Attualità
Dal Salento segnali di ripresa
In crescita il tessuto imprenditoriale: 592 imprese in più tra aprile e giugno
Positivi i dati dell’anagrafe delle imprese salentine tra aprile e giugno 2014. La Camera di Commercio di Lecce in tale lasso di tempo ha ricevuto 1.526 domande di iscrizione a fronte di 934 domande di cancellazione con un saldo positivo di 592 imprese, che compensa quasi completamente il risultato negativo del primo trimestre (-645).
Il tasso di crescita delle imprese salentine nel trimestre considerato è stato dello 0,83%, un risultato che colloca la provincia di Lecce al 14° posto nella graduatoria delle province italiane e al secondo in ambito regionale. Tra le province pugliesi è Foggia che realizza il miglior risultato sia in termini assoluti, con un saldo di 631 imprese, che relativi, con un tasso di sviluppo dello 0,89%. Segue Lecce e poi Brindisi con un saldo di 211 aziende (+0,59%), Taranto con 263 (0,55%) e Bari con 509 imprese in più (0,34%). La graduatoria nazionale è aperta e chiusa da due provincie del sud: Crotone in pole position con un tasso di crescita dell’1,29% (e 217 imprese), fanalino di coda Caltanissetta che chiude la classifica con lo 0,02% e un saldo si sole 4 unità. Tutte le province registrano quindi saldi positivi, con un tasso di crescita medio dello 0,59%.
Per quanto riguarda la provincia salentina, nel trimestre considerato, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, sono risultate sostanzialmente stabili le cancellazioni 934 contro le 925 del 2013, mentre sono aumentate le iscrizioni da 1.431 (2013) alle attuali 1.526. Complessivamente lo stock delle imprese registrate è di 71.984 leggermente diminuito (-0,70%) rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (72.513). Anche le localizzazioni sono diminuite dello 0,10%: da 84.176 al 30.6.2013 sono passate alle attuali 84.050.
I settori
Tutti i settori economici evidenziano saldi positivi ad eccezione del manifatturiero che tra aprile e giugno registra un saldo negativo di 34 aziende, delle quali 16 riconducibili al settore dell’abbigliamento, 5 al comparto tessile e 7 al settore della fabbricazioni di prodotti in metallo. Saldi negativi anche per il comparto trasporto e magazzinaggio (-3), per i servizi di informazione e comunicazione (-3) e attività immobiliari (-3). Saldi positivi, invece, registrano sia il settore del commercio con +29 imprese e quello delle costruzioni + 24, analogamente i servizi alloggio e ristorazione con un saldo positivo di 20 aziende tra aprile e giugno.
Le forme giuridiche
Oltre il 52% dell’incremento complessivo delle imprese è stato determinato dalle imprese individuali (311 su 592), il rimanente 47,5% dalle società sia quelle di capitali che quelle di persona e dalle altre forme societarie (in totale 281 su 592). Le società di capitale, pari a un saldo di 224 unità detengono nel trimestre il più elevato tasso di sviluppo 1,77%, seguite dalle altre forme societarie pari ad un incremento di 31 unità con un tasso di crescita dell’1,12%, le imprese individuali registrano un saldo di 311 aziende e un tasso di crescita dello 0,65% , mentre le società di persone crescono di ulteriori 26 unità e un tasso di sviluppo dello 0,33%.
Le imprese individuali, pari a 48.322 unità, costituiscono il 67% del tessuto produttivo salentino, le società di capitale con 12.911 aziende rappresentano il 18% mentre quelle di persone l’ 11% (7.942); infine le altre forme societarie, appena 2.809, rappresentano il 4% dello stock delle imprese.
Le imprese artigiane
Le imprese artigiane al 30 giugno sono 18.693 con un saldo positivo di 53 imprese non sufficienti a bilanciare il saldo pesantemente negativo del 1° trimestre (-358). Le nuove iscrizioni sono state 334 a fronte di 281 cancellazioni, il tasso di crescita nel trimestre è stato pari a +0,28% sostanzialmente stabile rispetto al 2° trimestre 2013 (+0,26%). Saldi negativi si registrano nel settore commercio (-7), nel manifatturiero (-8), servizi di informazione e comunicazione (-5). Viceversa nel comparto costruzioni si registra un saldo positivo di 39 aziende, nel settore dei servizi alle persone ulteriori 15 imprese, 6 imprese nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione e altrettante nei servizi di noleggio, agenzie viaggio servizi di supporto alle imprese.
L’universo delle imprese artigiane è costituito essenzialmente da tre settori: si tratta nell’ordine del settore “altri servizi” sostanzialmente i servizi alla persona, nel quale le imprese artigiane costituiscono il 90% delle imprese del settore; delle costruzioni di cui le imprese artigiane costituiscono il 70% e infine le attività manifatturiere che costituiscono il 64% del settore.
Le crisi d’impresa
Nel periodo gennaio-giugno sono state aperte 52 procedure fallimentari, per un aumento pari dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2013 (48 fallimenti ). E’ il settore del commercio che detiene il maggior numero di fallimenti, esattamente 19 procedure con un incremento percentuale rispetto al primo semestre 2013 di oltre il 46%. Gli altri settori maggiormente colpiti sono il comparto manifatturiero con 14 fallimenti e l’edilizia con 10 aperture fallimentari. I concordati preventivi, la procedura concorsuale che si attua per evitare il default, tra gennaio e giugno di quest’anno sono stati 9, nel semestre dello scorso anno sono stati 7. In relazione alle forme giuridiche i fallimenti hanno riguardato nell’85% dei casi le società di capitale, con 44 aperture fallimentari, i fallimenti delle le imprese individuali sono 5 nel periodo considerato. Anche in relazione ai concordati preventivi sono le società di capitale che sono quasi interamente interessate: su 9 procedure apertesi nel semestre, 7 sono riconducibili a tale forma societaria. Per quanto concerne il settore economico 5 sono riconducibili all’industria manifatturiera e 3 al commercio.
Appuntamenti
Santa Cesarea: 18 milioni per il Polo Termale Sportivo
Finanziamento stanziato dal Ministero degli esteri nell’ambito de il “Turismo delle Radici”. Domattina la conferenza stampa di presentazione
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Una conferenza stampa per illustrare il finanziamento di 18 milioni di euro stanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, rientrante nella strategia nazionale per promuovere il “Turismo delle Radici”.
Il finanziamento è destinato al recupero e alla riqualificazione del Polo Termale Sportivo di Santa Cesarea Terme.
Alla Conferenza, in programma domani, a partire dalle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Santa Cesarea Terme (via Roma, 159), interverranno il sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve e l’on. Andrea Caroppo.
Attualità
Natale di disagi in 20 uffici postali
Comunità senza sportelli e Atm, lavoratori sotto stress. Tra novembre e aprile si succederanno ben 14 chiusure nel Salento: ma le difficoltà saranno ben più diffuse. La Cgil chiede l’intervento del Prefetto. Ristrutturazioni in contemporanea per il progetto Polis, alle quali si sommano le chiusure per eventi criminosi. Cgil, Slc e Spi chiedono un tavolo prefettizio e fanno appello ai sindaci per pretendere l’apertura di uffici mobili.
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Si preannuncia un Natale… di passione per utenti e lavoratori degli uffici postali salentini.
Nel periodo festivo e in quello prenatalizio Poste Italiane chiuderà undici uffici postali, il cui carico di lavoro sarà riversato su sei sedi extra comunali (oltre che in due container ed in altri uffici nel medesimo Comune).
La nuova organizzazione riguarderà complessivamente 20 uffici postali.
I disagi si avvertiranno in 18 centri abitati.
Le chiusure sono disposte quasi tutte nell’ambito di “Polis”, progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha come obiettivi ammodernamento e digitalizzazione degli uffici postali nei piccoli centri abitati d’Italia.
In provincia di Lecce i disagi provocati da questi lavori di ristrutturazione vanno però a sommarsi a quelli prodotti dagli assalti ai postamat degli ultimi mesi, che hanno causato lunghi lavori di ristrutturazione e l’attivazione degli Atm solo nell’orario di apertura degli uffici.
Cgil, Slc e Spi chiedono la convocazione di un tavolo al Prefetto e fanno appello ai sindaci affinché pretendano l’apertura di uffici mobili nei comuni interessati dalle chiusure.
LE CHIUSURE
Nelle prossime settimane Poste Italiane, nel solco del completamento del progetto Polis, procederà, dunque, alla totale chiusura dei seguenti uffici postali (tra parentesi il periodo di chiusura e l’ufficio postale che prenderà in carico l’attività): Acquarica del Capo (dal 20 novembre al 7 aprile, con appoggio su Presicce), Castro (fino al 7 aprile, su Vignacastrisi), Galatina 1 (fino al 10 dicembre, su Galatina), Leverano (fino al 29 dicembre per evento criminoso, su container), Melendugno (dal 17 novembre al 7 gennaio, su Calimera), Sanarica (dal 26 novembre al 13 aprile, su Minervino), Spongano (dal 4 novembre al 15 dicembre, su Diso), Squinzano (dal 9 dicembre al 28 gennaio, su Campi Salentina), Surbo (fino all’11 dicembre, su un container nella stessa Surbo in piazza Aldo Moro), Trepuzzi (dal 24 novembre al 13 gennaio, su Novoli), Vernole (dal 25 novembre al 13 aprile, su Castrì di Lecce).
A queste chiusure, che attraversano il periodo natalizio o lo sfiorano, si aggiungono anche quelle di Tiggiano (fino al 17 novembre, su Alessano), Sogliano (fino al 26 novembre, su Cutrofiano).
DANNI A COMUNITÀ, ANZIANI E LAVORATORI
Le comunità servite dagli uffici chiusi (tranne dove è stato attivato l’ufficio mobile nel container) per utilizzare i servizi postali e per i prelievi dagli Atm dovranno spostarsi, perciò, in altri comuni.
Dal canto loro le comunità che ospiteranno il carico derivante dalle chiusure dovranno sicuramente fronteggiare rallentamenti ed attese finora sconosciute.
Come evidenziano i segretari generali Tommaso Moscara (Cgil Lecce), Monia Rosato (Slc Cgil Lecce) e Fernanda Cosi (Spi Cgil Lecce), «L’impatto sarà forte soprattutto sulla popolazione più anziana, a lungo sensibilizzata a rivolgersi agli sportelli per evitare scippi e furti, e che ora devono fare i conti con un’oggettiva difficoltà a spostarsi da un comune all’altro. Il tutto avviene nell’ambito dell’accordo Polis, firmato da Slp Cisl, ConfsalCom, UglCom e Failp Cisal, ma non sottoscritto da Slc Cgil e UilPost. Soprattutto avviene senza tenere in alcuna considerazione i disagi causati a cittadini e dipendenti, quando di norma Poste Italiane dovrebbe prevedere l’installazione di appositi container che suppliscono alla chiusura temporanea dell’ufficio».
«Siamo consapevoli che il completamento del progetto Polis serva a migliorare i servizi nelle piccole comunità», spiegano i segretari generali territoriali di Cgil, Slc e Spi. «esprimiamo, però, dissenso su una programmazione dei lavori calata piramidalmente dalla Direzione Lavori di Poste Italiane. Un modus operandi che viola la normativa e che non tiene il polso della situazione locale, soprattutto in un periodo di per sé critico come quello prenatalizio, in cui è facilmente prevedibile un vero e proprio assalto dei cittadini per le scadenze di fine anno, per gli invii dei pacchi postali o ancora per il pagamento delle mensilità e delle tredicesime ai pensionati. Il tutto aggravato dalle limitazioni sull’uso degli Atm per disposizioni di ordine pubblico. Chiediamo al prefetto l’apertura di un tavolo alla presenza delle organizzazioni sindacali e si fa appello ai sindaci di pretendere l’installazione di un ufficio mobile».
CONSEGUENZE SUL LAVORO
«Da non sottovalutare inoltre le ripercussioni sul benessere del personale, come sottolinea Monia Rosato: «La nuova organizzazione del lavoro crea una serie di conseguenze di carattere logistico e di trasporto. Questa situazione rende precaria la condizione lavorativa dei lavoratori postali interessati. Oltre a subire le crescenti pressioni commerciali dall’azienda, nelle prossime settimane saranno sottoposti anche ad un evidente e pesante carico di lavoro aggiuntivo, allo stress lavorativo costante, alla mobilità sul territorio e ad una flessibilità operativa dovuta alla mancanza di spazi»
Appuntamenti
Io Non Mollo Day: domenica a pranzo, a Martano
Domenica alle 13, in Largo Primo Maggio, oltre 1700 persone sedute a tavola con un solo grande obiettivo: partecipare alla grande gara di solidarietà organizzata dell’associazione Io non Mollo – Amici di Paolo Aps
Presentata Io Non Mollo Day 2025, la grande giornata di solidarietà promossa dall’associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo Aps, con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Martano, e la collaborazione di tutte le associazioni locali.
L’appuntamento, in programma domenica 9 novembre, dalle ore 13, in Largo Primo Maggio a Martano, si conferma molto atteso e partecipato.
Paola Masciullo, presidente dell’Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS, ha raccontato la storia e la missione dell’associazione, nata per volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici uniti nella battaglia contro il cancro.
Paola ha ricordato come l’associazione continui a rappresentare un punto di riferimento per pazienti oncologici, famiglie e caregiver, grazie ai progetti di ascolto e sostegno psicologico attivati negli ultimi anni.
Giovanna Petrachi, responsabile dei progetti Io Non Mollo, ha illustrato le attività realizzate nel 2025 e i nuovi obiettivi in cantiere, sottolineando «l’importanza di fare rete sul territorio per fare sempre di più», in sinergia con istituzioni, enti sanitari e associazioni.
Roberta Perrotta, membro del direttivo dell’associazione, ha annunciato «con emozione» che «sono già 1700 le persone prenotate per il grande Pranzo di Beneficenza, cuore pulsante della giornata del 9 novembre, un momento di condivisione e solidarietà che trasforma Martano in un’unica, grande tavolata di amicizia e speranza».
RADICI E CUORE, UN ULIVO PER RICORDARE
Valentina Turi dell’associazione Olivami, partner dell’edizione 2025, ha presentato il progetto “Radici e Cuore”, un’iniziativa dedicata alla rigenerazione del territorio attraverso la cura degli ulivi.
Valori che accomunano e hanno fatto incontrare in un progetto virtuoso, le due associazioni.
Olivami ha donato un terreno piantumato con 360 ulivi, ognuno dei quali sarà dedicato a chi ha combattuto o combatte contro una patologia oncologica.
Il primo ulivo è stato intitolato a Paolo Perrotta, fondatore dell’Associazione, e il secondo albero piantumato, all’attuale presidente, Paola Masciullo.
IO NON MOLLO, PIÙ DI UN MOTTO
Durante il pranzo di beneficenza sarà possibile acquistare l’olio di Olivami; il ricavato sarà interamente devoluto all’ Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS.
L’invito corale resta quello di partecipare e a sostenere la causa: «“Io non mollo” è molto più di un motto, è un messaggio di forza, di amore e di vita condivisa».
«SOLIDARIETÀ, CULTURA E IMPEGNO CIVILE»
Fabio Tarantino, presidente facente funzioni della Provincia di Lecce e sindaco di Martano, ha sottolineato il valore di una comunità che sa farsi rete: «Io Non Mollo Day è la dimostrazione più autentica di cosa significhi fare comunità. Martano e tutto il Salento si stringono ogni anno attorno a un messaggio di forza e di speranza che va oltre i confini del nostro territorio. La Provincia di Lecce è orgogliosa di sostenere un’iniziativa che unisce solidarietà, cultura e impegno civile, in memoria di Paolo e nel segno di un bene condiviso».
MUSICA, ENERGIA E CUORE
Largo Primo Maggio si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto dove la musica sarà protagonista e motore di solidarietà.
Sul palco si alterneranno i Li Vasapiedi & Friends, pronti a infiammare il pubblico; i Taranta Project & Marmo, che porterà l’energia della pizzica contaminata da sonorità contemporanee; e Mattia Mazzotta, voce intensa e autentica del nuovo cantautorato pugliese.
Un concerto collettivo che farà aggiungerà ritmo alle emozioni e che renderà Io Non Mollo Day 2025 un grande abbraccio di musica e solidarietà.
L’ASSOCIAZIONE
L’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo Aps nasce dalla volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici, accomunati dalla battaglia contro il cancro, di dare sostegno a chi è colpito dalla malattia.
esperienze condivise di paure, di ansie e di speranze, di domande indugiate e di risposte attese; su queste esperienze si realizza l’esigenza di testimoniare quanto sia importante il supporto psicologico non solo per i malati ma anche per le loro famiglie.
Una diagnosi di cancro, infatti, sconvolge la vita del paziente e quella dei suoi cari. Il percorso di cura interessa emotivamente entrambi.
Le informazioni sulla malattia, l’accettazione e l’elaborazione della stessa, le cure lunghe e talvolta invalidanti, necessitano indubbiamente di un supporto psicologico appropriato.
Parola d’ordine per l’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo: fare rete sul territorio per fare sempre di più.
Tra i traguardi raggiunti insieme ai partner quali le ASL con i suoi Dirigenti Medici, le istituzioni locali rappresentate ai massimi livelli e altre associazioni locali, Io Non Mollo – Amici Di Paolo annovera l’apertura di un punto d’ascolto a Martano e nel 2022 l’Ora del Caffè (questo il nome del punto d’ascolto e di sostegno psicologico) è stato inaugurato presso l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli oltre ai punti di ascolto dell’Istituto Trinchese, di Zollino, Martignano e del punto di ascolto aperto presso i medici di base di Martano.
L’associazione Io Non Mollo ha dotato, inoltre, sia l’Oncologico Giovanni Paolo II di Lecce che l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli di una postazione con un casco refrigerante per le pazienti sottoposte a trattamenti chemioterapici.
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