Attualità
Corsano: l’ex Sindaco attacca
Secondo l’ex sindaco Biagio Raona, oggi capogruppo all’opposizione (Unione Democratica), Corsano “oggi è un paese completamente allo sbando. Sono passati

Secondo l’ex sindaco Biagio Raona, oggi capogruppo all’opposizione (Unione Democratica), Corsano “oggi è un paese completamente allo sbando. Sono passati due anni dall’insediamento dell’attuale Amministrazione, che ha ereditato progetti finanziati per più di due milioni e mezzo ed un piano di lottizzazione approvato in maniera definitiva, quindi c’erano tutti i presupposti per un mandato felice. Invece non hanno dato esecutività alla lottizzazione che riguarda 60 famiglie, bloccando di fatto l’economia del paese che ruota intorno all’edilizia. Hanno trovato mille motivi, a mio avviso (“e anche secondo il parere dei legali”) futili, per bloccare la lottizzazione”. Dalla maggioranza, però, si parla di 10 punti critici. “In merito ho presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale e mi hanno risposto con una relazione della responsabile dell’Ufficio Tecnico, che indicava proprio queste famose dieci criticità. Che però, secondo i migliori avvocati del Salento da noi interpellati, non esistono. Ad esempio, loro dicono che i comparti C1 e C2 vanno tenuti distinti quando invece, se si è nel comparto C2, si può essere trasferiti a patto di mantenere tutti i parametri del C1 per non essere avvantaggiati. Poi ci dicono che il vecchio Piano di Fabbricazione risalente alla fine degli anni Settanta, su cui si basa Corsano, preveda una strada che secondo il responsabile non farebbe volumi: ammesso che i volumi fossero stati conteggiati, questi sono stati distribuiti su tutti i proprietari, mica solo su uno… Allo stesso modo, ci contestano la previsione delle aree standard vicino la piazza esistente. Ma quella era una scelta più o meno condivisibile, mica un errore!”. Cosa chiedete a chi amministra? “Di rispettare le regole che devono valere per tutti senza distinzioni tra amici e nemici o chi ha votato gli uni o gli altri”. Raona poi insiste sulla “fortuna del sindaco Biagio Cazzato e dei suoi nel ritrovarsi progetti finanziati per oltre due milioni e mezzo di euro. Eppure in due anni hanno aumento le tasse e ridotto i servizi. Hanno quindi chiesto sacrifici ai cittadini stando bene attenti, però, a non toccare le loro indennità e quindi i loro privilegi. Tutto ciò mi sembra onestamente eccessivo. Ricordo che nell’ultimo anno di legislatura del mio mandato, per affrontare i problemi di bilancio abbiamo azzerato quasi completamente le indennità (“250 euro simboliche”). Ma c’è un altro aspetto sul quale Raona punta il dito: “Stiamo vivendo un momento difficile, con tante famiglie in difficoltà, e quando si recano in Comune per chiedere aiuto, non hanno un punto di riferimento perché l’Assessorato ai Servizi sociali oggi è ad interim a carico de Sindaco. Ma come fa il primo cittadino ad ascoltare tutti con i numerosi impegni che si ritrova? Semplice, non li ascolta…!”. Ma anche sulla cultura Raona ha qualcosa da dire: “Avevamo un Assessore che aveva rapporti continui con le associazioni presenti sul territorio. Oggi questo non accade e gli attuali amministratori sono stati capaci anche di disperdere un patrimonio come quello del Carnevale di Corsano: hanno ritenuto non importante una tradizione trentennale. E non basta dire che “manca il capannone”, tanto più che con il progetto “Bollenti Spiriti” avevamo ottenuto un finanziamento di circa 200mila euro per costruire un capannone in cui lavorare la cartapesta. Per 5-6mila euro hanno stralciato dal progetto il capannone e bye bye al Carnevale”. Raona infine si lascia andare ad una battuta, che però, a suo dire “fotografa pienamente la realtà: Corsano oggi è al buio da tutti i punti di vista. Loro dicono di aver risparmiato, ma se tagliano completamente l’illuminazione pubblica… E, sul modello napoletano, pensate che hanno aumentato del 65% l’addizionale sul consumo dell’energia elettrica per coprire i costi della raccolta dei rifiuti. A Corsano, però, il 98% paga regolarmente la Tarsu e quindi con questa mossa, oltre che mettere le mani nelle tasche dei cittadini, li offendono pure! Per il bene del paese sarebbe meglio che se ne andassero a casa, ma sarà molto difficile considerato l’attaccamento alle poltrone. Spero passino in fretta questi due anni e più che mancano e che nel frattempo facciano meno danni possibile”. Questa è oggi Corsano vista dell’opposizione. Non mancheremo ovviamente di ospitare anche il Sindaco o i rappresentanti dell’Amministrazione nel caso volessero far conoscere anche il loro punto di vista.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica
Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.
Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.
Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.
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Attualità
Rifiuti dall’auto, tolleranza zero
Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.
La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.
«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità», dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».
Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.
«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».
Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.
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Attualità
Lavoro, domanda e offerte
Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.
In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.
Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.
Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati, seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.
Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.
Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.
A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE
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