi la notte di Pasqua per annunciare la Resurrezione.





Infine la gestualità la voce ed il ritmo della Compagnia di Fiore Maggiulli custode della tradizione de “Lu Santu Lazzaru” nella versione di Collepasso, è una delle compagnie che ogni anno tra case e masserie armati di fisarmonica, tamburello e dell’immancabile “panaru“, si rivolgono, nel cuore della notte, al padrone di casa, svegliandolo, per raccontare la passione di Cristo e portare l’augurio pasquale. Fiore Maggiulli ha ereditato questa tradizione dal papà Biagio al quale dedica il suo sapere su questa tradizione. 




«I Canti di Passione- dichiara il Presidente dell’Unione dei Comuni ellenofoni Roberto Casaluci – rientrano a pieno titolo nella tradizione più autentica della cultura popolare dell’area grika. Nel rispetto di questi riti che si tramandano da centinaia di anni, l’obiettivo è quello di mettere assieme tradizione ed innovazione per costruire un progetto culturale attrattivo, che possa innescare dinamiche virtuose e ricadute economiche per il territorio in un periodo dell’anno non propriamente turistico. Per questo motivo nella recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano (Bit), l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina ha partecipato alla manifestazione illustrando e presentando proprio i nostri “Canti di Passione” alla vasta platea di stakeholder presenti».









Il festival dei Canti di Passione è organizzato dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina in collaborazione con la Fondazione La Notte della Taranta e con il sostegno dell’Istituto Diego Carpitella. Grazie alla Coop.Soc. Open di Parco Palmieri in chiusura della rassegna il 5 aprile a Martignano suoneranno tra gli altri anche il Gruppo di Canto Tradizionale di Losanna (Svizzera) e Bienve Leòn (Spagna).


Alessano

Utilitaria si ribalta, feriti due giovani

Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita

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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.

Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.

I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.

Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.

Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.

Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.

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Alessano

L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo

Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano

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Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.

L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.

Interventi e dettagli di seguito in locandina.

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Alessano

In Cammino da Tricase ad Alessano

Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo

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In Cammino prima della Marcia.

In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.

Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.

Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.

Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.

All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.

Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.

Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.

Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.

In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».

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