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Attualità

Corsano : la guerra delle tasse

IMU e Tares, Biagio Raona: “Una follia adottare l’aliquota massima sulla seconda casa”. La maggioranza: “Disposta l’applicazione dell’aliquota minima consentita dalla legge”

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Emigranti che tornano a casa solo 15 giorni l’anno, ma mantengono l’abitazione costruita con tanti sacrifici da loro stessi a dai genitori perché non vogliono rompere quel cordone ombelicale che li lega saldamente alla loro terra d’origine. Accade però che, per colpa delle ristrettezze economiche, del patto di stabilità e dello scarso buonsenso di taluni amministratori, quei 15 giorni di anelato ritorno nel proprio paesino finiscano col pesare troppo sulle tasche del povero emigrante: per lui è una seconda casa è l’IMU è una batosta. In più è costretto a pagare la tassa sulla spazzatura ben di più rispetto a quei 15 giorni di potenziale produzione di rifiuti. A conti fatti forse gli converrebbe trascorrere quei 15-21 giorni in un albergo vicino al mare…

Quanto descritto accade i tanti dei nostri Comuni, al pari di altre situazioni particolari come l’usufrutto che gli anziani genitori mantengono sulla casa costruita per i figli impegnati lontano per studiare o lavorare e nella speranza, un giorno, di riaverli vicini, in paese. In particolare, quest’estate abbiamo ricevuto alcuni nostri emigranti in Redazione e raccolto la loro indignazione per quanto sta avvenendo a Corsano laddove oggi per l’IMU, la Tares e le tasse in genere, è in corso un’aspra polemica tra le parti politiche. Non le manda certo a dire il Consigliere di Unione Democratica, Biagio Raona: “È una follia adottare l’aliquota massima per l’IMU sulla seconda casa a Corsano. Non è certo un polo di attrazione turistica, né un centro in espansione con tante persone pronte a costruire una nuova casa. Abbiamo però tanti emigranti, perché metterli nelle condizioni di vendere tutto o non costruire affatto? Portare l’aliquota al 10,6 per mille, cioè al massimo, è stata una pessima scelta. A mio avviso, la loro andrebbe considerata addirittura come prima casa”. Raona spiega come “dall’opposizione abbiamo avanzato delle proposte per agevolare proprio gli emigranti, ma anche la vecchietta ricoverata presso un istituto sanitario (“oltre a pagare la retta dell’istituto dovrà pagare la sua come seconda casa”) o gli anziani genitori che mantengono l’usufrutto su un’abitazione diversa dalla prima. Non abbiamo avuto risposte se non un irrisorio “a Corsano non ci sono anziani ricoverati in strutture sanitarie”… mbah!”. E sulla Tares il Consigliere di minoranza aggiunge: “Non si possono aumentare i costi per i nostri piccoli commercianti (ortofrutta, pescherie, ecc.) in un periodo come questo. Corsano non è certo un polo di attrazione commerciale e chi mantiene ancora in piedi la sua bottega, ha solo clienti del posto. Vogliamo costringerli a chiudere?”. Secondo Raona “l’unico obiettivo della maggioranza è fare cassa senza guardare in faccia nessuno! Se ne abbiamo discusso? Solo in Consiglio comunale: per quest’Amministrazione le decisioni le prendono in pochi nel chiuso di una stanza, scavalcando anche gli altri componenti della maggioranza stessa”.

L’Amministrazione comunale da parte sua, a mezzo volantino, ha parlato di “Opposizione disinformata” che “inganna i corsanesi”. Nel volantino si sottolinea che “la Tares è stata disposta dal Governo Monti e non dall’Amministrazione guidata da Biagio Cazzato” e che “l’Amministrazione comunale ha disposto responsabilmente l’applicazione dell’aliquota minima consentita dalla legge”.

Pronta la replica dell’Opposizione con un altro volantino a firma di Unione Democratica (Biagio Raona, Cosimo Bello, Laura De Francesco e Vito Casciaro), La Svolta Democratica (Fabrizio Licchetta) e del consigliere indipendente Donato Longo: “Se è vero che la Tares è stata voluta dal Governo Monti, è drammaticamente vero che l’Amministrazione di Corsano non ha previsto né esenzioni, né agevolazioni o riduzioni per particolari situazioni come suggerito dalle opposizioni e come, d’altronde, adottato da altri Comuni anche del Salento”. Intanto tra meno di un anno a Corsano si tornerà a votare…


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Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco

Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026

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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.

«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».

Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».

L’APPELLO

C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».

«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».

«CANDIDATO AUTOREVOLE»

La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».

LA PRESENTAZIONE

Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Attualità

Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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