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Comprare nel Salento: ecco quanto costa

Listino prezzi: dallo Ionio all’Adriatico la spesa media per l’acquisto di un’abitazione

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Gallipoli è un nome che sta diventando un marchio, sinonimo di estate, turismo e vacanze in tutta Italia ed anche oltre. Se persino dagli Stati Uniti si muovono (in anonimato) multinazionali a caccia di un qualsiasi immobile da acquistare in zona (vedi articolo a pagina 14), Gallipoli non può che farla da padrone nel mercato immobiliare della provincia di Lecce. È qui che si concentra la maggior richiesta di abitazioni, di vario tipo, anche se i valori immobiliari, nella prima parte del 2016, sono stabili. La domanda di seconda casa, a lungo bloccata dalla crisi, è invece in ripresa, in particolare sui piccoli tagli, monolocali e bilocali, ricercati sia per realizzare case vacanza, sia per realizzare acquisti ad uso investimento destinati all’affitto turistico. Il budget messo in conto per il più classico degli immobili ricercati (un bilocale con vista mare) si aggira sugli 80-90 mila euro.  L’attenzione è principalmente catalizzata dalle case tipiche del posto, in pietra leccese e con caratteristiche volte a stella o a botte. Zona calda per il mercato immobiliare è anche la fascia costiera tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. In queste aree marittime si vendono principalmente soluzioni indipendenti, con circa 80 mq di abitazione e 100 mq di giardino circostante, che se nuove hanno prezzi che si aggirano sui 100mila euro. Con unica eccezione la marina di Racale, Torre Suda, dove il mercato immobiliare è caratterizzato da importanti ville patronali, col prezzo medio che di conseguenza si alza sopra i 140mila euro. In questa fascia costiera, negli ultimi anni, c’è stato un discreto sviluppo edilizio che  ha interessato soprattutto le aree più interne, a circa 700 metri dal mare. Chi compra in quest’area apprezza la maggior tranquillità rispetto alla ressa dei centri più gettonati.  In crescita è poi anche l’attrattività di centri storici come quelli di Alliste, Racale e Taviano dove è aperta la caccia a case tipiche, di pietra leccese e con volta a stella, possibilmente da ristrutturare. In questo caso infatti per un’abitazione con 3 camere e giardino il prezzo non supera i 40mila euro. (dati Tecnocasa)


tabellaNel Capo di Leuca, il centro più popolato, Tricase, racchiude una singolare situazione immobiliare, con l’ago della bilancia che restituisce una misura figlia sia dell’interesse turistico legato alle marine, sia alla tipica vendita “da entroterra”. Qui gli immobili residenziali, a settembre 2016, hanno un costo medio di 996 euro per metro quadro, contro i 912 registrati un anno prima.

Un aumento che dimostra un crescente interesse anche verso l’area tricasina (+9,20%). Nel corso degli ultimi 24 mesi, il prezzo richiesto all’interno del comune di Tricase ha raggiunto il suo massimo nel luglio 2016, con 997 euro al metro quadro. Prezzi comunque di molto cresciuti rispetto al punto più basso degli ultimi anni, toccato nel gennaio 2015, quando per acquistare un metro quadro, in media, erano necessari 841 euro.

Piccolo paradosso il mercato della ricercatissima Otranto, oggi assestatosi sui 1.968 euro per metro quadro (settembre 2016), in linea coi 1.919 di settembre 2015, prezzi molto più bassi di quelli praticati nel 2014, quando a ottobre si vendeva al valore di 2.568 euro al metro quadro.

Listini in crescita invece a Maglie dove lo scorso settembre è stato il mese più caro degli ultimi 24, con prezzi per gli immobili residenziali arrivati alla media di 1.119 euro per metro quadro, contro i 925 dell’anno precedente. Un netto +20,95% nel giro di appena un anno. Sembra lontanissimo ottobre 2015 quando si acquistava un immobile al prezzo medio di 909 euro al mq.

Galatina ha vissuto un crollo, un vero e proprio salto nel vuoto, nella scorsa primavera: ad aprile 2016 il costo medio di un immobile si assestava sui 906 euro a mq, nei mesi di maggio e giugno si è scesi rispettivamente a 768 e 762 euro (il punto più basso degli ultimi 24 mesi). Ora l’asticella è in rialzo e fa segnare 868 euro al metro quadro, in linea con gli 889 di un anno fa.

Pochi scossoni al mercato di Casarano invece negli ultimi 24 mesi in cui si è viaggiati sui circa 850 euro al metro quadrato.

Piccole variazioni nell’ultimo periodo: prezzi più alti nel febbraio 2016 (1.095 euro al mq) e più bassi quelli attuali, con settembre che ha fatto segnare 762 euro, in calo di un 11,16% rispetto all’anno scorso. (dati Immobiliare.it)


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Alliste: Merito, Competenze, Educazione

Incontro di FIDAPA BPW-Italy Sezione di Casarano. Se ne parla con l’autrice Annatonia Margiotta, pedagogista e funzionaria della Regione Puglia. Cerimonia Passaggio di Consegne al direttivo guidato da Pamela Lecci per il biennio 2025-2027

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Una domenica mattina all’insegna della cultura e della condivisione di pensieri su temi importanti: educazione, partecipazione, solidarietà, responsabilità, competenze, trasparenza, merito.

Appuntamento organizzato da FIDAPA BPW Italy sezione di Casarano, presso “Le Palummare da Erminia” nella campagna di Alliste.

In occasione della cerimonia del passaggio di consegne dal vecchio al nuovo direttivo la neoeletta presidente Pamela Lecci, che succede a Ida Giannelli, ha voluto aprire il biennio 2025/2027 con un tema di grande attualità, quello della buona comunicazione come mezzo efficace per raggiungere la parità, concepito nell’ambito del più ampio tema nazionale: “La Potenzialità delle donne nel terzo millennio: imprenditoria, tecnologia, comunicazione”.

Dopo i saluti di Emiliana Trentadue, presidente Fidapa Bpw Italy Distretto Sud Est, Ottavio De Nuzzo, sindaco di Casarano, Renato Rizzo, sindaco di Alliste e Antonella Pappadà, Consigliera di parità Provincia di Lecce e l’introduzione di Anna Maria Tunno, vicepresidente Fidapa Bpw Italy Distretto Sud Est, seguirà l’incontro con Annatonia Margiotta, pedagogista, mediatore familiare, formatrice, attivista da sempre impegnata sul fronte dei diritti civili e dell’inclusione e funzionaria della Regione Puglia, responsabile Interventi per la Diffusione della Legalità, che presenterà il suo nuovo volume “Valorizzare Merito e Competenze.

Gli obiettivi di un’onirica Agenda Onu 2080”, pubblicato da Edizioni dal Sud.

Questo libro nasce come un appello etico e pedagogico che invita a riflettere su una verità semplice ma urgente: una comunità cresce solo quando offre a ciascuno la libertà e le condizioni per emergere attraverso il proprio impegno.

Senza il riconoscimento del merito, delle competenze e della responsabilità personale, nessuna società può dirsi davvero giusta.

Ma il merito non è un privilegio per pochi: è la possibilità, per tutti, di dimostrare il proprio valore.

Dialogherà con lei e riflettere su concetti utili a costruire una società equa e trasparente ci sarà la giornalista e socia FIDAPA Mariella Piscopo, che passerà poi la parola a Fiammetta Perrone, past presidente nazionale Fidapa e a Rosario Tornesello, direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia per gli interventi conclusivi.

A seguire ci sarà la cerimonia del passaggio di consegne per il biennio 2025 -2027 al nuovo consiglio di presidenza di sezione così composto: Presidente Avv.Pamela Lecci, Vicepresidente Marilù Rega, Segretaria Rossella Memmi, Tesoriera Lucrezia Totaro, Past Presidente Ida Giannelli.

Nel collegio dei revisori dei conti sono state elette Katya Toma, Donatella Tamborrini e Tiziana Marigliano; nel consiglio Anna Adamo, Filomena Giannelli, Donata Lagna, Maria Grazia De Matteis, Gabriella Marra, Daniela Inguscio e la rappresentante Young Cristina Bray.

“La FIDAPA in quanto movimento di opinione non può non tenere conto di quanto sia importante una comunicazione che valorizzi l’identità di genere e l’immagine della Donna, valorizzando il suo ruolo sociale ed economico – sostiene Pamela Lecci presidente Fidapa Bpw Italy sezione di Casarano – Sarà nostro impegno per il nuovo biennio promuovere una comunicazione consapevole e responsabile che sensibilizzi il territorio sull’importanza delle parole, sfidando gli stereotipi di genere e linguaggi spesso offensivi e discriminatori. Diffondere una cultura di genere che influenzi positivamente mentalità, comportamenti e stili di vita”.

 

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Blitz antimafia nel sud Salento, sgominato clan

Ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, lesioni personali aggravate, tentata estorsione, ricettazione, detenzione abusiva di armi, con l’aggravante del metodo mafioso

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Come già anticipato da questo sito, tra Racale, Alliste, Taviano, Melissano e Gallipoli e presso la casa circondariale di Lecce, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno portato a termine una vasta operazione contro un’organizzazione criminale radicata nel basso Salento.

L’intervento ha mobilitato 110 militari, supportati dai comandi territoriali, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, dal Nucleo Cinofili di Bari e militari dell’11° Reggimento “Puglia”.

Su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 18 persone, 17 in carcere e una ai domiciliari, su un totale di 33 indagati.

Gli arrestati sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate, tentata estorsione, ricettazione e detenzione abusiva di armi, con l’aggravante del metodo mafioso.

Tutto comincia nel marzo del 2022, quando un giovane di 22 anni di Taviano venne attirato in una trappola con la scusa di un incontro chiarificatore.

All’interno di un’abitazione, ad attenderlo non c’erano parole, ma pugni e minacce: è stato picchiato brutalmente e costretto a consegnare 700 euro, il prezzo di un debito contratto per l’acquisto di droga.

I suoi aguzzini lo hanno obbligato a mettersi alla guida della propria auto, con due di loro a bordo, per recuperare il denaro da casa.

Quando il ragazzo è sceso dal veicolo, gli hanno sottratto persino le chiavi, per impedirgli ogni via di fuga.

Quello che sembrava un episodio di cronaca nera isolato si è rivelato ben presto la punta dell’iceberg di una organizzazione criminale ramificata, capace di muovere ingenti quantità di droga e di esercitare un controllo capillare sul territorio, in perfetto stile Sacra Corona Unita.

L’operazione, denominata Pit Bull, prende il nome dalla razza dei cani che custodivano la casa di uno dei sodali e che hanno aggredito i carabinieri durante un primo intervento di ricerca.

Per mesi i militari dell’Arma hanno seguito le tracce del clan, intrecciando intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, osservazioni discrete e perfino ricognizioni aeree.

Un lavoro paziente che ha svelato un traffico continuo di cocaina, eroina, marijuana e hashish, smerciati non solo nei centri abitati ma anche nelle località marine più frequentate della zona.

Al vertice della riorganizzata compagine criminale c’è il giovane rampollo, Vito Paolo Vacca, un nome che per il basso Salento suona come un’eredità pesante.

Il 31enne di Racale, nipote di Vito Paolo Troisi, storico capo dell’omonimo clan, è considerato l’erede naturale di quella frangia della Sacra Corona Unita che, dagli anni ’90, controlla il traffico di sostanze stupefacenti nell’area, avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo mafioso in quanto appartenente alla famiglia Troisi e della disponibilità di armi.

Figlio del defunto Angelo Salvatore Vacca, ergastolano per omicidio, Vito Paolo ha preso le redini del gruppo dopo la morte del padre, avvenuta il 23 agosto 2024, mentre era ai domiciliari per gravi patologie oncologiche.

La sfarzosa cerimonia funebre del padre – celebrata il giorno seguente nella chiesa San Giorgio Martire di Racale, con una carrozza dorata trainata da quattro cavalli neri – è stata un vero e proprio manifesto di potere, evocativo dei riti ostentati che le mafie utilizzano per riaffermare la propria presenza sul territorio.

Nell’organizzazione, ruolo fondamentale è stato quello delle donne di famiglia.

Sei di esse, infatti, tutte raggiunte da misure cautelari, gestivano lo spaccio e lo stoccaggio della droga, controllando approvvigionamenti, consegne e contabilità. In particolare, la coniuge di Vito Paolo Vacca sostituiva il marito in sua assenza, occupandosi personalmente della distribuzione delle dosi, del rifornimento delle scorte e della gestione dei proventi illeciti.

La droga, chiamata in codice “cento” o “pietre”, veniva prelevata più volte al giorno da nascondigli sicuri, nascosta in buste della spesa o cartoni di vino e detersivi per passare inosservata.

Una volta preparate le dosi, il cellophane usato per il confezionamento veniva bruciato per cancellare ogni traccia di odore e residuo.

Un sistema collaudato che ha permesso al clan di accumulare ingenti profitti.

Infatti, in un’intercettazione, il Vacca parla di un’operazione finanziaria costata circa 774mila euro che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre due milioni di euro all’organizzazione.

Il bilancio dell’operazione è imponente: sette arresti in flagranza, il sequestro di 22 chili di cocaina, 10 chili di marijuana, 3,5 chili di eroina, 9 chili di hashish e beni per un valore di circa 91mila euro.

Il giudice per le indagini preliminari di Lecce ha ritenuto gravi gli elementi investigativi acquisiti condividendo l’impostazione accusatoria ed emettendo dunque l’ordinanza di custodia cautelare a cui il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha dato esecuzione nella mattinata.

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Mafia: vasta operazione dei carabinieri, arresti in corso

Militari dell’Arma impegnato in un blitz tra tra Racale, Alliste, Taviano, Melissano e Gallipoli

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È in corso, dall’alba di oggi, una vasta operazione contro la criminalità organizzata condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Lecce tra Racale, Alliste, Taviano, Melissano e Gallipoli.

I militari dell’Arma stanno eseguendo provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, lesioni personali aggravate, tentata estorsione, ricettazione, detenzione abusiva di armi, con l’aggravante del metodo mafioso.

L’operazione coinvolge più di 110 militari del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate, tra cui militari dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), dello Squadrone Eliportato Cacciatori“Puglia”.

I dettagli dell’operazione saranno divulgati in nelle prossime ore.

 

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