Attualità
Casarano: “D’Onofrio Santo subito”
Ci sono dei personaggi, soprattutto in Italia, che per il semplice fatto di ricoprire un determinato incarico, sono pressoché “infallibili” ed è sempre “politicamente corretto”
Ci sono dei personaggi, soprattutto in Italia, che per il semplice fatto di ricoprire un determinato incarico, sono pressoché “infallibili” ed è sempre “politicamente corretto” schierarsi a loro favore. Questo capita con il Papa, con il Presidente della Repubblica (fino a poco tempo fa capitava anche con i Giudici) e capita, con le dovute proporzioni, con il Prefetto Giovanni D’Onofrio che, da quando Casarano è rimasto orfano del suo Sindaco, regge le sorti amministrative della città. Il Prefetto ha ricevuto tutti i rappresentanti politici e delle varie Associazioni, ha appaltato i lavori per la realizzazione del canile municipale, ha tranquillizzato Claudio Casciaro e Marcello Torsello circa l’attuazione dei cosiddetti “Piani di Sviluppo Urbano”, assicurando che la città non sarebbe arrivata in ritardo alla presentazione delle candidature per avere i relativi finanziamenti. Ma ha anche incontrato il consulente inviato dal Dipartimento della Funzione Pubblica per avviare a Casarano (unico Comune in Puglia nonché il solo, insieme alla campana Nola, per tutto il meridione) il progetto “Valutazione della performance”, con il quale l’Amministrazione Comunale punta a migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini. Per non parlare poi della videosorveglianza della zona industriale per la quale, dopo averla sbandierata per mesi come possibile soluzione all’ondata di furti ai danni delle (poche) attività rimaste, proprio D’Onofrio si è fatto carico di trovare i giusti finanziamenti attingendoli da un programma specifico del Ministero degli Interni. E che dire di Area Vasta? Da anni ormai gioia e dolori di una Casarano che ne è esponente principale, su di essa il Prefetto si è espresso testualmente: “Nulla può mettere in discussione il ruolo di Casarano Comune Capofila nel governo di questo progetto”, incassando un’ovazione di consensi fra tutti, proprio tutti, i partiti lì convenuti, dal PD al PdL, dall’IdV ai Verdi, passando per UdC, Sel e Futuro e Libertà. E se si aggiunge a tutto questo anche il fatto che sta facendo ripristinare alcune fra le centinaia di buche delle martoriate strade cittadine, viene spontaneo allora chiedersi: perché non tenerci per sempre il Commissario Prefettizio, rinunciando definitivamente al Sindaco? A far però da nota dissonante in queste giaculatorie da “D’Onofrio Santo subito”, la voce di una ragazza risoluta e determinata come Maria Prete, presidentessa dell’Adovos, Associazione Donatori di Sangue. Nodo del contendere, il vero e proprio sfratto esecutivo che lo stesso D’Onofrio ha ingiunto all’Associazione dalla sua sede storica di via Roma, n. 32, per far posto al “Museo del Minatore”, a sua volta sfrattato dall’ex caserma dei Carabinieri di Piazza San Giovanni perché in fase di vendita per la nota necessità del Comune di “fare cassa”. Con tutta una serie di manifesti sui muri cittadini e con una lettera aperta inviata direttamente all’attenzione del Commissario Prefettizio e poi riportata dai mezzi d’informazione, l’agguerrita Presidentessa, dopo aver ricordato i 37 anni di storia e di meriti di un’Associazione che ogni giorno, in maniera silenziosa, lavora per assicurare agli ospedali del territorio il prezioso liquido che salva tante vite umane, lancia il suo affondo nei confronti del Prefetto D’Onofrio giudicando “una scelta irrazionale e miope” quella che ha portato a favorire un’istituzione privata (qual è quella del Museo del Minatore) a discapito del bene pubblico cittadino. In realtà sembra proprio che la decisione sia già stata assunta ed ai soci dell’Adovos resterebbe solo l’onere di raccoglier le proprie cose ed immagazzinarle in un ambiente molto più angusto, adiacente ai locali primitivi. Ma Maria non si arrende ed ha organizzato per venerdì 8 luglio, alle 19,30, presso la sede dell’Adovos, un’assemblea pubblica alla quale è stato invitato lo stesso Prefetto affinché possa esporre le motivazioni di questa scelta. In tutti questi passaggi nessuno (compreso la presidentessa Prete) ha mai messo in dubbio l’alto valore morale ed educativo del Museo del Minatore, ma molto più semplicemente incuriosisce il meccanismo decisionale che ha portato a questo tipo di scelta. Primo bivio quindi per il Prefetto/Commissario: la sua decisione definitiva creerà sicuramente del malcontento in qualcuno, siano essi gli ex minatori o gli oltre 1300 soci dell’Adovos. Come dire: ci vorrebbe un miracolo e si sa che prima di esser davvero Santi qualche miracolo bisogna pur farlo.
Antonio Memmi
Attualità
Serie C, Casarano da leggere
Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

di Giuseppe Lagna
Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.
Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.
Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.
Ma quanto lavoro!
Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.
Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.
Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.
Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.
Attualità
Domenica mattina al mare? Raffica di multe sulla litoranea di Tricase
In una zona priva di parcheggi “leciti” e, per questo motivo sempre soggetta a una certa tolleranza. Appello al sindaco: è possibile annullare quelle contravvenzioni con buona pace di tutti? Restano irrisolti, intanto, i “veri” problemi: mancanza di parcheggi, vegetazione che invade le carreggiate impedendo la visuale in curva e limite di 50 km orari pressoché ignorato

di Giuseppe Cerfeda
Domenica mattina, gran caldo e, dopo una settimana di lavoro, finalmente la possibilità di godere del refrigerio del mare.
Fino all’incavolatura (eufemismo) finale.
Perché quel bagno è costato a molti tricasini una bella multa sul parabrezza della loro auto, parcheggiata sulla litoranea tra Tricase Porto e Marina di Andrano, in località Isola.
Doverosa una premessa.
In quella zona c’è sempre stata, negli anni, una certa tolleranza per un semplice motivo: non ci sono parcheggi per chilometri, quindi non c’è scelta!
Detto che può anche accadere che si esageri ma, sinceramente, avendo potuto appurare personalmente chi scrive, non ci sembra che la situazione fosse peggiore di altre volte (negli altri anni, tra luglio e agosto è accaduto decisamente di peggio), tant’è che poco prima dei contravventori è transitata in zona un’ambulanza in direzione Andrano, senza incontrare alcun tipo di problema.
Stamani mi è capitato di leggere su una testata che, per colpa delle auto in sosta, aumenta il rischio incidenti su un’arteria purtroppo già segnata più volte da gravi sinistri, come quello costato la vita ad un uomo di 62 anni di Taurisano qualche settimana fa.
Inconfutabile: la carreggiata con le vetture parcheggiate si restringe.
Ma siamo sicuri che sia quello il problema più grande?
Giusto per sgombrare il campo da equivoci: quell’incidente è avvenuto intorno alle 9 del mattino, quando al mare non c’è ancora praticamente nessuno, e ben lontano da dove ieri sono state multate le auto in sosta; gli inquirenti stanno indagando per stabilire le esatte cause e, quanto avvenuto quel triste mattino, nulla ha a che vedere con quanto abbiamo scritto e scriveremo ancora.
Uscendo, quindi, dai casi specifici e dai possibili equivoci, più in generale andrebbe sottolineato che Anas, Provincia o chi per esse, non dovrebbero aspettare luglio per ripulire i bordi delle strade dalla vegetazione (le canne, soprattutto in curva, impediscono la visuale e costringono, in questo caso si, i mezzi a invadere la corsia opposta).
E poi, sempre in generale, senza fare riferimento ad alcun caso specifico, non sarebbe il caso di ricordare che sulla litoranea il limite è di 50km orari?
Ma avete visto come transitano su quella via?
Provate a verificare cosa succede il sabato e la domenica pomeriggio (e non solo): motociclette e auto che sfrecciano a velocità inimmaginabili e che costringono a trattenere il fiato, nella speranza di non sentire il botto!
Ecco questi sono i problemi che eventualmente i residenti hanno segnalato (e non certo ieri, ma in tempi non sospetti), non quello delle auto in sosta.
Tricase sembra sempre più essere il paese delle contraddizioni: si fa il bagno nell’area portuale dove vige il divieto di balneazione (ma è bello, si può tollerare per carità, nonostante possa anche essere pericoloso), a Tricase Porto si parcheggia vicino al Bolina e si guarda il mare fumando una sigaretta, mentre gli automobilisti restano in fila sotto al sole come se nulla fosse, perché non si passa.
Tricase ha otto chilometri di costa bellissimi e, giustamente, se ne vanta.
Ma se non permettiamo alle persone di parcheggiare, trovando una soluzione, che si fa?
Si chiude tutto?
Conoscendo personalmente il sindaco Antonio De Donno e la sua sensibilità in merito a certi argomenti, ci permettiamo di rivolgergli un appello: non è forse il caso di chiedere di annullare tutte quelle multe?
Possiamo evitare che (ad esempio) ad un operaio possa costare una cifra il bagno a mare la domenica mattina dopo una dura settimana di lavoro, solo per aver parcheggiato dove lo ha fatto per anni? Esattamente come chi fa il bagno nel porto e lo fa da anni, né più né meno…
Quello che chiediamo è un po’ di buon senso e, appena possibile, una soluzione per poter parcheggiare in sicurezza.
Raccomandando, infine, sempre prudenza e il rispetto del limite di velocità che, lo ricordiamo, per i duri di comprendonio, sulla litoranea è di 50 km orari!
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Attualità
Via alle ispezioni della cavità in zona Puzzu a Tricase

Sono iniziate stamani le ispezioni del pozzo rinvenuta nel borgo antico di Tricase, in zona Puzzu, la scorsa settimana (leggi qui)
A calarsi sono i componenti del Gruppo Speleologico Tricase. Restituiranno tutte le informazioni utili che emergeranno sulla cavità, a partire anche dall’esatta profondità, stimata in circa 25 metri al momento del ritrovamento, avvenuto durante i lavori di riqualificazione del centro storico.
Per le vie del centro cittadino intanto stamattina è rimbalzata la falsa notizia secondo cui qualcuno sarebbe caduto accidentalmente nel pozzo. Nulla di vero: trattasi appunto delle operazioni ispettive avviate nella giornata odierna.
La locale Protezione Civile ed una ambulanza sono sul posto preventivamente, pronte a intervenire in caso di necessità.
Le foto




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