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Attualità

Calimera per non dimenticare

Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Vito Schifani. “Vogliamo ribadire l’importanza della memoria per non dimenticare cinque vite spezzate”

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Gli anni passano, la mafia continua a insanguinare lo Stivale, una rabbia logorante uccide gli entusiasmi di fronte alle quotidiane notizie di concussione e accordi segreti stipulati dalla politica con la malavita. Questo non fa più scalpore. Ma la memoria non si cancella, le stragi con cui la criminalità ha, perlomeno, provato ad annientare lo stato restano nel ricordo di ognuno e sono uno sprone a ripartire. Ci sarà una diagnosi che sconfigga il veleno iniettato nella penisola dalle cosche e dai loro (tanti) sostenitori? Il rimedio c’è e si chiama partecipazione, più facile a dirsi che a farsi. Manifestare la propria contrarietà alla mafia sembra scontato: nelle bisbiglianti parole di ciascuno leggiamo sentimenti di odio e di sfida nei confronti della “onorata società”. Non è però così semplice indirizzare la gente verso una mentalità vincente, che possa efficacemente sconfiggere la criminalità. Il vero neo della popolazione italiana è l’omertà, che è sinonimo di complicità: un’ingiustificata paura di scendere in campo a combattere attivamente l’illegalità che, radicata com’è, distrugge la nostra terra. E l’omertà non rende certo onore ai tanti eroi che hanno combattuto il terrore e continuano ad operare per il bene comune.


Calimera ha il suo eroe, un uomo che difendeva lo Stato e si faceva paladino dell’anticriminalità al fianco di Giovanni Falcone: Antonio Montinaro, caposcorta del giudice, ucciso nella strage di Capaci di ventuno anni fa. Con lui è andata via la speranza di un giovane con una vita davanti, non quella di un popolo che non ha pietà nell’urlare il suo “No!” alla criminalità. La legalità è il tema di “per non dimenticare…”, proiezioni e dibattiti che avranno luogo presso il Cinema Elio sino alla fine del mese di maggio.


“Anche quest’anno vogliamo ribadire l’importanza della memoria, trasferire il vissuto, impegnarci… per non dimenticare cinque vite spezzate: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Vito Schifani.

Vogliamo ricordare il coraggio e il senso del dovere di tutti gli uomini e le donne che hanno amato questo nostro Paese fino all’estremo sacrificio.

Ci auguriamo che il sacrificio di quelle vite porti ognuno di noi alla continua riflessione e alla consapevolezza che tutti possiamo fare qualcosa”: così Matilde Montinaro, sorella del compianto Antonio e responsabile dell’associazione “Nomeni per Antonio Montinaro”, organizzatrice dell’evento.

Dopo la presentazione del libro “Nostra Madre Renata Fonte” e l’incontro “Organizzazioni criminali al tempo della crisi economica”, il programma prevede ancora: “Uomini Soli”, docu-film che sarà proiettato mercoledì 22 maggio (ore 20,30) alla presenza dei giornalisti Attilio Bolzoni e Simona Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto. Alla stessa ora di giovedì 23, sarà premiato il vincitore della “Borsa di Studio Antonio Montinaro”, nel giorno del ricordo dell’attentato.


A conclusione del mese della legalità, venerdì 31, una giornata ricchissima di appuntamenti: dopo la messa pomeridiana presieduta da Don Luigi Ciotti, presidente di LIBERA, spazio, in serata, alla proiezione del cortometraggio “A29”, alla lettura “Principi di legalità” dei giovani calimeresi e al concerto “Fuori la voce!” con i Manhattan Controtransfert.

Partecipare è un dovere morale.

Stefano Verri


Attualità

Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica

Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

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Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.

Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.

Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.

L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.

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Attualità

Rifiuti dall’auto, tolleranza zero

Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

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Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.

La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.

«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità»,  dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».

Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.

Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.

«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».

Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.

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Attualità

Lavoro, domanda e offerte

Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

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Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.

In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.

Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.

Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati,  seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.

Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.

Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.

A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE

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