Appuntamenti
I ragazzi incontrano Don Tonino
In occasione della festa di Sant’ippazio a Tiggiano, convegno e mostra d’arte dedicate a Don Tonino Bello. Il programma della festa patronale e della sagra della pestanaca
In occasione del 25° anniversario per la salita al Cielo dell’amato Don Tonino Bello, il C.A.I.M. – Centro Artistico Internazionale del Mediterraneo di Tiggiano ha sviluppato un progetto artistico che attraverso la musica, la letteratura e le arti visive possa dare testimonianza della sua opera e del suo insegnamento.
Il progetto vede la collaborazione di partners artistici di primaria importanza del panorama nazionale. L’iniziativa artistica sarà realizzata in collaborazione con l’associazione “ArteEuropa” il Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca-De Finibus Terrae” con il patrocinio della Diocesi di Ugento, dell’Ufficio Nazionale del Turismo della Conferenza Episcopale Italiana, dell’assessorato alla Cultura della Regione Puglia, organizza una esposizione d’Arte Visiva con la partecipazione di artisti di chiara fama, nazionali ed esteri.
Il titolo della mostra sarà “Tessere di Pace nella convivialità delle differenze” sulla scia degli insegnamenti lasciati da Don Tonino Bello.
La mostra ha avuto una sua anteprima, nella Città di Napoli nel dicembre 2017 presso la Basilica dell’Incoronata nell’Arcidiocesi di Napoli e, successivamente ha fatto tappa nella Città di Tricase presso la (Pia Fondazione di Culto e Religione Panico).
In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono di Tiggiano Ippazio, detta mostra farà tappa nei locali siti in Tiggiano alla via Sant’Ippazio,1 da giovedì 18 a sabato 20 gennaio.
All’iniziativa artistica, parteciperanno le classi IV e V primaria, e le classi della scuola secondaria di secondo grado di Tiggiano. Inoltre, presso la Chiesa Sant’Ippazio, giovedì 18 gennaio, dalle ore 10,30 alle ore 12,30, si svolgerà il convegno dal tema “I ragazzi incontrano Don Tonino” dove interverranno il parroco Don Lucio Ciardo, il presidente della Fondazione “Don Tonino Bello” Giancarlo Piccinni, Don Gianluigi Marzo, direttore del Museo Diocesano di Ugento, l’Artista Palestinese Rima lmozayyen, il dirigente scolastico Fernando Simone; modererà la Lucia D’Aversa.
Nel corso della manifestazione vi sarà un intervento musicale a cura dell’Ass. “W.A. Mozart” con Giovanni Calabrese all’organo e Francesca Longo al flauto.
Sant’Ippazio e Sagra della Pestanaca
Appuntamento invernale con la festa di Sant’Ippazio a Tiggiano, cittadina che si onora di essere l’unica in Italia ad avere come Patrono “Santu Pati”, il protettore della virilità maschile e dell’ernia inguinale. Di quest’ultima perché pare ne soffrì nella sua vita dopo un calcio alle “parti basse” ricevuto durante una discussione. Ad aprire il programma dei festeggiamenti sarà, giovedì 18 gennaio, il gustoso prologo in piazza Olivieri, a partire dalle 19, con la diciannovesima edizione della Sagra della “Pestanaca”. La Pestanaca è una varietà di carota di colore giallo-viola molto gustosa e croccante. Possiede proprietà antinfiammatorie ed è coltivata, con tecniche assolutamente tradizionali, solo a Tiggiano, Tricase e Specchia. Dal giugno 2009 fa parte, con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Numerosi saranno i piatti tipici, dolci e salati, a base di pestanaca da degustare, in particolare il tortello alla pestanaca. Altre prelibatezze da gustare birra alla pestanaca e birra alle giuggiole.
Alla Sagra è collegato il Concorso della Pestanaca: i coltivatori di pestanaca possono portare presso la Pro Loco di Tiggiano, entro le ore 19 del 18 gennaio, il loro esemplare di ortaggio ritenuto più bizzarro o variamente particolare, debitamente confezionato.Durante la serata verranno premiati i tre esemplari ritenuti più bizzarri da un’apposita commissione valutatrice.
Alle ore 16, sempre giovedì 18, presso gli spazi di sapori autentici di comunità del Palazzo Baronale si svolgerà “Misticanza”, Laboratorio di cucina e contaminazione, a cura di Cooperativa Terra Rossa e Gus. Si tratta di uno spazio di condivisione e scoperta della cucina della tradizione locale e delle cultura di provenienza degli ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Tiggiano.
Nell’area bimbi gioco libero con musica disegno e creatività per l’interazione e la conoscenza tra i bambini originari del luogo e quelli delle famiglie migranti.
La serata, a partire dalle 19, sarà allietata dalla esuberante presenza della Maisto Band, gruppo di artisti che, con gli strumenti propri delle tradizionali bande musicali, a suon di balletti, rivisiterà in maniera del tutto inedita vecchi e nuovi classici della musica italiana ed internazionale.
Poi spazio alla esilarante performance comico teatrale del noto gruppo de I MalfAttori che con un loro inedito spettacolo regaleranno grasse risate a tutti gli ospiti.
Il giorno dopo, venerdì 19, dalle 8 alle 13 sarà protagonista la “Fera de Santu Pati”, altro evento caratterizzante la Festa. Nel pomeriggio, dalle 15,30, si snoderà la Processione per le vie del paese. Al termine Santa Messa.
Appuntamenti
SBAM, a Ugento il futuro è adesso
Domani sera al Nuovo Museo Archeologico talk dedicato a Pippo Baudo e alla grande tv italiana, a seguire musica live
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Una serata dal sapore antico quello con atmosfere che rievocano la televisione in bianco e nero, per chi c’era.
Con il talk “Super Pippo: ritratto di una leggenda televisiva”, che vedrà come ospite Marco Carrara, giornalista e conduttore RAI, autore di “Tanti auguri. 70 anni di tv, 100 anni di radio” (Rai Libri)
Il Nuovo Museo Archeologico di Ugento inaugura il festival “SBAM – Il futuro è adesso”, con il primo evento promosso da Officina Macondo, associazione giovanile nata per iniziativa di ragazze e ragazzi di Ugento e dei paesi icini, con l’obiettivo di creare spazi di cultura, partecipazione e innovazione sul territorio.
L’incontro di domani, sabato 22 novembre, a partire dalle 20, sarà un omaggio a Pippo Baudo, simbolo di un’epoca televisiva capace di raccontare il Paese e di influenzarne l’immaginario collettivo.
Un’occasione per approfondire il libro di Carrara e ripercorrere la grande stagione della televisione italiana, da Raffaella Carrà a Mina, da Mike Bongiorno a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, e alle gemelle Kessler, recentemente scomparse, insieme ad altri volti che hanno segnato la storia del piccolo schermo.
A seguire, dalle 21, il concerto “Figli delle stelle” con Valentina Ricchiuto, Paolo Marzo e Fabio Lenny accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale tra i grandi classici della canzone italiana.
Il bar del Museo sarà aperto per tutta la serata, per consentire momenti di socialità e convivialità.
L’ingresso è libero e gratuito.
Il festival è realizzato con il supporto del Consiglio Regionale della Puglia, con il patrocinio gratuito della Provincia di Lecce e del Comune di Ugento, e in partnership con Terra del Fuoco Mediterranea, Associazione Futura e SalentoNews.
Il programma del Festival proseguirà domenica 23 novembre con l’evento “Silent Disco – Una notte al Museo”, esperienza immersiva tra arte e musica in cuffia con Giuseppe Provenzano.
I biglietti per la serata di domenica, in numero limitato, sono disponibili su www.officinamacondo.it.
Con SBAM, il museo si trasforma in una piazza culturale viva, dove le storie del passato si intrecciano con le voci e le energie delle nuove generazioni.
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A Melpignano Mercato del Giusto e il Kaleidoscope Tour di Ginevra Di Marco
In piazza San Giorgio, domenica 30 novembre dalle 10,30 (concerto dalle 14,30). Un’unica giornata in cui il paese diventa crocevia di voci, suoni, prodotti e colori
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Un invito aperto a lasciarsi attraversare dalla bellezza della cultura, della musica, della terra e del cibo di qualità. Domenica 30 novembre torna il Mercato del Giusto, la rassegna ideata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, un piccolo e prezioso mercato di bioagricoltura che si intreccia a eventi culturali, talk e dibattiti dedicati al food, alla sostenibilità, al sociale e alla valorizzazione delle produzioni agroecologiche.
L’appuntamento è in piazza San Giorgio, che torna a riempirsi degli stand dei produttori e degli artigiani locali per promuovere forme nuove e consapevoli di consumo sostenibile.
Dalle 10,30 i mercatini prenderanno vita nella scenografica piazza con i suoi portici cinquecenteschi, costruiti all’epoca per accogliere mercanti e tessuti pregiati provenienti da tutto il Regno, trasformati oggi in un laboratorio aperto di idee, pratiche etiche e comunità.
Temi centrali per il Comune di Melpignano, che ha dato vita a progetti pionieristici come la Mensa Scolastica etica a km 0 e il Master Universitario “Gastronomie territoriali sostenibili e Food Policies”, attivo dal 2023 negli spazi del Palazzo Marchesale.
Il Mercato del Giusto è lo spazio in cui la terra e i suoi frutti diventano protagonisti di un dialogo condiviso tra contadini, produttori, cittadini e consumatori; un luogo in cui lo scambio non riguarda soltanto le merci, ma soprattutto i saperi, le relazioni, le storie, e dove trovano spazio incontri speciali come quello con la cantautrice Ginevra Di Marco che, alle 11,30 si racconterà nel talk “Radici e Metamorfosi” dialogando con Vincenzo Maruccio, caporedattore del Nuovo Quotidiano di Puglia e, poi, alle 1430, offrirà al pubblico il suo coinvolgente Kaleidoscope Tour, con brani del suo ultimo album pubblicato dalla Funambulo Label, premiato con la Targa Tenco 2025.
L’artista toscana rende la musica un luogo d’incontro tra mondi lontani eppure intimamente connessi, dopo anni di ricerca artistica che l’hanno portata ad attraversare tradizioni musicali diverse, dalla musica popolare a quella cantautorale, di collaborare con musicisti di varia provenienza (ex voce dei CSI) e costruire un repertorio di brani che profumano di Mediterraneo, Sud e umanità nomade.
La poetica di Ginevra si fonda su un principio semplice e rivoluzionario: la musica deve restituire spazio a chi la storia tende a mettere in silenzio. Le sue canzoni attraversano terre e culture, accolgono dialetti, lingue lontane, ritmi antichi e vibrazioni contemporanee.
La sua è una scrittura che cura, che denuncia e consola allo stesso tempo, capace di raccontare i fragili, i migranti, le donne che resistono, gli oppressi che non smettono di cercare luce. Ogni suo brano è un approdo e una partenza: una mappa fatta di incontri, di storie e di promesse che si spalancano a chi ascolta.
La parola ritorna al suo peso originario: non ornamento, ma direzione, strumento di verità, corpo vivo.
Le sue canzoni si fanno narrazione poetica e civile, diventano specchio del presente, interrogano chi ascolta e chiedono di non voltarsi dall’altra parte.
Nel palcoscenico naturale del Mercato del Giusto, tra i profumi dei prodotti della terra e il fermento di un luogo che celebra le economie etiche, Ginevra Di Marco porterà una selezione dei suoi brani più intensi, quelli che meglio restituiscono la sua idea di mondo: un mondo che non teme le contaminazioni, che cerca ponti invece di muri, che riconosce nella diversità un tesoro da custodire.
GINEVRA DI MARCO
Nata a Firenze nel 1970, è una delle voci più originali della scena italiana, capace di unire canto popolare, sperimentazione e sonorità new wave, indie e folk-rock.
Esordisce nel 1993 con i CSI, diventandone presto voce protagonista e partecipando a tutti i dischi e tour del gruppo per un decennio.
Dal 1999 intraprende il percorso solista insieme a Francesco Magnelli: l’album “Trama tenue” le vale la Targa Tenco e il Premio Ciampi, mentre le collaborazioni con artisti come Max Gazzè e Cristiano Godano ampliano il suo orizzonte espressivo.
Dopo l’esperienza nei PGR, approfondisce la ricerca sulle musiche del mondo: con “Stazioni Lunari” e i dischi successivi esplora canti mediterranei e tradizioni popolari, vincendo la Targa Tenco 2009 con Donna Ginevra.
Nascono progetti speciali come “L’Anima della terra vista dalle Stelle” con Margherita Hack e il reading Poesie senza patria con Luis Sepúlveda.
Negli anni collabora con l’Orchestra di Piazza Vittorio, partecipa a” Il nuovo Bella Ciao”, vince il Premio Maria Carta e il Premio Tenco 2017 per “La Rubia canta la Negra”, omaggio a Mercedes Sosa.
Dal 2018 unisce la propria voce a quella di Cristina Donà in un progetto discografico e live premiato dal MEI.
Nel 2020 pubblica Quello che conta, rilettura intensa del repertorio di Luigi Tenco, confermando una carriera segnata da ricerca, apertura culturale e profonde radici popolari.
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Tricase: un albero per il futuro
Festa dell’Albero con l’Istituto comprensivo “G. Pascoli”. In via Adriano, messa a dimora di giovani piantine di macchia mediterranea e lezione a cielo aperto
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In un’epoca in cui la crisi climatica e la perdita di biodiversità sono argomenti all’ordine del giorno, celebrare la Festa Nazionale dell’Albero (21 novembre) assume un significato che va ben oltre la semplice tradizione.
Questa giornata, istituita per legge e da sempre dedicata alla piantumazione di nuovi alberi, si è trasformata in un cruciale momento di educazione ambientale e di impegno civico grazie alla fondamentale collaborazione tra istituzioni locali, associazioni e, in primis, il mondo della scuola.
L’Istituto comprensivo “G. Pascoli” di Tricase, promotore dell’iniziativa nell’ambito del progetto “Prendiamoci cura del pianeta” inserito nel PTOF, in sinergia con gli enti locali, l’associazione Clean Up Tricase e amministrazione comunale ha deciso di rendere la Festa dell’Albero un evento di successo e di impatto duraturo sul territorio.
Le classi prime e terze di scuola elementare e prime di scuola media si ritroveranno, domani, in piazza Cappuccini alle ore 9 per poi procedere in corteo verso via Adriano, dove si effettuerà la messa a dimora di giovani piantine di macchia mediterranea (corbezzolo, leccio, ginepro, lentisco…) concesse da ARIF (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali).
Le aiuole di via Adriano saranno il teatro principale della celebrazione, che trasformerà la piantumazione di un albero in una vera e propria lezione a cielo aperto.
I bambini e i ragazzi non si limiteranno ad assistere, parteciperanno attivamente, imparando le corrette tecniche di messa a dimora, la funzione ecologica degli alberi (produzione di ossigeno, assorbimento di anidride carbonica, mitigazione del rischio idrogeologico) e il concetto di cura del bene comune.
Ogni alunno, in collaborazione con gli insegnanti e grazie ad attività traversali, ha partecipato attivamente alle lezioni, predisponendo una serie di cartelloni ricchi di informazioni ed abbelliti con fantasia, creatività e spirito di gruppo.
In conclusione, la Festa dell’Albero è molto più di una cerimonia: è la chiave per radicare nelle nuove generazioni i valori fondamentali per costruire un mondo più equilibrato e sostenibile.
Gli organizzatori invitano i cittadini a unirsi al percorso, per sostenere l’iniziativa e mostrare il forte impegno della comunità verso la salvaguardia del nostro pianeta.
Un albero è un investimento per il futuro!
Le giovani generazioni che oggi piantano un piccolo fusto sono le stesse che domani godranno della sua ombra e dei suoi frutti, ma soprattutto saranno i cittadini più consapevoli, che ne trarranno ispirazione per politiche ambientali più ambiziose.
La manifestazione si concluderà intorno alle ore 12,30.
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