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Appuntamenti

Francesco Mandoi ad Ugento

Giovedì 12 giugno, dalle 18,30, presso la ex Chiesa di Santa Filomena, l’ex Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo presenterà il suo libro “Né eroe né guerriero. Ricordi e sfide di un magistrato”

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Francesco Mandoi, ex magistrato salentino, di origine galatonese, già Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo presso la Direzione Nazionale Antimafia, sarà ad Ugento per presentare il suo libro “Né eroe né guerriero. Ricordi e sfide di un magistrato” (Besa editrice)


Appuntamento giovedì 12 giugno, a partire dalle 18,30, presso la ex Chiesa di Santa Filomena.


L’evento, organizzato dal Sistema dei Beni Culturali di Ugento, sarà introdotto dai saluti istituzionali del sindaco di Ugento Salvatore Chiga a cui seguirà il dialogo tra l’autore e la nostra Sefora Cucci che modererà l’incontro.


Il testo mette in luce gli eventi fin dai primi passi da giovane Pubblico Ministero a Brindisi, agli anni memorabili del primo maxiprocesso alla mafia salentina, accompagnati dalle difficoltà di una vita improvvisamente “blindata”, alle insidie di un contesto territoriale e sociale che rifiutava di accettare il fatto che anche nel tranquillo Salento operasse una mafia sempre più spregiudicata e violenta.


E ancora, dagli anni di servizio alla Direzione Nazionale Antimafia, alla grande esperienza acquisita nell’individuare e contrastare i collegamenti tra la mafia italiana e le organizzazioni criminali straniere.


Un libro che racconta le vicende connesse alla sua professione e alla sua vita mettendo in luce un pezzo di storia criminale del Salento.

Non solo autobiografismo dunque, ma anche il racconto di un contesto sociale, di lotta alla criminalità e di vicende umane.


L’appuntamento sarà inoltre, un’occasione di confronto su temi di attualità quali la lotta alla criminalità organizzata, la legalità, la magistratura e la sicurezza.


* Sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo” in distribuzione nel fine settimana (e in seguito anche online su questo sito), l’approfondita intervista a Francesco Mandoi a cura di Sefora Cucci.


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Appuntamenti

La Fontana Antica di Gallipoli Luogo del Cuore FAI

In attesa della proclamazione dei vincitori di domani freme la Città Bella che si aspetta una conferma anche nel nuovo censimento

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Nella mattina di domani giugno il FAI – Fondo Ambiente Italiano svelerà la classifica finale del XII censimento I Luoghi del Cuore, rivelando i nomi (e i numeri) di quelli che avranno raggiunto le prime posizioni, con l’assegnazione di 70mila, 60mila e 50mila euro ai primi 3 luoghi classificati, da destinare al recupero.

La proclamazione dei vincitori avverrà con una cerimonia in programma a Milano (che si potrà seguire in diretta streaming sul sito del FAI).

Sulla scia dell’entusiasmo della precedente edizione, che ha visto vincitrice la Chiesa di San Pietro dei Samari di Gallipoli, sita nel Parco naturale regionale Isola S. Andrea – Litorale Punta Pizzo, questo censimento, svoltosi da settembre 2024 ad aprile 2025, ha visto la partecipazione del Salento intero con la proposta di decine di diversi “Luoghi del Cuore”, di cui ben sette siti in comuni facenti parte della Delegazione FAI del Salento Jonico (Galatone, Gallipoli, Matino, Nardò, Neviano, Sannicola, Ugento).

Tra questi la Fontana antica di Gallipoli, al primo posto nella classifica nazionale al momento della chiusura del censimento.

Ora si attende solo l’aggiornamento con il risultato definitivo che terrà conto anche dei voti cartacei non ancora conteggiati.

In occasione dell’annuncio della classifica finale, la Delegazione FAI del Salento Jonico e il Comitato promotore della Fontana antica di Gallipoli hanno programmato a Gallipoli, sempre per domani, a partire dalle ore 10,30, la trasmissione della diretta streaming da Milano su maxischermo in piazza Aldo Moro, ai piedi della Fontana Antica di Gallipoli.

Alla cerimonia FAI a Milano sarà fisicamente presente, per il Comitato Fontana antica di Gallipoli, la presidente Stefania D’Amato.

All’appuntamento in piazza a Gallipoli, invece, saranno presenti rappresentanze istituzionali del territorio leccese e pugliese in generale, istituti scolastici, associazioni territoriali e rappresentanti dei diversi comitati spontanei dei “Luoghi del Cuore” dei comuni del Salento Jonico.

Previsti momenti artistici, coreografie e testimonianze di supporters.

Chi prenoterà la propria presenza tramite messaggio whatsapp al 3201434663 riceverà un cappellino arancione (colore istituzionale del FAI) da indossare per colorare la piazza.

LA FONTANA ANTICA DI GALLIPOLI

Per molti anni è stata considerata la più antica di Italia, con epoca di costruzione datata all’incirca al III secolo a.C., ma numerosi studi sembrano datarla presumibilmente in età rinascimentale. In origine posta in zona “Fontanelle”, presso quelle che erano una volta le terme gallipolitane, fu poi spostata fino all’attuale collocazione a ridosso dell’ingresso dell’isola del centro storico della citta.

La fontana, originariamente dotata di una sola facciata, nel 1765 fu arricchita ad opera del Comune dalla realizzazione di una seconda facciata. La facciata originale, che guarda a scirocco, è suddivisa in tre parti da quattro cariatidi che sorreggono l’architrave con un ricco decoro che riporta scene delle “Fatiche di Ercole”.

Nei bassorilievi, sotto l’architrave, sono scolpite scene che rappresentano le tre metamorfosi delle mitologiche Dirce, Salmace e Biblide che vennero trasformate in fonti perenni.

Su questo capolavoro d’arte sono, poi, ben visibili delle scritte latine.

Nella parte sottostante della fontana, infine, sono presenti tre vasche sorrette da altrettanti putti.

Contenevano l’acqua che sgorgava da fori praticati nelle statue e che convogliava nel vascone sottostante, che fungeva in passato da abbeveratoio per gli animali.

Da questo abbeveratoio, in un passato più recente, attorno agli anni Cinquanta, veniva prelevata l’acqua con il riempimento di alcune botticelle, poi cedute alle famiglie che, numerose, non avevano in casa l’acqua corrente.

Queste botticelle venivano deposte su un carretto trainato da un asino che più volte al giorno percorreva il ponte di pietra per raggiungere la città vecchia, meta della “vendita” dell’acqua.

Al di là comunque delle sue origini, la Fontana di Gallipoli rimane un’opera d’arte tutta da ammirare e, soprattutto, da proteggere.

Periodicamente vengono eseguiti lavori di restauro, ma sarebbe bene proteggerla definitivamente dalle intemperie e dall’usura del tempo, oltre che da atti di vandalismo, sempre possibili.

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Tutino di Tricase in festa per Sant’Antonio

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La comunità del rione Tutino a Tricase si appresta a vivere uno dei momenti più attesi dell’anno: la tradizionale Festa di Sant’Antonio, in programma sabato 7 e domenica 8 giugno 2025. Organizzata dalla parrocchia Santa Maria delle Grazie e dal Comitato Festeggiamenti Madonna delle Grazie e Sant’Antonio, la ricorrenza unirà come sempre devozione religiosa e intrattenimento civile in un clima di festa e partecipazione popolare.

Il programma religioso

I preparativi spirituali sono iniziati il 30 maggio con l’avvio della Tredicina a Sant’Antonio di Padova, con Santo Rosario alle ore 18.30 e la Santa Messa con preghiera nella chiesa parrocchiale alle 19.00.

Il clou religioso sabato 7 giugno. Alle ore 8.00 è prevista la Santa Messa, mentre alle 18.45 partirà la solenne processione per le vie del paese, con un itinerario che attraverserà le principali strade e piazze, toccando Via Giaccari, Via Credaro, Via San Leonardo, Via San Gaetano, Via Angiulli e molte altre, per concludersi in Piazza Madonna delle Grazie e ritorno in chiesa. Durante la giornata sarà presente la Grande Orchestra di Fiati Lirico Sinfonica di Terra d’Otranto “Città di Lecce”.

Domenica 8 giugno le celebrazioni proseguiranno con tre Sante Messe alle ore 08.00, 10.30 e 19.00, tutte nella chiesa parrocchiale.

Il programma civile

La serata di sabato 7 giugno, a partire dalle ore 21.00 in Piazza Madonna delle Grazie, vedrà protagonista la musica: salirà sul palco Stella Grande e Anime Bianche, nota band salentina pronta ad animare la piazza con uno spettacolo coinvolgente. Non mancheranno gli stand gastronomici con specialità locali, che renderanno l’evento ancora più accogliente e gustoso.

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Appuntamento in Giardino a Melpignano

Un viaggio tra marmellate, storie botaniche, mura antiche, segni incisi e laboratori teatrali. Domani (18,30) visita giardino e degustazione marmellate; domenica (9,30) visita del palazzo Marchesale e della cella carceraria; alle 20, Laboratorio Teatrale

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Il profumo delle zagare, il fascino senza tempo del giardino di un palazzo nobiliare e il gusto sorprendente delle marmellate.

Appuntamento da non perdere a Melpignano sabato 7 e domenica 8 giugno, in occasione dell’iniziativa “Appuntamento in giardino promossa da APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia con l’obiettivo di invitare i visitatori a scoprire la ricchezza artistica, botanica e paesaggistica dei più bei giardini italiani. Un racconto che miscela storia e sapori autentici, socialità e artigianalità, letteralmente “spalmato” nelle due giornate.

Un viaggio che inizierà domani alle 18,30 con la visita guidata da Paola Russo nel giardino all’italiana del palazzo Marchesale, un luogo ricco di fascino che, racchiuso da un pergolato di centosessanta colonne, custodisce antiche varietà di alberi da frutto come il pero di San Giovanni, nespoli, noci e un profumatissimo roseto.

I colori vivi, i profumi forti e i giochi di luce rimandano a racconti di lontani pomeriggi e mondi aristocratici scomparsi all’ombra delle facciate di merletto in pietra leccese del Palazzo.

Sarà anche l’occasione per parlare degli agrumi, che sono i veri protagonisti di questo viaggio sensoriale, da cui grazie alla sindaca Valentina Avantaggiato è stata realizzata una linea diMarmellate dal Giardino del Palazzo Marchesale di Melpignano”.

«Sono nate dall’idea di valorizzare i frutti del Palazzo, affinché possano essere occasione di conoscenza del giardino storico per i concittadini e i viaggiatori che arrivano a Melpignano», spiega la sindaca, «così dopo averne distribuita una parte alle scuole del paese, si è pensato di coniugare le ricchezze del Giardino con un progetto sociale che dà al carcere una funzione riabilitante e raccontare così il Palazzo Marchesale attraverso il suo gusto, anche perché i frutti sono assolutamente naturali, senza trattamenti  e quindi un’eccellenza».

Le marmellate in due varietà, una di limoni e una di arance e pompelmi, saranno degustate dopo la visita guidata, abbinate a croccanti friselline di grano, oltre a due dolci speciali e acqua aromatizzata al limone. Biologiche al 100% e caratterizzate da una fragranza inconfondibile, queste marmellate sono state prodotte nel Laboratorio nato nel 2019 all’interno dell’ex carcere minorile di Lecce, in accordo con il Ministero della Giustizia, dalla volontà di Davide De Matteis del 300mila di Lecce, nell’ambito di una proposta di cooperazione per il reinserimento lavorativo dei detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola, vicini al termine della pena. Grazie a un iter di formazione di pasticceria e di cucina tenuto dallo chef Marco Silvestro i detenuti possono, una volta fuori, collocarsi nel mondo del lavoro per riprendere con dignità un normale percorso di vita.

Il laboratorio è anche uno spazio dove si creano nuove ricette, così per l’occasione sono nati due dolci squisiti: la Torta del Marchese, un frangipane con marmellata di limoni del Palazzo e Dolce Melpignano, una torta al cacao e vino primitivo con marmellata di arance e pompelmi all’interno, con tanto di QR code per scaricare le ricette e provare a farli a casa.

Domenica 8 giugno ci sarà un doppio appuntamento: alle 9,30 si andrà alla scoperta delle stanze del Palazzo, che con i suoi ambienti racconta la storia del territorio affrescata o incisa su pietra, donando un intimo sguardo sulla società aristocratica del tempo.

Tra gli ambienti più suggestivi sicuramente c’è la cella carceraria che con le sue pareti interamente istoriate, è il muto racconto di tante storie di rassegnazione, di speranza e devozione.

Ogni segno, ogni graffio racconta del pensiero e della mano che lo ha tracciato, restituendone l’umanità nell’affresco della grande storia.

Alle 20 si potrà assistere al finale del Laboratorio TeatraleIl Tempo dei miei Sogni, IV edizione diretta dal maestro Fabio Zullino: sette bambini dai 6 agli 8 anni si esibiranno in un viaggio fatto di quadri comici, assurdi, surreali ispirati dalle barzellette e dalle freddure, rielaborati dalla loro florida immaginazione.

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