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“Green Economy”: patto tra i Sindaci

Un Patto tra i Sindaci di 78 Comuni della provincia di Lecce per spingere l’energia sostenibile così come richiesto dall’Europa e che impegna gli amministratori alla riduzione

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Un Patto tra i Sindaci di 78 Comuni della provincia di Lecce per spingere l’energia sostenibile così come richiesto dall’Europa e che impegna gli amministratori alla riduzione delle emissioni di CO2. Il Salento punta deciso sulla green economy “ma con criterio”, come dice il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, fattosi promotore del patto. “Perché la green economy”, spiega Gabellone, “può essere una risorsa, però bisogna capire se ci siano le volontà per utilizzarla al meglio senza che ci sia un danneggiamento del territorio. E per questo nasce il Patto dei Sindaci, a cui partecipano 78 Comuni e che dovrà agevolare una pianificazione che tenga conto di quelle che sono le istanze e le volontà delle comunità amministrate. Rispetto a questo credo che la Regione abbia inteso imporre un modello particolarmente centralista, con Bari che decide e con poco spazio per le istanze del territorio. Perciò noi chiediamo un trasferimento della delega alle Provincie perché ognuna di esse possa organizzare un piano energetico utile al proprio territorio in funzione di un Piano energetico regionale e di una quota energetica da produrre che, appunto, sarà decisa sul territorio coinvolgendo i Sindaci e la gente. Quindi si sceglieranno i tetti delle case, i capannoni industriali, le aree industriali dismesse, ecc., evitando che i nostri territori vengano devastati dall’utilizzo scellerato di pannelli fotovoltaici così come già purtroppo avvenuto. Se non dettassimo questa inversione, sarebbe black economy, altro che green economy”. Quello a cui Gabellone mira è “una gestione periferica all’interno di una gestione regionale complessiva, che possa rispondere meglio a quelle che sono le esigenze del territorio. Solo in questo modo avremo un’opportunità seria di crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, puntando alla riduzione dell’utilizzo del carbone e della produzione di CO2”. Secondo l’assessore regionale Angela Barbanente, “la Puglia è già in piena green economy. E il Salento non ne è escluso, anzi. Ad Alliste, ad esempio, nell’ambito di un PIRP (Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie) stanno realizzando la scuola efficiente dal punto di vista energetico, un impianto di fitodepurazione delle acque reflue e l’efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica. Noi siamo fortemente orientati verso l’efficienza energetica o l’energia sostenibile così come richiamato dal Patto dei Sindaci. Siamo particolarmente contenti che ci sia un forte movimento dal basso qui nel Salento. Anche perché va ricordato che i Comuni approvano i regolamenti edilizi comunali e possono adeguare i loro strumenti urbanistici ed il patrimonio pubblico… Se non c’è una forte integrazione tra la visione regionale, quella provinciale di coordinamento e quella comunale, allora diventa difficile raggiungere gli obiettivi”.


Giuseppe Cerfeda

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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase

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Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.

Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.

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