Connect with us

Attualità

Bonus edilizi fittizi e riciclaggio di denaro, 13 arresti

Smantellato sodalizio criminale con al vertice il titolare di uno studio di consulenza della provincia di Lecce, esperto nei meccanismi di funzionamento del circuito bancario, finanziario e fiscale

Pubblicato

il

I finanzieri dei Comandi Provinciali di Lecce e di Napoli e del Nucleo Speciale Tutela Entrate e Repressioni Frodi Fiscali di Roma hanno eseguito una serie di misure di custodia cautelare personale, emesse dai G.I.P. del Tribunale di Lecce e da quello della città partenopea.


Le indagini, che si distinguono in due filoni collegati tra loro per alcuni elementi di convergenza, riguardano, per quello salentino, un’associazione a delinquere dedita alla cessione di crediti di imposta fittizi, derivanti da false pratiche di bonus edilizi ed al riciclaggio all’estero dei proventi illeciti.


L’ordinanza eseguita dalle fiamme gialle leccesi con il supporto del Nucleo Speciale riguarda 13 persone (4 in carcere e 9 ai domiciliari). Eseguite 25 perquisizioni, alcune anche in territorio estero (Lituania), e un sequestro preventivo di circa 3,9 milioni di euro, quale ulteriore provento dell’attività illecita rispetto ai 20 milioni di valori già sequestrati nel corso delle indagini.


GLI ARRESTATI


I destinatari della misura – emessa dal gip del Tribunale di Lecce Marcello Rizzo, su richiesta della pm della Procura della Repubblica Simona Rizzo –  sono: Andrea D’Ospina, 44 anni residente a Racale; Massimo Giannelli, 50 anni, e Monica Sansò, 49 anni, di Racale; Alessio Greco, 29 anni, e Michele Romano, 55 anni, di Castrignano del Capo; Donato Lezzi, 40 anni di Copertino; Giacinto Maffei, 51 anni di Solofra in Irpinia; Andrea Marotta, 47 anni di Gallipoli; Marcello Giorgio Monsellato, 48 anni di Presicce-Acquarica; Orazio Preite, 40 anni di Taurisano; Luigi Rossetti, 49 anni, e Celestino Andrea Scarlino, 37 anni di Melissano; Antonio Talema, 25 anni, domiciliato a Racale; Michele Scognamiglio, 40 anni di Napoli e domiciliato in Lettonia.


EASY BONUS


L’odierna operazione (convenzionalmente denominata “Easy Bonus”), giunta all’esito di quasi due anni di complesse indagini condotte dal Nucleo PEF (GICO) di Lecce e coordinate dalla Procura della Repubblica salentina, è il frutto di un’articolata investigazione di respiro internazionale originatasi da una sinergia tra l’Unità di Informazione Finanziaria italiana, la Financial Intelligent Unit (F.I.U.) della Lituania e la Guardia di Finanza circa ingenti somme di denaro bonificate in quel paese e provenienti da conti correnti postali italiani.


Le attività, svolte in co-delega con il Nucleo Speciale Tutela Entrate e Repressioni Frodi Fiscali, hanno consentito di individuare 71 percettori di fraudolenti bonus edilizi, prevalentemente Bonus facciate, che dopo la cessione del credito d’imposta a Poste Italiane sono riusciti a trasferire gran parte delle somme all’estero.


Tutti percettori delle suddette agevolazioni fiscali, in realtà, non avevano inviato alcuna comunicazione obbligatoria (CILA/SCIA) agli Uffici Tecnici dei comuni interessati, non avevano effettuato nessun intervento edilizio e, addirittura, in molti casi, non erano nemmeno proprietari di alcun immobile.


Le attività tecniche di intercettazione, sia telefoniche che ambientali, hanno consentito di acquisire un circostanziato e minuzioso quadro indiziario in ordine all’esistenza di un sodalizio criminale con al vertice il titolare di uno studio di consulenza della provincia di Lecce, esperto nei meccanismi di funzionamento del circuito bancario, finanziario e fiscale.


L’organizzazione, dopo aver individuato possibili beneficiari di bonus edilizi (soggetti indigenti, senza redditi, fiscalmente incapienti, alcuni con gravami penali e/o con l’erario, tutti residenti nella provincia salentina) provvedeva alla registrazione delle firme digitali (SPID), all’inserimento delle richieste sul portale dell’Agenzia delle Entrate oltre che all’accensione dei conti correnti presso Poste Italiane.

I capitali così ottenuti venivano trasferiti su conti correnti esteri e, attraverso laboriosi meccanismi di riciclaggio ed auto-riciclaggio finalizzati ad occultarne la provenienza, venivano fatti rientrare in Italia, anche attraverso lo sfruttamento di società costituite allo specifico scopo di gestire gli affari illeciti dei singoli promotori dell’organizzazione nonché dal capo del citato sodalizio.


Acclarata la transnazionalità delle condotte delittuose, e onde proseguire efficacemente le attività investigative all’estero, si è reso necessario costituire (nel mese di maggio 2022), una SICSquadra Investigativa Comune con le autorità giudiziarie della Lituania, Lettonia nonché con la Procura della Repubblica di Napoli e il Nucleo PEF partenopeo, sotto l’egida di Eurojust, con lo scopo di raccogliere prove oltre confine in quanto erano emerse numerose convergenze investigative con altri soggetti, prevalentemente campani, che avevano creato ad hoc un istituto bancario e finanziario con sede a Vilnius e alcune società a Riga per riciclare enormi quantità di denaro illecito proveniente dall’Italia.


Le indagini tecniche hanno permesso di accertare, come gli ingenti profitti derivanti dalle attività fraudolente descritte avessero generato l’interessamento di personaggi vicini alla criminalità locale.


I rapporti tra le propaggini criminali ed il capo dell’organizzazione si sono progressivamente deteriorati diventando di sempre più difficile gestione, tanto che, nel giugno 2022, quest’ultimo subiva l’incendio a titolo estorsivo della propria abitazione e, immediatamente a seguire, di quella dei propri genitori.


Nel corso delle indagini, già a dicembre 2022, sono state eseguite circa 100 perquisizioni e numerosi sequestri preventivi (anche nella forma per equivalente) delle somme illecitamente percepite (circa 20 milioni di euro e 62 beni immobili) nei confronti dei percettori dei fittizi bonus edilizi.


A novembre 2023, grazie al lavoro della Procura della Repubblica di Lecce, della squadra investigativa comune, e all’impegno delle fiamme gialle salentine, sotto costante coordinamento del desk italiano di Eurojust, è stato possibile addivenire al materiale rientro in Italia del denaro sequestrato in Lituania (circa 3,2 milioni), già confluiti nel Fondo Unico Giustizia.


Contestualmente alle suddette attività, a cura del Nucleo PEF di Napoli, sono in corso di svolgimento analoghe misure coercitive personali nei confronti di 8 persdone (4 in carcere, 2 ai domiciliari e 2 misure interdittive) nella provincia di Napoli emessa dal G.I.P. del Tribunale partenopeo, oltre che contestuali sequestri preventivi (diretti e per equivalente) per 25 milioni di euro in corso di esecuzione anche in Lituania e Lettonia.


Oltre 200 finanzieri sono stati impegnati sui vari target di cui circa una decina su obiettivi ubicati all’estero unitamente alle autorità giudiziarie e di polizia del posto.


La cornice di sicurezza dell’operazione sul territorio salentino è garantita da un elicottero della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale di Bari nonché da alcune pattuglie di Baschi Verdi, mentre le perquisizioni sono eseguite avvalendosi dell’ausilio di due unità cinofile specializzate con il cosiddetto “cash dog” di Bari e di Brindisi nonché di sofisticate strumentazioni fornite dal Gruppo Mezzi Tecnici dello S.C.I.C.O.


Attualità

Fazenda – Una terra due sogni. A Torrepaduli si gira

Progetto cinematografico che racconta la forza di chi parte e sceglie di tornare. Le riprese si terranno dal 5 all’8 febbraio 2026 nella frazione di Ruffano. Il produttore Piero Melissano: «Il film sarà un inno all’amore e alla riscoperta delle proprie radici. Vedrà anche la partecipazione di abitanti di Torrepaduli come comparse, rendendo il progetto una vera opera collettiva»

Pubblicato

il

Il progetto cinematografico “Fazenda – Una terra, due sogni” è un emozionante viaggio di due giovani sposi, alla ricerca di speranza e di un futuro migliore.

La storia racconta le vicissitudini di una coppia che, dopo aver lasciato la loro terra d’origine, si affida alla fede e parte in cerca di fortuna.

Lontani dalle proprie radici, ma con la speranza di un domani più luminoso, i protagonisti si troveranno di fronte alle difficoltà di un nuovo inizio in un paese straniero, dove i sogni possono diventare realtà o infrangersi.

Attraverso una narrazione che esplora il legame profondo con la propria terra, il film segue il ritorno dei protagonisti alle proprie origini, quando, con coraggio e determinazione, acquistano una fattoria: “La Fazenda”.

Qui, immersi nella natura e nelle tradizioni, ricostruiranno le loro vite e i loro sogni, tra sentimenti, speranze e le sfide quotidiane della vita rurale.

Le riprese si terranno dal 5 all’8 febbraio 2026 a Torrepaduli, luogo ricco di storia e tradizione, che si presterà come set ideale per raccontare il ritorno alle radici.

Fazenda – Una terra, due sogni” vuole trasmettere un messaggio di speranza, resistenza e fede, in un mondo in cui, a volte, il cammino verso il successo è segnato anche dalle difficoltà, ma sempre guidato dalla luce della speranza e dall’amore.

Il film unisce il sentimento di una terra che accoglie e la speranza che non abbandona mai, raccontando un viaggio che parte dalla sofferenza per giungere alla realizzazione dei sogni, anche grazie alla forza di credere in sé stessi e nel proprio destino.

«Siamo entusiasti di poter annunciare questo progetto», dichiara il produttore, Piero Melissano, «siamo certi che il pubblico saprà apprezzare il valore umano e universale che “Fazenda” vuole trasmettere. Il film sarà un inno all’amore e alla riscoperta delle proprie radici. Vedrà anche la partecipazione di abitanti di Torrepaduli come comparse, rendendo il progetto una vera opera collettiva. La colonna sonora, firmata da Alfredo Gilè», conclude Melissano, «accompagnerà il viaggio interiore dei protagonisti, tra malinconia e sogni».

«Ho voluto raccontare la realtà di tante famiglie del sud che hanno conosciuto la povertà e l’emigrazione, ma non hanno mai smesso di credere in un futuro migliore. Fazenda è la storia di chi non si arrende, di chi torna per ricostruire», spiega la sceneggiatrice Francesca Currieri.

«Interpretare questi ruoli, per noi, sarà un viaggio profondo», aggiungono i protagonisti Antonella Salvucci e Fausto Morciano, «Fazenda parla di amore, memoria e coraggio, sentimenti che non appartengono a tutti».

Per il regista Andrea Milici, «Fazenda nasce dal bisogno di raccontare e mettere in scena chi parte con le tasche vuote ma il cuore pieno di sogni, con la consapevolezza che il ritorno non è la fine di un viaggio, ma il suo vero inizio».

il produttore, Piero Melissano, infine ritiene «doveroso da parte mia, ringraziare tutti coloro che, a vario titolo e professionalità, contribuiranno alla realizzazione del progetto, in particolare agli altri attori presenti: Matteo Tosi, Giuseppe Molonia e Fabio Foglino».

F.C.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Alessano

SS 275 da Tricase a Leuca, tutto pronto

La Giunta regionale ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica necessaria per il secondo lotto dell’opera, ponendo così le basi per la conclusione dell’intero procedimento tecnico-amministrativo…

Pubblicato

il

di Lorenzo Zito

Dopo anni di stop, ricorsi e revisioni progettuali, la Maglie–Leuca comincia ad assumere contorni reali: con l’autorizzazione paesaggistica del 22 ottobre e la chiusura della Conferenza dei servizi il 4 novembre, il progetto del secondo lotto è pronto per la gara d’appalto.

L’iter per il completamento della Statale 275 Maglie–Leuca compie, dunque, un passo decisivo.

Lo scorso 22 ottobre la Giunta regionale ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica necessaria per il secondo lotto dell’opera, ponendo così le basi per la conclusione dell’intero procedimento tecnico-amministrativo.

L’atto, corredato da alcune prescrizioni, consente di procedere verso l’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte), che sarà formalmente ratificata a chiusura della Conferenza dei servizi il 4 novembre, sotto la guida del commissario straordinario Vincenzo Marzi.

Il via libera paesaggistico rappresenta il tassello che mancava per chiudere un percorso lungo e complesso. Dopo anni di sospensioni, ricorsi e revisioni progettuali, il secondo lotto della Statale 275, quello compreso tra la zona industriale di Tricase e Santa Maria di Leuca, può dunque imboccare la strada dell’approvazione definitiva.

La firma del commissario, attesa al termine della Conferenza, segnerà il passaggio conclusivo della fase preliminare e consentirà ad Anas di predisporre il bando di gara per l’affidamento dei lavori.

Il progetto del secondo lotto è stato corredato da tutte le valutazioni ambientali e paesaggistiche previste dalla normativa.
La Valutazione d’impatto ambientale è stata rilasciata il 17 agosto, e il successivo via libera paesaggistico del 22 ottobre ha completato il quadro delle autorizzazioni, sbloccando un procedimento rimasto fermo per oltre un decennio.

LE ALTERNATIVE

Dopo l’annullamento in autotutela da parte di Anas (nel 2016) della precedente gara (indetta nel 2009), furono prese in considerazione tre possibili alternative.

Scartate le prime due (dette Alternativa Est e Alternativa Ovest, con riferimento al lato da cui circumnavigare Tricase), fu scelta la cosiddetta Alternativa 3, descritta dagli studi come quella con performance migliori dal punto di vista ambientale e funzionale, nonché per la sostenibilità dell’opera.

Va ricordato, inoltre, come il progetto inizialmente proposto da Anas prevedesse una statale a due corsie per senso di marcia (quindi quattro corsie) da Maglie sino a Leuca. Soluzione che è stata conservata per il solo lotto nord e scartata per quello a sud, non solo per ridurne l’impatto ambientale ma anche per rispondere adeguatamente alla vera priorità dell’opera in questo tratto: portare il traffico verso il Capo di Leuca fuori dai centri abitati di Montesano Salentino, Lucugnano, Alessano, Montesardo e Gagliano del Capo, tutt’oggi tagliati in due dalla SS275.

Ultimo (ma non ultimo) l’elemento rifiuti: il nuovo progetto toglie Anas dall’imbarazzo delle discariche abusive emerse lungo il vecchio percorso tra Alessano e Tricase.

La scelta di allontanarsi da quelle aree ha un duplice effetto: da un lato scongiura il rischio di un sequestro dell’opera da parte della magistratura, dall’altro ha del tutto distolto i riflettori dal tema bonifica.

I NUMERI

Il valore complessivo dell’intervento ammonta a 257 milioni di euro, risorse già stanziate nell’ambito dell’Accordo di Coesione.
Il nuovo tracciato interesserà i comuni di Montesano Salentino, Miggiano, Specchia, Tricase, Tiggiano, Alessano, Gagliano del Capo e Castrignano del Capo, con opere di adeguamento della sede stradale e interventi di messa in sicurezza.

Il progetto punta a migliorare la fluidità della circolazione e la connessione tra l’entroterra e la fascia costiera, sostenendo al tempo stesso i flussi turistici e lo sviluppo economico del basso Salento.

Il nuovo tragitto lungo circa 19 chilometri che, secondo le previsioni, dal giorno in cui verrà cantierizzato (non prima di un anno e mezzo/due), richiederà circa 1.350 giorni per essere portato a termine (poco più di 3 anni e mezzo).

Per una spesa, riferita ai soli lavori, di 140 milioni di euro.

Una lingua d’asfalto con una carreggiata a due corsie, una per senso di marcia, costituita per il 71% circa da tratti in rilevato, per il 24,5% da tratti in trincea e, per restante parte, da opere in sottopasso (3,5%) e in sovrappasso con viadotti e ponti (0,4%).
22 curve, 28 rettifili, 9 intersezioni e 6 immissioni/diversioni per un percorso tecnicamente suddiviso in cinque tratti (che, come sta accadendo col primo lotto, non saranno realizzati all’unisono, ma con cantierizzazioni indipendenti, uno dopo l’altro).

LA SVOLTA

L’iter ha conosciuto una svolta nell’estate 2025, quando due sentenze gemelle del Consiglio di Stato hanno chiarito definitivamente le questioni contenziose che bloccavano la procedura.

Da quel momento, Anas e il commissario straordinario hanno potuto riprendere l’istruttoria e aggiornare gli elaborati progettuali alle più recenti disposizioni del Codice degli appalti, in vigore dal 2016 e successivamente modificato.

In parallelo sono stati rivisti i parametri economici, adeguati ai costi aggiornati tra il 2019 e il 2023.

Il cronoprogramma aggiornato prevede che, una volta approvato il progetto di fattibilità, Anas bandisca la gara entro il 2026.
L’avvio dei cantieri del secondo lotto potrebbe quindi avvenire tra la fine del 2026 e i primi mesi del 2027, nella migliore delle ipotesi.

L’obiettivo è affiancare l’intervento già in corso sul primo lotto, quello tra Maglie e l’area industriale di Tricase, inaugurato un anno e mezzo fa e attualmente in fase di realizzazione.

Con l’autorizzazione paesaggistica dello scorso 22 ottobre e la chiusura imminente della Conferenza dei servizi il 4 novembre, la Statale 275 torna dunque al centro dell’agenda infrastrutturale del Salento.

Dopo anni di attese, ricorsi e stop burocratici, il completamento dell’arteria che unisce l’entroterra leccese a Santa Maria di Leuca si avvicina a un punto di svolta: la prospettiva, finalmente concreta, di un’opera strategica per la sicurezza, la mobilità e lo sviluppo del territorio.

 Segui il GalloLive News su WhatsApp: clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Architetture fortificate, c’è una corsanese nel team vincitore

Grazia Chiarello fa parte dei cinque neoarchitetti del Politecnico di Bari che si sono aggiudicato il primo premio nazionale

Pubblicato

il

Successo e Pprimo premio nazionale per cinque neoarchitetti del Politecnico di Bari.

Tra loro anche Grazia Chiarello di Corsano (nella foto in alto, la terza da sinistra).

La loro tesi di laurea, dedicata alla conservazione, restauro e valorizzazione del Castello Svevo-aragonese di Brindisi è risultata vincitrice alla XXVIII edizione del Premio di laurea “Architetture Fortificate

La Commissione del concorso, bandito dal prestigioso Istituto Italiano dei Castelli, organizzazione internazionale riconosciuta da Unesco, Consiglio d’Europa, Europa Nostra, ha misurato la “qualità” delle 24 proposte ammesse, pervenute da tutta Italia.

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Udine, presso l’università, in una apposita cerimonia ai laureati del Corso di Laurea Magistrale in Architettura

1° Premio. “Architetture fortificate in Terra d’Otranto. Il Castello Grande di Brindisi”

Il giudizio della Commissione: «La tesi, frutto di una efficace collaborazione di gruppo, parte da un’accurata e approfondita lettura del Castello Grande di Brindisi, con particolare attenzione alle trasformazioni formali e funzionali delle strutture, alla loro relazione con il contesto territoriale, alle tecniche costruttive e alle condizioni di conservazione del complesso a tutt’oggi proprietà della Marina Militare Italiana. Le ben delineate proposte progettuali sono coerenti con le premesse di studio e mirano al recupero dell’unitarietà del complesso e ad una fruizione ampliata di uno dei monumenti simbolo della memoria collettiva di Brindisi».

Tutte le tesi ammesse alla XXVIII edizione del concorso 2025 saranno citate sul sito ufficiale dell’Istituto Italiano dei Castelli (istitutoitalianocastelli.it)

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti