Attualità
La sfida della transizione energetica per le imprese salentine
Le Imprese e l’Energia: Efficientamento Energetico, Comunità Energetiche, Tecnologie per Impianti Sostenibili. Analisi e prospettive di sviluppo
Nell’ambito del progetto “Le Imprese e l’Energia: Efficientamento Energetico, Comunità Energetiche, Tecnologie per Impianti Sostenibili”, promosso da Confindustria Lecce, in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, è stata realizzata una pubblicazione dal titolo “La sfida della transizione energetica per le imprese della provincia di Lecce. Analisi e prospettive di sviluppo”, presentata in conferenza stampa presso la sede camerale.
Sono intervenuti: Mario Vadrucci, presidente Camera di Commercio di Lecce; Valentino Nicolì, presidente Confindustria Lecce; Fabio Montinaro, vice presidente Confindustria Lecce con delega alla Transizione ecologica e Tutela del territorio; Antonio Ficarella, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento; Davide Stasi, curatore dell’elaborazione dei dati.
IL CAMPIONE DI INDAGINE
Per comprendere meglio il punto di partenza è stata condotta un’indagine su un campione di 60 imprese attive nel settore manifatturiero della provincia di Lecce.
Di queste il 43,3 per cento del totale opera nel comparto metalmeccanico, il 25 per cento è censito come “altre imprese manifatturiere”, il 20 per cento nell’agroalimentare, l’8,3 per cento nel tessile, l’1,7 per cento nel chimico e un altro 1,7 per cento nel settore del legno.
Dal punto di vista dimensionale il 15 per cento appartiene alla categoria delle micro imprese, il 51,7 per cento a quella delle piccole, il 25 per cento a quelle delle medie, il restante 8,3 per cento a quello delle grandi imprese.
Dall’analisi dei dati è stato osservato che il 33,33 per cento del campione consuma fino a 50mila kilowattora (kWh); il 10 per cento da 50mila kWh a 100mila kWh; il 35 per cento da 100mila kWh a 1 milione di kWh; il 21,77 per cento consuma oltre 1 milione di kWh.
ESIGENZE ENERGETICHE
Questi dati sottolineano la diversità delle esigenze energetiche delle imprese locali e la necessità di sviluppare soluzioni su misura per soddisfare tali esigenze, garantendo al contempo una maggiore efficienza e riduzione dei costi.
Emerge inoltre che il 71,7% delle imprese esaminate possiede già un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili e una percentuale simile mostra un chiaro interesse ad aderire a una comunità energetica.
Questi risultati dimostrano una forte sensibilità delle imprese locali nei confronti della sostenibilità ambientale e dell’importanza di abbracciare modelli energetici più efficienti e green.
ENERGIA, ANDAMENTO DEI PREZZI
Il documento presentato offre anche una panoramica dettagliata sull’andamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, sui consumi in provincia di Lecce e in Puglia, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda il prezzo dell’energia si evidenzia un aumento significativo nel 2022, in linea con i trend internazionali.
Tale impennata, attribuibile a diversi fattori tra cui la pandemia di Covid-19 e l’invasione russa dell’Ucraina, sottolinea l’importanza di investire in fonti energetiche alternative e sostenibili per garantire una maggiore stabilità e ridurre la dipendenza da fonti tradizionali.
Chiude il lavoro un approfondimento del quadro normativo delle comunità energetiche rinnovabili (Cer) e le relative regole operative per l’autoconsumo diffuso, con una nota sugli incentivi previsti dal Pnrr.
MARIO VADRUCCI
«Necessarie norme in grado di assicurare anche alle piccole e medie imprese una partecipazione economicamente e finanziariamente sostenibile»
La definizione di comunità energetica è «un modello virtuoso basato sulla condivisione: sono associazioni composte da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, che scelgono autonomamente di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili».
Sul tema delle comunità energetiche, la Camera di Commercio di Lecce sta svolgendo un’intensa attività di supporto alle imprese e a tutti gli stakeholder per favorire la concreta attuazione della transizione energetica.
«La transizione energetica è vitale per il futuro della nostra terra», ha detto il presidente della Camera di Commercio, Mario Vadrucci, «ma lo è altrettanto la possibilità di continuità e di sviluppo delle nostre imprese. L’intera economia salentina è sottoposta agli effetti di una globalizzazione ormai troppo spinta. Per questo occorrono norme in grado di assicurare anche alle piccole e medie imprese – che costituiscono il tessuto industriale di molte parti d’Italia e del Salento soprattutto – una partecipazione economicamente e finanziariamente sostenibile. Ci vorranno molti investimenti. Si parla di 600 miliardi in tutta l’Unione Europea che dovranno essere trovati in tempi tali da aiutare la realizzazione del Green Deal. Ma questo non può avvenire a scapito dei più deboli. Bisogna impegnare la deputazione politica italiana a tenere presenti, in sede di Parlamento Europeo, le esigenze di questa parte del mondo produttivo italiano, in modo che la transizione possa avvenire senza grossi sacrifici e sia in grado di produrre nuovi posti di lavoro, per i quali bisognerà pensare sin d’ora a nuovi programmi di formazione per far trovare tutti pronti a guardare con maggiori opportunità al futuro complessivo del mondo industriale italiano».
«Occorre ricordare», conclude Vadrucci, «che la transizione energetica, oltre a impattare positivamente sull’ambiente e sul clima, concorre al raggiungimento di un obiettivo strategico fondamentale: l’indipendenza energetica del territorio dal contesto internazionale“.
VALENTINO NICOLÌ
«Fondamentale creare ambiente favorevole all’adozione di tecnologie green e all’implementazione di politiche energetiche sostenibili»
«Come Presidente di Confindustria Lecce», ha detto Valentino Nicolì, «sono estremamente soddisfatto dei risultati ottenuti e dell’impegno dimostrato dalle imprese locali nel promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica. È evidente che la transizione verso fonti energetiche più sostenibili è diventata una priorità per le imprese locali e i dati raccolti confermano che stiamo compiendo passi significativi verso questo obiettivo. La nostra provincia ha un enorme potenziale per diventare un punto di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità nel settore energetico da fonti rinnovabili»
«Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare e opportunità da cogliere», aggiunge Nicolì, «è fondamentale che istituzioni, enti di ricerca e aziende lavorino insieme per creare un ambiente favorevole all’adozione di tecnologie green e all’implementazione di politiche energetiche sostenibili. In questo contesto, Confindustria Lecce si impegna a svolgere un ruolo attivo di concerto con la Camera di Commercio e con il supporto scientifico dell’Università del Salento per promuovere soluzioni innovative, sostenibili ed efficienti per affrontare i trend futuri del settore».
ANTONIO FICARELLA
«Bisogna andare verso le Comunità Energetiche, motore di un nuovo modello di sviluppo economico»
«Parlare di energia», ha affermato il professore Antonio Ficarella, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, «non vuol più dire rivolgersi agli addetti ai lavori, ma significa far partecipare la collettività alla sfida più importante che siamo chiamati ad affrontare: l’approvvigionamento energetico nel rispetto dell’ambiente. Oggi più che mai è doveroso agire in maniera sinergica: imprese e mondo della formazione insieme, per creare il valore che genera lavoro e quindi benessere sociale condiviso. Con questa ferma convinzione, Unisalento ha attivato, ad esempio, il Corso di Laurea Magistrale in ‘Ingegneria Energetica’, erogato in collaborazione con il Politecnico di Bari, con le lezioni in inglese. Si punta a formare ingegneri con forte propensione all’innovazione e all’interdisciplinarietà, in grado di operare nel contesto della transizione energetica. S’impone, infatti, un dovere morale per tutti coloro che lavorano nel settore dell’energia: uscire dalle fonti fossili il più presto possibile, per favorire la riduzione dell’emissione di CO2, spingere sempre di più verso le energie rinnovabili, la cui accettazione passa attraverso un reale coinvolgimento delle realtà locali, a cui le nuove installazioni devono portare ricchezza. I grandi impianti industriali stanno avviando concrete politiche di decarbonizzazione e, ad oggi, sono gli unici soggetti in grado di avviare queste politiche, grazie alla disponibilità di risorse e tecnologie.
«Questi processi stanno innescando un importante processo di riqualificazione del tessuto economico e produttivo locale», conclude il prof. Ficarella, «bisogna andare verso le Comunità Energetiche, motore di un nuovo modello di sviluppo economico, che garantisce la sostenibilità dei nostri territori e offre occasioni professionali alle nostre e nostri giovani, creando in definitiva nuova ricchezza economica e sociale per i nostri Paesi».
FABIO MONTINARO
«Comunità energetica va affrontata e governata con pragmatismo, avendo a cuore i principi veri di sostenibilità e valorizzazione del magnifico territorio che ci ospita»
«La transizione energetica», ha spiegato il vicepresidente di Confindustria Lecce Fabio Montinaro, «è solo uno degli aspetti dell’evoluzione a cui stiamo assistendo; non è tuttavia un’opzione: va affrontata e governata con pragmatismo, avendo a cuore i principi veri di sostenibilità e valorizzazione del magnifico territorio che ci ospita. Occorre trovare, pertanto, soluzioni che concilino le esigenze di sviluppo industriale con il rispetto delle istanze provenienti dal territorio e, in tale ottica, è necessario dialogare con tutte le comunità, le istituzioni, le associazioni per valutare e trovare il modo per perseguire una transizione giusta, non solo dal punto di vista energetico. È oggi prioritario mantenere uno stile di vita che non sia condizionato da pregiudizi e/o da eventi drammatici come la guerra che ha imposto un drastico cambiamento nei sistemi di approvvigionamento».
«Oggi più che mai», ha concluso Montinaro, «siamo chiamati a spezzare la dipendenza da fonti fossili estere, rendendoci autosufficienti e individuando nuove forme sostenibili, anche contando sulla ricerca e l’innovazione».
DAVIDE STASI
«È il momento per intervenire e rimodularele catene di fornitura energetica»
Buon ultimo il data analyst Davide Stasi che ha curato l’elaborazione dei dati: «Il prezzo dell’energia nell’Unione europea ha raggiunto livelli record nel 2022. L’aumento è iniziato nel 2021 a seguito della pandemia di Covid-19 e della crescente domanda internazionale. L’invasione russa dell’Ucraina ha avuto un effetto aggravante. È necessario investire nelle energie rinnovabili».
«Il cambio di passo», la sua opinione, «dipende molto sia dalla cultura, per la quale è necessaria ancora un’attività di sensibilizzazione, sia dalla disponibilità economica di molte realtà che faticano a pensare di investire per innovare processi e modificare modus operandi, con una prospettiva di miglioramento a lungo termine».
«Per molte aziende», secondo Davide Stasi, «il momento attuale è decisivo per intervenire e rimodulare, in senso più corto e vicino, le catene di fornitura energetica, così come per gli investimenti nelle rinnovabili e nell’aumento dell’efficienza energetica».
Attualità
Luminarie Parisi nello spot di Natale di Poste Italiane
Torquato Parisi: “Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso”…
Le Luminarie Parisi 1876, storica realtà artigiana salentina con sede a Taurisano, sono partner di Poste Italiane per lo spot natalizio 2025 “La sera dei Miracoli”, girato in Puglia, tra Lecce e Monopoli e attualmente in onda sulle reti nazionali. Non un punto di arrivo, ma uno dei tanti traguardi di un percorso che vede l’artigianato salentino delle Luminarie Parisi 1876 misurarsi da tempo con scenari sempre prestigiosi.
«Siamo artigiani del Sud da generazioni e mai avremmo immaginato di arrivare fin qui», commenta Rocco Parisi. «Vedere il nostro lavoro all’interno di uno spot televisivo che parla a tutto il Paese è un’emozione che va oltre le parole».
Sulla stessa linea Torquato Parisi: «Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso. La partnership con Poste Italiane, realtà storicamente vicina agli italiani e simbolo del Paese, rafforza ulteriormente il valore di questo nuovo traguardo».
Lo spot “La sera dei Miracoli” racconta la storia di Filippo, un bambino che spedisce un pacco speciale, carico di ricordi, al nonno scomparso. Un gesto semplice che diventa metafora di un legame che resiste al tempo e alla distanza, valorizzando il ruolo dei servizi postali come strumento di prossimità e relazione. Le immagini restituiscono scorci autentici del territorio pugliese, tra atmosfere notturne e luci natalizie.
Con questa collaborazione, Poste Italiane sceglie la Puglia, valorizzandone i territori e le competenze artigiane all’interno di uno scenario nazionale che riconosce ancora una volta nella nostra tradizione un patrimonio di valore condiviso.
Attualità
Stomeo, non sarò io il prossimo candidato sindaco
Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo…
Riceviamo e Pubblichiamo
PER UNA NUOVA STAGIONE POLITICA A MELPIGNANO
Amo profondamente la mia comunità. Ad essa e al benessere dei suoi cittadini, ho dedicato gli anni più intensi e fecondi del mio impegno politico: cinque anni da assessore comunale, dieci da sindaco e cinque (fino ad oggi) da capogruppo della minoranza consiliare.
Che grande privilegio essere al servizio dei miei concittadini!
In questo avvincente percorso di rappresentanza pubblica, ho compreso quanto sia essenziale creare le condizioni per una concordia stabile tra le diverse anime della comunità, favorendo uno sviluppo equo e solidale. Ho così imparato quanto sia impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante, aiutare la comunità a riconoscere i propri reali bisogni, a bilanciare gli interessi contrastanti e a costruire ponti per superare le distanze tra le diverse posizioni.
Non nascondo di aver commesso errori: per ingenuità, per eccesso di entusiasmo o, a volte, per non aver ascoltato abbastanza. Tuttavia, rivendico di aver agito con onestà intellettuale e passione. Lo affermo con la serenità di chi si rimette al giudizio dei fatti, visibili a chiunque abbia un cuore onesto per guardare.
Anche dall’opposizione, il mio impegno è rimasto incrollabile. Insieme ai colleghi Luigi Montinaro, Antonio Sicuro e al gruppo di Melpignano Civica, abbiamo garantito un presidio democratico rigoroso: difendendo gli interessi di tutti e stimolando la maggioranza, perché l’obiettivo finale deve sempre essere il bene comune, non la battaglia di parte.
Oggi, però, sento il bisogno di guardare oltre. Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo e la voce libera di tutti i cittadini. Melpignano ha bisogno di costruire opportunità concrete per l’azione collettiva, in cui ognuno senta di poter contare e di poter contribuire con fiducia e libertà alla vita pubblica.
Quindi, lo dico con estrema chiarezza: non sarò io il prossimo candidato sindaco.
Sosterrò invece chi vorrà proporre ai melpignanesi un nuovo patto civico. Metto a disposizione la mia esperienza e la mia capacità di ascolto, non per indicare la rotta, ma per sostenere il viaggio.
Sarò al fianco di chi crede in un futuro fondato sulla trasparenza, sul rispetto per tutti, per una Melpignano che sappia dare valore alle differenze di opinione.
Le prossime elezioni amministrative sono alle porte e abbiamo l’opportunità di costruire insieme una nuova stagione di progresso e benessere per la nostra Melpignano. Torniamo a essere protagonisti della nostra vita in comune: possiamo volerlo, sapremo farlo.
Ivan Stomeo
Attualità
Come sarà il tempo a Natale?
Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali…
PRIMA INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO, RISCHIO FORTE MALTEMPO MARTEDI’ –
“L’anticiclone, responsabile di clima molto mite, stabilità atmosferica ma anche nubi basse, nebbie e qualità dell’aria scadente in molte zone dello Stivale, già nel corso di lunedì inizierà a indebolirsi da Ovest, stante l’ingresso di una nuova intensa perturbazione.” Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni, che spiega: “Quest’ultima già entro sera porterà un peggioramento su Sardegna, medio-alto versante tirrenico e parte del Nordovest. Ma sarà martedì che interesserà in maniera decisa lo Stivale con fenomeni anche di forte intensità tra Nordovest, versante Tirrenico, Sicilia e Ioniche meridionali, con accumuli localmente anche oltre i 60/70mm e rischio nubifragi su Liguria di Levante e Toscana occidentale.”
“Oltre alla pioggia la neve tornerà a interessare le Alpi centro-occidentali, mediamente oltre gli 800-1100m, a tratti sin verso i 300/500m sul basso Piemonte e sull’entroterra ligure di Ponente con il ritorno della dama bianca anche a Cuneo. Il tutto sarà accompagnato da forti venti di Libeccio/Scirocco che spazzeranno buona parte dei nostri mari con rischio mareggiate su Liguria, medio-alto versante Tirrenico, Sicilia meridionale e sui versanti ionici.
Tra mercoledì e giovedì la perturbazione tenderà gradualmente ad allontanarsi, favorendo un lento e graduale miglioramento che, tuttavia, non durerà molto.”
DEPRESSIONI IN ARRIVO NEL PROSSIMO WEEKEND
“Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali, sospinta da una nuova intensa perturbazione in avvicinamento dall’Europa nordoccidentale. L’azione congiunta dei due sistemi porterà così venerdì un nuovo peggioramento tra Isole Maggiori ed Estremo Sud.
Nel corso del fine settimana, pur con le dovute incertezze dettate dalla distanza temporale, il peggioramento si farà strada al Sud, sulle regioni tirreniche e al Nordovest, mentre rimarranno ancora ai margini del peggioramento il Nordest e le regioni adriatiche.”
SETTIMANA SANTA ANCORA INCERTA, MA CON RISCHIO MALTEMPO E NEVE A MEDIO-BASSA QUOTA
“La tendenza vede così un nuovo probabile peggioramento del tempo a inizio della settimana che ci traghetterà al Santo Natale. Tra lunedì e martedì il maltempo dovrebbe coinvolgere tutto lo Stivale con fenomeni localmente ancora intensi e nevicate sui settori alpini a quote medio-alte, mentre la Vigilia potrebbe vedere ancora locale maltempo al Centro-Sud e all’estremo Nordest”, precisa il meteorologo di 3bmeteo: “Da Natale in poi la situazione resta ancora molto incerta. Tuttavia i modelli intravedono l’irruzione di correnti più fredde dall’Europa nordorientale, convogliate sullo Stivale da un robusto anticiclone in rinforzo sui Paesi scandinavi. La seconda parte della settimana di Natale potrebbe così presentarsi a tratti ancora instabile e via via più fredda, con temperature che torneranno sotto le medie del periodo, in particolar modo al Nord, dove la neve potrebbe spingersi sino a quote collinari o localmente anche più in basso.” conclude Mazzoleni di 3bmeteo.
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