Andrano
A Castiglione il Festival delle Migrazioni
“Italia-Svizzera, andata e (forse) ritorno”. Partirono a migliaia negli anni ’60 e ’70. Le migliori braccia del Salento nelle migliori fabbriche della Svizzera. Raramente qui ci sono ritornati per rimanere. È la diaspora dei salentini, che sarà rivissuta nelle due serate del “Festival delle Migrazioni”, il 10 e 11 agosto, a Castiglione, frazione di Andrano
“Italia-Svizzera, andata e (forse) ritorno”. Partirono a migliaia negli anni ’60 e ’70. Le migliori braccia del Salento nelle migliori fabbriche della Svizzera. Raramente qui ci sono ritornati per rimanere. È la diaspora dei salentini, che sarà rivissuta nelle due serate del “Festival delle Migrazioni”, il 10 e 11 agosto, a Castiglione, frazione di Andrano. È lì, alla stazione ferroviaria, lì dove tutto è iniziato e si è ripetuto, che Mexapia Production e Associazione A. B. Michelangeli hanno voluto l’evento, per capire e leggere il fenomeno delle ondate di emigrazioni, da questa terra all’estero, in Svizzera in particolare, e di immigrazioni. Da quando è stato proclamato lo stato di emergenza profughi, la piccola comunità castiglionese, mille anime appena, ospita infatti cento richiedenti asilo politico provenienti dell’Africa. Storie che si raccontano attraverso proiezioni, discussioni, concerti.
Con il patrocinio, tra gli altri, dell’Apulia Film Commission, Regione Puglia e Cantone svizzero di Glarus, la “due giorni” si aprirà alle 21,30 di mercoledì 10 con la proiezione del documentario svizzero “Così siamo arrivate sino ad adesso” della regista Maya Schumacher. Sarà presente anche lei durante la tavola rotonda “L’identità oltre la frontiera”, che si terrà subito dopo e che ospiterà tra gli altri il docente di Antropologia culturale dell’Università del Salento, Eugenio Imbriani, e una delegazione della comunità africana. A chiudere la prima serata il concerto di “Les Troublamours”, la band che dal 1996 sperimenta connubi musicali che vanno dai ritmi gitani alle tarantelle alle movenze balcaniche.
Giovedì 11, alle 21,30, la tanto attesa proiezione del documentario “In nome del padre – L’emigrazione italiana in Svizzera” di Donato Nuzzo e Fulvio Rifuggio. I due giovani registi ricostruiscono dal vivo e attraverso documenti editi e inediti il viaggio degli emigranti castiglionesi attraverso l’Italia e la frontiera di Chiasso, fino a Glarus, cantone tedesco, dove è stata ricostruita una vera e propria altra Castiglione. Seguirà il dibattito su “L’emigrazione ha memoria lunga” con, tra gli altri, l’assessore regionale Elena Gentile, la dirigente regionale dell’Ufficio Pugliesi nel Mondo, Giovanna Genchi, e Saffia Elisa Shaukat, ricercatrice dell’Università di Losanna. Chiuderà il concerto dei Madeleine.
Andrano
Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo
Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.
Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.
Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.
UNA CORSA SENZA RITORNO
I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.
I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.
Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.
Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.
Dove Sono Finiti?
C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.
Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.
Come è possibile che nessuno li abbia visti?
Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.
L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».
Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.
Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664
SPERANZA SEMPRE VIVA
La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.
Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».
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Andrano
Un abbraccio al mare
L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.
Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.
Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.
A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.
Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.
Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.
In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.
Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.
Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.
Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.
Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.
Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.
Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.
È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.
A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.
E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.
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Andrano
Puliamo Andrano
La comunità si riunisce per la pulizia dei tratturi, dei fondali e delle coste a Marina di Andrano: un gesto concreto d’amore per il mare

Una giornata all’insegna dell’impegno, della sensibilità ambientale e dell’inclusione in programma alla Marina di Andrano, dove cittadini, studenti, istituzioni e associazioni si uniranno per dare vita alla pulizia di tratturi, fondali e costa.
Domenica 1° giugno, alle 8,30, presso il parcheggio del Typhoon in Via del Mare. Chiuque può dare il proprio contrinubto e unirsi alla comitiva. Il kit necessario prevede guanti da giardinaggio e sacchi per la raccolta rifiuti
L’evento, promosso dall’associazione A-Mare in collaborazione con l’IISS Don Tonino Bello di Tricase – Tecnico Nautico, il Comitato Porto, la Pro Loco di Andrano, e numerose altre realtà locali patrocinate dal Comune di Andrano, vuole accendere i riflettori sull’importanza della tutela dell’ambiente marino, troppo spesso vittima silenziosa dell’incuria e dell’inquinamento.
Nella splendida cornice naturale della marina, tra il profumo della salsedine e il rumore delle onde, volontari di ogni età si meteranno all’opera per restituire bellezza e dignità alla costa.
Un momento di straordinaria intensità anche per la partecipazione di alcuni sub non vedenti, accompagnati da personale specializzato: un’immagine potente, simbolo di una comunità che si muove all’unisono, abbattendo barriere fisiche e culturali.
La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza offriranno il loro supporto operativo e simbolico, sottolineando l’importanza della sinergia tra cittadini e istituzioni per la salvaguardia del territorio.
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