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Attualità

Come difendersi dagli assalti porta a porta

Energia elettrica e gas. Codici Lecce: “Attenzione: per poter stipulare contratti fittizi, a venditori senza scrupoli sono sufficienti il codice cliente e i relativi dati anagrafici”

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Tante le segnalazioni pervenute in Redazione da persone che, dopo aver   parlato con venditori porta a porta di energia elettrica e gas, si sono viste arrivare a casa bollette senza mai aver dato il proprio consenso ad un nuovo contratto. Per questo   abbiamo chiesto un intervento all’Avv. Stefano Gallotta, Segretario di Codici Lecce, che già si è occupato della vicenda ed è fresco vincitore di una causa per un suo cliente originario di Arnesano che pur vivendo all’estero si è visto recapitare una bolletta per una casa di cui  non conosceva neanche l’esistenza.


L'Avv. Stefano Gallotta, segretario di CODICI Lecce

L’Avv. Stefano Gallotta, segretario di CODICI Lecce


Tanti cittadini salentini vengono quotidianamente contattati “porta a porta” con frasi del tipo: “buongiorno, siamo del servizio energia elettrica, dobbiamo verificare i dati del suo contatore”. Così si ritrovano sull’uscio di casa coppie di sedicenti venditori, vestiti in modo professionale e dotati di tesserino (a volte contraffatto) e cartellino che, senza entrare mai troppo nei dettagli, invitano i malcapitati a esibirgli una bolletta dell’energia elettrica o del gas per poter dimostrare la convenienza e gli abnormi risparmi della propria offerta (in teoria, anche del 30/40% in meno).


A volte, sfruttando l’effetto sorpresa, questi venditori riescono abilmente a far sottoscrivere un modulo “informativo” che, nella realtà dei fatti, si rivelerà essere un nuovo contratto di fornitura: ma questa sottoscrizione non è indispensabile per ritrovarsi nei guai, essendo talvolta sufficiente l’aver mostrato i propri dati anagrafici e il codice cliente POD riportato in bolletta. E il conseguente calvario comporterà un notevole dispendio di danaro, tempo ed energie psico-fisiche. Tutto questo senza aver mai manifestato alcun consenso e/o sottoscritto alcun modulo (semmai, solo quel documento presentato come informativo).


Con l’introduzione del mercato libero dell’energia elettrica e del gas, la guerra tra gestori si svolge porta a porta, spesso attraverso partner esterni ai quali sono appaltati i servizi di vendita, che mandano all’assalto giovani pagati il più delle volte solo a provvigione. Questi ultimi, se privi di scrupoli e ovviamente desiderosi di sbarcare il lunario, finiscono con lo stipulare contratti fittizi, con firme false, con persone trasferitesi altrove o addirittura decedute… e per poter compiere questi illeciti sono sufficienti due semplici dati: il codice cliente e i relativi dati anagrafici che, il più delle volte, vengono inconsapevolmente forniti dagli stessi consumatori.


Il miglior consiglio è di bloccare sul nascere ogni conversazione non aprendo la porta di casa, se ormai sono stati forniti i dati e si sono ricevute bollette da parte di gestori, di rivolgersi ad associazioni di consumatori o legali per ottenere consigli e tutela e di segnalare l’accaduto all’autorità per l’energia elettrica e il gas. È  vero che nel settore operano anche società serie e venditori onesti, ma è chiaro che, finché tali comportamenti fraudolenti continueranno a imperversare, la fiducia nei confronti delle imprese operanti nel mercato libero sarà oltremodo bassa.

anzianaVa detto che, al contrario di ciò che vorrebbero far credere, le aziende fornitrici di energia e gas non sono solo la parte lesa in questa assurda prassi, ossia vittime di partner commerciali a cui si sarebbero affidate in buona fede: ogni azienda ha comunque una responsabilità per “culpa in vigilando”, come disposto a più riprese dall’authority, che ha sanzionato per svariati milioni le imprese del settore!


Occorre poi ricordare che, in base a una delibera dell’authority del 2012, gli operatori del settore hanno l’obbligo, per tutti i contratti siglati per telefono o porta a porta, di contattare il cliente o inviargli una lettera per acquisire la conferma dell’effettiva volontà di aderire all’offerta, dovendo poi, in caso di reclamo, fornire la prova della volontà manifestata dal cliente.


Per concludere, mai fornire i propri dati anagrafici e mai esibire alcuna bolletta a questi agenti; al limite, se proprio volete essere cortesi e non chiudere subito la porta, chiedete loro l’invio a mezzo posta o e-mail della proposta contrattuale per poterla visionare con la dovuta calma e cautela.


Codici Lecce resta a disposizione dei consumatori per fornire consigli e tutela legale sul tema (tel. 0832.391840; email: codici.lecce@codici.org)


Avv. Stefano Gallotta


Attualità

751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

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In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.

È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.

Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing 

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Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio

Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

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Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.

“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.

“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.

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Attualità

Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

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«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

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