Alliste
Finanziamento provinciale per l’Oratorio a Felline
“All’Oratorio si scopre la gioia di stare insieme, è come una casa perché è accogliente come una famiglia e la famiglia è una scuola
“All’Oratorio si scopre la gioia di stare insieme, è come una casa perché è accogliente come una famiglia e la famiglia è una scuola di umanità, di solidarietà, di condivisione, di amicizia. L’Oratorio è anche luogo di sport e di divertimento sano, è un luogo di vita”. Sono queste le parole con il quale il sindaco di Alliste, Antonio Ermenegildo Renna, ha accolto la notizia dell’intervento finanziario concesso dall’Amministrazione provinciale leccese a sostegno delle attività dell’Oratorio della Parrocchia di San Leucio nella frazione Felline. I finanziamenti, concessi a titolo di rimborso spese, sono volti a favorire le attività di oratorio finalizzate a favorire la crescita sociale ed educative dei minori, degli adolescenti e dei giovani. Il finanziamento ammonta a 4.400 euro e risulta essere il più elevato tra i 51 progetti valutati da apposita Commissione, certo non tra poche polemiche tra le associazioni aventi diritto, in quanto significativo nei contenuti e il più meritevole nei suoi obiettivi. L’Oratorio di Felline rappresenta sotto molti aspetti un ritorno al passato e non sono state ancora sopite del tutto le polemiche per la chiusura negli scorsi anni di molti centri di aggregazione che erano il frutto di politiche giovanile mirate soprattutto al recupero di situazioni di appurata devianza. “Siamo molto soddisfatti”, hanno dichiarato dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune allistino, “per l’obiettivo raggiunto. Noi ogni giorno evidenziamo situazione di grande disagio giovanile e soprattutto l’incapacità di farvi fronte non avendo gli strumenti necessari. Questo finanziamento ci darà una boccata di ossigeno per cercare di venire incontro ai tanti problemi dei giovani di oggi”. Anche il parroco don Giovanni Cartanì ha espresso grande soddisfazione: “Finalmente un luogo di aggregazione dove possiamo incoraggiare i giovani a guardare il futuro con obiettivi da raggiungere e non vivere situazioni al limite per la crisi che ha colpito il nostro Paese soprattutto nei valori più sacri. Questo Oratorio sarà volàno di crescita sociale per tutti coloro che vorranno frequentarlo: si tratta di un ritorno al passato quando questi luoghi erano davvero punto di rifermento, luogo ideale, agorà di dibattito, centro necessario per il tessuto di un territorio”.
Giuseppe Aquila
Alliste
Colpo grosso della Guardia di Finanza
Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.
L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.
Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.
Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.
Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.
Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.
Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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Alliste
Un ettaro di discarica abusiva
Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.
L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.
A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.
Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.
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