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Attualità

Casarano: le associazioni aspettano…

Mentre la politica litiga. Progetti e belle idee non dovrebbero avere colore e se l’obiettivo è il bene della propria città non si può non dar loro corso solo perché dell’avverso schieramento

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Quando si scrive un pensiero, sia esso in un articolo, in un post o in un tweet, ci sono sempre tre verità: quella di chi scrive, quella che capisce chi legge e quella che invece chi legge vuol capire.


Le prime due vanno a braccetto e dipendono da quanto è scarso chi scrive o quanto è scarso chi legge (o entrambe) ma si può sempre migliorare; nessuna cura invece per coloro che immaginano concetti e messaggi reconditi che, pur non essendo scritti son essi convinti di intravedere.


Questa premessa prende spunto da un passaggio dell’articolo del numero precedente in cui veniva riassunta la (precaria) situazione politica casaranese.


Il passaggio in questione era quello in cui, citando Marco Mazzeo quale candidato in pectore del centrosinistra casaranese, si è fatta un po’ di ironia sulla tempestività di uscire con uno scritto pubblico riguardante la valorizzazione dei beni comuni proprio nei giorni in cui la stabilità del sindaco cominciava ad essere più precaria (del solito).


Casarano: le associazioni aspettano…   Siccome tra i gruppi di coloro che hanno capito e coloro che hanno voluto capire, tale passaggio è stato scambiato come un voler svilire l’intero progetto (mentre invece l’intento era solo quello di evidenziare la sospetta coincidenza di render pubblica una propria azione, associativa e slegata dalla politica, in quel preciso momento) occorre tornare sul luogo del misfatto e spiegare quindi meglio.


Prima, però, c’è da sottolineare l’enorme importanza del movimento associativo che c’è a Casarano, fra associazioni culturali e sportive di vario tipo, con migliaia di volontari e decine di iniziative ma c’è anche (purtroppo) da parlare della fame di spazi che queste associazioni hanno: dalle semplici sale agli impianti sportivi assenti che costringono i ragazzi ad allenarsi in altri paesi o nelle aiuole della zona industriale (sic!).

Riguardo ai progetti presentati, sono in realtà due e, in un periodo di stagnazione culturale, come quello che stiamo vivendo, meritano sicuramente di avere non solo evidenza ma anche un vero e proprio sviluppo successivo.


Il primo è più di natura “tecnica” e riguarda l’Auditorium comunale intitolato a quel Gino Pisanò che fu un vero e proprio punto di riferimento culturale per tutta l’area del Mediterraneo; Auditorium che da mesi, rimane inesorabilmente chiuso perché non più affidato in gestione.

Partendo da ciò, le associazioni “Casarano Bene Comune Aps”, la “Università Popolare di Casarano”, “Un Clown per Amico Odv”, e la “SaracenAtletica Asd” (molto presenti sul territorio e che operano portando avanti progetti ed iniziative dal grande impatto sociale) fanno richiesta al sindaco di poter disporre degli spazi in maniera temporanea e non esclusiva, per le azioni che sono tipiche di ogni associazione che si rispetti come l’organizzazione di eventi culturali, eventi di sensibilizzazione verso le rispettive tematiche ma anche le più prosaiche attività di segreteria associativa (tesseramento, punti informativi, ecc.) o riunioni di consigli direttivi e assemblee soci.


Si va ormai verso il compimento di un anno da quando ciò è stato chiesto ed in tutto questo tempo l’Auditorium è rimasto chiuso, le associazioni continuano a non avere uno spazio associativo e da Palazzo dei Domenicani è arrivato solo un sonoro silenzio come risposta.


C’è un secondo progetto, sicuramente meno tecnico ma decisamente più romanticamente bello, presentato questa volta dalla sola “Casarano Bene Comune Aps”; porta il nome di “Murales poetici” e nasce da un’idea anche abbastanza semplice ma dal grande impatto scenico, simbolico e culturale: utilizzare la street art. Diversa dall’illegale graffitismo, la street art è riferita a quelle forme di arte che si manifestano in luoghi pubblici (principalmente appunto i murales, ma non solo) e che ha la caratteristica di offrire la possibilità di fruizione da parte di un pubblico potenzialmente vastissimo, e sicuramente molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d’arte. Di esempi in Europa ce ne sono tantissimi e quasi tutti di ottima risoluzione finale.


Nello specifico per Casarano la proposta (molto ben dettagliata e strutturata) è quella di decorare i muri di alcuni spazi urbani in disuso o soggetti a degrado con i versi dei più grandi letterati ed intellettuali italiani ed internazionali, con particolare attenzione ai poeti salentini come Vittorio Bodini, Girolamo Comi, ecc. In questo modo si potrebbero recuperare anche zone centralissime ma ad alto rischio di degrado (e di spaccio), con costi pubblici decisamente irrisori e generando, perché no, un’ulteriore attrattiva turistica.


La prima risposta formale a tale istanza fu quella dell’assenza di un regolamento comunale specifico ma, siccome fare un giro su Google, trovarne mille ed adattarne uno sarebbe stata un’operazione di mezza giornata, si intuisce una sorta di mancanza di volontà nel dare corso a tale progetto. Peccato. Perché i progetti e le belle idee non dovrebbero avere colori politici e se l’obiettivo è (come sempre dovrebbe essere) il bene della propria città, se una proposta o un progetto strutturato (come in questo caso) è bello e fa bene alla comunità, non è opportuno non dar loro corso soltanto perché viene dall’avverso schieramento politico (fermo restando che nelle associazioni sportive o culturali difficilmente i soci sono unanimemente schierati politicamente).

Ecco, è questo il passo in più che la politica dovrebbe fare.

Antonio Memmi


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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