Attualità
Medico miggianese a capo della Sanità del Vaticano
Il dott. Luigi Carbone già membro dello staff medico di Papa Francesco, ha ricevuto l’incarico di grande responsabilità al servizio di Papa Leone XIV. Miggiano di fregia anche della recente nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana di Donato Causio e Sergio Bramato. Il sindaco Michele Sperti: «Fulgidi esempi da seguire e ricordare»

La città saluta la nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana di due miggianesi.
A essere insigniti della importante onorificenza sono stati Donato Causio e Sergio Bramato: la cerimonia di consegna si è svolta nella giornata del 2 giugno, in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica, nei saloni della Caserma “Zappalà” a Lecce.
Presenti autorità civili, militari e religiose, tra loro il prefetto Natalino Domenico Manno, la manifestazione è stata dedicata a quelle personalità che si sono distinti per i loro contributi nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e le attività sociali e umanitarie.
Due vite volte al bene comune e alla legalità quella di Causio e Bramato.
Ispettore Superiore e Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza in quiescenza, Donato Causio si è arruolato nella Polizia d Stato nel 1980: dopo avere frequentato la Scuola Allievi Agenti di Trieste, la prima assegnazione quella a V Reparto Celere della Questura di Torino.
Premiato in due distinte occasioni tra il 1992 e il 1994 dall’allora Capo della Polizia, Fernando Masone, nel 1995 vince il concorso per Ispettore e, frequentato il corso nella Scuola di Caserta, viene assegnato all’Ufficio della Squadra Volante della Questura di Taranto.
Dal 1999 è trasferito al Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza di Manduria nella Squadra di Polizia Giudiziaria nel ruolo di Ispettore Capo e nel 2001 passa all’Ufficio di Polizia di Frontiera del Commissariato Distaccato di Otranto.
Dall’ottobre 2005 passa al Commissariato di Taurisano, all’interno del quale diviene Responsabile delle misure di prevenzione nella Squadra di Polizia Giudiziaria.
In oltre 40 anni di onorato servizio, nel corso dei quali si è fatto apprezzare per le elevate qualità umane, morali e professionali, ha acquisito numerosi riconoscimenti premiali.
Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri che serve dal 1987 è Sergio Bramato.
Inizia la carriera operativa in Sicilia e nel 1990 ottiene la qualifica di conduttore di cane da Polizia Giudiziaria e da attività di soccorso con il conseguente trasferimento al Comando Cc Cinofili di Volpiano, provincia di Torino.
Dal 1990 al 1994 svolge attività di vigilanza a Les Combes (Aosta), località scelta per le vacanze estive dall’allora Santo Padre Giovanni Giovanni Paolo II: Nel 1994 il trasferimento al Comando Cc Cinofili di Modugno (Bari): nel tempo altri se ne sono susseguiti e dal 2018 è in servizio a Maglie (Lecce).
Impegnato nelle attività di contrasto alla criminalità organizzata e alla immigrazione clandestina, nel luglio 2008 ha partecipato alla missione “Althea” in Bosnia Erzegovina quale addetto alla Squadra Trasporti, Ufficio Travel e fotografo con punti di contatto con Egf e con i Contingenti Nazionali Stranieri presenti sul territorio della missione.
Numerosi gli elogi e i riconoscimenti ottenuti nel corso della sua attività svolta con massima professionalità e umanità. Qualità che mette a disposizione anche nel corso degli impegni di volontario svolti per conto di enti e associazioni.
«A nome della cittadinanza e dell’amministrazione comunale esprimo il pieno orgoglio», le parole del sindaco Michele Sperti, «per le onorificenze consegnate a due miggianesi che hanno fatto dell’impegno per la comunità e la legalità la missione della loro vita lavorativa e di cittadini.
Donato Causio e Sergio Bramato rappresentano lo spirito vero di Miggiano, quello fondato sul lavoro e il rispetto delle regole e sulla capacità di essere sempre presente per l’altro.
A loro va la nostra gratitudine e i più sinceri auguri per il riconoscimento a Cavaliere della Repubblica».
LA NOMINA DI PAPA LEONE XIV: IL DOTT. CARBONE A CAPO DELLA DIREZIONE DI SANITÀ ED IGIENE DEL GOVERNATORATO DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO
Nello stesso giorno in cui due cittadini miggianesi, hanno ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dalla sala stampa vaticana è arrivata la comunicazione che Papa Leone XIV ha nominato Direttore della Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano il dott. Luigi Carbone.
Il medico miggianese, già nell’equipe che ha avuto in cura Papa Francesco fino all’ultimo, era vice direttore dello stesso ente.
«Luigi Carbone, nostro concittadino», afferma il sindaco Michele Sperti, «lo ricordo giovane, brillante e dinamico, diligente e operoso nella comunità e in parrocchia, già membro dello staff medico di Papa Francesco, oggi riceve questo incarico di grande responsabilità al servizio di Papa Leone XIV. Da primo cittadino mi si gonfia il cuore di gioia di fronte ai tanti talenti e riconoscimenti e incarichi che in questi anni sono stati attribuiti a tanti miggianesi.
Miggiano è, ed è sempre stata, una comunità laboriosa e zelante, e negli anni, e nei diversi campi della società civile, ha di frequente donato figli che si sono distinti per capacità e impegno rendendo così, altissimo onore alla sua storia.
A Luigi oggi e a tutti coloro che in passato hanno reso vanto al nostro paese, esprimo l’orgoglio e l’omaggio dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità miggianese. Un modello», conclude Michele Sperti, «per i i piccoli e i giovani che possono ritrovare nella nostra storia fulgidi esempi da seguire e ricordare».
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La consegna dell’onorificenza a Donato Causio
Onorificienza a Sergio Bramato
Attualità
Estate sicura a Casarano
Gli anziani e il caldo, progetto promosso dall’ Ufficio Politiche Sociali del Comune di Casarano in collaborazione della sez. Croce Rossa di Casarano nell’ambito del Piano Fragilità 2025

L’iniziativa nasce per affrontare in maniera concreta le conseguenze sanitarie e sociali legate alle ondate di calore, con particolare attenzione alla fascia più vulnerabile della popolazione: gli anziani soli e fragili.
Obiettivi del progetto: prevenire i rischi sanitari associati alle alte temperature (colpi di calore, disidratazione, aggravamento di patologie croniche); contrastare l’isolamento sociale, offrendo momenti di contatto umano, supporto e ascolto; garantire un presidio di prossimità attivo e visibile sul territorio durante i mesi estivi; collaborare in modo integrato con i servizi sociali e sanitari locali, per segnalazioni, interventi urgenti o presa in carico prolungata.
Tra le attività, contatti telefonici periodici con gli anziani segnalati dai servizi sociali; visite domiciliari di monitoraggio e supporto da parte dei volontari della Croce Rossa; consegna di generi di prima necessità o farmaci in caso di bisogno; diffusione di materiale informativo e consigli utili per affrontare il caldo in sicurezza; attivazione di una linea dedicata per segnalazioni e richieste di aiuto.
Il progetto è destinato agli anziani residenti a Casarano, in particolare a coloro che vivono soli o in condizioni di fragilità sociale e sanitaria.
L’accesso può avvenire su segnalazione dei servizi sociali comunali; attraverso contatto diretto con la Croce Rossa; su richiesta da parte di familiari, vicini o cittadini.
📞 3514581337 (numero dedicato), attivo lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30
“Estate Sicura 2025” è un esempio concreto di solidarietà di comunità, in cui istituzioni, volontari e cittadini lavorano insieme per non lasciare nessuno solo, soprattutto nei momenti più critici.
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Attualità
Aumentano le imprese, rallenta l’economia
Cresce il numero delle aziende pugliesi ma diminuiscono fatturati e scambi commerciali. Fatturati 428,7 milioni di euro in meno

Aumentano le imprese in Puglia, ma rallenta l’economia.
«Potrebbe sembrare un paradosso, ma è quello che sta accadendo nella nostra regione», spiega Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma, che ha preso in esame tutte le aziende, ad eccezione di quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali.
I dati sono aggiornati al 30 giugno 2025.
Anche nel secondo trimestre di quest’anno, il saldo della nati-mortalità è positivo, confermando il trend dell’ultimo decennio.
Sarà la voglia d’impresa, sarà il crescente ricorso agli incentivi per l’auto-imprenditorialità, sarà l’apertura della partita Iva vista come alternativa alla disoccupazione.
Sta di fatto che, da aprile a giugno scorsi, le iscrizioni al Registro delle imprese delle camere di commercio pugliesi, sono state superiori alle cancellazioni, per un saldo di 2.508 attività in più, con 5.391 nuove aziende a fronte di 2.883 cessazioni, per un tasso di crescita dello 0,67 per cento, persino superiore alla media nazionale (0,56 per cento).
Ma non è tutto oro quel che luccica.
L’andamento del numero delle imprese, seppur positivo, può rappresentare solo un indicatore utile ai fini statistici, ma non è sufficiente, da solo, a comprendere l’andamento dell’economia nella sua complessità. Anzi, l’aumento del numero delle attività può tradursi, in certi casi, in un’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale, rappresentando uno dei principali freni allo sviluppo della Puglia.
L’anno in corso, infatti, non può certo paragonarsi al periodo successivo alla pandemia, con un’economia in rapida ripresa. Nonostante la crescita del numero delle aziende, infatti, il fatturato e gli scambi commerciali diminuiscono.
Da gennaio a maggio di quest’anno, le imprese pugliesi hanno fatturato, complessivamente, 35.442.851.498 euro contro i 35.871.548.902 dello stesso periodo dell’anno scorso. Vale a dire 428.697.404 euro in meno, pari a una flessione dell’1,2 per cento.
Riguardo agli scambi commerciali con l’estero, l’impatto dei dazi potrebbe essere maggiore e soprattutto più a lungo termine, se le imprese esportatrici più grandi o comunque in grado di… multi-nazionalizzarsi (che sono quelle che pesano di più per l’export) decidessero di trasferire parte della produzione all’interno dei confini degli Stati Uniti, per non perdere i propri clienti, con una perdita di capacità produttiva nel nostro Paese.
«Abbiamo già registrato una prima fase di rallentamento dell’economia con l’aumento dei tassi di interesse stabilito dalla Banca centrale europea al fine di contrastare la crescente inflazione», ricorda Stasi.
«Oltre alla burocrazia, un forte freno alla sviluppo della Puglia è rappresentato proprio dall’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale», spiega, «va detto che la nostra regione è storicamente caratterizzata da una fitta rete di micro, piccole e medie imprese, ma questa peculiarità, che in passato ha consentito di sviluppare un sistema produttivo specializzato e molto flessibile, rappresenta oggi un elemento di rischio perché comporta una minore competitività su un mercato sempre più globale, con l’agguerrita concorrenza delle multinazionali e dei grandi player. Basti pensare alle difficoltà a cui tante aziende andranno incontro, proprio a causa delle ridotte dimensioni, nell’assolvimento dell’obbligo di approntare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati, anche al fine di favorire l’emersione tempestiva della crisi, così come imposto dalla recente riforma della disciplina della crisi dell’impresa e dell’insolvenza».
«La sopravvivenza delle micro, piccole e medie imprese pugliesi», aggiunge l’analista, «dovrà passare dalla “messa in rete” che sappiamo potrà dar vita ad attività capaci di esprimere intenti comuni ed interessi condivisi, nella consapevolezza che in tal modo possono aumentare non solo le economie di scala, ma anche la competitività sui mercati».
Nell’ultimo decennio, il settore che è cresciuto di più, ma solo in termini quantitativi, è quello dei servizi di alloggio e ristorazione.
«A fronte di dati sulle presenze molto incoraggianti, riscontriamo un impatto limitato sulla crescita del territorio», sottolinea Stasi, «a conferma che un aumento esponenziale del numero di attività non conferma uno sviluppo altrettanto esponenziale dell’economia, soprattutto se resta bassa la produttività, distogliendo risorse umane e di capitale a quei settori ad alto valore aggiunto, come manifatturiero e costruzioni».
Nati-mortalità imprese | Registrate | % | Attive | % | Iscrizioni | % | Cessazioni | % | Saldo 2° trimestre 2025 | Saldo 2° trimestre 2024 |
Bari | 138.628 | 0,80% | 122.054 | 0,91% | 2.058 | 1,50% | 957 | 0,70% | 1.101 | 911 |
Brindisi | 39.123 | 0,63% | 33.127 | 0,74% | 504 | 1,30% | 260 | 0,67% | 244 | 268 |
Foggia | 70.297 | 0,70% | 62.643 | 0,79% | 1.043 | 1,49% | 554 | 79,00% | 489 | 437 |
Lecce | 75.092 | 0,66% | 65.448 | 0,76% | 1.163 | 1,56% | 670 | 0,90% | 493 | 505 |
Taranto | 51.653 | 0,35% | 43.404 | 0,42% | 623 | 1,21% | 442 | 0,86% | 181 | 298 |
Puglia | 374.793 | 0,67% | 326.676 | 0,77% | 5.391 | 1,45% | 2.883 | 0,77% | 2.508 | 2.419 |
Principali settori economici | Agricoltura | Industria | Costruzioni | Commercio | Servizi | |||||
Bari | 23.727 | 0,62% | 11.713 | 0,30% | 16.855 | 0,80% | 36.038 | 0,28% | 42.417 | 1,60% |
Brindisi | 7.152 | 0,38% | 2.625 | 0,08% | 5.081 | 0,83% | 10.591 | 0,20% | 10.853 | 0,82% |
Foggia | 23.518 | 0,56% | 3.882 | 0,28% | 7.154 | 0,72% | 15.832 | 0,44% | 15.936 | 1,78% |
Lecce | 9.155 | 0,84% | 5.833 | -0,05% | 10.619 | 0,62% | 21.737 | 0,12% | 22.993 | 1,42% |
Taranto | 10.078 | 0,31% | 3.570 | 0,22% | 5.712 | 0,49% | 13.911 | -0,05% | 14.095 | 0,69% |
Puglia | 73.630 | 0,56% | 27.623 | 0,19% | 45.421 | 0,71% | 98.109 | 0,22% | 106.294 | 1,38% |
fonte: Osservatorio Economico Aforisma |
Fatturazione imprese | 2024 | 2025 | Var. ‘25 su ‘24 | Var. % ‘25 su ‘24 |
gennaio | 7.319.838.563 | 6.883.273.570 | -436.564.993 | -6,0% |
febbraio | 6.919.264.920 | 6.610.973.872 | -308.291.048 | -4,5% |
marzo | 7.076.158.263 | 7.298.473.036 | 222.314.773 | 3,1% |
aprile | 6.975.627.842 | 7.269.215.957 | 293.588.115 | 4,2% |
maggio | 7.580.659.313 | 7.380.915.063 | -199.744.250 | -2,6% |
totale | 35.871.548.902 | 35.442.851.498 | -428.697.404 | -1,2% |
fonte: Osservatorio Economico Aforisma
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Attualità
Accesso alle aree boscate. Divieti e sanzioni a Otranto
Come previsto dal Decreto del presidente della Regione e dall’ordinanza del sindaco arrivata dopo un incontro con i concessionari delle attività balneari poste a nord della città

Le condizioni climatiche di questo periodo, con un aumento delle temperature al di sopra delle medie stagionali e il conseguente innalzamento del rischio di incendi, inducono a rafforzare politiche e attività di prevenzione di questo rischio nelle aree più sensibili e interessate dalla maggiore presenza di turisti e utenti di attività balneari o di svago in genere.
A tal fine l’amministrazione comunale di Otranto ha incontrato i concessionari delle attività balneari poste a nord della città.
Nel corso della riunione è stato evidenziato che il decreto del presidente della Regione Puglia n.334 del 10 giugno 2025 pone il divieto di transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate e che lo stesso provvedimento comporta sanzioni amministrative da euro 1.032,91 fino a un massimo di euro 10.329,14.
Le previsioni di detto decreto sono state ulteriormente rafforzate nell’ordinanza sindacale emessa dal Comune che regola l’accesso nelle pinete.
Si invitano, quindi, «i cittadini e gli utenti delle zone destinate a pinete e boschi a osservare pienamente le predette disposizioni».
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