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Attualità

Aumenta costo microchip, volontari incrociano le braccia

Le associazioni riconosciute del sud Salento: «In assenza di controlli e vigilanza sul territorio come convincere la gente a far microchippare il proprio animale domestico? Fino ad oggi la spesa era di 7,24 euro, da domani, 1° novembre sarà di 20 euro!»

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Aumentano le tariffe Asl per prestazioni sanitarie come microchippatura e passaggi di proprietà e così i volontari dalle associazioni riconosciute del sud Salento annunciano lo stop della loro attività.


L’aumento è stato da loro definito «una scelta estemporanea che denota una poca conoscenza di quello che è, ad oggi, il fenomeno del randagismo felino e canino».


A preoccupare è la «disattenzione verso le altre leggi vigenti in materia che, sommata ai nuovi aumenti», a loro dire segnerà un «ritorno al far west».


Il perché è presto detto: «In assenza di controlli e vigilanza sul territorio come convincere la gente a far microchippare il proprio animale domestico? Fino ad oggi la spesa era di 7,24 euro, da domani, 1° novembre sarà di 20 euro!».


Del resto «in Salento abbiamo canili privati con ancora il 70% di animali non sterilizzati; strutture in esubero del 25% che continuano ad accogliere cani nonostante la legge pugliese imponga un limite di 200 unità e diverse sentenze affermino che sovrannumero equivale a maltrattamento; strutture sanitarie dove le Asl non effettuano vaccinazioni ed analisi per malattie mediterranee, seppur previste dai LEA, costringendo le associazioni che le hanno in gestione ad accollarsi anche queste spese pur di curare e dare in adozione l’animale».


E ancora: «In alcuni canili privati, di fatto, viene precluso l’accesso ad associazioni riconosciute causando un danno alle casse comunali che devono continuare a pagare la retta per animali che potrebbero essere adottati se solo fotografati».

Per non parlare del randagismo felino che, a detta della portavoce Chiara De Paola (Odv AdottaDog Ets), non è mai stato affrontato dalla quasi totalità dei comuni ed enti preposti costringendo le associazioni stesse a far fronte, da sole, al problema (e di conseguenza a tutte le spese che ne derivano).


«L’aumento delle tariffe non è una cosa recente ma, fino a oggi, le nostre Asl avevano preferito non applicarlo… forse perché sapevano di essere inadempienti?», si chiede De Paola che, pur «riconoscendo il grande sostegno di alcuni medici veterinari del servizio pubblico» alza bandiera bianca annunciando di sentirsi, «al pari degli altri volontari costretta ad incrociare le braccia» ma che «per amore verso gli animali bisognosi che da sempre aiutiamo, non fermeremo la penna ed inizieranno a chiedere con fermezza il rispetto in toto di quelle che sono le normative vigenti in materia di randagismo».


La partita è ancora lunga.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Uova di tartaruga sul lido, zona in sicurezza in attesa dell’arrivo dei piccoli

Mamma Caretta Caretta ha depositato le uova su un lido a Pescoluse; il locale WWF ha provveduto a recintare la zona in attesa della schiusa che dovrebbe avvenire tra fine agosto e inizio settembre

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A Pescoluse, marina di Salve, sul Lido L’Arena bagnanti hanno assissitito allo spettacolo di una Caretta Caretta intenenta a depositare le sua uova sulla sabbia.

Lasciata tranquilla mamma tartaruga mentre faceva il suo e hanno avvertito il locale WWF che ha provveduto a mettere in sizurezza con un’apposita recinzione la zona in attesa dell’arrivo dei piccoli.

La schiusa dovrebbe avvenire entro 45 giorni da calcolare a partire dal 18 luglio data in cui la tartaruga ha depositato le uova.

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Attualità

Recuperati in mare pezzi di artiglieria del XVII e XVIII secolo

Quelli recuperati dai sommozzatori erano già stati oggetto di verifiche nelle scorse settimane e di un attento monitoraggio da parte dell’Ufficio Locale Marittimo di Ugento

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Importante ritrovamento nello specchio d’acqua salentino in prossimità della marina ugentina.

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce ha diretto le operazioni di documentazione e di recupero di alcuni pezzi di artiglieria risalenti ai secoli XVII-XVIII.

Le attività, regolamentate dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Gallipoli, sono state effettuate dalla società ASPS Archaeo Services grazie al supporto della Guardia di Finanza, Sezione operativa navale di Gallipoli, II Nucleo Sommozzatori di Taranto.

I reperti, individuati e prontamente segnalati e monitorati da un residente nelle immediate prossimità del luogo di ritrovamento, erano già stati oggetto di verifiche nelle scorse settimane e di un attento monitoraggio da parte dell’Ufficio Locale Marittimo di Ugento, tempestivamente informato del ritrovamento.

Il recupero, oltre a scongiurare il rischio di danneggiamenti e trafugamenti, ha consentito l’acquisizione di dati

che saranno oggetto di un prossimo approfondimento, e ancora una volta evidenzia gli ottimi risultati raggiunti

grazie alla sinergia tra Enti e alla doverosa ma non scontata collaborazione dei cittadini.

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Attualità

Parlami di Gaza, Melpignano ha scelto di esserci

Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, serata intensa e necessaria con unas mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani

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Approda nel Salento un evento che unisce arte, memoria e impegno civile.

Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, una serata intensa e necessaria: “Parlami di Gaza”, mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani.

Un momento di testimonianza viva, per guardare oltre il silenzio e ascoltare la Palestina attraverso i racconti di chi ne porta ancora le ferite sulla pelle.

Le fotografie di Ahmad Jarboa, infermiere e fotografo sfollato dopo aver perso casa nei bombardamenti israeliani, offriranno uno sguardo potente sulla bellezza martoriata di Gaza.

La sua assenza fisica sarà colmata dalla forza delle immagini: scatti intimi, profondi, che attraversano dolore e speranza.

Darà voce all’anima spezzata di una terra Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa nata nell’ospedale Al Shifa, oggi raso al suolo: interpreterà quattro testi scritti di suo pugno, tra cui “Tracce ed Aria”, dedicato alla memoria di un’infanzia rubata.

Le sue parole, cariche di nostalgia e dignità, saranno accompagnate dalla musica struggente di Mohammed Abusenjer, giovane musicista palestinese sopravvissuto all’ultimo genocidio e recentemente arrivato in Italia.

Con il suo oud, tra brani tradizionali e improvvisazioni, guiderà il pubblico in un viaggio sonoro attraverso la resistenza e la resilienza.

«Come giovani palestinesi di Gaza, in diaspora e non abbiamo deciso di continuare a farci portavoce di una ferita aperta da più di 77 anni. Attraverso l’arte e la musica, contribuiremo a smascherare il progetto di pulizia etnica in atto da parte dell’occupazione sionista. È ora di decolonizzare il pensiero occidentale, ricostruire Gaza e sostenere la sua popolazione», sostengono i tre artisti.

L’iniziativa, promossa da attivisti palestinesi in collaborazione con realtà italiane solidali, è anche occasione concreta per sostenere Gaza.

Durante l’evento sarà possibile acquistare le cartoline tratte dalle fotografie di Jarboa.

Melpignano sceglie così di esserci: dando spazio all’arte, alla verità, alla memoria.

«Perché», come sottolinea la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato, «il genocidio non si combatte con l’indifferenza, ma con la scelta di ascoltare, raccontare e restare umani».

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