Connect with us

Attualità

Tricase: calcio, socializzazione e cultura

Dalla capra sotto al mandorlo alla vittoria del campionato all’esordio: la bella storia del Masquenato Caprarica

Pubblicato

il

Il “Masquenato Caprarica” è la squadra vincitrice del campionato provinciale di Terza Categoria.


La società dilettantistica, fondata nell’estate 2015 e che rappresenta a livello calcistico uno dei rioni più popolati di Tricase. Per la vittoria finale sono stati decisivi i tre punti conquistati a tavolino contro il Real Galatone, non presentatosi all’appuntamento per la ripetizione di una gara già giocata come da calendario, il 17 gennaio e finita anzitempo, per presunti disordini, con il punteggio di 1-1.


Al termine di quella sfida il sodalizio capraricese presentò il ricorso al Giudice sportivo, volto ad ottenere la ripetizione di una gara che non rispettò i tempi regolamentari di gioco, giudicando infondate le note scritte sul referto dal direttore di gara. Il verdetto del Giudice sportivo, che ha accolto il ricorso, è arrivato solo al termine del campionato, che aveva visto vincitore il Taurisano, dopo aver pareggiato per 0-0 l’ultima sfida del torneo proprio contro i grigiorossi , arrivati alla sfida con un punto in meno in graduatoria. La decisione ha quindi decretato la ripetizione della sfida tra Caprarica e Real Galatone, riaprendo di fatto i giochi: alla sfida del 15 maggio, i galatonesi non si sono presentati e come da regolamento i padroni di casa hanno ottenuto i tre punti che gli hanno consentito di arrivare a quota 51 punti e di scavalcare clamorosamente i granata del Taurisano, vincendo così il torneo.


Una grande soddisfazione per la squadra del tecnico Andrea Carino e per una società che era al suo primo anno di attività, munita di un folto numero di giovani, che non figurava direttamente tra le favorite, in quanto partita senza obiettivi di rilievo. La società è presieduta dall’imprenditore capraricese Gianluigi Maglie, che insieme ad un gruppo di ragazzi ha deciso di mettere su questa squadra: “Quando mi è arrivata la proposta dai ragazzi”, spiega il presidente, “ho accettato con entusiasmo, perché mi piace il calcio e soprattutto dar vita a progetti che coinvolgono e valorizzano i giovani”. La società ha però un’organizzazione di stampo collettivo: “Non c’è alcun padre-padrone”, sottolinea Maglie, “le decisioni si prendono insieme, coinvolgendo tutti; la forza del nostro gruppo è stata proprio questa. Ringrazio a nome di tutti, gli sponsor che ci hanno dato una mano”, dichiara Maglie, “senza i quali, non avremmo potuto dar vita a questa avventura”.


La squadra è composta da un gruppo di ragazzi, con alle spalle un’esperienza biennale in Terza Categoria (anche in quel caso guidati da Carino), con la maglia della Fortis Tricase, nata anch’essa a Caprarica di Tricase e non più in attività. Inoltre dalla presenza di altri giovani, con diverse esperienze nei tornei invernali di calcio a 5, dai quali deriva il nome di Masquenato che indica le abbreviazioni di due sponsor uniti in una stessa parola. Le prime vittorie e l’entusiasmo di un pubblico sempre più numeroso anche in trasferta, hanno incoraggiato la squadra portandola concretamente a lottare per il titolo: “Siamo partiti con l’obiettivo di divertirci e penso che ci siamo riusciti”, dichiara Andrea Carino, “la vittoria finale non è che la ciliegina sulla torta”. Carino fa anche un plauso al suo vice: “Ringrazio Antonio Altomonte per il suo preziosissimo contributo sia tecnico che morale”.

Dal punto di vista tecnico la forza del Masquenato Caprarica è stata la solidità del gruppo, il forte senso di appartenenza al collettivo, la gestione del gruppo stesso da parte del mister e del capitano Adriano Prato, la solidità difensiva (non a caso quella grigiorossa è stata la miglior difesa del campionato) e anche gli otto gol del bomber Adriano Musio, capocannoniere del club.


La capra sotto il mandorlo


La nascita della società è stata anche un’occasione di importante ricerca storico-culturale. Per scegliere lo stemma e i colori sociali, infatti, la dirigenza ha deciso, durante l’estate, di affidare un lavoro di ricerca allo storico Salvatore Musio, esperto in materia di archivi storici e Beni culturali. “Lo stemma del club è lo stesso che l’attuale Rione di Caprarica ha avuto fino al settecento, poi sostituito da quello più noto, raffigurato all’ingresso principale della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo”, spiega Musio,“alla società li ho proposti entrambi e la dirigenza ha scelto quello più antico”. Lo stemma ritrae la capra, simbolo di Caprarica, appoggiata su un albero di mandorle, come ce ne erano tanti nel quartiere; anche i colori sociali, grigio e rosso, non sono stati scelti per caso: “Abbiamo deciso con la dirigenza di non inventare nulla”, confida Musio, “ma di associare i colori del club a quelli dei feudatari rappresentativi di Caprarica, come la famiglia Del Balzo, il cui stemma, aveva come colori il rosso e l’argento, che in araldica è raffigurato con il grigio”. Sport, socializzazione e cultura, un bel mix, che poteva solo concludersi con una… bella promozione!


Valerio Martella


Appuntamenti

Aeronautica: un salentino al comando a Galatina

Il Col. Fabrizio Beccarisi, originario proprio di Galatina, subentrerà al Colonnello Roberto Ambra nell’incarico di Direttore del 10° Reparto Manutenzione Velivoli

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Si svolgerà domani, mercoledì 24 settembre, all’interno dell’hangar Nord dell’Aeroporto “F. Cesari” di Galatina, la cerimonia di avvicendamento alla Direzione del 10° Reparto Manutenzione Velivoli.

Il Colonnello Fabrizio Beccarisi (nella foto in alto), galatinese, sostituirà l’uscente Colonnello Roberto Ambra.

La cerimonia sarà presieduta dal Brigadiere Generale Roberto Lo Conte, Comandante della 2^ Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare.

Il 10° Reparto Manutenzione Velivoli è l’Ente dell’Aeronautica Militare Italiana che produce capacità operativa per le flotte di competenza.

In particolare: assicura il supporto tecnico-logistico sui Sistemi d’Arma T-339 in tutte le sue versioni, inclusa quella utilizzata dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, T-345, T-346, alianti e sulle Barriere d’Arresto per garantirne la massima efficienza; esercita le funzioni attribuite su delega dal Comando Logistico relativamente alla gestione tecnica, logistica ed amministrativa sui sistemi predetti ed alla sola gestione tecnico-amministrativa sul Sistema T-260; addestra il personale specialista alla manutenzione sui sistemi d’arma T-339,T-346 e sulle Barriere d’Arresto e rilascia la Licenza di Manutentore Aeronautico (MAML); opera nell’ambito di una sinergica integrazione all’interno della Base di Galatina e del contesto salentino per garantire elevata utilità complessiva al sistema Paese.

Il Colonnello Roberto Ambra, Direttore uscente, durante il suo intenso periodo di comando ha permesso al Reparto di gestire con successo l’incremento della produzione di ore volo del velivolo T-339.

Contestualmente, è stato assicurato il costante supporto alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, sia durante la trasferta in Nord America (NAT 24) sia nelle stagioni in Italia.

Nel corso del suo mandato, nonostante le criticità legate alla vetustà della flotta T-339, il Reparto è riuscito sempre a mantenere un numero di velivoli disponibili sufficiente a sostenere il numero di ore volo da produrre.

Il Colonnello Fabrizio Beccarisi, originario di Galatina, proviene dai Corsi Regolari dell’Accademia Aeronautica, è laureato in Ingegneria Aerospaziale ed ha conseguito la qualifica di Ingegnere Sperimentatore di Volo.

Nel corso della carriera ha prestato servizio presso il Reparto Sperimentale di Volo del Comando Logistico, l’agenzia NETMA di Hallbergmoos e alla Direzione Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità dove ha svolto importanti incarichi nell’ambito di diversi programmi di sviluppo della Forza Armata.

 

Continua a Leggere

Alessano

Sea & Rivers, Puglia e Salento Plastic Free

Sabato 27 e domenica 28 settembre volontari in azione per la tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua. Oltre 260 eventi in tutta Italia. In Salento appuntamenti ad Alessano, Campi Salentina, Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro 

Pubblicato

il

Torna l’onda blu dei volontari Plastic Free: sabato 27 e domenica 28 settembresi svolgerà in tutta Italia “Sea & Rivers”, il grande evento dedicato alla tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua,promosso da Plastic Free Onlus, con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in collaborazione con MINI Italia.

Saranno ben 28 gli appuntamenti in Puglia, uno dei numeri più alti a livello nazionale, distribuiti tra sabato e domenica, grazie all’impegno della rete capillare di referenti territoriali e all’entusiasmo dei volontari.

«Il nostro è ormai un appuntamento ricorrente e siamo felici di vedere coinvolti un numero sempre maggiore di referenti», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free Puglia (è di Castro, NdR), «ancora più importante è poter contare sulla collaborazione di amministrazioni comunali, associazioni locali e volontari: un segnale concreto della crescente sensibilità ambientale del nostro territorio. Il nostro obiettivo resta quello di non dover più intervenire, perché significherà che non ce ne sarà più bisogno. La strada è ancora lunga, ma il percorso che stiamo seguendo è quello giusto.

Sabato 27 settembre si terranno iniziative di clean up ad Alessano, Bisceglie, Francavilla Fontana, Campi Salentina, Putignano, Fasano, Bitonto, Laterza, Gravina in Puglia, e in Castellana Grotte, dove è prevista una passeggiata ecologica.

A Monopoli si svolgerà invece una raccolta mozziconi.

Domenica 28 sarà una giornata di mobilitazione ancora più ampia.

Nella provincia di Lecce sono previste attività a Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro (passeggiata ecologica).

«In un momento storico in cui i mari stanno soffocando sotto il peso dei nostri scarti, Sea & Rivers rappresenta un grido collettivo di speranza e di azione», dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, «le nostre iniziative dimostrano che invertire la rotta è ancora possibile. In appena sei anni, abbiamo organizzato più di 8.800 appuntamenti in Italia, rimuovendo oltre 4,6 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ora è il momento di fare ancora di più».

Al centro dell’azione di Plastic Free c’è la lotta alla plastica: secondo le previsioni, entro il 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci, con conseguenze devastanti per la biodiversità marina e per la stessa catena alimentare umana.

Si stima che l’80% della plastica presente nei mari provenga da fonti terrestri, in particolare dai fiumi, che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.

In Italia, un monitoraggio condotto su 12 fiumi ha rivelato che l’87% dei rifiuti fluviali contiene plastica, di cui oltre il 38% è plastica monouso.

Non si tratta solo di un problema visibile e ambientale. Studi scientifici recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche e nanoplastiche nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani, a conferma della pervasività di un’emergenza che riguarda non solo l’ambiente ma anche la salute pubblica.

Anche quest’anno MINI Italia rinnova il suo supporto all’iniziativa con il progetto “MINI for the Planet”, che esprime l’impegno concreto del brand per la salvaguardia dell’ambiente, condividendo con Plastic Free i valori di responsabilità e partecipazione attiva.

«Invitiamo tutti i cittadini, le famiglie, le associazioni, le scuole e le imprese a unirsi a noi», aggiunge De Gaetano, «basta andare su www.plasticfreeonlus.it/eventi, scegliere l’appuntamento più vicino e iscriversi gratuitamente. Ogni singola azione conta, ogni persona può fare la differenza. Il nostro Pianeta ci sta chiedendo aiuto: è tempo di rispondere».

Plastic Free Onlus è un’associazione di volontariato nata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sul pericolo dell’inquinamento da plastica. In pochi anni è diventata una delle realtà più attive in Italia in ambito ambientale, grazie a una rete capillare di referenti territoriali, progetti educativi nelle scuole, collaborazioni istituzionali e campagne di pulizia in tutto il Paese.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

Lavori da remoto? Ecco tutta la tecnologia che ti serve nel 2025

Vediamo insieme gli strumenti indispensabili per rendere il lavoro da remoto davvero produttivo, sicuro e – perché no – anche più piacevole

Pubblicato

il

Il lavoro da remoto non è più un esperimento nato durante la pandemia: è diventato la normalità per milioni di professionisti. L’ufficio, oggi, può essere ovunque – una baita di montagna, un bar nel centro città o il tavolo della cucina. Ma per sfruttare davvero libertà e flessibilità, serve un kit tecnologico intelligente, capace di semplificarti la vita e proteggerti dalle insidie digitali.

Vediamo insieme gli strumenti indispensabili per rendere il lavoro da remoto davvero produttivo, sicuro e – perché no – anche più piacevole.

VPN: il passe-partout digitale di cui non puoi fare a meno

In un mondo in cui i caffè diventano sale riunioni e gli aeroporti uffici improvvisati, la VPN gratis resta lo strumento numero uno. Non si tratta solo di connessioni criptate: pensa a una VPN come al tuo scudo digitale.

Che tu stia inviando documenti riservati da un coworking o leggendo email sul Wi-Fi dell’hotel, una VPN crea un tunnel privato che tiene lontani occhi indiscreti e hacker. E non solo: ti permette anche di aggirare restrizioni geografiche, dandoti accesso a strumenti e piattaforme fondamentali ovunque ti trovi.

In breve? La VPN è il compagno di viaggio che ti serve sempre.

Produttività smart o caos digitale? La scelta è tua

Ogni giorno spuntano nuove app che promettono miracoli. Ma attenzione: riempire il tuo laptop di strumenti inutilizzati non ti renderà più produttivo.

La strategia giusta è scegliere con criterio:

  • Calendari intelligenti che incastrano riunioni tra fusi orari senza mille email.

  • Trello o ClickUp per gestire i progetti in squadra.

  • Notion, la piattaforma tutto-in-uno amata da chi vuole ordine e chiarezza.

E ricordati: meno è meglio. Spesso un’app leggera e ben fatta batte sistemi complessi e pieni di funzioni superflue. A questo aggiungi uno storage cloud aziendale affidabile: così i tuoi file saranno sempre al sicuro e accessibili, senza intoppi.

Benessere e concentrazione: i veri alleati del lavoro da remoto

Non tutti gli strumenti utili al lavoro da remoto sono software professionali. Alcuni ti aiutano a restare concentrato e in salute:

  • Krisp, che elimina i rumori di fondo durante le call.

  • Playlist e suoni ambientali che trasformano le ore di focus in momenti davvero produttivi.

  • Piccole pause di mindfulness che ti proteggono dal burnout digitale.

E non dimenticare l’ergonomia: un supporto per il laptop, un poggiapolsi o un poggiapiedi regolabile possono sembrare dettagli, ma sul lungo periodo fanno la differenza tra lavorare bene e lavorare soffrendo.

Un toolkit su misura per te

Il segreto del lavoro da remoto nel 2025 è semplice: non esiste una soluzione universale. Il tuo kit tecnologico deve rispecchiare le tue esigenze. Sicurezza dei dati, strumenti che ti fanno risparmiare tempo e piccoli accorgimenti che migliorano il benessere: questo mix è la vera formula vincente.

Essere sicuri – scegliere cosa serve davvero e cosa no – è la chiave per lavorare meglio, ridurre lo stress e godersi al massimo i vantaggi del lavoro da remoto. Perché l’ufficio, ormai, è dove decidi tu.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti