Appuntamenti
“Culacchi – da Feisbuc ai giorni nostri” a Specchia
Marco Antonio Romano in due ore di sana comicità presso il centro giovanile “San Francesco Saverio”. Domenica 14 novembre dalle 20

“Culacchi – da Feisbuc ai giorni nostri” è uno spettacolo scritto, adattato e non diretto (nel senso che ha un impianto libero da schemi) dall’attore originario di Gagliano del Capo, Marco Antonio Romano, con l’accompagnamento musicale alla tastiera del Maestro Dario Cota.
Appuntamento domenica 14 novembre, alle ore 20, presso il Centro Giovanile “San Francesco Saverio” di Specchia in Via B. Zaccagnini.
L’evento è organizzato da L’Accademia d’Arte Thymós in collaborazione con il Comune di Specchia, la Parrocchia Presentazione B.V. Maria di Specchia e “Tèmenos recinti teatrali”.
L’accesso allo spettacolo, che si svolgerà all’esterno con ingresso gratuito, sarà consentito su prenotazione al numero 327/828 304 7 (in caso di meteo avverso si svolgerà all’interno, dove si accederà solo con il green pass).
Saranno due ore di sana comicità, a cui non mancheranno momenti di approfondimento serio e genuina riflessione, “Culacchi – da Feisbuc ai giorni nostri” è una selezione dei più riusciti e significativi post scritti dallo stesso attore sul noto social tra il 2017 e il 2020.
Ripercorrendo a ritroso nel tempo i post, dai più recenti a quelli più antichi, nel corso dello spettacolo l’autore-interprete propone i pezzi più accattivanti, leggendo brani comici, ironici, divertenti, in prosa e poesia, interagendo spesso col pubblico e concedendosi un approccio immediato e senza filtri con la platea.
Il racconto è quello di episodi di vita, vicende personali o riflessioni di carattere generale narrate con stile letterario e linguaggi contaminati (dalle figure retoriche del linguaggio aulico all’interazione dialettale salentina), a metà tra il realismo e il paradosso della finzione letteraria.
Il termine culacchio indica un gustoso raccontino, a metà fra il pettegolezzo e la notizia, fra il faceto e il perturbante, che i salentini usano scambiarsi in situazioni di confidenza.
L’immagine più caratteristica collegata a questo termine è quella dei nostri anziani di qualche decennio fa, quando ancora il televisore non era elettrodomestico diffuso e il racconto, la chiacchiera erano l’intrattenimento preferito e più alla portata.
Alle prese con lo scirocco nelle sere d’estate o davanti al braciere in quelle invernali dispensavano culacchi, storie, episodi recenti o di un tempo passato ma ancora vivi nella memoria, ai nipoti accoccolati ai loro piedi.
Qualcuno dice che il termine culacchio indicasse, in origine, la rimanenza di un mattone squadrato a misura dall’abile muratore di turno. Ma qui le etimologie divergono e si perdono nella notte dei tempi e assumono esse stesse il tono del culacchio.
Nel dubbio, a noi non resta che dare seguito all’opera, restare cantori di storie, storielle scherzose o massimi sistemi che siano.
Insomma, fare del culacchio una filosofia di vita.
L’Accademia d’Arte Thymós di Specchia, diretta dal M° Vincenza De Rinaldis, è un sodalizio onlus che forma i giovani talenti nel campo musicale e dello spettacolo in genere, promuovendo l’arte e la cultura in ogni sua forma.
Vincitrice di bandi regionali, cura diverse manifestazioni come “Borgo in Scena” e “Specchia in Opera” in collaborazione con l’azienda erborista Specchiasol di Bussolengo (Verona). Molti i concerti portati in scena in tutte le piazze del Salento.
Il sodalizio vanta collaborazioni nazionali e internazionali.
Nei mesi scorsi, l’Accademia d’Arte Thymós di Specchia, insieme a Spazio Teatro di Trepuzzi, in occasione del Gran Prix del Teatro, svoltosi a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, hanno ottenuto il Primo Premio Nazionale per la Sezione Videoteatro per l’atto unico “Nera Foglia”, scritto da Federica Rizzo e rappresentato dagli stessi sodalizi.
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Risate Made in Salento
Nel centro di Nardò va in scena il “Ridiamoci Sud Festival”. Domani sera sul palco I Malfattori, Giampaolo Catalano e Scemifreddi

Sabato sera all’insegna del divertimento e della comicità salentina.
È tutto pronto per Stasera Ridiamoci Sud Festival, l’evento che animerà il centro di Nardò (corso Galliano) domani, sabato 13 settembre, a partire dalle ore 20.
Aprirà le danze sarà il preshow firmato Radio System, che scalderà il pubblico con musica, intrattenimento e collegamenti live.
Un momento di festa e aggregazione che darà il via a una lunga notte di risate.
A seguire, spazio allo spettacolo vero e proprio: sul palco saliranno alcuni tra i nomi più amati della comicità del sud Italia.
I Malfattori, compagnia satirica ormai cult del panorama regionale, porteranno in scena il loro umorismo pungente e dissacrante.
Sul palco anche il talento comico di Giampaolo Catalano, noto per il suo stile ironico e tagliente, e il gruppo Scemifreddi, che da anni conquista il pubblico con sketch esilaranti e parodie irresistibili.
L’evento, a ingresso libero, rappresenta un omaggio alla tradizione comica del Salento, ma anche un’occasione per ritrovarsi insieme, ridere e godere dello spettacolo dal vivo in una delle piazze più affascinanti della città.
“Stasera Ridiamoci Sud Festival” è una produzione tutta made in Salento, pensata per celebrare il talento locale e regalare una serata di spensieratezza a cittadini e visitatori.
Evento promosso dal Comune di Nardò (sindaco Pippi Mellone e del delegato allo spettacolo Lelè Manieri).
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Ti Racconto a Capo, arrivederci al prossimo anno con Donato Chiarello
L’attore e scrittore domani, a Corsano, presenterà il suo ultimo libro, “Madammane”

La quindicesima edizione della rassegna “Ti Racconto a Capo”, organizzata dall’associazione Idee a Sud Est, concluderà il suo fitto calendario con una riflessione sull’oggi.
Domani, sabato 13 settembre, alle 20,30 in piazza Santa Teresa a Corsano verrà presentato “Madammane” (ed. Besa), l’ultimo libro dell’attore e scrittore Donato Chiarello.
Il volume ha come protagonista Paolù, un ragazzo che cresce in un Salento dal fascino ombroso, dove parole, gesti, suoni e colori sono parte di un ancestrale incantesimo.
Divenuto ragazzo, Paolù si lascia stregare dagli occhi di Lisa, che diventerà l’amore della sua vita, e soprattutto incontra Safira, misteriosa zingara che lui ribattezza Madammane: da lei imparerà a padroneggiare le leggi del tempo e della natura, e ad assecondare le improvvise accelerazioni della sorte.
La vita lo porta nella tremenda Argentina di Videla, dove ben presto il dramma impietoso della grande Storia travolgerà lui e la sua famiglia, generando dolore, segreti e nuovi silenzi.
L’incontro sarà animato dalle domande di Luciano De Francesco e Carlo Ciardo, rispettivamente vicepresidente e presidente dell’associazione Idee a Sud Est ed accompagnato dal pianoforte di Margherita Mariano e dai quadri di Luana Celeste.
«Giungiamo al termine della quindicesima edizione di Ti racconto a Capo con un amico del nostro progetto, Donato Chiarello e con una storia che parla ai ricordi», afferma Carlo Ciardo, «quest’ultimo incontro è anche il momento per tirare le fila dell’edizione 2025, nel corso della quale non abbiamo segnato soltanto un importante compleanno, com’è quello dei quindi anni di attività, ma abbiamo anche constatato una presenza crescente di pubblico nel corso di tutti gli appuntamenti. Tutto questo è il risultato di un connubio perfetto, rappresentato dalla disponibilità di ospiti di altissimo livello e dall’abnegazione di tutti i volontari dell’associazione Idee a Sud Est che mettono mente e cuore al servizio della comunità».
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Una Perdita di Tempo Festival, Abitare a Ruffano
Dopo 5 anni di ricerca e sperimentazione, il collettivo sceglie di trasformare una casa nel cuore di Ruffano in un luogo di incontro, creazione e condivisione: uno spazio da vivere, rigenerare e aprire al pubblico. Inaugurazione domenica 14 settembre alle 19 in viale San Rocco 11. Ingresso libero con donazione

“Una Perdita di Tempo Festival”, torna con un’edizione (la sesta) dedicata al tema Abitare.
Dopo 5 anni di ricerca e sperimentazione, il collettivo sceglie di trasformare una casa nel cuore di Ruffano in un luogo di incontro, creazione e condivisione: uno spazio da vivere, rigenerare e aprire al pubblico.
Ogni sera, dalle 19 alle 24, sarà possibile visitare mostre inedite realizzate dal collettivo e partecipare a un programma diffuso di workshop, performance, cinema, musica e dialoghi.
Una Perdita di Tempo APS-ETS, nata nel 2020 e costituita ufficialmente nel 2024, è composta da nove giovani professionist* che lavorano nell’arte, nella cultura e sul territorio.
Con il festival annuale e numerosi progetti collaterali, promuove la sperimentazione artistica, la rigenerazione di luoghi dimenticati e la costruzione di nuove comunità.
Con Una Perdita di Tempo Festival – Cap. VI: Abitare, il collettivo invita a rallentare, condividere tempi e spazi, e sperimentare nuove forme di abitare tra arti visive, musica, teatro e relazioni.
IL PROGRAMMA
14 settembre – inaugurazione
Tour guidato delle mostre insieme agli artisti, performance di Flavia Papadia e Gianni Morciano seguito dal concerto jazz di Perla Catucci e dal dj set di P@ul.
15-18 settembre – Workshop
(solo su prenotazione al 349 4666172)
La casa diventa un cantiere creativo: Residenza coreografica con Serena Pellegrino, Scrittura e manipolazione fotografica con Elisa Pizzolante e Anna Ronga, ricamo contemporaneo con Simona Falconi e lettura delle immagini e dei libri fotografici con Martina De Giorgi e Linea Project.
16 settembre
In collaborazione con ARPAL Puglia, si terrà un job café dedicato al riconoscimento burocratico e lavorativo della figura dell’artista con Natasha Balena, Francesco Maggiore, Gabriele Polimeno, Giuseppe Bortone e Alessandra Costantini.
17 settembre
Proiezione cinematografica a cura di “Cine?”, con sonorizzazione dal vivo di Max Nocco.
19 settembre – Dialoghi PerdiTempo
Talk conclusivo sull’abitare, con ospiti e collettivo.
La serata continua con le performance di Anna Ronga, William La Neve, Ifif (full band) e una jam session aperta.
Tra le stanze della casa: la restituzione coreografica di Serena Pellegrino, il Rosario eco-poetico di Flavia Papadia con sonorizzazione di Leonardo Vita, e Anatomia ostile di Gina Tamborra, sul tema dell’abitare il corpo femminile.
20 settembre – Serata finale
Gran finale con il percorso teatrale Disabitanti a cura di Magma APS e Alibi Teatro, i live di Simone De Nitti, Pallida Cavtat, Duvai e il live set elettronico di Albisumbra.
Per tutta la giornata saranno attive l’AREA LAB per “perdere tempo sull’abitare”, aperta a tutt*, l’AREA MARKET, la jam garage session e lo spazio food & drink.
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