Attualità
E se introducessero il PNRR per la casa?
Report “Scenari regionali dell’edilizia 2025” di ANCE: in Puglia nel 2025 previsto un calo del 7,5% degli investimenti nel settore delle costruzioni. Biancofiore, presidente ANCE Puglia: «Necessaria visione strategica di lungo periodo»

Secondo l’ultimo report “Scenari regionali dell’edilizia 2025” del Centro Studi di ANCE, l’andamento per il comparto delle costruzioni in Puglia è in chiaroscuro, tra dati in crescita e segnali di rallentamento.
La buona notizia è che nel 2024 la spesa in conto capitale dei comuni pugliesi è aumentata del 4,6% rispetto al 2023 e, in particolare, gli investimenti infrastrutturali del 5,3%, pari maggiori investimenti per opere pubbliche per circa 46 milioni di euro; positivo anche l’andamento nel primo trimestre 2025 con un incremento dell’11,3% degli investimenti pubblici locali.
Al contempo, tuttavia, Prometeia stima per il 2025 una contrazione del 7,5% degli investimenti in costruzioni, susseguente al calo del 54,4% del valore dei bandi di gara per lavori pubblici nel 2024 (pari a circa 2,8 miliardi di euro contro i 6,2 del 2023) evidenziato dai dati della Ragioneria Generale dello Stato.
«Tale ridimensionamento, in Puglia come nel resto del paese», dichiara il presidente di ANCE Puglia Gerardo Biancofiore, «è legato al progressivo esaurimento delle fasi di gara riferite agli interventi del PNRR. Tuttavia, la realizzazione delle opere del PNRR sarà massima nel biennio 2025-2026, con ingenti investimenti pubblici, e potrebbe estendersi fino al 2027 grazie al completamento di interventi finanziati in parte dalle risorse europee».
Crollo verticale anche per il mercato della manutenzione residenziale abitativa: secondo i dati ENEA-MASE sugli investimenti legati al Superbonus, infatti, il valore dei lavori realizzati in Puglia, dopo aver raggiunto il picco di 2,2 miliardi nel 2023, si è ridotto nel 2024 del 67% attestandosi sui 734 milioni di euro.
«Un dato negativo», aggiunge Biancofiore, «attribuibile al forte ridimensionamento degli incentivi fiscali legati al Superbonus. In fase di esaurimento la stagione dei bonus e con i lavori del PNRR da completarsi a stretto giro il rischio è che, a partire dal 2027 il settore possa rivivere periodi di crisi produttiva, così come successo fino al 2020. Occorre sviluppare una visione strategica di lungo periodo, capace di creare le condizioni per una maggiore stabilità degli investimenti e una più solida continuità produttiva; in tal senso, auspichiamo un PNRR per la casa per affrontare l’emergenza abitativa; risorse per le fasce della popolazione meno abbienti e, soprattutto, riforme incisive e un quadro normativo certo».
Il settore delle costruzioni resta un pilastro per la Puglia, incidendo per il 13,2% sul PIL regionale e impiegando il 36,3% degli addetti dell’industria e l’8,8% del totale dei lavoratori nei diversi settori economici.
Dal 2020, in Puglia, dopo la crisi decennale che aveva causato la scomparsa di 4mila imprese, l’offerta produttiva è tornata a crescere e nel quadriennio 2020-2023 sono state create oltre 3.300 aziende nel settore.
Parallelamente, si è assistito a un incremento della dimensione media delle imprese, che è passata dai 2,6 addetti per impresa del 2019 ai 3,1 addetti per impresa del 2023.
Nello stesso anno, le imprese attive nel settore erano 31.500, pari al 5,8% del totale nazionale.
Nonostante le incertezze, il comparto continua a generare occupazione: secondo i dati CNCE (Commissione nazionale paritetica per le casse edili) in Puglia, nel 2024, sono aumentate dello 0,6% le ore lavorate e del 5,7% il numero dei lavoratori iscritti.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Avvicendamento al vertice del Commissariato di Nardò
più sinceri auguri da parte del Questore, del Capo di Gabinetto, dei funzionari e del personale tutto, vanno ad entrambi i funzionari…

Al Vice Questore della Polizia di Stato, Sabrina Manzone, subentra il Commissario Capo della Polizia di Stato Valerio Tornese
Cambio della guardia dal 1° agosto al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò.
Al Vice Questore d.ssa Manzone Sabrina subentra il Commissario Capo dr. Valerio Tornese, già in forza presso il Commissariato da qualche settimana. Il funzionario uscente, la d.ssa Sabrina MANZONE annovera una lunga carriera nella Polizia di Stato.
Ha infatti ricoperto diversi incarichi, prima di giungere nella Questura di Lecce: presso la Questura di Trieste ha diretto la Sezione Volanti e presso la Questura di Brindisi ha ricoperto l’incarico di dirigente del Commissariato di polizia di Mesagne.
Dal 2014 è stata trasferita alla Questura di Lecce, assumendo l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile dove ha portato a termine con successo numerose operazioni di polizia giudiziaria contro i clan leccesi di maggior rilevanza delinquenziale.
Dal 1° aprile 2020 e per oltre 5 anni, ha diretto il team dei poliziotti di Nardò e ha speso il suo impegno e professionalità al servizio della comunità neretina per la tutela della legalità.
I più sinceri auguri da parte del Questore, del Capo di Gabinetto, dei funzionari e del personale tutto, vanno ad entrambi i funzionari.
Alla d.ssa Manzone, perché il nuovo percorso di vita sia gratificante e al dr. Tornese auguriamo la stessa fruttuosità nel lavoro che lo attende nel suo nuovo incarico a capo del Commissariato di P.S. di Nardò.
Attualità
Tricase: dopo 44 anni Teresa ha spento i suoi Fornelli
Il meritato riposo: quasi mezzo secolo di ristorazione alle spalle: «Tanti sacrifici e tante soddisfazioni. Abbiamo costruito molto più di un’attività: è nata una grande famiglia»

📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Dopo quasi mezzo secolo al fianco dei propri clienti, giunge il momento del meritato riposo per Teresa Vantaggiato, 81 anni, titolare a Tricase del ristorante I Fornelli di Teresa che, pochi giorni fa, ha portato per l’ultima volta in tavola le sue bontà ai propri fedeli clienti.
Quali emozioni affiorano alla fine di questa esperienza?
«Dopo 44 anni passati dietro ai fornelli e tra i tavoli, il cuore è pieno di gratitudine. È difficile trovare le parole giuste per descrivere cosa significhi concludere un percorso così lungo e intenso. Ho vissuto ogni giorno con dedizione, cercando non solo di offrire un buon piatto, ma anche un sorriso, un momento di serenità, un ricordo da portare via. Salutare questa esperienza è difficile, ma anche bello, perché significa aver vissuto qualcosa di profondo, che ha lasciato il segno nella vita delle persone e nella mia».
Avete visto Tricase ed il Capo di Leuca crescere e cambiare in oltre quattro decenni di attività. La professione che oggi salutate, come è cambiata dal giorno in cui l’avete avviata a come la lasciate oggi?
«In 44 anni abbiamo visto cambiare tante cose: il modo di lavorare, le abitudini dei clienti, le aspettative. Oggi l’ospitalità è più attenta ai dettagli, più organizzata, e anche grazie alla tecnologia si può offrire un servizio sempre più efficiente, ma forse anche più impersonale. Ma ciò che non è mai cambiato è l’essenza di questo mestiere: accogliere le persone, farle sentire a casa, e offrire loro qualcosa che parli di noi, della nostra terra. Questo, nemmeno il tempo lo ha modificato. Oggi, con grande rispetto per il lavoro fatto e per chi ci ha sempre scelto abbiamo deciso di avviare un nuovo progetto. Cambiamo forma, ma restiamo fedeli allo spirito con cui abbiamo iniziato: accogliere con amore».
Quali i ricordi e le sensazioni più belle che vi lasciano questi 44 anni?
«Le risate in sala, le famiglie che tornavano anno dopo anno, i bambini che sono cresciuti e poi tornavano da adulti con i propri figli… Questi sono i ricordi che porterò sempre con me. Anche le serate intense, le estati piene, le corse in cucina: ogni fatica è stata ripagata dal calore umano, dai “grazie” sinceri, dai clienti che ci sceglievano non solo per mangiare, ma per vivere un’esperienza. È stata una vita fatta di sacrifici, certo, ma anche di tante soddisfazioni e di amore per il mio lavoro».
Ai suoi affezionati clienti, che messaggio vorrebbe lasciare?
«A tutti voi che in questi 44 anni avete varcato la porta del nostro ristorante, diciamo semplicemente: grazie. Grazie per la fiducia, per l’affetto, per i momenti condivisi. Abbiamo cucinato con amore, accolto con il sorriso e vissuto ogni giorno con passione e rispetto per questo mestiere. Ci avete fatto sentire a casa, e speriamo di aver fatto lo stesso con voi. Un pensiero speciale va a mio marito Cosimino, che insieme a me ha dato vita a tutto questo. Compagno di vita e di lavoro, sempre presente, instancabile e determinato: senza di lui niente sarebbe stato possibile. Insieme abbiamo costruito molto più di un’attività: abbiamo costruito una famiglia unita anche nel lavoro, e una storia che porteremo sempre nel cuore. Il mio grazie va anche ai miei figli Rosanna, Luana, Caterina e Gerardo, a mia nuora, a mio genero, e ai miei adorati nipoti Giorgia, Silvia e Cosimo: siete il cuore della mia vita e la mia più grande ricchezza. E con profonda gratitudine ringrazio tutti i collaboratori che, nel corso degli anni, hanno condiviso fatiche, gioie e successi con noi. Ognuno ha lasciato un segno, e ognuno ha contribuito a rendere questo posto speciale per chi lo ha vissuto».
Attualità
La mia esperienza a Roma, per il Giubileo dei Giovani

Sono Chiara, ho 16 anni, e da poco ho vissuto l’esperienza più entusiasmante della mia giovane vita: il Giubileo dei Giovani di Roma, in Tor Vergata.
Il primo impatto, arrivando a Roma, è stato come immergersi in un’onda di energia e colori.
Il Giubileo dei Giovani ha trasformato la Capitale che, come in tante altre occasioni, ha abbracciato una folla immensa di ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo.
Grazie alle confidenze di un poliziotto del Vaticano abbiamo scoperto, poi, che la fiumana umana era impressionante: circa un milione di presenze, giovani e non, senza contare gli accompagnatori e i pellegrini solitari.
La città era un brulicare di vita, le strade, gli autobus e le metropolitane erano invasi da fiumi di giovani, canzoni, risate e chiacchiere riempivano l’aria.
Per me una scena quasi surreale, vedere così tanti ragazzi proveniente da ogni parte del mondo, parlarsi, scherzare, stringere nuove amicizie, e superare con disarmante facilità ogni barriera culturale.
Mi ha colpito poi, uno dei tanti gruppi presenti: era un gruppo scout spagnolo che dormiva sui prati, a causa della limitata disponibilità di alloggi: un segno del forte desiderio di esserci, nonostante le difficoltà.
Il cuore di questo evento è stato il Vaticano. Migliaia di giovani hanno gremito Piazza San Pietro, restando in piedi per ore sotto il sole per assistere alla veglia e alla messa di Papa Leone XIV.
Nonostante la capienza della piazza non abbia permesso a tutti di vederlo, ma solo di ascoltarlo, la fede e l’entusiasmo non sono stati minimamente scalfiti.
Il Giubileo dei Giovani è stata un’esperienza indimenticabile, un esempio tangibile di come la gioventù possa unirsi in amicizia e speranza, rendendo Roma la casa di tutti.
Chiara Margarito
-
Attualità2 settimane fa
Ospedale di Tricase: via il 118, è caos
-
Castrignano del Capo2 settimane fa
Porto turistico di Leuca abbandonato: “Avviata decadenza della concessione”
-
Cronaca6 giorni fa
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa
-
Cronaca5 giorni fa
Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante
-
Attualità4 settimane fa
La denuncia di una signora: “A Leuca coacervo della cafonaggine”
-
Cronaca2 settimane fa
Olio lampante nelle mense scolastiche e per anziani
-
Cronaca3 settimane fa
Animali travolti dalle fiamme a Depressa: ne muoiono 70
-
Attualità2 settimane fa
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in campagna