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Attualità

Nardò: arriva il San Raffaele?

Per ora è solo una proposta, ma la possibilità che lo stabile del Gerontocomio di Nardò, da decenni abbandonato a se stesso, possa essere ristrutturato e dato in gestione al San Raffaele

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Per ora è solo una proposta, ma la possibilità che lo stabile del Gerontocomio di Nardò, da decenni abbandonato a se stesso, possa essere ristrutturato e dato in gestione al San Raffaele di Milano ha suscitato giustamente grande clamore in città. A rivelarlo sono stati gli iperattivi ragazzi di Azione Giovani guidati da Pippi Mellone, che hanno usato la notizia come una vera e propria clava contro la passata Amministrazione Vaglio. “Desta scalpore che nessuno dal 22 luglio scorso (data in cui è stata protocollata al Comune la lettera della Società intermediaria, Ndr) si sia degnato di dar corso e risposta ad una proposta di investimento per 100 milioni di euro che avrebbe una ricaduta di 150 posti di lavoro sul nostro territorio. 100 giorni”, attacca Mellone, “senza che nessuno si sia degnato di rispondere ad una delle più grandi fondazioni italiane del settore della sanità, tutto questo mentre la sinistra di Vaglio e Fracella si sciacquava la bocca sulla situazione dell’ospedale “San Giuseppe Sambiasi”. Considerato il contenuto del Piano di riordino ospedaliero Vendola-Fiore, che riserverebbe al “Sambiasi” e alla città di Nardò una connotazione di “centro per anziani”, il Gerontocomio nella versione San Raffaele si calerebbe a pennello in una simile realtà”. Si tratterebbe, infatti, di una struttura sanitaria privata finalizzata alla riabilitazione multifunzionale, con in più la garanzia dell’efficienza e della professionalità della Fondazione San Raffaele di don Luigi Verzè, che si farebbe carico di tutti gli oneri della ristrutturazione e della gestione, stipulando una convenzione pluriennale a costo zero con il Comune, che resterebbe, quindi, proprietario dello stabile. Un’occasione, almeno, da non lasciare cadere nel nulla. Per questo i ragazzi di AG hanno lanciato un appello al Commissario Prefettizio, Giovanni D’Onofrio, che dopo averli incontrati qualche giorno fa, ha messo in agenda un appuntamento con la Società di Lecce che agisce per conto del San Raffaele. Dopo questo colloquio, che dovrebbe avvenire a metà novembre, si capiranno un po’ meglio i dettagli del progetto che interesserebbe il Gerontocomio. Va detto ovviamente che la proposta avrà un seguito solo se incontrerà l’interessamento da parte del Comune, anche perché, se dovessero esserci tentennamenti o ritardi, il San Raffaele potrebbe indirizzare le sue preferenze su un altro centro salentino. Il Gerontocomio neretino è un immenso stabile che si trova nella zona 167. Realizzato negli anni Settanta e costato circa due miliardi delle vecchie lire, non è mai diventato operativo e non è stato mai messo nelle condizioni di accogliere gli anziani, funzione per la quale è stato costruito. È rimasto una delle tante opere incompiute neretine, anche se la politica, specialmente in periodo di campagna elettorale, si è sprecata in buoni propositi (rimasti tali) per la sua rinascita, ipotizzandone anche, in alcuni casi, il cambiamento di destinazione d’uso. Se invece la proposta del San Raffaele passasse, questo non sarebbe necessario perché la struttura avrebbe l’utilizzo sanitario per la quale era nata. Con quasi quarant’anni di ritardo.


Ilaria Marinaci

Attualità

“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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Attualità

Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»

Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode

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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.

«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».

Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.

«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.

L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.

«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».

Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.

«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».

 

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Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco

Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026

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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.

«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».

Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».

L’APPELLO

C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».

«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».

«CANDIDATO AUTOREVOLE»

La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».

LA PRESENTAZIONE

Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

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