Attualità
Ekatomére. Racconti tra Decamerone pandemia
L’antologia al tempo del Coronavirus.
Dopo il successo delle “Istanze poetiche”, seconda uscita per Terra Somnia Editore, la casa editrice nata alla vigilia del lockdown

Dopo il successo delle “Istanze poetiche”, Terra Somnia Editore, la casa editrice nata alla vigilia del lockdown, annuncia l’uscita di “Ekatomére. Racconti tra Decamerone pandemia”, il suo secondo libro in catalogo, un’antologia di vari autori curata dalla salentina Paola Bisconti.
Ekatomére, dal greco “Ekato” (cento) e “Eméres” (giorni), da oggi è disponibile in molte librerie d’Italia ed in particolare in quelle di Caserta, Napoli e Lecce, luoghi di provenienza della maggior parte delle autrici e degli autori, oppure richiedendolo direttamente all’indirizzo email della casa editrice terrasomniaeditore@gmail.com.
Stava per finire l’inverno e, con il virus del Covid19, arrivò il lockdown.
Da un giorno all’altro, le strade si fecero deserte, i negozi furono chiusi, la polizia, con gli altoparlanti gracchianti invitava, a non uscire di casa, i parchi furono sbarrati. Non sapevamo quanto sarebbe durato. Alle porte della primavera ci volevano convincere che tutto sarebbe andato bene. L’importante era stare buoni e rispettare le regole e molti, per esorcizzare le paure, si misero anche a cantare dai balconi.
Il suggestivo selciato bagnato di Piazza di San Pietro a Roma ci sembrò il sagrato di un mondo fermo, attraversato da un uomo solo vestito di bianco.
Venezia era senza acqua alta, ma insieme a Firenze, Milano e altre grandi città, era rimasta anche senza le persone, senza i turisti. Chiusero quasi tutte le attività commerciali, tranne quelle di prima necessità, tante persone rimasero senza un lavoro, qualche sussidio dello Stato, arrivato pure tardi, e si sperava che finisse.
”Anche noi di Terra Somnia (la casa editrice che avevamo costituito pochi giorni prima) speravamo che durasse poco e decidemmo di lasciarne traccia di quel tempo fermo, imposto, di attesa.
Lanciammo la nostra idea affinché gli scrittori raccontassero quel tempo, anche con la leggerezza che ritenevamo essere necessaria. Volevamo che oggi, come durante la peste del 1348 a Firenze, gli scrittori ci raccontassero le loro novelle. Ci hanno scritto in tanti e li ringraziamo tutti”.
Tra questi ne sono stati selezionati trentaquattro, una rappresentanza simbolica di quella onesta brigata che, come nel Decameron del Boccaccio, ci racconta i giorni di questa nuova pestilenza.
“In estate”, raccontano dalla Somnia, “mentre noi lavoravamo alla selezione dei racconti che ci erano pervenuti, ci avevano fatto credere che fosse finita; un generalizzato “liberi tutti” che ci ha fatto abbassare la guardia. In preda alla necessità del divertimentificio, tutti in vacanza sulle spiagge, meglio se nostrane, ma qualcuno ha preferito volare anche all’estero. E mentre irresponsabilmente i giovani si assembravano nelle piazze della movida, su qualche isola del Pacifico pare fossero finiti anche coloro che avrebbero avuto il dovere di programmare il rientro, organizzare i mezzi di trasporto, dotare gli ospedali di quanto necessario ad una quanto mai scontata ricomparsa del virus. Il risultato è stato che ora mentre il nostro Ekatomére è pronto per raggiungere le vetrine delle librerie, il morbo è ancora tra noi e più virulento di prima e, come un corvo, volteggia sulle nostre vite. Siamo, quindi, nella cosiddetta seconda ondata di questa pandemia che viene da lontano e che sembra permanere nelle nostre città.
In ogni caso, il nostro Ekatomére lo abbiamo voluto considerare un’opportunità che ci ha consentito di raccogliere le idee, le suggestioni, le riflessioni su un tempo che è stato certamente diverso da quello che il futuro incerto ci riserverà, tutto da immaginare, tutto da vivere”.
La “allegra brigata”, composta dai trentaquattro autori, guidati da Paola Bisconti, con la sensibilità che l’ha caratterizzata, ha aperto delle finestre sul quotidiano della propria vita.
E così, il potere salvifico della scrittura, nel suo fluire di prosa, diventa terapia del tempo non solo per gli scrittori, ma anche per chi leggerà i loro racconti.
In un momento in cui forse c’erano più motivi per arrendersi che per continuare, trentaquattro scrittrici e scrittori, provenienti da ogni area geografica del Paese, hanno dato vita ad altrettanti racconti che hanno guardato alla pandemia da Coronavirus dai diversi luoghi di residenza e dai loro differenti punti di vista, facendo emergere paure, preoccupazioni, apprensioni, ma anche speranze, voglia di vivere e di amare.
Il lockdown è stato e, per certi versi, continua ad essere un tempo di attesa, ma nei racconti di Ekatomére le riflessioni si congiungono, in un unico filo conduttore, con le storie familiari, dei giovani, degli anziani, degli amori, della natura. Come in uno specchio delle paure e delle ossessioni del nostro tempo, nei racconti di Ekatomére ci sono le storie di un periodo della nostra vita vissuta nella costrizione, chiusi nelle nostre case, ma con la libertà della parola, che ci auguriamo arrivi ai lettori con tutta la sua intensità, il suo significato e la sua forza. Siamo convinti che nelle storie degli altri si possono trovare le risorse per affrontare le nostre.
“Con i nostri autori, abbiamo percorso la penisola in lungo e in largo e abbiamo incontrato persone che hanno scelto di dedicarsi anche alla parola scritta per esorcizzare il momento ed ora, come fanno i naviganti, proviamo a fare il punto della situazione della nostra rotta e dove ci conduce”.
Vediamo, quindi, chi sono, da dove vengono e soprattutto cosa raccontano le nostre autrici e i nostri autori in Ekatomére.
Innanzitutto i ragazzi di PLAM Collective, con la giovane Arianna Montinaro, che da Ferrara curano la grafica della nostra casa editrice e, quindi, anche l’accattivante copertina di Ekatomére, attraverso la quale esprimono tutta la loro geniale creatività.
Poi, a confermare l’asse culturale lungo il quale Terra Somnia opera (Salento – Caserta – Napoli), la collocazione geografica degli autori ci dice che ben nove provengono dalla provincia di Napoli (Vincenza Alfano, Vincenza D’Esculapio, Mariachiara Di Donato, Mauro Galliano, Daniela Merola, Gabriella Miele, Alessandro Polidoro, Maria Rosaria Selo, Stefania Squillante), seguiti dagli otto dalla provincia di Lecce, la stessa da cui proviene la curatrice Paola Bisconti (Marianna Burlando, Marcello Buttazzo, Franca De masi, Matteo Leo, Brizio Montinaro, Giancarlo Nicolaci, Maria Luisa Petruccelli, Alessandro Romano), e sette da quella di Caserta (Michle J. Ciervo, Valerio Finizio, Alessia Guerriero, Sergio Ievoli, Marilena Lucente, Paolo Miggiano, Daniela Volpecina).
Seguono, poi quelli che ci hanno raggiunti dalle provincie di Foggia (Pasquale Braschi e Alfonso Santamaria) e di Barletta – Andria – Trani (Giuseppe Lagrasta ed Enza Piccolo), per finire a coloro che ci hanno voluto scrivere dalle province di Aosta (Giorgio Sapegno), Brescia (Manuela Romele), Roma (Alessandro Pernini), Genova (Andrea Medicina), Venezia (Cristiano Massaro), Salerno (Francesco Abate).
TERRA SOMNIA EDITORE
Nuova casa editrice fondata lungo l’asse Salento, Caserta e Napoli con l’intenzione di creare dei percorsi letterari artistici e poetici. Dalle terre del sud e con la capacità di guardare oltre i propri confini, nasce una realtà immaginaria e immaginifica che nel suo logo spiega la propria visione.
Un logo che nel suo rappresentare un’icona cerca di cogliere l’archetipo dell’occhio “aperto” dove i sogni più evocativi sono proprio quelli ad “occhi aperti” che impongono la sovrapposizione dell’onirico con la cruda realtà.
In quel “rosone” c’è il sacro, presente in molte cattedrali simboleggiando il cenacolo, ma anche il profano in quanto già a Babilonia rappresentava le costellazioni. Quelle 12 razze, raggi, diramazioni, hanno ambedue un riferimento alla “luce”, un piccolo cerchio al centro. Le palpebre che racchiudono il rosone sono aperte e utilizzano la fonte tipografica della “parentesi”, quella parentesi necessaria a spiegare spesso molte cose, approfondendo.
Il nome, suggerito da Alessia Guerriero, richiamandosi al concetto che in letteratura esprime il locus amoenus (un luogo ideale, senza confini, iconograficamente associato all’Eden), riassume il senso di un’esperienza che convoglia l’entusiasmo di quattro sognatori che intendono riformulare in modo innovativo la diffusione del libro riconosciuto anche come oggetto artistico.
Il binomio “parola scritta e segno” è alla base di un progetto che ha in sé una sfida: contribuire al cambiamento della società.
Le esperienze personali e professionali dei fondatori saranno il punto di partenza di un’avventura unica nel suo genere che si presenta nel già variegato panorama editoriale con delle peculiarità che vedono tematiche come la legalità, l’attualità, i diritti umani alla base delle pubblicazioni.
Terra Somnia invita gli amanti della scrittura a presentare i propri manoscritti al seguente indirizzo: terrasomniaeditore@gmail.com.
Tra i fondatori Alessia Guerriero, partigiana della cultura e dell’arte, con formazione giuridica, sensibile ai temi della legalità, ideatrice della kermesse letteraria itinerante #discorsiindivenire;
Brizio Montinaro, architetto e uomo impegnato nella lotta sociale alle mafie per motivazioni legate ad un suo familiare;
Paolo Miggiano, di origine salentine e residente a Caserta, giornalista pubblicista e scrittore, con una lunga esperienza negli apparati dello Stato, che ha prestato la sua penna alla cronaca giudiziaria, pubblicando numerosi saggi sulle vittime innocenti della camorra.
Ma il valore aggiunto e guida sicura dell’esperienza editoriale nascente è dato dalla presenza nella compagine societaria di Alessandro Polidoro, uno dei principali protagonisti della rinascita culturale napoletana e presidente di Napoli Città Libro –Salone del libro di Napoli, già attivo nell’esperienza editoriale.
Terra Somnia seleziona e valorizza scrittori di talento affermati o meno conosciuti che abbiano un’ispirazione positiva sui lettori.
La sua prima pubblicazione, una raccolta in liberi versi con illustrazioni di Arianna e Oreste Montinaro, curata da Alessia Guerriero e Paolo Miggiano e dal titolo “Istanze poetiche. Fottutissimi pensatori in liberi versi”.
Attualità
Expo Bio a Miggiano: il mercato biologico dedicato alle aziende del territorio

Sarà inaugurato giovedì 31 luglio alle 20 negli spazi del Mercato coperto comunale, soggetto negli anni passati a un sostanziale intervento di riqualificazione, il mercato biologico dedicato alle aziende del territorio impegnate nella produzione agricola e in allevamenti di qualità a km 0 e certificate dalle associazioni di categoria.
Un nuovo brand di marketing territoriale e che si affianca al ben noto marchio “Expo 2000”, quello della campionaria di ottobre, e agli derivati che caratterizzano nel corso dell’anno Miggiano come polo fieristico.
Expo Bio nasce da due direttrici principali.
Da un lato il mercato globale ha reso i prezzi dei prodotti agricoli di certo più competitivi ma di difficile tracciamento, trattandosi ormai di una produzione industriale su vasta scala; dall’altro l’uso sempre più sfrenato di pesticidi può compromettere la derivazione dei prodotti commerciali costituendo una seria minaccia alla salute del consumatore.
Da qui la volontà dell’Amministrazione comunale di Miggiano di partire con un progetto che metta al centro i prodotti biologici della terra.
Per il periodo da giugno a settembre, le imprese agricole del territorio avranno a disposizione i dieci box della ex area mercatale coperta dotati di tutti i confort igienici, sanitari e di sicurezza.
“Expo Bio” sarà aperto nelle giornate di lunedì, giovedì e sabato dalle 8 alle 13.
Diverse le aziende, locali e provenienti dai paesi viciniori, che hanno già accettato la sfida e che metteranno sul banco di vendita per la clientela farine biologiche macinate a pietra da grani antichi, carne, formaggi e prodotti del latte e salumi provenienti da allevamenti locali sostenibili eolio extravergine d’oliva di produzione locale, miele artigianale raccolto da apicolture sostenibili e suoi derivati, legumi e cereali, prodotti da forno, frutta e verdura di stagione coltivate senza pesticidi, vino e cosmetici naturali biologici.
«Con il taglio del nastro di Expo Bio si compie un altro progetto lanciato nelle Linee programmatiche di questa amministrazione – commenta il sindaco Michele Sperti – convinta della necessità di dare sostegno e visibilità a quelle aziende locali che fanno del recupero delle antiche pratiche agricole e della produzione biologica ed etica la loro mission.
Prosegue, forte, l’impegno per una Miggiano capace di essere sempre più un polo fieristico attrattivo e al passo coi tempi, accordo alle necessità dei fruitori.
Il fatto che a ospitare gli stand di Expo Bio sia il nuovo Mercato coperto comunale è la dimostrazione che la riqualificazione degli spazi pubblici possa aprire nuove opportunità di utilizzo».
«Uno spazio così organizzato permette – continua la vicesindaca con delega agli Eventi fieristici, Maria Antonietta Mancarella – un servizio di approvvigionamento facile e diretto di prodotti a km 0 e costituisce, ancora, una opportunità attrattiva per il paese, anche oltre le opportunità legate a “Expo 2000”. Un modo per avvicinare turisti e vacanzieri alle nostre bellezze, tradizioni nell’accoglienza tipica della nostra gente.
“Expo Bio” è accanto alle imprese agricole del territorio in uno spazio qualificato a loro dedicato».
Attualità
Divertimento e sicurezza: le istituzioni non si fermano
Movidamente- Vivi la Movida responsabilMente: previste azioni di vigilanza e controllo da parte della Polizia Provinciale e delle Polizie Locali, alla presenza di operatori della Croce Rossa Italiana, con servizi mirati all’accertamento della guida in particolare nelle fasce serali e notturne della settimana

Prosegue l’impegno sinergico di istituzioni, Enti locali e mondo dell’associazionismo imprenditoriale per creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile dell’imprenditorialità turistica nel territorio della provincia di Lecce, in attuazione del “Protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione per la realizzazione di azioni congiunte a favore dei giovani nell’ambito del divertimento notturno nelle zone della movida per la prevenzione ed il contrasto dei comportamenti antisociali”, sottoscritto il 3 luglio scorso in Prefettura.
In Prefettura sono stati consacrati due importanti passi avanti nella realizzazione degli impegni pattizi.
In particolare, il Prefetto Manno e l’assessore Capoccia del Comune di Lecce, unitamente al Presidente di SILB/FIPE Maurizio Pasca ed al Direttore di Confcommercio Federico Pastore ed ai vertici delle Forze di Polizia, hanno presentato il progetto di potenziamento della sicurezza nelle aree sensibili della città di Lecce, che vede assumere un ruolo di primo piano ai gestori di 25 esercizi pubblici del capoluogo.
Questi ultimi, molti dei quali presenti in Prefettura, hanno aderito convintamente alla proposta delle citate associazioni datoriali di sostenere tutti insieme le spese per beneficiare di un servizio di stewarding con addetti al controllo del settore dell’intrattenimento, esprimendo apprezzamento per l’attività delle istituzioni, che dimostra una sempre maggiore vicinanza al mondo delle imprese.
Ciò, nell’ottica di rafforzare l’interscambio informativo con le Forze dell’Ordine, anticipando la soglia di prevenzione per una sempre maggiore tutela di cittadini e turisti.
Il servizio sarà attivo in tutti i weekend dal 1° agosto al 30 settembre in via sperimentale nella fascia oraria compresa tra le 22 e le tre di notte, secondo una pianificazione già condivisa in sede di Tavolo tecnico del Questore svoltosi anche alla presenza della società di stewarding Security XXL, individuata per l’erogazione del servizio.
Il Prefetto Natalino Manno, nel preannunciare un successivo incontro di monitoraggio a fine stagione, ha rivolto un sentito ringraziamento ai presenti, ed in particolare agli esercenti per aver raccolto l’invito a fare squadra in un’ottica di promozione di modelli di sicurezza partecipata, con l’intento di favorire lo sviluppo di una movida consapevole, sale economico del territorio.
Successivamente, con il presidente della Provincia Stefano Minerva ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione e di sottoscrizione dell’Accordo di partenariato relativo al progetto Movidamente- Vivi la Movida responsabilMente, sui temi dell’uso corretto del divertimento, del rafforzamento dei concetti di guida sicura e della sensibilizzazione sulla movida responsabile.
Quella leccese è tra le 20 Province ammesse al finanziamento, relativo all’iniziativa nazionale “Mobilità sicura”, finanziata dal Fondo contro l’incidentalità notturna, sulla base dell’Accordo stipulato tra il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ANCI ed UPI.
L’obiettivo è quello di promuovere progettualità delle Province in accordo con istituzioni ed enti del territorio, finalizzate alla diffusione della cultura della mobilità sicura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di incidentalità stradale correlata all’uso di alcol e droga, con particolare attenzione ai giovani.
Il progetto, con capofila la Provincia di Lecce, prevede un ampio partenariato, con la Prefettura di Lecce che coordinerà le forze interistituzionali, favorendo la cooperazione tra enti territoriali e servizi di sicurezza.
Hanno illustrato tutti i dettagli delle azioni previste, sono intervenuti il Prefetto Natalino Domenico Manno e il Presidente Stefano Minerva, con il Questore Gianpietro Lionetti, il T.Col. Daniele Dinoi del Comando Provinciale dei Carabinieri e il Col. Giuseppe Giulio Leo del Comando Provinciale Guardia di Finanza.
Insieme a loro, i partner di progetto: gli amministratori locali dei Comuni di Nardò, Galatina, Gallipoli, Otranto, Porto Cesareo (individuati sulla base della percentuale di incidentalità rilevata), con i comandanti delle Polizie locali, il dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio VI – Ambito Territoriale Lecce Mario Trifiletti, il presidente Automobile Club d’Italia – Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani, con la direttrice Anna Palmisano, il presidente della Croce Rossa Italiana di Lecce Carlo Mormando, il vice presidente del Consorzio Omnibus Pierpaolo Maio, con il consigliere Giuseppe De Paola, il presidente Consorzio Capo di Leuca Andrea Tafuro, il vice presidente Consorzio Autoscuole Riunite-Car Cesario De Donno, il direttore Confcommercio Lecce Federico Pastore, il presidente Sindacato Italiano Locali da Ballo Maurizio Pasca.
Il Prefetto di Lecce Natalino Manno ha espresso «grande soddisfazione per la partenza del progetto ‘Movidamente’, frutto della sinergia tra la Prefettura e la Provincia di Lecce. Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nell’ambito delle politiche giovanili e della sicurezza stradale, con un focus particolare sulla prevenzione degli incidenti legati all’abuso di alcool e all’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani o a comportamenti di guida irresponsabile, promuovendo al contempo un divertimento sano e consapevole e offrendo alternative sicure e sostenibili per gli spostamenti notturni. L’impegno congiunto di istituzioni e associazioni del territorio è fondamentale per raggiungere risultati significativi in termini di riduzione degli incidenti e di promozione di una cultura della sicurezza e della legalità tra le nuove generazioni. Ci auguriamo che ‘Movidamente’ possa diventare un modello virtuoso da replicare, contribuendo a salvare vite e a creare una maggiore consapevolezza sui pericoli derivanti dall’abuso di alcool e droghe al volante».
Il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha dichiarato: «Grazie a questo programma nazionale, il progetto della Provincia di Lecce è risultato tra i 20 finanziati in Italia. Il lavoro di squadra garantirà il controllo e la verifica che la movida possa svolgersi in sicurezza, con il coordinamento della Prefettura e della Forze dell’Ordine, con cui andremo ad indagare il fenomeno e a costruire meccanismi di prevenzione e di formazione, grazie al supporto indispensabile di tutti i partner di ‘Movidamente’. Con la gestione del progetto si avviano una serie di attività per promuovere sul territorio azioni mirate a rafforzare il controllo sociale. Tenere alta l’attenzione per costruire una coscienza nei ragazzi, sensibilizzazione con serate a tema su come divertirsi in sicurezza sono soltanto alcune delle azioni in programma, per far comprendere che droga e alcol sono da bandire perché solo disturbi al loro divertimento. A conclusione delle attività progettuali saranno elaborati dati utili allo sviluppo di interventi in materia di prevenzione dell’incidentalità. Il nostro motto è Spostarsi nel Salento in sicurezza anche per andare a divertirsi».
AMO, GUIDI TU? DECIDI CHI GUIDA PRIMA DI BERE
Le fasi del progetto prevedono in particolare: azioni di vigilanza e controllo da parte della Polizia Provinciale e delle Polizie Locali, alla presenza di operatori della Croce Rossa Italiana, con servizi mirati all’accertamento della guida in particolare nelle fasce serali e notturne della settimana; azioni di animazione territoriale con organizzazione di serate a tema per promuovere la campagna “Amo, guidi tu? Decidi chi guida prima di bere”, che prevede la responsabilizzazione dei gruppi di giovani che si recano in discoteca e/o presso i luoghi della movida nella individuazione del guidatore che non farà uso di consumazioni alcoliche, la somministrazione di precursori etilici per autovalutare lo stato di sobrietà prima di mettersi alla guida, la sensibilizzazione a partecipare delle serate della movida con responsabilità; azioni di formazione con laboratori didattici per i beneficiari con lezioni frontali e didattica innovativa per un confronto proattivo su comportamenti e regole da rispettare, con simulazioni che riproducono l’effetto di alcol/droghe; azioni di comunicazione, divulgazione e disseminazione sul territorio attraverso campagne social con il coinvolgimento di giovani influencer popolari, distribuzione di gadget che possano contribuire alla divulgazione della cultura della guida sicura; attività di follow-up: somministrazione questionari e relazione finale da inviare alla Prefettura di Lecce.
I partner avranno tutti un ruolo fondamentale.
La Provincia di Lecce coordinerà e gestirà tutte le attività progettuali e curerà la disseminazione dei risultati, la Prefettura coordinerà le forze interistituzionali favorendo la cooperazione tra enti territoriali e i servizi di sicurezza. L’Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio VI avrà il compito di selezionare le scuole presso cui sarà erogata attività di formazione e informazione sulla guida sicura e responsabile, rivolta in particolare agli studenti futuri titolari di patente di guida.
La Croce Rossa Italiana fornirà supporto operativo alla Polizia Provinciale e alle Polizie Locali durante gli interventi su strada, contribuendo con competenze specifiche in ambito sanitario, psicologico e comunicativo. Durante i laboratori formativi, trainer, soccorritori ed operatori in emergenza affiancheranno, ciascuno per la propria area di competenza, l’attuazione degli interventi previsti.
L’ACI si occuperà della progettazione e realizzazione di interventi educativi sulla sicurezza stradale, focalizzati su distrazione alla guida e uso di sostanze stupefacenti, e il 21 ottobre 2025, coordinerà la partecipazione all’evento nazionale itinerante Sara Safe Factor, rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e universitari. Questo progetto, supportato da piloti professionisti, utilizza un approccio coinvolgente per diffondere metodologie di guida sicura e sensibilizzare sulle principali cause di distrazione alla guida.
Le Polizie Locali di Nardò, Galatina, Gallipoli, Porto Cesareo e Otranto, coordinate dalla Polizia Provinciale, svolgeranno servizi mirati di vigilanza e controllo sul territorio provinciale, soprattutto nelle ore serali lungo le strade più trafficate e nei luoghi di aggregazione giovanile.
I Consorzi “Autoscuole Riunite – Car”, Capo di Leuca – CDL, Omnibus contribuiranno al progetto attraverso la promozione di un piano educativo finalizzato a promuovere una cultura della sicurezza stradale, che affianchi la formazione tecnica alla consapevolezza dei comportamenti responsabili, contribuendo alla prevenzione dell’incidentalità soprattutto tra i neopatentati.
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Attualità
Uova di tartaruga sul lido, zona in sicurezza in attesa dell’arrivo dei piccoli
Mamma Caretta Caretta ha depositato le uova su un lido a Pescoluse; il locale WWF ha provveduto a recintare la zona in attesa della schiusa che dovrebbe avvenire tra fine agosto e inizio settembre

A Pescoluse, marina di Salve, sul Lido L’Arena bagnanti hanno assissitito allo spettacolo di una Caretta Caretta intenenta a depositare le sua uova sulla sabbia.
Lasciata tranquilla mamma tartaruga mentre faceva il suo e hanno avvertito il locale WWF che ha provveduto a mettere in sizurezza con un’apposita recinzione la zona in attesa dell’arrivo dei piccoli.
La schiusa dovrebbe avvenire entro 45 giorni da calcolare a partire dal 18 luglio data in cui la tartaruga ha depositato le uova.
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