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Festa dei cammini al Castello Volante
Un’occasione per raccontare e raccontarsi, ricucire le storie, le visioni, le suggestioni dei camminatori e incrociarle con le storie antiche e nuove che il Castello Volante custodisce

Dopo aver a lungo camminato in vari luoghi del Salento i viaggiatori di Culturerranti fanno Festa al Castello Volante. È la Festa dei Cammini che sabato21 ottobre (ore 21.00 ingresso libero) si terrà nel Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce. Un momento di condivisione dei percorsi del Laboratorio in movimento Culturerranti, progetto ideato da Roberto Ricco nell’ambito del programma interregionale di eccellenza South Cultural Routes – promosso dal Ministero dei Beni Culturali e del turismo e dalla Regione Puglia – che coinvolge una rete di sette regioni del Sud Italia di cui la Puglia è capofila.
Un’occasione per raccontare e raccontarsi, ricucire le storie, le visioni, le suggestioni dei camminatori e incrociarle con le storie antiche e nuove che il Castello Volante custodisce. I cammini di Culturerranti sono brevi itinerari guidati, che hanno preso il via lo scorso settembre, e che hanno coinvolto di volta in volta un maestro, un artista o una personalità della cultura, un “primo viaggiatore” a cui è stato affidato il compito di definire il percorso e le attività da realizzare lungo il cammino. Quattro percorsi tematici – il cammino della pietra e dell’ulivo (Ostuni- Egnazia), il cammino del sacro e del magico (Galatina – Copertino), il cammino delle radici (Otranto – Giurdignano), il cammino griko delle visioni (Corigliano d’Otranto – Melpignano) – in cui i camminatori sono stati protagonisti di un laboratorio in movimento, di una ricerca intima per la composizione di un diario/racconto realizzato attraverso la scrittura, il video, la fotografia o altre pratiche creative. Ogni cammino è un’esperienza immersiva e creativa, un allenamento all’ascolto e al racconto, un modo di viaggiare attivo e partecipe.
In Grecìa Salentina il passaggio di testimone è stato raccolto dal laboratorio di comunicazione Big Sur e da Paolo Pisanelli, “primo viaggiatore” dell’ultimo cammino che si è concluso nei giorni scorsi. Il cammino griko delle visioni si è mosso per tre giorni come una piccola carovana alla ricerca di persone e luoghi per tracciare un racconto di un territorio che nasconde storie straordinarie ma di cui spesso si mostra solo l’aspetto musicale e linguistico. Cammini erranti volti a un’esplorazione attiva del territorio attraverso le memorie legate alla cultura grika, ai monumenti megalitici, alla tradizione musicale, alle storie contadine ma anche alle contraddizioni fra insediamenti industriali e centri storici. Punto di partenza del cammino è stato proprio il Castello di Corigliano e la piazza cittadina, “il centro delle storie”, luogo di incontro e ascolto degli abitanti di Corigliano. Un giacimento culturale straordinario esplorato grazie ai percorsi elaborati da Big Sur e attraverso l’uso di mezzi quali video, scrittura e fotografia. La Festa dei cammini sarà l’occasione per condividere attraverso videoproiezioni le narrazioni raccolte dai partecipanti durante il percorso.
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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz
Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.
Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.
Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.
Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.
Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.
Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946
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Specchia: la Madonna del Passo restaurata
Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.
All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.
La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).
Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.
Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.
Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.
Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».
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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive
Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.
La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.
Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.
Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.
Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.
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