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Differenze e analogie tra piattaforme iGaming italiane e svizzere

Come in Italia anche in Svizzera solo alcuni soggetti, titolari di determinati requisiti, possono offrire gioco online. Le piattaforme italiane di base devono ottenere la licenza dai Monopoli di Stato, concessione che può essere anche revocata nel caso non venissero rispettati alcuni doveri come gli standard di sicurezza nei confronti degli utenti…

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Differenze e analogie tra piattaforme iGaming italiane e svizzere


Il Casinò di Campione d’Italia, exclave italiana in Svizzera, è solo il centro più famoso dei tanti spazi dedicati al gioco tra i due stati confinanti. Capita spesso infatti che le dogane di entrambi i paesi siano attraversate da turisti in cerca di tavoli verdi e divertimento. Un confine diverso è quello del gioco online, visto che ogni nazione rivendica e applica una serie di normative e tassazioni esclusive per quanto riguarda l’azzardo nella versione web e mobile. Vedremo quali sono le principali differenze e analogie tra le piattaforme di iGaming italiane e svizzere, concentrandoci sugli aspetti che interessano in particolare i giocatori. 


Il gioco online in Svizzera e in Italia: i punti di confine


Come in Italia anche in Svizzera solo alcuni soggetti, titolari di determinati requisiti, possono offrire gioco online. Le piattaforme italiane di base devono ottenere la licenza dai Monopoli di Stato, concessione che può essere anche revocata nel caso non venissero rispettati alcuni doveri come gli standard di sicurezza nei confronti degli utenti. I casinò online svizzeri sono invece gestiti dalle stesse case da gioco fisiche che richiedono un’autorizzazione intercantonale per estendere la loro licenza al settore dell’iGaminig. L’offerta di gioco è comunque senza dubbio in grado di rispondere alla domanda, visto che mentre in Italia pur essendo in crescita i dati di settore esistono solo quattro casinò (a Campione, Sanremo, Saint Vincent e Venezia), in Svizzera sono numerosi e ben distribuiti sul territorio. 


Le strategie di marketing dei casino online italiani e svizzeri

Da entrambi i lati delle Alpi i casinò fisici non puntano su incentivi economici immediati per catturare l’attenzione dei giocatori, ma sull’esperienza stessa della serata in un contesto esclusivo. Per quanto riguarda l’online a fare la differenza sono invece le promozioni per attirare i giocatori. Per avere un’idea e una panoramica completa sui bonus disponibili nei casinò in Svizzera potrebbe essere utile consultare la guida stilata da CasinoSvizzera.org, importante comparatore che raccoglie e confronta le diverse offerte.


In particolare i bonus senza deposito sono molto apprezzati, poiché non richiedono un investimento iniziale, ma gli utenti più scaltri guardano con grande attenzione anche alla sicurezza delle transazioni, i bonus di benvenuto in generale e i relativi requisiti di puntata per sbloccarli. Che si tratti di slot, di tavoli della roulette o di tornei di poker l’offerta è variegata come in Italia. Come nel caso dei siti “.it” anche i casinò online svizzeri hanno un payout migliore rispetto a quelli delle case da gioco fisiche. I giochi disponibili sono praticamente gli stessi: oltre a slot online, Roulette, Poker, Blackjack e Bingo, si possono trovare alcune categorie molto “italiane” come i Gratta e Vinci e la Briscola Online.


Come i casinò svizzeri e italiani si contendono i giocatori 


Per quale motivo preferire il casinò di Campione a quello di Lugano? Praticamente confinanti, a circa venti minuti di macchina di distanza le due case da gioco non si fanno concorrenza a colpi di promozioni sui tavoli come accade per esempio nel settore del gioco online. La differenza in questo caso la fanno gli spettacoli organizzati, le serate vip dedicate allo spettacolo o gli eventi culinari come i campionati nazionali di cucina che sono molto popolari anche in Italia. Nel duello tra vicini di casa è ovviamente decisivo il parco slot, il numero di tavoli disponibili e la varietà dei giochi messi a disposizione dei turisti e dei clienti abituali. Resta il fatto che ciò che accomuna il casinò di Campione a quello di Lugano, ma il discorso potrebbe essere legato a tutte le sale da gioco, è la preferenza sempre più palese dei giocatori nei confronti dell’online.  


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Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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