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Attualità

Altre 1500 imprese in meno nel Salento

Sono -313 nel primo trimestre 2015, ma conuna perdita più contenuta rispetto allo scorso anno (-645)

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L’anagrafe imprenditoriale della provincia di Lecce chiude il primo trimestre del 2015 con -313 imprese e un tasso di sviluppo pari a -0,44%, un dato che si può definire fisiologico poiché nel mese di gennaio vengono contabilizzate le cancellazioni verificatesi a dicembre.






Nei primi tre mesi dell’anno si sono avute 1.722 nuove iscrizioni e 2.035 cancellazioni , che portano lo stock delle imprese registrate a 71.266, registrando una variazione percentuale rispetto al medesimo periodo dello scorso anno pari a -0,17%. I dati del 2015 sono migliori rispetto a quelli del  primo trimestre del 2014: si sono registrate meno cancellazioni, esattamente  350 in meno, queste  al 31 marzo 2014 erano 2.266, e si sono avute 101 iscrizioni in più (nel primo trimestre 2014 le iscrizioni sono state 1.621). Le localizzazioni al 31 marzo sono 83.327.


La provincia salentina con un tasso di crescita pari a –0,44% si aggiudica la peggiore  performance  tra le province pugliesi che chiudono tutte in rosso, come la quasi totalità delle province italiane, ad eccezione di Milano, Roma, Palermo, Napoli, Grosseto e Livorno. Brindisi con – 100 aziende (– 0,28%) registra il “miglior” risultato in Puglia,  segue Taranto ( – 0,38%) e Bari ( –0,41%) e Foggia (-0,41%) rispettivamente con un saldo di -617 e -293 imprese. La Puglia perde nei primi tre mesi dell’anno 1.502 aziende e registra un tasso di crescita pari a -0,40%, l’azienda Italia ne perde 18.685 (-0,40%).


I settori economici


L’analisi dei vari  settori economici può essere effettuate solo con un confronto con i dati del primo trimestre 2014, poiché il saldo elevato (528) delle imprese non classificate, cioè non ancora attribuite ad un settore economico poichè l’iter amministrativo non si è ancora concluso, non consente una corretta analisi di quanto accaduto nei primi tre mesi dell’anno. I comparti  economici che rispetto al primo trimestre del 2014 hanno registrato una diminuzione delle imprese sono quello agricolo (-2,52%) passato da 9.133 a 8.903, il manifatturiero che registra una diminuzione del -2,51% (da 6.811 alle attuali 6.640 imprese) e il comparto delle costruzioni (-1,59%) la cui numerosità è passata da 10.348 a 10.183. Le attività commerciali  e le attività dei servizi alla persona sono sostanzialmente stabili registrando rispettivamente un +0,11% e un +0,09%. Le attività che registrano una crescita sono invece  quelle riconducibili alla sanità e assistenza sociale che crescono del 9,3%, passando da 536 aziende alle attuali 586, le attività finanziarie e assicurative che  con 1.221 imprese hanno registrato un incremento del 3,5% (nel primo trimestre del 2014 erano 1.180) le attività di alloggio e ristorazione passate da 5.095 a 5.232 (+2,7%) e  i servizi di informazione e comunicazione  (+2,2%) con 1.000 imprese (al 31 marzo 2014 erano  978).


Le forme giuridiche


Analizzando i saldi registrati al 31 marzo dal punto  di vista della forma giuridica, si evidenzia che  sono quasi esclusivamente  le imprese individuali (47.315) ad annoverare perdite con un saldo pari a -457 aziende, seguite dalle società di persone (7.787) con – 34. Viceversa le società di capitale (13.286) registrano un saldo positivo di 14 imprese come pure le altre forme societarie (2.878) con + 14. Le società di capitale rappresentano oltre il 18,6% del tessuto imprenditoriale mentre le imprese individuali costituiscono oltre il 66%, le società di persone invece “pesano” per l’11% e il 4% le altre forme societarie.


Le imprese artigiane


Continua l’emorragia delle imprese artigiane che perdono  nel trimestre in esame  307 imprese saldo negativo che porta lo stock delle imprese artigiane a 18.185 con un tasso di sviluppo pari a -1,66%. I peggiori saldi si sono registrati nel comparto   delle costruzioni  e in quello manifatturiero, rispettivamente con -160 e -86 imprese artigiane. Il commercio  registra un saldo di -19 aziende e le attività dei servizi di alloggi e ristorazione -17, le altre attività di servizi, che comprendono sostanzialmente i servizi alle persone registrano una perdita di 33 imprese. Uno dei pochi segni positivi  è da imputare alle attività dei servizi alle imprese che chiudono i primi tre mesi dell’anno con un saldo positivo di 11 imprese.


Attualità

PNNR, cabina di regia presso la Prefettura a Lecce: avanti tutta!

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà…

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Nuova riunione della Cabina di Coordinamento. Le buone prassi in campo per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR.

Si è tenuta  ieri, presso la Prefettura di Lecce, una nuova riunione della Cabina di coordinamento per il PNRR, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi previsti dalle progettualità del PNRR. 

L’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario, Maria Antonietta Olivieri, ha visto la partecipazione della Struttura di Missione per il PNRR costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria Generale dello Stato e della Ragioneria Territoriale di Lecce, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce, delle Unioni dei Comuni e di ANCI Puglia, nonché dei referenti dei Comuni di Campi Salentina, Castrì di Lecce, Cavallino, Corigliano d’Otranto, Gagliano del Capo, Melissano, Muro Leccese, Patù, San Cassiano, Specchia, Squinzano e di Tricase. 

I lavori della Cabina di Coordinamento si sono incentrati sull’esame dello stato di avanzamento delle progettualità interessate e sulla implementazione dei dati su ReGiS, necessaria al raggiungimento dei target previsti dall’Unione Europea, sulla base delle risultanze dei precedenti Tavoli tematici tenutesi in Prefettura con le Amministrazioni centrali titolari dei finanziamenti, i soggetti attuatori e le diverse strutture di coordinamento, avvalendosi, altresì, del supporto del Presidio PNRR della Ragioneria Territoriale dello Stato di Lecce. 

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà, nelle prossime settimane, il monitoraggio legato alla valorizzazione di ReGiS. 

Al termine dei lavori, è stata unanimemente condivisa l’esigenza di continuare la positiva attività di collaborazione tra le Amministrazioni interessate, sia centrali che periferiche, al fine di superare le ulteriori criticità e pervenire, entro i termini, alla definizione delle progettualità programmate. 

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Attualità

Quando l’amore per lo sport fa cento

La cifra tonda di Franco Margarito nelle maratone: un atlante mondiale di sfide lungo 24 anni

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di Lorenzo Zito

Cento maratone alle spalle. Una vita di corsa da sportivo non professionista, senza vedere ancora il traguardo. Franco Margarito, 63 anni, già felicemente nonno, di professione geometra e direttore tecnico specializzato in opere pubbliche, di Ruffano, conta la vita in chilometri. La mattina li macina in auto, per lavoro. La sera nei suoi scarpini, che quotidianamente allaccia per “avvicinarsi” alla sua prossima maratona, ai prossimi 42km (e rotti) da correre in qualche angolo del globo, vicino o lontano da casa.

Oggi non appende la casacca al chiodo, ma stappa una bottiglia per festeggiare la cifra tonda. Sportivo da sempre, Franco ha iniziato da ragazzino. Dalla corsa campestre ed il calcio è passato alla corsa su pista, col gruppo sportivo Fiamma Maglie. Poi, l’amore e la corsa lo hanno reso (anche) cittadino tavianese d’adozione: la moglie, Angela Rita Bruno, originaria di Taviano e già assessora del Comune di Ruffano, è anche la ragione per cui lui, 24 anni fa, ha conosciuto l’Atletica Taviano 97. “È diventata la mia seconda famiglia”. Oggi lui ne è una colonna portante.

Con loro, lo scorso 16 novembre, in terra amica, alla 6ª edizione della Maratona della Grecia Salentina, ha segnato il suo traguardo speciale: la sua centesima.

I primi 42km e 195 metri sono stati i più famosi al mondo, quelli della Maratona di New York: era il 6 novembre 2005. Da allora, il mondo si è aperto attraverso lo sport, in un susseguirsi di luoghi, strade e emozioni: Parigi, Milano, Lisbona, Valencia, Barcellona, Roma. E poi Amsterdam, Bruxelles, Firenze, Oslo, Stoccolma, Venezia.

L’elenco è un vero atlante personale. Per citarne solo alcune: Tirana, Budapest, la Collemarathon nelle Marche, il Lago di Garda, Sabaudia. In Puglia il Gargano, Sannicandro, Putignano, Barletta. E ancora le ultra: la 100 km del Passatore, la Pistoia–Abetone, il Gran Sasso, la 50 km del Vesuvio, Rapone, e le 6/8 ore di Lavello, fino al Parco Nord di Milano e alla 6 ore di Roma.

Una geografia fatta di fatica, amicizia e passi lunghi, che trova nella Maratona della Grecia Salentina un simbolo: “È bellissima. Attraversa 9 Comuni. Speriamo che la passione (di chi la pratica e di chi la organizza, come Cristian Bergamo) la preservi a lungo perché, oggi, è un piccolo patrimonio culturale sportivo nostrano”.

Accanto a lui, lungo il percorso, non sono mancati compagni di viaggio: gli amici runner Eliseo Stefano e Marco Marino, e naturalmente l’Atletica Taviano97, con il presidente Sergio Perchia “che da 24 lunghi anni mi vede associato”, ci racconta.

4 ore, 21 minuti e 38 secondi il tempo per chiudere la centesima. Non serve far calcoli per capire che per un maratoneta lo sport non è un optional o un passatempo. È parte integrante della propria vita.

Chi può spiegare meglio, allora, ad un bambino cosa significhi praticare sport? “Fare sport è vita. È al contempo sacrificio e libertà. E, pur essendo la corsa una pratica individuale, è grande opportunità di confronto”.

A casa, nel frattempo, c’è una stanza invasa da cimeli, gadget e medaglie: ogni oggetto racconta un frammento di questa sua storia. Non sono in ordine. “Adesso è ancora il momento di collezionarli. Per catalogarli ci sarà spazio, più avanti”. In agenda c’è già la prossima: la prima edizione della Due Mari a Taranto. Nel cuore le parole di Eugenio Montale: “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”.

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Attualità

Uno contro uno e uno contro zero

Rifiuti elettrici ed elettronici. Quando ne acquistiamo un nuovo elettrodomestico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio; i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono ritirare senza obbligo di acquisto i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli…

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Non tutti lo sanno ma quando acquistiamo un nuovo apparecchio elettronico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio.

E, se il negozio è grande e gli apparecchi sono piccoli, questo obbligo vige anche fuori dal momento di acquisto: i rivenditori diventano raccoglitori, e sono tenuti ad avviare il corretto smaltimento dei dispositivi.

La gestione del fine vita dei prodotti tecnologici è semplice, ma, a quanto pare, in pochi lo sanno.

E anche questo rende difficile al nostro Paese raggiungere il target europeo di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: rispetto all’obiettivo del 65%, infatti, siamo circa al 30% e l’Italia, per chi non lo sapesse è sotto procedura di infrazione.

Come ha riportato il Corriere della Sera, il 91% dei consumatori italiani ha comprato almeno un elettrodomestico nell’ultimo anno, con una media di 5 prodotti ciascuno, e di questi più della metà sono piccoli apparecchi, elettronica da consumo come cavi o adattatori per prese elettriche e prodotti da computer.

Vale quindi la pena ricordare che i negozi di elettronica sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici usati secondo la normativa “uno contro uno”, cioè al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.

Inoltre, i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono offrire anche il ritiro “uno contro zero” per i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (con dimensioni inferiori a 25 cm come (come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli), senza obbligo di acquisto.

 

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