Attualità
Codice di comportamento contro molestie sessuali e mobbing
Firmato protocollo d’intesa per adozione codice di comportamento. Le difinizini di molestie sessuali e mobbing. Hanno sottoscritto l’accordo: Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Filomena D’Antini, consigliera di Parità della Provincia di Lecce; Sebastiano Leo, assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia (collegato in videoconferenza da Foggia); Nicola Delle Donne, presidente di Confindustria Lecce

Promuovere sui luoghi di lavoro, dalla pubblica amministrazione alle aziende private, l’adozione di un codice di comportamento contro le molestie sessuali e il mobbing, diffondendone la conoscenza tra le lavoratrici e i lavoratori stessi.
Con queste finalità principali è stato sottoscritto questa mattina, a Palazzo Adorno, un Protocollo d’intesa tra Provincia di Lecce e Consigliera di parità, promotori dell’iniziativa, Regione Puglia e Confindustria Lecce.
Hanno sottoscritto l’accordo: Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Filomena D’Antini, consigliera di Parità della Provincia di Lecce; Sebastiano Leo, assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia (collegato in videoconferenza da Foggia); Nicola Delle Donne, presidente di Confindustria Lecce.
La consigliera di Parità Filomena D’Antini, nell’intervento di apertura dell’incontro, ha puntato l’attenzione sui dati allarmanti dell’Istat riguardo alle donne ancora inattive sul mercato del lavoro.
«È un Protocollo che fa scuola in Italia», ha affermato il presidente Stefano Minerva, evidenziando quanto sia «necessario dare concretezza ai suoi contenuti nell’ottica della promozione delle pari opportunità, alla luce proprio dei preoccupanti dati sull’occupazione femminile e non solo».
«Non ci sottraiamo a questo senso di responsabilità. Le donne possono dare molto alle aziende e contribuire alla crescita e allo sviluppo del Paese», ha sottolineato Nicola Delle Donne, presidente di Confindustria Lecce, mentre l’assessore regionale Sebastiano Leo ha ribadito «quanto ancora ci sia da lavorare su questo fronte per raggiungere la parità di genere prevista nell’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030».
Nel Protocollo, i sottoscrittori riconoscono il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ad essere trattati con dignità e ad essere tutelati nella propria libertà personale; a denunciare le eventuali intimidazioni o ritorsioni subite sul luogo di lavoro derivanti da atti ostili o comportamenti molesti; ad un ambiente di lavoro sicuro, sereno e favorevole alle relazioni interpersonali, su un piano di uguaglianza, reciproca correttezza e rispetto; il dovere dei lavoratori e delle lavoratrici nonché delle imprese a collaborare per il mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.
Inoltre, la consigliera di Parità della Provincia di Lecce, l’assessorato alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia, la Provincia di Lecce e Confindustria Lecce si impegnano a dare ampia diffusione al Codice di comportamento all’interno dei propri enti e delle aziende del territorio provinciale anche attraverso assemblee informative congiunte con le organizzazioni sindacali territoriali, per promuoverne la conoscenza tra le lavoratrici ed i lavoratori.
Entrando nel dettaglio, il Protocollo d’intesa riporta le definizioni di molestie sessuali e mobbing, alla luce delle normative nazionali ed europee, e i principali strumenti previsti per prevenire e contrastare questi fenomeni e altre forme di discriminazione e tutelare così la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.
«Nelle disposizioni Comunitarie», si legge nel Codice, «s’intendono per molestie sessuali, “ogni atto o comportamento indesiderato, anche verbale a connotazione sessuale arrecante offesa alla dignità ed alla libertà della persona che lo subisce, ovvero che sia suscettibile di creare un ambiente di lavoro intimidatorio, ostile o umiliante nei suoi confronti”.
Quando c’è molestia sessuale
In particolare rientrano nella tipologia della molestia sessuale comportamenti quali: apprezzamenti verbali e sgradevoli ammiccamenti a carattere sessuale; richieste implicite o esplicite di rapporti sessuali non graditi; gesti o ammiccamenti sconvenienti e provocatori a sfondo sessuale; le foto pornografiche o altro materiale analogo esibito inopportunamente nei luoghi di lavoro; i messaggi scritti, lettere, biglietti, telefonate insistenti, comunicazioni informatiche a sfondo sessuale o gli oggetti, pesantemente allusivi; i contatti fisici intenzionali indesiderati; promesse esplicite o implicite di carriera o di agevolazioni e privilegi in cambio di prestazioni sessuali; intimidazioni, minacce e ricatti subiti per aver respinto comportamenti finalizzati al rapporto sessuale.
Quando c’è mobbing
Per mobbing s’intendono atti e comportamenti discriminatori o vessatori protratti nel tempo, posti essere nei confronti di lavoratrici e lavoratori da parte dei datori di lavoro o da soggetti in posizione sopra-ordinata, da colleghi, o da sottoposti nei confronti del superiore, che si caratterizzano come vera e propria persecuzione psicologica o di violenza morale. Esso è caratterizzato da una serie di atti, atteggiamenti o comportamenti, aventi connotazioni aggressive, denigratorie e vessatorie tali da comportare un degrado delle condizioni di lavoro e atti idonei a compromettere la salute e la professionalità e la dignità della lavoratrice o del lavoratore nell’ambito dell’ufficio, reparto, ecc. di appartenenza, o addirittura tali da escluderla dal contesto lavorativo di riferimento.
Gli atteggiamenti mobbizzanti (reiterati e protratti nel tempo, sistematici, mirati a danneggiare la persona), incidono negativamente sia sui singoli individui, sia sui gruppi di lavoro, sia sul “clima” aziendale.
Le forme di persecuzione psicologica che possono costituire indice di comportamento mobbizzante sono varie, quali ad esempio: attacchi alla reputazione, creazione di falsi pettegolezzi, insinuazioni malevole, segnalazioni diffamatorie; attribuzioni di errori altrui; isolare in modo esplicito il lavoratore/lavoratrice oppure boicottarlo; carenza di informative o informazioni volutamente errate al fine di creare problemi o mancata trasmissioni di informazioni; controlli e sorveglianza continui senza che il lavoratore lo sappia e con l’intento di danneggiarlo; minacce di trasferimenti, apertura di corrispondenza; ingiustificata rimozione da incarichi già ricoperti, svalutazione dei risultati ottenuti.
Al fine della risoluzione delle situazioni che dovessero crearsi, le figure di riferimento sono la consigliera provinciale di Parità e il responsabile delle Risorse umane o chi, nell’ambito aziendale, viene delegato.
Attualità
Parlami di Gaza, Melpignano ha scelto di esserci
Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, serata intensa e necessaria con unas mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani

Approda nel Salento un evento che unisce arte, memoria e impegno civile.
Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, una serata intensa e necessaria: “Parlami di Gaza”, mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani.
Un momento di testimonianza viva, per guardare oltre il silenzio e ascoltare la Palestina attraverso i racconti di chi ne porta ancora le ferite sulla pelle.
Le fotografie di Ahmad Jarboa, infermiere e fotografo sfollato dopo aver perso casa nei bombardamenti israeliani, offriranno uno sguardo potente sulla bellezza martoriata di Gaza.
La sua assenza fisica sarà colmata dalla forza delle immagini: scatti intimi, profondi, che attraversano dolore e speranza.
Darà voce all’anima spezzata di una terra Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa nata nell’ospedale Al Shifa, oggi raso al suolo: interpreterà quattro testi scritti di suo pugno, tra cui “Tracce ed Aria”, dedicato alla memoria di un’infanzia rubata.
Le sue parole, cariche di nostalgia e dignità, saranno accompagnate dalla musica struggente di Mohammed Abusenjer, giovane musicista palestinese sopravvissuto all’ultimo genocidio e recentemente arrivato in Italia.
Con il suo oud, tra brani tradizionali e improvvisazioni, guiderà il pubblico in un viaggio sonoro attraverso la resistenza e la resilienza.
«Come giovani palestinesi di Gaza, in diaspora e non abbiamo deciso di continuare a farci portavoce di una ferita aperta da più di 77 anni. Attraverso l’arte e la musica, contribuiremo a smascherare il progetto di pulizia etnica in atto da parte dell’occupazione sionista. È ora di decolonizzare il pensiero occidentale, ricostruire Gaza e sostenere la sua popolazione», sostengono i tre artisti.
L’iniziativa, promossa da attivisti palestinesi in collaborazione con realtà italiane solidali, è anche occasione concreta per sostenere Gaza.
Durante l’evento sarà possibile acquistare le cartoline tratte dalle fotografie di Jarboa.
Melpignano sceglie così di esserci: dando spazio all’arte, alla verità, alla memoria.
«Perché», come sottolinea la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato, «il genocidio non si combatte con l’indifferenza, ma con la scelta di ascoltare, raccontare e restare umani».
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Attualità
Prosegue il tour del Camper del lavoro
26° Report Arpal Puglia: 805 posti disponibili nel leccese. il camper del lavoro, sportello mobile dei centri per l’impiego, continua il suo viaggio tra i centri del Salento

LO SPORTELLO MOBILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia sarà di nuovo presente nei centri del sud e nord della provincia, con un’altra tappa prevista dal 28 luglio al 31 luglio a Gagliano del Capo, Presicce-Acquarica, Castrignano del Capo, Sternatia, Morciano di Leuca, Zollino e Nardò.
L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche.
L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume. Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.
I DATI DEL 26° REPORT
Il 26° Report settimanale di ARPAL Puglia offre uno sguardo approfondito sul dinamico mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, presentando un totale di 805 posizioni aperte distribuite in 240 annunci.
Questa settimana, il settore turistico si conferma un volano fondamentale per l’economia locale, guidando la classifica con 155 opportunità lavorative.
Subito dopo, il settore delle costruzioni mantiene una solida crescita con 132 posti disponibili, mentre il comparto sanitario e servizi alla persona mostra buone prospettive con 113 posizioni. Scendendo nella classifica, il settore agroalimentare offre 86 opportunità, seguito dall’industria e metalmeccanica con 67 inserimenti e dal commerciale con 62 posizioni aperte.
Il settore delle telecomunicazioni presenta 55 opportunità, precedendo il tessile, abbigliamento e calzature (TAC) con 37 posti. Nella parte bassa della classifica troviamo il settore dei trasporti con 32 offerte, seguito dai servizi di pulizia con 28. Infine, con un numero più contenuto di opportunità, il comparto amministrativo-informatico registra undici posizioni, mentre il settore della bellezza e benessere chiude con nove posti disponibili.
A completare il panorama occupazionale vi sono dieci posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e una destinata a persone con disabilità.
Il report segnala inoltre dieci tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DEL 26° REPORT DI ARPAL – BACINO DI LECCE
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Attualità
Maglie, il ritorno del sindaco Toma
«Una “chiacchierata” con i miei concittadini per ringraziarli della vicinanza e per illustrare i progetti che stanno cambiando il volto della città»

Prima apparizione in pubblico per il sindaco di Maglie Ernesto Toma dopo le note disavventure giudiziarie.
“Quando, qualche giorno fa, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia di Maglie, Luca Sariconi, mi propose una “chiacchierata” in piazza con i nostri concittadini, per fare il punto su quanto è stato fatto dall’amministrazione per la città, ho colto subito la proposta con entusiasmo», spiega il primo cittadino, «non solo per illustrare il tanto lavoro fatto da tutta la squadra Comune, ma soprattutto perché sentivo il bisogno di dire ai miei concittadini “grazie”. Un sentimento di riconoscenza per essermi stato accanto in uno dei momenti più difficili della mia vita, prima ancora che come sindaco, come uomo».
“L’ampia partecipazione e l’interesse mostrato», aggiunge, «mi hanno dato nuova energia per continuare, nei mesi che restano prima delle prossime elezioni comunali, nel solco del lavoro tracciato. Anche perché ci eravamo riproposti di utilizzare fino all’ultimo centesimo i finanziamenti ricevuti, non farlo sarebbe un vero danno, non solo finanziario, per la nostra comunità».
Toma poi scende nei dettagli: «Abbiamo avuto a disposizione circa 30 milioni di euro di finanziamenti, dei quali nove dal PNRR che sono stati ricevuti, appaltati e i lavori in fasi di ultimazione per rispettare la scadenza di giugno 2026. Per questo ho preso un impegno con i magliesi: illustreremo nei dettagli tutti i progetti per condividerli e per renderli partecipi del cambiamento della nostra città. In meglio!».
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