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Casarano: perché D’Onofrio se n’è andato?

Il Commissario Prefettizio Giovanni D’Onofrio si è dimesso. Alla fine anche lui ha gettato la spugna e, dietro la sempre valida ed insindacabile motivazione

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Il Commissario Prefettizio Giovanni D’Onofrio si è dimesso. Alla fine anche lui ha gettato la spugna e, dietro la sempre valida ed insindacabile motivazione dei motivi personali, ha salutato tutti ed è tornato a casa. Casarano, i suoi debiti e le sue beghe, non saranno quindi più affar suo. Che prima o poi il Prefetto D’Onofrio avesse compiuto questo passo era ormai nell’aria da tempo. Lui che aveva assunto quest’incarico con l’obiettivo di non condurre Casarano nel dissesto economico, ce l’ha messa davvero tutta a cercare di mantener fede a questa promessa ma… adesso è andato via. La maggior parte della stampa dice che molto probabilmente l’anziano dirigente potrebbe non aver retto le pressioni che comporta un Ente complesso come quello di Casarano. Onestamente questa lettura dei fatti lascia un po’ perplessi e per cercare di capirne qualcosa, facciamo insieme qualche considerazione: proprio il fatto di essere un po’ avanti con l’età, consente al D’Onofrio di avere nel suo bagaglio esperienze di rilievo. Nella sua carriera ha fatto più volte il Prefetto (e se permettete condurre una provincia ha delle difficoltà oggettive che un paesotto non ha); finita la sua carriera professionale, ha poi cominciato a fare il Commissario Prefettizio in più Comuni (ovviamente disastrati) tra cui Nardò. Considerando questo, allora… no, non crediamo sia scappato perché “pressato” dagli eventi. Allora dev’esserci qualcos’altro. Di certo la situazione, rispetto a quella che si aveva  all’indomani del suo arrivo, era molto cambiata; non aveva ancora disfatto le sue valige che già cominciò una lenta ma costante processione da parte di tutte le forze politiche cittadine (nessuna esclusa) nonché delle Associazioni (qualcuna esclusa) in cui, un po’ come fecero i Magi presso la grotta di Betlemme, ognuno portava in dono la propria “piena ed incondizionata disponibilità affinché si potessero salvare le sorti di Casarano”. Salvo poi, una volta usciti dalla sacra stanza del Prefetto, ricominciare con le solite lotte politiche che imputavano anche al Prefetto stesso di essere schierato ora con questo, ora con quest’altro gruppo politico. Ma supponiamo che anche questo sia in fondo una scena già vista da una vecchia volpe come il Prefetto. Ci dev’essere allora un altro fatto che sfugge alla maggior parte degli osservatori. Noi ovviamente non sappiamo quel che effettivamente accada nel chiuso delle segrete stanze, ma supponiamo che anche la gestione del personale che lavora presso Palazzo dei Domenicani abbia giocato un ruolo importante nella decisione finale. Di certo il rapporto con gli alti dirigenti è sempre stato ottimo, fatto di tanto lavoro e qualche partita a calciobalilla (anche se giocata al posto di partecipare ad una riunione), ma non è dato sapere quale fosse invece il rapporto con il resto della macchina amministrativa, da più parti definita precaria e che non pochi malumori ha ingenerato in questi mesi. Ad avvalorare ulteriormente questa tesi, che si basa come detto su delle pure supposizioni, proprio il nome della nuova Commissaria Prefettizia, Erminia Ocello, vice Prefetto in servizio presso il Ministero degli Interni e che ha esperienza proprio nel campo del contenzioso con il personale. Forse è pura coincidenza, forse no. Di certo la dottoressa Ocello dovrà prendere in mano un’eredità non facile lasciatale proprio dal suo collega e sicuramente questo non era certo il momento di ricominciare daccapo con l’impostazione di nuove strategie per Casarano. L’impressione netta che si avverte, nel generale scoramento della gente comune, è proprio che il lento ma inesorabile declino della città abbia ormai superato il punto di non ritorno e che quello che un tempo era il ruolo di leader che Casarano aveva nei confronti dei paesi limitrofi, sia ormai un lontano ricordo. Alla dottoressa Ocello il nostro buon lavoro ed anche un consiglio: vedrà, cominceranno anche con lei a venire in pellegrinaggio come i Magi del Presepe; tutti le mostreranno i propri doni fatti di tanti bei propositi. Lei li accolga ma non dia loro molto ascolto, tanto poi il loro comportamento non cambierebbe e le farebbero solo perdere del tempo prezioso. Il suo tempo, la preghiamo, lo impieghi sin da subito a mettere ordine in questo magnifico caos che è diventato Casarano; e se cominciasse dal bando di gara della monnezza… le saremmo grati.


Antonio Memmi

Attualità

Qui non c’è Lavoro

Percorso di ascolto e di dialogo con il territorio, che mette al centro i temi del lavoro e dell’inclusione. Domani (17,30) a Tricase, nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, si affronterà il tema “Lavoro di cura e rischi di intermediazione illecita per colf e badanti”. Giovedì 30, a Presicce-Acquarica, l’incontro “Fare impresa nei territori che si spopolano”. Il 31 ottobre, presso il Centro per l’Impiego di Lecce, la presentazione di Robot Amico. Il 38° Report settimanale di ARPAL Puglia 

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Con uno slogan d’effetto, parte la seconda edizione dell’evento dedicato al lavoro del Salento, promosso da ARPAL Puglia nell’ambito del progetto “Il Camper del Lavoro”.

Qui non c’è Lavoro” è  un programma ricco di incontri, dibattiti, servizi di prossimità e momenti di confronto diffusi nelle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto e si svolgerà fino al 7 novembre.

Non si tratta di un semplice calendario di appuntamenti, ma di un percorso di ascolto e di dialogo con il territorio, che mette al centro i temi del lavoro e dell’inclusione: dalla lotta al caporalato al contrasto allo spopolamento, dall’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e migranti al reinserimento sociale delle persone detenute, fino alla valorizzazione dei talenti locali, in coerenza con la Strategia #mare A sinistra della Regione Puglia.

La campagna di comunicazione “Qui non c’è Lavoro”, associata al festival, raccoglie quindici storie di “tornanza” e “restanza” che raccontano le possibilità inedite di lavoro nel Salento, rovesciando il cliché che convince molti a partire e a non investire professionalmente sul proprio territorio.

GLI APPUNTAMENTI

Nel corso di questa prima settimana, sono tre gli appuntamenti da non perdere.

Tricase, martedì 28 ottobre, alle 17,30, nella Sala del Trono di palazzo Gallone, si affronta il tema “Lavoro di cura e rischi di intermediazione illecita per colf e badanti”.

L’incontro sarà un momento di confronto, di approfondimento e di formazione sul tema del lavoro di cura, con particolare attenzione ai bisogni delle famiglie di persone con disabilità e anziane, alle sfide legate alla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, spesso provenienti da Paesi extra Ue, e ai rischi di caporalato nel settore.

Inoltre, saranno presentati i primi risultati di una ricerca svolta sul campo da ARPAL Puglia e Sale della Terra in sei comuni del sud Salento.

Focus specifici riguarderanno gli strumenti regionali a disposizione di Ambiti e famiglie e i corridoi lavorativi.

Saranno presenti, tra gli altri: Antonio De Donno, sindaco del Comune di Tricase; Gianluca Budano, direttore ARPAL Puglia; Marta Basile, dirigente U.O. Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambiti Lecce e Brindisi-Taranto; Tiziana Colluto, responsabile Promozione dei Servizi e Animazione territoriale Ambito di Lecce ARPAL Puglia; Angela Verardo, psicologa e coordinatrice Sale della Terra; Emiliano Cazzato, direttore Ambito sociale di Gagliano del Capo; Letizia Carrera, docente di Sociologia del Territorio Università di Bari; Antonio Ciniero, docente di Sociologia delle Migrazioni Università del Salento e Consorzio Nova; Mauro Fioretti, coordinatore UIL Lecce; Valentina Romano, direttrice Dipartimento Welfare Regione Puglia.

L’evento è aperto a tutte e tutti e la partecipazione è gratuita.

Giovedì 30 ottobre, a Presicce-Acquarica, nel Castello di Acquarica, si terrà l’incontro “Fare impresa nei territori che si spopolano”, dedicato alle strategie di rilancio economico e sociale delle aree interne.

Venerdì 31 ottobre, presso il Centro per l’Impiego di Lecce, è in programma la presentazione del Robot Amico, il nuovo servizio di intermediazione linguistica di ARPAL Puglia basato sull’intelligenza artificiale, pensato per favorire l’inclusione delle persone migranti. Intervengono Lorenzo Simone, responsabile del CPI di Lecce, e Maria Francesca Cantore, specialista informatico-statistico del Centro.

Il programma completo è disponibile e scaricabile cliccando qui.

I NUMERI DEL 38° REPORT ARPAL PUGLIA

Il 38° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro dinamico nell’Ambito di Lecce, registrando complessivamente 285 offerte lavorative per un totale di 792 posizioni aperte.

Il settore che domina in termini di opportunità è quello delle costruzioni che si conferma il primo con 170 posti di lavoro disponibili.

A seguire, con un numero significativo di posizioni, si trova il comparto della riparazione veicoli e trasporti che ne offre 124. Subito dopo si posiziona il settore del turismo con 105 posti di lavoro.

Il comparto sanitario e dei servizi alla persona contribuisce con 98 posizioni aperte.

Si passa poi al settore pedagogico dove sono disponibili 65 posti, mentre l’area amministrativa e informatica ne offre 55.

Seguono il settore del commercio con 33 opportunità e le telecomunicazioni con 32.

I posti disponibili nel settore tessile-abbigliamento-calzaturiero (TAC) sono 21, mentre il comparto bellezza e benessere ne registra 19. Si ricercano poi dodici lavoratori nel settore metalmeccanico e otto in quello agroalimentare.

Chiude l’elenco, con il minor numero di posizioni, il settore pulizie e multiservizi che offre sette opportunità.

Per il Collocamento Mirato, sono 26 le posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e 16 quelle riservate a persone con disabilità.

Il report segnala, inoltre, 16 tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

A proposito di Eures, è in programma martedì 18 novembre presso il Centro per l’Impiego di Lecce un recruiting day con CLUB MED per la ricerca di figure professionali nel settore ho.re.ca da inserire nelle diverse strutture in Italia e in Europa.

La prenotazione dei colloqui è obbligatoria (per maggiori info, si può consultare la sezione Eures nel report).

Dal 17 al 21 novembre, invece, ci si potrà candidare all’avviso pubblico per l’avviamento numerico di due unità lavorative con profilo di operatore per il Comune di Specchia.

A candidarsi possono essere anche persone con il titolo di studio della licenza media.

Le figure da selezionare svolgeranno le funzioni di operaio polifunzionale e operaio addetto alle affissioni.

Il contratto offerto è a tempo indeterminato e part time (18 ore settimanali).

Cliccando qui è possibile visionare l’avviso e scaricare i moduli di domanda.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente il profilo Linkedin di Arpal Puglia (tutte le offerte sono riportate nella sezione “Lavoro”), la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER CONSULTARE INTEGRALMENTE IL 38# REPORT DI ARPAL CLICCA QUI

 

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Attualità

Miggiano dopo la Fiera

“Expo 2000. Industria Artigianato, Agricoltura e Turismo del Salento”: successo di pubblico e discussione politica aperta attorno ad alcuni temi importanti. Il sindaco Michele Sperti: «Vetrina importante del tessuto macro e microeconomico che genera ricchezza e futuro»

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È andata in archivio la ventiseiesima edizione della campionaria organizzata dal Comune di Miggiano, tra le più importanti del Meridione, che quest’anno ha puntato, nei cinque giorni di apertura, in maniera sostanziale su accoglienza, riqualificazione degli spazi espositivi e a servizio dei visitatori, impegno diretto verso le aziende espositrici attraverso la presenza in fiera delle associazioni di categoria di riferimento.

«Le reazioni degli espositori che ancora una volta hanno scelto la vetrina di Miggiano per presentare i loro prodotti e le novità commerciali sono state simili a quelle degli anni precedenti», sottolinea il sindaco Michele Sperti, «e anzi più esaltanti.

Per il “brutto” meteo nelle prime giornate c’era più di qualche timore, ma le ultime tre giornate hanno ribadito un grande successo di presenze nei padiglioni di “Expo 2000” e a livello commerciale per le imprese presenti. Tanti i “sold out”, ossia a dire aver terminato i prodotti disponibili, tanti gli imprenditori che non sono riusciti a gestire le manifestazioni di interesse verso le loro esposizioni perché molto più di quelle attese: questo significa avere assolto in maniera importante agli obiettivi della campionaria. Risultati straordinari che ci danno nuova spinta in vista delle prossime edizioni e delle prossime sfide organizzative e di gestione della campionaria».

L’evento fieristico ottobrino di Miggiano si è confermato anche quest’anno come un primo momento di riflessione della politica salentina e regionale dopo la pausa estiva.

«Ringrazio i rappresentanti delle istituzioni», continua il primo cittadino, «che sempre in gran numero accolgono il nostro invito a essere presenti alla cerimonia di inaugurazione, sempre più simile a un tavolo di confronto sul quale mettere e discutere delle problematiche che attagliano il territorio e delle possibilità di ulteriore sviluppo. Con “Expo 2000” cerchiamo di essere vetrina importante del tessuto macro e microeconomico che genera ricchezza e futuro, ma la campionaria risulta utile per discutere dello stato delle cose, quali siano le necessità da affrontare e dell’importanza del concorso istituzionale. Durante l’inaugurazione si è discusso delle difficoltà degli imprenditori per tramite delle parole del presidente di Confindustria Lecce, Valentino Nicolì, e delle possibilità derivanti dalla partecipazione alla Dmo del Turismo da parte di tutti i sindaci salentini rilanciate dal presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci».

Expo 2000. Industria Artigianato, Agricoltura e Turismo del Salento” è stato anche il momento per discutere della questione trasporti.

«La disponibilità di voli per il territorio sono pochi e insufficienti, molto cari e soltanto su rotte nazionali considerando l’aeroporto di Brindisi», conclude Michele Sperti, «ma il Sud Salento e il Capo di Leuca hanno un problema atavico, strutturale a causa della indolenza e delle azioni inesistenti o insufficienti di Regione Puglia e Provincia di Lecce che non hanno saputo mettere in campo una politica coordinata sui trasporti degna di questo nome».

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Il sindaco di Miggiano Michele Sperti

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Attualità

GAL Capo di Leuca, sempre più… Leader

Il presidente Antonio Ciriolo: «Restano da rendicontare pochissimi interventi attuati da Comuni e aziende private, ma ormai siamo veramente agli sgoccioli. Rotta verso nuovi obiettivi, per il territorio e i suoi abitanti»

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Con l’erogazione dell’ultima tranche di finanziamento per le spese funzionamento della struttura tecnico-amministrativa del GAL si è conclusa la programmazione dell’apposita Misura prevista all’interno dell’approccio Leader nel Capo di Leuca.

«Restano da rendicontare pochissimi interventi attuati da Comuni e aziende private, ma ormai siamo veramente agli sgoccioli», spiega il presidente Antonio Ciriolo

All’alba del prossimo avvio della nuova strategia Leader, «con la possibilità di sostenere ancora una volta i Comuni, le aziende e gli operatori sociali e culturali del territorio, e nell’imminenza dell’avvio della misura a favore delle aziende agricole colpite dalla Xylella», prosegue Ciriolo, «è doveroso ringraziare quanti hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato. Innanzitutto, il Consiglio di Amministrazione, nelle persone di Giulio Sparascio (vicepresidente del GAL), Adamo Fracasso, Gabriele Abaterusso e Fabrizio Arbace. Ringrazio il direttore Giosuè Olla Atzeni, punto di riferimento per il tutto il territorio fin dalla prima edizione del Programma Leader».

Il presidente non dimentica la struttura operativa e cita anche Sandra Branca, Anna Casciaro, Maurizio Antonazzo e Mimmo Rizzo, «a cui si aggiungono gli operatori che, in questa programmazione, hanno seguito un percorso professionale diverso (Grazia Martella, Marina Marsano, Emiliano Cazzato e Massimiliano Nenni). Infine, grazia a tutti i soci del GAL e, tra questi, alle associazioni agricole che aderiscono alla nostra società».

«E ora», annuncia infine Antionio Ciriolo, «rotta verso nuovi obiettivi, per il territorio e i suoi abitanti».

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