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Attualità

Irruzione con mazze e spranghe durante una festa di compleanno

Nelle prime ore della notte di ieri un gruppo di giovani ha fatto irruzione presso un’abitazione di Vernole, dove era in corso una festa privata, aggredendo i ragazzi presenti con spranghe e catene.

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Nelle prime ore della notte di ieri un gruppo di giovani ha fatto irruzione presso un’abitazione di Vernole, dove era in corso una festa privata, aggredendo i ragazzi presenti con spranghe e catene. Uno dei giovani assaliti è stato gravemente ferito al volto, riportando serie ferite alla faccia e alla testa. L’immediato intervento dei Carabinieri di Vernole e del NORM di Lecce hanno permesso, dopo avere ascoltato diverse decine di ragazzi, di identificare ed arrestare il più violento dei facinorosi, artefice delle ferite al volto del ragazzo: Andrea Cafiero, 20enne di Lecce, incensurato.  La festa di compleanno era alle battute finali, giunti al taglio della torta un gruppo di circa 15 malintenzionati, con alla testa il Cafiero, si sono presentati alla porta dell’abitazione entrandovi ed aggredendo, prima verbalmente poi con violenza, i giovani che erano intenti ai festeggiamenti. Ne è nato un parapiglia, anche perché sono spuntate catene e mazze ferrate, quindi qualcuno dei presenti ha chiamato i Carabinieri. Per tale motivo gli “abusivi” decidevano di scappare, raggiungendo le macchine con cui erano arrivati, parcheggiate al di fuori dell’abitazione oggetto dell’assalto. All’esterno dello stabile, non pago del gesto, Cafiero ed un giovane (in corso di identificazione) aggredivano con violenza due ragazzi, volontariamente allontanatisi per evitare la lite: P.G. 20enne e M. M.19enne, entrambi di Vernole. I due venivano violentemente percossi con una catena ed un bastone di ferro, riportando, soprattutto il primo, gravi lesioni al volto e alla testa, che ne comportavano l’immediato ricovero all’Ospedale di Brindisi. Finito il “raid punitivo”, i malintenzionati sono scappati. I Carabinieri si giunti sul posto, unitamente alle ambulanze del 118, hanno iniziato una meticolosa raccolta di testimonianze, rinvenendo e sequestrando nel contempo la catena ed il bastone metallico adoperati, trovati all’esterno della casa, nel luogo ove si era consumata la più violenta aggressione. Per tutta la notte sono stati interrogati decine di ragazzi ed adulti presenti ai fatti, giungendo (nel pomeriggio di domenica) all’identificazione certa di uno dei due violenti: Cafiero Andrea. Questi, stando ai racconti dei testimoni, già nelle scorse settimane aveva avuto una lite brandendo una catena, all’interno di un locale di Cavallino, con uno dei ragazzi presenti alla festa dell’altra sera, promettendo una vendetta che non è tardata ad arrivare: infatti, l’estrema violenza sarebbe figlia del desidero di vendicare l’affronto ricevuto circa una decina di giorni addietro. Nonostante l’immediato arresto del principale responsabile, che dovrà rispondere anche di violazione di domicilio, proseguono le indagini dei Carabinieri volte ad identificare gli altri partecipanti all’aggressione, primo fra tutti il complice del Cafiero, artefice del pestaggio ai danni dei due ragazzi.

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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase

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Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.

Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.

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