Attualità
Microcredito in Puglia passando per l’Europa
Al Museo “Castromediano” di Lecce il seminario gratuito dedicato a tutte le opportunità per i giovani imprenditori

Si tiene giovedì 11 e venerdì 12 ottobre, nell’Auditorium del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”, a Lecce, la due giorni d’informazione e confronto sul tema “Il Microcredito in Puglia: quando la promozione dell’imprenditoria giovanile e lo sviluppo sociale passano per l’Europa”, organizzata dall’Ente nazionale per il Microcredito, nell’ambito del Programma operativo nazionale “Governance e azioni di sistema – Obiettivo Convergenza”, con il patrocinio della Provincia di Lecce. Il Seminario (ingresso gratuito) rientra nelle attività che l’Ente nazionale sta svolgendo, su mandato del Ministero del Lavoro, nell’ambito del progetto denominato “Monitoraggio dell’integrazione delle politiche del lavoro con le politiche di sviluppo locale dei sistemi produttivi relativamente al Microcredito e alla Microfinanza”, con l’obiettivo di ampliare la diffusione del Microcredito, di monitorare tutte le iniziative esistenti e attive sul territorio nazionale e di divulgare le migliori pratiche realizzate nelle realtà locali.
Si parte giovedì 11, alle ore 15, con un incontro dedicato ai promotori delle iniziative di microcredito in Puglia, tra cui quella della Provincia di Lecce, e ad alcuni beneficiari che racconteranno la propria esperienza di utilizzo del Microcredito. I lavori saranno aperti dagli interventi del segretario generale dell’Ente nazionale per il Microcredito Riccardo Graziano e del coordinatore del progetto MLPS-ENM di Monitoraggio e Valutazione del Microcredito e della Microfinanza, realizzato con il contributo del Fondo sociale europeo Andrea Palomba. Alle 16 spazio al confronto: il capo progetto Monitoraggio Alessandro Luciano coordinerà gli interventi dei referenti del Microcredito di solidarietà della Provincia di Lecce Giovanni Manzo e Giuseppe Giuranna, del direttore Caritas diocesana di Andria – Barnaba (Dare Credito alla Speranza, Fondo Fiducia e Solidarietà) Don Domenico Francavilla e del referente Progetto Microcredito della Fondazione Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci” di Foggia Bonifacio Giuseppe Mimmo. Seguiranno le testimonianze di alcuni beneficiari e una tavola rotonda. Concluderà i lavori il dirigente Divisione III DG Mercato del Lavoro, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Loriano Bigi.
Il Seminario riprenderà venerdì 12, a partire dalle 9, con un dibattito sul Microcredito quale politica attiva strategica per il rilancio dell’occupazione, moderato dal segretario generale dell’Ente nazionale per il Microcredito Riccardo Graziano. Interverranno la referente Programma Progress in Italia – Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Tiziana Lang, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, l’assessore provinciale alle Politiche sociali e Pari opportunità Filomena D’Antini Solero, l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Ernesto Toma, il presidente della Camera di Commercio di Lecce Alfredo Prete, l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Lecce Alessandro Delli Noci, il preside della Facoltà di Economia dell’Università del Salento Francesco Giaccari, l’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e competitività della Regione Puglia Loredana Capone, il funzionario e responsabile del Progetto – Puglia Fse Andrea Antonio Vernaleone. Alle 12.45 è previsto l’intervento del presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito Mario Baccini. Concluderà il dirigente Divisione III DG Mercato del Lavoro, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Loriano Bigi.
Per l’assessore alla Formazione professionale e al Lavoro della Provincia di Lecce Ernesto Toma l’iniziativa rappresenta un’importante ed utile occasione di conoscenza e confronto. “Il microcredito”, dichiara Toma, “è lo strumento per dare forma e voce alle idee vincenti dei giovani. Per questo, abbiamo accolto con favore la proposta dell’Ente nazionale per il Microcredito, per informare quanto più possibile delle opportunità che si affiancano a quelle della Provincia di Lecce. Lo sviluppo di un territorio, infatti, parte dalle sue risorse umane, dal desiderio di andare oltre le crisi e di contribuire alla crescita attraverso il proprio lavoro”.
Attualità
Piano Coste: ANCI Puglia chiede la sospensione dell’iter legislativo
ANCI Puglia intende avviare un percorso di concertazione con i 69 Comuni costieri interessati, al fine di rilevare bisogni, criticità ed esigenze specifiche…

Il Consiglio Regionale di ANCI Puglia, in riferimento alla proposta di modifica della normativa sul Piano Coste, ha deliberato di richiedere la sospensione dell’iter legislativo in corso.
L’attuale fase pre-elettorale non rappresenta il contesto più adeguato per affrontare un tema tanto delicato e strategico quanto quello della pianificazione costiera. Intervenire su una norma di tale rilevanza a pochi mesi dalla conclusione della legislatura espone il provvedimento a rischi di fragilità, sia tecnica che politica, oltre a compromettere il necessario confronto con i territori coinvolti.
ANCI Puglia intende avviare un percorso di concertazione con i 69 Comuni costieri interessati, al fine di rilevare bisogni, criticità ed esigenze specifiche. Modifiche di tale portata richiedono una valutazione approfondita e ampiamente condivisa. È indispensabile che ogni intervento legislativo tenga conto della complessità territoriale, oltre ad essere necessario prioritariamente intervenire per individuare soluzioni che affrontino la grave emergenza rappresentata dall’erosione costiera, che interessa numerosi tratti del litorale pugliese.
Attualità
De Venuto rieletto presidente Assohotel Confesercenti
l’Assemblea provinciale di Assohotel Confesercenti Lecce che ha rieletto all’unanimità il già presidente…

Presso l’Hotel Hilton Garden Inn di Lecce, si è tenuta l’Assemblea provinciale di Assohotel Confesercenti Lecce che ha rieletto all’unanimità Presidente Giancarlo De Venuto.
Alla riunione hanno preso parte Benny Campobasso e Salvatore Sanghez, e il Presidente e il Direttore di Confesercenti Lecce, Antonio Magurano e Antonio Schipa. L’Assemblea ha nominato un direttivo di 9 componenti, che affiancherà il Presidente per il quadriennio 2025 – 2030, caratterizzato da una forte componente femminile ed un’ampia rappresentanza territoriale del
Salento: Pamela Pascuzzo, Hotel Leone di Messapia, Cavallino; Angelo Mongiò, Masseria Mongiò dell’Elefante, Otranto; Vito Ria, Fly Hotels Gallipoli; Maria Domenica De Donno, Palace & Palace Group, Gallipoli e Otranto; Anna Maria Lefons, 8 Più Hotel, Lecce; Maristella Chiriatti, Hotel Belvedere, Torre dell’Orso; Luigi Marti, Hotel Thalas, Torre dell’Orso e Hotel degli Haethey, Otranto; Emanuele Sanna, Grand Hotel Mediterraneo, Santa Cesarea Terme; Fabrizio Quarta, M&F Hotel Gallipoli, Borgo Sentinella, Torre dell’Orso, Hotel S. Giuseppe, Otranto.
Coordinatore di Assohotel Confesercenti Lecce è stato confermato Massimiliano Danese.
“Sono estremamente grato a tutti gli associati per avermi rieletto alla guida di Assohotel Confesercenti Lecce”, ha dichiarato Giancarlo De Venuto, “Questa conferma rappresenta per me un importante riconoscimento per il buon lavoro svolto in questi anni alla guida di Assohotel Lecce, che ha registrato l’adesione alla nostra associazione di oltre 50 strutture alberghiere. Voglio fin d’ora confermare il massimo impegno per portare avanti il lavoro svolto in questi anni, in particolare nella fruttuosa interlocuzione con la Regione Puglia nella costituzione delle DMO e nella redazione della nuova Legge Regionale sul Turismo.
Per il Presidente Confesercenti Puglia Benny Campobasso “La conferma del Presidente De Venuto e l’ingresso di nuovi consiglieri, permetterà ad Assohotel di proseguire con sempre maggiore impulso le iniziative volte alla promozione ed alla crescita delle aziende ricettive dell’intero territorio salentino”.
Attualità
Tricase e il riflesso condizionato del “Tanto sono tutti uguali”
Questa tendenza non riguarda solo il cittadino disilluso. Colpisce anche mondi che, per posizione o ruolo sociale, potrebbero giocare una parte importante nel dibattito pubblico….

Si scaldano i motori per la prossima campagna elettorale di Tricase. Sempre più spesso riceviamo e pubblichiamo interventi politici che fotografano la Tricase che è stata, secondo alcuni, e quella che dovrebbe essere secondo altri.
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A Tricase, come in tante realtà locali, si respira già aria di elezioni. I movimenti civici scaldano i motori, i partiti cominciano a posizionarsi, i nomi iniziano a circolare. Ma tra chi osserva da fuori, soprattutto tra i cittadini, c’è una frase che – in questa fase – si sente ripetere con una frequenza quasi automatica: “Tanto sono tutti uguali.”
È una frase breve, sbrigativa, definitiva. Pronunciata spesso con un tono che non ammette repliche. E che, al di là del contenuto, racconta molto di come oggi viene vissuta – o evitata – la partecipazione politica.
Perché quel “sono tutti uguali” è riferito a chi si candida. A chi si propone di amministrare. A chi decide di esporsi. E diventa, per molti, la motivazione più ricorrente per scegliere di non scegliere. Per astenersi. Per tirarsi fuori. Per guardare da lontano, e magari lamentarsi in un secondo momento.
Questa tendenza non riguarda solo il cittadino disilluso. Colpisce anche mondi che, per posizione o ruolo sociale, potrebbero giocare una parte importante nel dibattito pubblico.
Pensiamo, ad esempio, al mondo delle imprese locali, del commercio, delle associazioni di categoria. Realtà che conoscono bene l’impatto delle decisioni amministrative sul tessuto produttivo della città. Eppure, spesso, preferiscono restare ai margini, per non apparire “schierate”. È una forma di prudenza comprensibile, ma che – in certi casi – rischia di tradursi in silenzio. E il silenzio, quando si tratta del futuro di una comunità, può diventare complicità passiva.
Lo stesso vale per molte realtà educative o associative. Comunità che, nel nome di una par condicio interpretata in modo molto rigido, rinunciano a favorire veri momenti di confronto. Incontri con tutti i candidati messi in fila, con pochi minuti a testa, non aiutano la cittadinanza a orientarsi. Non aiutano a capire differenze, visioni, proposte. Sono operazioni spesso più formali che sostanziali.
Eppure, esistono alternative. Senza “schierarsi” per colore politico, si potrebbe aprire un dialogo anticipato, autentico, con chi intende candidarsi. Capire i programmi, confrontare le idee, porre domande prima che cominci la propaganda vera e propria. E, se da quel confronto dovesse emergere una visione vicina alle esigenze concrete di un settore o di una comunità, perché non sostenerla? Perché non pretendere un impegno reciproco, magari anche attraverso un rappresentante all’interno di una lista civica, a garanzia di coerenza?
Non si tratta di abbandonare la neutralità. Ma di non confonderla con l’inerzia.
Questa distanza, infatti, alimenta il sentimento di sfiducia generale. Rende tutti indistinti. E finisce per rafforzare proprio quel pregiudizio da cui siamo partiti: “Tanto sono tutti uguali.”
È una profezia che si autoavvera. Se nessuno si assume la responsabilità di entrare nel merito, di conoscere, di scegliere con criterio, sarà più facile che le decisioni vengano prese da pochi, nel silenzio di molti. E allora sì, sarà difficile trovare qualcuno che ci rappresenti davvero.
Chi sceglie l’astensione per protesta, chi rifiuta ogni confronto per timore di esporsi, chi organizza incontri simbolici solo a ridosso del voto… rischia di contribuire – anche involontariamente – a un clima di sfiducia che penalizza l’intera comunità.
In conclusione, continuare ad affidarsi a chi ha già dimostrato scarsa attenzione per il bene comune non offre alcuna prospettiva di cambiamento. Ma dare fiducia a proposte nuove – pur senza garanzie assolute – può almeno riaprire uno spazio di possibilità.
E in una fase storica in cui anche sperare è diventato raro, tornare a credere in una scelta consapevole potrebbe essere il primo passo per cambiare davvero.
Vincenzo Errico (futuro candidato sindaco)
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