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Attualità

Casarano e una situazione kafkiana

C’è un neologismo nella lingua italiana che indica una situazione paradossale, e in genere angosciante, che viene accettata come normale e che implica l’impossibilità

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C’è un neologismo nella lingua italiana che indica una situazione paradossale, e in genere angosciante, che viene accettata come normale e che implica l’impossibilità di cambiarla; questo termine è “kafkiano” e proprio con questo termine possiamo classificare la storia di oggi, una delle tante, tutte appunto kafkiane, che riguardano Casarano e le sue Amministrazioni. La storia parte dal 2007 quando, a casa di una simpatica signora anziana e di sua figlia, arriva una letterina semplice semplice in cui, al fine di acquisire terreni necessari all’ampliamento della zona industriale,  viene loro proposto di cedere un terreno al Comune “in via bonaria” evitando cioè l’iter complesso e sconveniente dell’esproprio; il prezzo è più che ragionevole: 7,00 euro al metro quadro e la famiglia decide di acconsentire. Compilano e restituiscono l’apposito allegato ed aspettano fiduciose. Beh, si sa che queste cose portano il loro tempo e cominciano ad aspettare; oddio, le hanno detto che entro il Natale dello stesso anno avrebbero fatto il rogito dal notaio e preso i soldi, ma non ci hanno creduto tanto e si sono comunque armate di santa pazienza. Passa tutto il 2007 e del rogito (ed ovviamente dei soldi) neanche l’ombra, così come passa anche tutto il 2008. Quando però l’insistenza più che giustificata delle due donne comincia a diventare pressante, a marzo del 2009, dall’Ufficio tecnico del Comune gli si chiede di compilare un’altra scartoffia, dal contenuto più o meno simile al primo modulo consegnato due anni prima, nella quale però, in aggiunta, si fa richiesta di un anticipo di 15mila euro rispetto ai previsti 55mila e passa dell’intera operazione. Passano solo poche settimane ed una telefonata chiede loro di recarsi presso la filiale di Casarano della Banca Popolare Pugliese per ritirare l’assegno; ovviamente la promessa di effettuare il rogito dal notaio in tempi celeri, viene rinnovata. Si sa che il concetto di celerità in un’Amministrazione Pubblica è un concetto piuttosto aleatorio e quindi, nonostante le pressioni da parte delle interessate, il 2009 corre via senza alcuna notizia concreta. È importante dire, però, a questo punto, che l’insistenza della famiglia non è tanto dovuta alla volontà di mettersi in tasca il vil denaro (ancorché, dopo tanti anni, sarebbe stata cosa buona e giusta) ma piuttosto la volontà di metter ordine in una situazione piena di zone grigie perché, è necessario sapere, che in situazioni del genere i terreni sono già vincolati e quindi, pur essendo ancora proprietà della famiglia in questione, la medesima su essi non può fare praticamente nulla, neanche potarne gli alberi! Si sa che la pazienza è una sorta di forma minore di disperazione travestita da virtù, ma anche la più alta delle virtù prima o poi si esaurisce ed alla fine, ormai ad aprile del 2010, l’unica strada rimane quella dell’avvocato che invita e diffida il Comune a stipulare l’atto definitivo di trasferimento della proprietà. Se ne stiamo parlando, manco a dirlo, sino ad oggi dei soldi non vi è alcuna traccia e quel che è peggio, negli scritti contabili del Comune non vi è neanche traccia dei 15mila euro forniti come anticipo. Molto significativo poi è anche quello che la Società di revisione dei conti, incaricata di far luce sulla disastrata situazione del Bilancio comunale, riferisce nel capitolo relativo all’ampliamento della zona industriale. Certo, usando dei paroloni più forbiti, i tecnici incaricati dicono che non è assolutamente possibile considerare “in entrata” i soldi relativi alla vendita dei lotti della zona industriale per due semplici e forse banali motivi: il primo è che, non avendo fatto alcun rogito con i precedenti proprietari, quei terreni non sono ancora del Comune; secondo, e di non secondaria importanza, quei terreni il Comune non li ha ancora pagati. Ora la situazione è pure peggiorata, non c’è neanche un Sindaco con il quale prendersela ed i terreni sono sempre lì: vincolati e soprattutto non pagati. Alla simpatica signora ed a sua figlia non rimane che sperare; sperare ed avere pazienza anche se, come dicevano gli antichi, la pazienza messa troppe volte alla prova… diventa rabbia. Intanto, per parlare di questa e di altre situazioni, anche piuttosto controverse, legate proprio alla zona industriale, l’Associazione Idee Insieme organizza un incontro con i cittadini (e gli organi di stampa) per domenica 30 ottobre, alle 10, all’ingresso della zona industriale stessa.


Antonio Memmi

Attualità

Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”

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Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.

Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.

Il video

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Attualità

Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi

“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”

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Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.

Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.

Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.

Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.

E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”

Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.

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Maglie, a pochi mesi dalle elezioni parte la campagna elettorale

Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città…

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Riceviamo e Pubblichiamo:

È Ora Maglie propone Marcella Marzano come candidata Sindaco per guidare il cambiamento

Maglie si avvicina a un passaggio decisivo della sua storia. Dopo anni segnati da inerzia, scelte mancate e assenza di visione, cresce in città una volontà chiara: cambiare passo.
È da questa consapevolezza che È Ora Maglie ha deciso di fare un passo in avanti, mettendo a disposizione della comunità, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la propria proposta per la guida della città e per la carica di Sindaco: Marcella Marzano.

Fin dalla sua nascita, È Ora Maglie ha affermato una verità semplice e profonda: Maglie merita di più. Merita ambizione, qualità, ascolto. Merita un’amministrazione capace di scegliere e di assumersi responsabilità.

Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città, a partire dalla mobilità e dai parcheggi. Sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini e del futuro.

In questo cammino si colloca la nostra proposta.

Marcella Marzano è una donna profondamente radicata nella sua città. Madre di quattro figli, titolare di un’agenzia di assicurazioni, impegnata nel sociale, è stata la consigliera d’opposizione più votata alle elezioni comunali del 2020.

Per l’intero mandato ha esercitato un’opposizione ferma, coerente e rigorosa, dimostrando che anche dai banchi della minoranza è possibile ottenere risultati concreti e difendere gli interessi dei magliesi.

La sua candidatura a Sindaco è stata individuata all’unanimità dai simpatizzanti del movimento nel confronto di venerdì scorso.

Una scelta che nasce dal basso, dall’ascolto, dalla volontà di dare un volto credibile a una speranza che in città non si è mai spenta.

Marcella Marzano è la figura che riteniamo oggi più attrezzata per affrontare e vincere una sfida entusiasmante: restituire fiducia a Maglie e aprire una stagione nuova, all’altezza della sua storia gloriosa.

È Ora Maglie conferma la propria disponibilità a un dialogo aperto e leale con tutte le forze civiche, le realtà associative e con quei cittadini che non si sono rassegnati al grigiore, alle disfunzioni e alla mancanza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale.

A tutti mettiamo a disposizione la nostra proposta, convinti che rappresenti oggi la base più solida per costruire un’alternativa vincente.

Ma con la stessa chiarezza diciamo che siamo pronti a rimettere tutto in discussione – dal nome del movimento, fino alla candidatura a Sindaco – se emergerà una convergenza vera, ampia e responsabile su un progetto credibile e su una figura altrettanto forte.

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