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Attualità

Gambling online in Italia. Come è cambiato l’approccio negli ultimi anni: dai computer club ai casinò mobili

Sicuramente a trainare questo importante cambiamento sono stati da una parte…

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Da quando il gioco è stato regolamentato in Italia, i casinò online hanno iniziato a registrare una costante crescita negli anni. Queste piattaforme offrono un servizio di intrattenimento che è diventato uno dei veri trend degli ultimi anni. 


È sufficiente pensare che per i giocatori italiani l’uso di piattaforme di gioco a distanza è aumentato del 45%, tra il 2018 e il 2021, fino a raggiungere una spesa pari al 250% a livello nazionale. E pensare che il gioco online, tra il 2012-2015, rappresentava appena il 4,5% della spesa totale. 


Sicuramente a trainare questo importante cambiamento sono stati da una parte le slot-machine digitali e dall’altra i giochi da tavolo, tra i quali primeggia il poker online.


Il gioco mobile ha contribuito al successo dei casinò virtuali


Oltre ad aver saputo sfruttare al meglio internet e le sue innovazioni per proporre nuovi giochi, varianti e soprattutto promozioni mirate ad attirare i nuovi iscritti, gli operatori hanno saputo lasciare il segno anche grazie ai casinò mobile.


Il gioco mobile e i casinò su mobile si sono infatti diffusi molto velocemente grazie all’elevato utilizzo di smartphone e tablet nel nostro quotidiano. Questi device sono pratici, sicuri e veloci e riescono a garantire un’ottima esperienza di gioco sfruttando una connessione internet. Ad oggi è impossibile pensare che un casino affermato possa rinunciare all’ottimizzazione per i dispositivi mobile. 


Le persone appassionate hanno dimostrato di amare il gioco a distanza soprattutto quando sono in viaggio o in movimento. L’ottimizzazione di una piattaforma per smartphone, o lo sviluppo di apposite app dei casinò, garantisce (e ha garantito!) l’impennata di iscrizioni e scommesse registrate negli ultimi anni.


I fattori del grande successo del gioco a distanza


È stato ampiamente riconosciuto dagli esperti che mentre progrediva l’industria del gioco online, andava man mano rallentando quella del gioco tradizionale che richiede lo spostamento fisico verso strutture terrestri, come le sale da gioco e i casinò fisici. I casinò virtuali sono alla portata di tutti e permettono, in pochi secondi, di poter piazzare una scommessa su una quantità innumerevole di giochi scelti dall’operatore. 

Si ha a disposizione una sala da gioco virtuale completa, che in un unico posto offre un’infinita quantità di servizi e attività di intrattenimento. Sappiamo invece che le case da gioco autorizzate in Italia non sono perfettamente distribuite su tutto il territorio. Pensiamo, per esempio, alla presenza del casinò di Venezia, di Sanremo, di Saint-Vincent e quello di Campione d’Italia. Continuano sicuramente ad essere motivo di grande attrazione da parte di turisti e viaggiatori, ma la possibilità di raggiungerli è molto più limitata rispetto all’offerta online. 


Perché affrontare viaggi lunghi quando è possibile scommettere comodamente seduti sul divano di casa, senza dover rispettare orari di apertura o chiusura e senza considerare i rigidi dress code?


L’affermazione del poker


Il poker è uno dei giochi dei casinò online che ha sicuramente riscosso maggior successo in epoca moderna, pur essendo una delle attività d’azzardo che esiste da più tempo. Grazie all’uso della tecnologia, e alla diffusione del gambling online, questo gioco ho avuto una crescita esponenziale sul web. 


L’innovazione ha permesso non solo di aumentare la popolarità delle diverse versioni del poker, ma ha anche aumentato il livello di accesso al gioco sicuro, sia da casa che mentre ci si trova in movimento. Ed è così che il Texas Hold’em, l’Omaha e lo Stud (giusto per citarne alcuni), sono diventati la nuova frontiera delle scommesse nei casino online in Italia. E non solo!


Il ruolo centrale dell’ADM


A garantire la sicurezza è stato sicuramente il lavoro svolto dall’ADM, che ha contribuito al grande successo del casinò online controllando e verificando che ogni piattaforma sia sicura e trasparente verso i giocatori. Per operare in Italia i casinò devono infatti conseguire una licenza attribuita dall’organo di controllo, rispettando una serie di requisiti fondamentali. Uno degli aspetti principali è legato alle azioni per contrastare e prevenire il gioco patologico, svolgendo attività che siano sicure e soprattutto legali. 


Ad oggi ci si nutre di casino live, di scommesse via streaming e in tempo reale, ma chissà quante altre sorprese ci saprà regalare questo settore!


Attualità

Santa Cesarea, 18 milioni di motivi per recuperare il Polo Termale Sportivo

Finanziamento destinato al recupero e al rilancio della più grande opera incompiuta del Salento, in stato di abbandono da quasi 25 anni

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«Santa Cesarea è nelle mie radici e nel mio cuore: aiutarla a rinascere sarà il mio orgoglio più grande».

È con queste parole l’on. Andrea Caroppo, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ha annunciato nella conferenza stampa tenuta assieme al sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve, l’arrivo di 18 milioni di euro destinati al recupero e al rilancio del Polo Termale Sportivo di Santa Cesarea Terme, la più grande opera incompiuta del Salento, in stato di abbandono da quasi 25 anni.

Il finanziamento, reso possibile grazie al progetto “Turismo delle Radici” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rientra nell’Accordo di Coesione sottoscritto nei giorni scorsi tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nell’ambito della programmazione nazionale 2021-2027 per la coesione territoriale.

Con questi fondi si realizzerà un intervento di recupero che consentirà di restituire vita e funzione pubblica al complesso termale e sportivo, da anni abbandonato, trasformandolo in un polo di benessere, accoglienza e sviluppo economico al servizio dell’intero Salento.

«Un risultato concreto», sottolinea Caroppo, «reso possibile grazie alla straordinaria sensibilità del Ministro Antonio Tajani, che ringrazio per aver voluto destinare risorse così importanti a un territorio che da troppo tempo attende di poter rinascere

«Il Polo Termale Sportivo», ha aggiunto Caroppo, «è il simbolo di un’occasione perduta che oggi torna a essere una grande opportunità per tutto il territorio. È la prova che, con visione e collaborazione tra istituzioni, anche le pagine incompiute possono diventare storie di rinascita».

Dello stesso avviso anche il sindaco di Santa Cesarea Terme, Pasquale Bleve, che ha espresso profonda soddisfazione per il risultato conseguito: «Quella di oggi è una giornata storica che consente alla nostra Santa Cesarea Terme di guardare al futuro con fiducia e rinnovato ottimismo. Non è un punto di arrivo, ma neppure un punto di partenza: rappresenta una tappa fondamentale di un percorso iniziato oltre dieci anni fa, che sta restituendo alla nostra città la possibilità di rinascere in tutti i sensi».

Il sindaco ha anche ricordato il lungo cammino che ha interessato il complesso del Nuovo Centro Termale e dell’area degli impianti sportivi P.I.M., evidenziando come si tratti di «un passato da superare che oggi diventa occasione di nuova ricchezza, di crescita turistica e di opportunità di lavoro per le nostre famiglie. È doveroso ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo: dai colleghi amministratori agli uffici comunali, fino a chi, come l’onorevole Andrea Caroppo, si è impegnato in prima persona per il futuro e il benessere del nostro territorio. Senza impegno, dedizione e gioco di squadra», ha concluso Bleve, «questi risultati non sarebbero possibili».

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Santa Cesarea: 18 milioni per il Polo Termale Sportivo

Finanziamento stanziato dal Ministero degli esteri nell’ambito de il “Turismo delle Radici”. Domattina la conferenza stampa di presentazione

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Una conferenza stampa per illustrare il finanziamento di 18 milioni di euro stanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, rientrante nella strategia nazionale per promuovere il “Turismo delle Radici”.

Il finanziamento è destinato al recupero e alla riqualificazione del Polo Termale Sportivo di Santa Cesarea Terme.
Alla Conferenza, in programma domani, a partire dalle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Santa Cesarea Terme (via Roma, 159), interverranno il sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve e l’on. Andrea Caroppo.

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Natale di disagi in 20 uffici postali

Comunità senza sportelli e Atm, lavoratori sotto stress. Tra novembre e aprile si succederanno ben 14 chiusure nel Salento: ma le difficoltà saranno ben più diffuse. La Cgil chiede l’intervento del Prefetto. Ristrutturazioni in contemporanea per il progetto Polis, alle quali si sommano le chiusure per eventi criminosi. Cgil, Slc e Spi chiedono un tavolo prefettizio e fanno appello ai sindaci per pretendere l’apertura di uffici mobili. 

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Si preannuncia un Natale… di passione per utenti e lavoratori degli uffici postali salentini.

Nel periodo festivo e in quello prenatalizio Poste Italiane chiuderà undici uffici postali, il cui carico di lavoro sarà riversato su sei sedi extra comunali (oltre che in due container ed in altri uffici nel medesimo Comune).

La nuova organizzazione riguarderà complessivamente 20 uffici postali.

I disagi si avvertiranno in 18 centri abitati.

Le chiusure sono disposte quasi tutte nell’ambito di “Polis”, progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha come obiettivi ammodernamento e digitalizzazione degli uffici postali nei piccoli centri abitati d’Italia.

In provincia di Lecce i disagi provocati da questi lavori di ristrutturazione vanno però a sommarsi a quelli prodotti dagli assalti ai postamat degli ultimi mesi, che hanno causato lunghi lavori di ristrutturazione e l’attivazione degli Atm solo nell’orario di apertura degli uffici.

Cgil, Slc e Spi chiedono la convocazione di un tavolo al Prefetto e fanno appello ai sindaci affinché pretendano l’apertura di uffici mobili nei comuni interessati dalle chiusure.

 LE CHIUSURE

Nelle prossime settimane Poste Italiane, nel solco del completamento del progetto Polis, procederà, dunque, alla totale chiusura dei seguenti uffici postali (tra parentesi il periodo di chiusura e l’ufficio postale che prenderà in carico l’attività): Acquarica del Capo (dal 20 novembre al 7 aprile, con appoggio su Presicce), Castro (fino al 7 aprile, su Vignacastrisi), Galatina 1 (fino al 10 dicembre, su Galatina), Leverano (fino al 29 dicembre per evento criminoso, su container), Melendugno (dal 17 novembre al 7 gennaio, su Calimera), Sanarica (dal 26 novembre al 13 aprile, su Minervino), Spongano (dal 4 novembre al 15 dicembre, su Diso), Squinzano (dal 9 dicembre al 28 gennaio, su Campi Salentina), Surbo (fino all’11 dicembre, su un container nella stessa Surbo in piazza Aldo Moro), Trepuzzi (dal 24 novembre al 13 gennaio, su Novoli), Vernole (dal 25 novembre al 13 aprile, su Castrì di Lecce).

A queste chiusure, che attraversano il periodo natalizio o lo sfiorano, si aggiungono anche quelle di Tiggiano (fino al 17 novembre, su Alessano), Sogliano (fino al 26 novembre, su Cutrofiano).

DANNI A COMUNITÀ, ANZIANI E LAVORATORI

Le comunità servite dagli uffici chiusi (tranne dove è stato attivato l’ufficio mobile nel container) per utilizzare i servizi postali e per i prelievi dagli Atm dovranno spostarsi, perciò, in altri comuni.

Dal canto loro le comunità che ospiteranno il carico derivante dalle chiusure dovranno sicuramente fronteggiare rallentamenti ed attese finora sconosciute.

Come evidenziano i segretari generali Tommaso Moscara (Cgil Lecce), Monia Rosato (Slc Cgil Lecce) e Fernanda Cosi (Spi Cgil Lecce), «L’impatto sarà forte soprattutto sulla popolazione più anziana, a lungo sensibilizzata a rivolgersi agli sportelli per evitare scippi e furti, e che ora devono fare i conti con un’oggettiva difficoltà a spostarsi da un comune all’altro. Il tutto avviene nell’ambito dell’accordo Polis, firmato da Slp Cisl, ConfsalCom, UglCom e Failp Cisal, ma non sottoscritto da Slc Cgil e UilPost. Soprattutto avviene senza tenere in alcuna considerazione i disagi causati a cittadini e dipendenti, quando di norma Poste Italiane dovrebbe prevedere l’installazione di appositi container che suppliscono alla chiusura temporanea dell’ufficio».

«Siamo consapevoli che il completamento del progetto Polis serva a migliorare i servizi nelle piccole comunità», spiegano i segretari generali territoriali di Cgil, Slc e Spi. «esprimiamo, però, dissenso su una programmazione dei lavori calata piramidalmente dalla Direzione Lavori di Poste Italiane. Un modus operandi che viola la normativa e che non tiene il polso della situazione locale, soprattutto in un periodo di per sé critico come quello prenatalizio, in cui è facilmente prevedibile un vero e proprio assalto dei cittadini per le scadenze di fine anno, per gli invii dei pacchi postali o ancora per il pagamento delle mensilità e delle tredicesime ai pensionati. Il tutto aggravato dalle limitazioni sull’uso degli Atm per disposizioni di ordine pubblico. Chiediamo al prefetto l’apertura di un tavolo alla presenza delle organizzazioni sindacali e si fa appello ai sindaci di pretendere l’installazione di un ufficio mobile».

 CONSEGUENZE SUL LAVORO

«Da non sottovalutare inoltre le ripercussioni sul benessere del personale, come sottolinea Monia Rosato: «La nuova organizzazione del lavoro crea una serie di conseguenze di carattere logistico e di trasporto. Questa situazione rende precaria la condizione lavorativa dei lavoratori postali interessati. Oltre a subire le crescenti pressioni commerciali dall’azienda, nelle prossime settimane saranno sottoposti anche ad un evidente e pesante carico di lavoro aggiuntivo, allo stress lavorativo costante, alla mobilità sul territorio e ad una flessibilità operativa dovuta alla mancanza di spazi»

 

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