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Attualità

Impianto di pacemaker con tecnica innovativa: importante studio a Tricase

Una ricerca durata quasi 2 anni che ha coinvolto, oltre alla Cardiologia del “Panico” in qualità di capofila, altri 4 centri cardiologici italiani di eccellenza

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Sono stati recentemente pubblicati i risultati di un’importante studio clinico coordinato dal dottor Pietro Palmisano, cardiologo aritmologo dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’ospedale “Cardinale G. Panico” di Tricase, diretta dal dottor Michele Accogli.


Uno studio che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di una tecnica innovativa per impiantare i pacemaker. La fondamentale novità di questa metodica consiste nello stimolare direttamente il sistema elettrico del nostro cuore; infatti la metodica prende il nome di “stimolazione del sistema di conduzione”.


Rispetto ad un pacemaker convenzionale la stimolazione diretta delle normali vie di conduzione elettrica, consente al cuore di contrarsi in maniera fisiologica e naturale, consentendo di preservarne il perfetto funzionamento negli anni.


Un pacemaker convenzionale –  spiega il dottor Giovanni Coluccia, membro dell’equipe della Cardiologia di Tricase, coautore dello studio ed uno dei massimi esperti del campo a livello nazionale – stimola il cuore in modo non fisiologico. La stimolazione non fisiologica nel corso degli anni può determinare un progressivo deterioramento della forza di contrazione del cuore. La stimolazione del sistema di conduzione invece, rispristinando un’attivazione elettrica fisiologica del cuore, evita il deterioramento cardiaco prevenendo così alcune gravi complicanze come lo scompenso cardiaco e l’insorgenza di aritmie. In altre parole, con questo tipo di stimolazione viene ripristinato il normale ritmo cardiaco come se il paziente non avesse il pacemaker. Questo intervento richiede un’estrema precisione e molta esperienza da parte dell’operatore, perché il catetere del pacemaker deve essere posizionato e fissato con precisione millimetrica su di un microscopico fascio di cellule“.


Negli ultimi anni questa tecnica si sta sempre più sviluppando ed affermando nel mondo. In Puglia però viene eseguita ancora in pochissimi centri. Il grande merito della ricerca coordinata dal dottor Palmisano è stato di valutare e confermare l’efficacia e la sicurezza di questa tecnica su una grande numero di pazienti e con un adeguato periodo di osservazione post impianto. La ricerca è stata recentemente pubblicata su Heart Rhythm, una delle riviste del settore più prestigiose al mondo. Lo studio ha coinvolto, oltre alla Cardiologia di Tricase capofila dello studio, altri 4 centri cardiologici italiani di eccellenza (il “S. Orsola-Malpighi” di Bologna,  l’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara, l’ospedale di Lavagna e l’ospedale “Monaldi” di Napoli). La ricerca è durata quasi 2 anni ed ha coinvolto ben 1029 pazienti affetti da gravi aritmie cardiache. Quasi la metà di questi pazienti è stato sottoposto ad impianto di pacemaker con stimolazione del sistema di conduzione, mentre i rimanenti sono stati sottoposti ad impianto di pacemaker tradizionale.


Dopo l’intervento i pazienti sono stati seguiti per quasi due anni e sono state valutate le eventuali complicanze correlate al pacemaker. Alla fine dello studio i risultati hanno dimostrato che il pacemaker con stimolazione del sistema di conduzione, oltre ad offrire tutti i vantaggi di una stimolazione cardiaca assolutamente fisiologica, ha un rischio di complicanze simile a quello dei pacemaker tradizionali.


Questo indica che questa innovativa tecnica di impianto è sicura almeno quanto la tecnica tradizionale.

«La nostra Unità Operativa – sottolinea il primario di Cardiologia del nosocomio tricasino e coautore dello studio, Michele Accogli – negli anni ha svolto e coordinato numerosi studi clinici che hanno coinvolto diversi centri d’eccellenza nazionali e che sono stati pubblicati in prestigiose riviste mediche internazionali». L’intensa attività di ricerca clinica svolta in questo centro di eccellenza, colloca ormai da diversi anni la Cardiologia di Tricase ai vertici della ricerca cardiologica in Puglia.


Probabilmente, trainata da questa intensa attività di ricerca clinica, la Cardiologia del Panico ha visto un incremento esponenziale nel numero di procedure eseguite, soprattutto quelle ad alta complessità, come gli impianti dei pacemaker con stimolazione del sistema di conduzione e le ablazioni di aritmie cardiache complesse, come la fibrillazione atriale.


Tutto ciò testimonia l’alto livello delle competenze raggiunte dal personale medico e infermieristico dell’equipe, dell’efficienza organizzativa dell’Unità Operativa e della dotazione tecnologica di altissimo livello delle sale operatorie.


L’Unità Operativa di Cardiologia si inserisce in un contesto ospedaliero che può vantare numerose eccellenze. L’esistenza di reparti di eccellenza riconosciuti a livello regionale e nazionale, in grado di curare i pazienti salentini e più in generale pugliesi con terapie all’avanguardia e con le tecnologie più innovative, riduce la cosiddetta “mobilità passiva”, cioè il numero di pazienti che sono costretti a curarsi fuori dalla Puglia, a spese del nostro servizio sanitario regionale, con un notevole risparmio di risorse economiche.


Nella foto in evidenza, i dottori Pietro Palmisano e Giovanni Coluccia della Cardiologia del “Panico” di Tricase impegnati in una procedura di aritmologia interventistica.


Attualità

Parlami di Gaza, Melpignano ha scelto di esserci

Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, serata intensa e necessaria con unas mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani

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Approda nel Salento un evento che unisce arte, memoria e impegno civile.

Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, una serata intensa e necessaria: “Parlami di Gaza”, mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani.

Un momento di testimonianza viva, per guardare oltre il silenzio e ascoltare la Palestina attraverso i racconti di chi ne porta ancora le ferite sulla pelle.

Le fotografie di Ahmad Jarboa, infermiere e fotografo sfollato dopo aver perso casa nei bombardamenti israeliani, offriranno uno sguardo potente sulla bellezza martoriata di Gaza.

La sua assenza fisica sarà colmata dalla forza delle immagini: scatti intimi, profondi, che attraversano dolore e speranza.

Darà voce all’anima spezzata di una terra Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa nata nell’ospedale Al Shifa, oggi raso al suolo: interpreterà quattro testi scritti di suo pugno, tra cui “Tracce ed Aria”, dedicato alla memoria di un’infanzia rubata.

Le sue parole, cariche di nostalgia e dignità, saranno accompagnate dalla musica struggente di Mohammed Abusenjer, giovane musicista palestinese sopravvissuto all’ultimo genocidio e recentemente arrivato in Italia.

Con il suo oud, tra brani tradizionali e improvvisazioni, guiderà il pubblico in un viaggio sonoro attraverso la resistenza e la resilienza.

«Come giovani palestinesi di Gaza, in diaspora e non abbiamo deciso di continuare a farci portavoce di una ferita aperta da più di 77 anni. Attraverso l’arte e la musica, contribuiremo a smascherare il progetto di pulizia etnica in atto da parte dell’occupazione sionista. È ora di decolonizzare il pensiero occidentale, ricostruire Gaza e sostenere la sua popolazione», sostengono i tre artisti.

L’iniziativa, promossa da attivisti palestinesi in collaborazione con realtà italiane solidali, è anche occasione concreta per sostenere Gaza.

Durante l’evento sarà possibile acquistare le cartoline tratte dalle fotografie di Jarboa.

Melpignano sceglie così di esserci: dando spazio all’arte, alla verità, alla memoria.

«Perché», come sottolinea la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato, «il genocidio non si combatte con l’indifferenza, ma con la scelta di ascoltare, raccontare e restare umani».

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Attualità

Prosegue il tour del Camper del lavoro

26° Report Arpal Puglia: 805 posti disponibili nel leccese. il camper del lavoro, sportello mobile dei centri per l’impiego, continua il suo viaggio tra i centri del Salento

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LO SPORTELLO MOBILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia sarà di nuovo presente nei centri del sud e nord della provincia, con un’altra tappa prevista dal 28 luglio al 31 luglio a Gagliano del Capo, Presicce-Acquarica, Castrignano del Capo, Sternatia, Morciano di Leuca, Zollino e Nardò.

L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche.

L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume. Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.

I DATI DEL 26° REPORT

Il 26° Report settimanale di ARPAL Puglia offre uno sguardo approfondito sul dinamico mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, presentando un totale di 805 posizioni aperte distribuite in 240 annunci.

Questa settimana, il settore turistico si conferma un volano fondamentale per l’economia locale, guidando la classifica con 155 opportunità lavorative.

Subito dopo, il settore delle costruzioni mantiene una solida crescita con 132 posti disponibili, mentre il comparto sanitario e servizi alla persona mostra buone prospettive con 113 posizioni. Scendendo nella classifica, il settore agroalimentare offre 86 opportunità, seguito dall’industria e metalmeccanica con 67 inserimenti e dal commerciale con 62 posizioni aperte.

Il settore delle telecomunicazioni presenta 55 opportunità, precedendo il tessile, abbigliamento e calzature (TAC) con 37 posti. Nella parte bassa della classifica troviamo il settore dei trasporti con 32 offerte, seguito dai servizi di pulizia con 28. Infine, con un numero più contenuto di opportunità, il comparto amministrativo-informatico registra undici posizioni, mentre il settore della bellezza e benessere chiude con nove posti disponibili.

A completare il panorama occupazionale vi sono dieci posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e una destinata a persone con disabilità.

Il report segnala inoltre dieci tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DEL 26° REPORT DI ARPAL – BACINO DI LECCE

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Attualità

Maglie, il ritorno del sindaco Toma

«Una “chiacchierata” con i miei concittadini per ringraziarli della vicinanza e per illustrare i progetti che stanno cambiando il volto della città»

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Prima apparizione in pubblico per il sindaco di Maglie Ernesto Toma dopo le note disavventure giudiziarie.

Quando, qualche giorno fa, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia di Maglie, Luca Sariconi, mi propose una “chiacchierata” in piazza con i nostri concittadini, per fare il punto su quanto è stato fatto dall’amministrazione per la città, ho colto subito la proposta con entusiasmo», spiega il primo cittadino, «non solo per illustrare il tanto lavoro fatto da tutta la squadra Comune, ma soprattutto perché sentivo il bisogno di dire ai miei concittadini “grazie”. Un sentimento di riconoscenza per essermi stato accanto in uno dei momenti più difficili della mia vita, prima ancora che come sindaco, come uomo».

L’ampia partecipazione e l’interesse mostrato», aggiunge, «mi hanno dato nuova energia per continuare, nei mesi che restano prima delle prossime elezioni comunali, nel solco del lavoro tracciato. Anche perché ci eravamo riproposti di utilizzare fino all’ultimo centesimo i finanziamenti ricevuti, non farlo sarebbe un vero danno, non solo finanziario, per la nostra comunità».

Toma poi scende nei dettagli: «Abbiamo avuto a disposizione circa 30 milioni di euro di finanziamenti, dei quali nove dal PNRR che sono stati ricevuti, appaltati e i lavori in fasi di ultimazione per rispettare la scadenza di giugno 2026. Per questo ho preso un impegno con i magliesi: illustreremo nei dettagli tutti i progetti per condividerli e per renderli partecipi del cambiamento della nostra città. In meglio!».

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