Attualità
Nota dei dipendenti Italgest
In riferimento alle dichiarazioni di PD, IdV e SEL di Casarano apparse il 17 novembre sulla stampa locale, noi dipendenti e collaboratori di Italgest siamo
In riferimento alle dichiarazioni di PD, IdV e SEL di Casarano apparse il 17 novembre sulla stampa locale, noi dipendenti e collaboratori di Italgest siamo costretti nuovamente ad intervenire, benché con le “ossa” rotte, nel tentativo di salvaguardare la nostra professionalità, il nostro posto di lavoro, ma soprattutto la nostra dignità di uomini e donne.
Gentili signori di PD, IdV e SEL di Casarano, probabilmente saprete che il 31 dicembre 2010 per noi lavoratori di Italgest sarà l’ultimo giorno di lavoro, per aver “semplicemente” rispettato le regole in tema ambientale, nel rispetto del Piano energetico regionale e secondo le serrate normative internazionali in ambito “green”.
Paghiamo per aver lavorato nel corso di questi anni alla realizzazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, con impegno, costanza e professionalità, in linea con gli obiettivi di lotta al riscaldamento globale fissati dal Governo italiano, dall’Unione europea e, più in generale, dalla comunità internazionale.
Gentili signori di PD, IdV e SEL di Casarano, vogliamo ribadire l’inesattezza dei seguenti concetti da Voi espressi nel comunicato:
- “…potrebbe palesarsi l’evidente rischio di veder approvato un iter burocratico che legittimi a Casarano, e solo a Casarano ultimamente, la realizzazione di un impianto a biomasse…” La Regione Puglia, con pubblicazione sul Burp numero 25 del 12 febbraio 2009 (non nel Medioevo!) ha rilasciato una Autorizzazione Unica alla società S.F.I.R., con sede in Cesena, per la realizzazione nel comune di Brindisi di una centrale ad olii vegetali della potenza di 39 Mw. Inoltre, la Regione Puglia, ha autorizzato la società Energreen di Andria per ulteriori impianti alimentati da olii vegetali nella stessa Andria, come riportato sul Burp numero 13 del 21 gennaio 2010 (ancora una volta non nel Medioevo!).
- “…questo sviluppo industriale ha poco a che fare con il territorio…”
La legge riconosce questi impianti come “di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti” (D.Lgs 387/2003 comma 1 art. 12) indifferentemente se proposti a Casarano, a Lecce o in altre zone d’Italia, ed indipendentemente se proposti da Italgest o altri soggetti, come oltremodo rimarcano leggi e regolamenti regionali emanati nel 2007, 2008 e 2009. - “…possiamo noi eludere le speranze di qualsiasi progetto di trasformazione della politica italiana se saremo noi i primi ad abbandonare le speranze dei nostri concittadini e corregionali?”
In questo modo dimostrate di voler abbandonare i dipendenti e lavoratori di Italgest, vostri concittadini e corregionali, che termineranno la loro esperienza lavorativa in questa azienda a fine anno 2010, per aver semplicemente operato nel rispetto delle regole.
Siamo invece noi a chiedere a SEL, PD e IdV, che fanno riferimento a “ideali e valori di quel centrosinistra”, un intervento URGENTE nel tentativo di individuare soluzioni idonee alla nostra situazione di DISOCCUPATI.
Infine, facciamo un accorato appello al Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola, alla Vicepresidente della Regione Puglia Sig.ra Loredana Capone, all’Assessore Regionale alle Politiche Ambientali Sig. Lorenzo Nicastro e all’Assessore Regionale all’Attuazione del Programma Sig. Nicola Fratoianni, da sempre vicini alla sensibilità e alle problematiche dei lavoratori, affinché ci stiano vicini in questo momento e nel tentativo di individuare insieme soluzioni idonee alla nostra situazione di disoccupati, in un territorio che, purtroppo, non prospetta alternative per il futuro. Grazie per quanto, siamo certi, vorrete fare per il nostro posto di lavoro e per il futuro del nostro territorio.
Melissano, 17 novembre 2010
I Dipendenti e Collaboratori di Italgest
Attualità
Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.
Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.
Il video
Attualità
Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”
Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.
Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.
Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.
Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.
E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”
“Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.
Attualità
Maglie, a pochi mesi dalle elezioni parte la campagna elettorale
Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città…
Riceviamo e Pubblichiamo:
È Ora Maglie propone Marcella Marzano come candidata Sindaco per guidare il cambiamento
Maglie si avvicina a un passaggio decisivo della sua storia. Dopo anni segnati da inerzia, scelte mancate e assenza di visione, cresce in città una volontà chiara: cambiare passo.
È da questa consapevolezza che È Ora Maglie ha deciso di fare un passo in avanti, mettendo a disposizione della comunità, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la propria proposta per la guida della città e per la carica di Sindaco: Marcella Marzano.
Fin dalla sua nascita, È Ora Maglie ha affermato una verità semplice e profonda: Maglie merita di più. Merita ambizione, qualità, ascolto. Merita un’amministrazione capace di scegliere e di assumersi responsabilità.
Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città, a partire dalla mobilità e dai parcheggi. Sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini e del futuro.
In questo cammino si colloca la nostra proposta.
Marcella Marzano è una donna profondamente radicata nella sua città. Madre di quattro figli, titolare di un’agenzia di assicurazioni, impegnata nel sociale, è stata la consigliera d’opposizione più votata alle elezioni comunali del 2020.
Per l’intero mandato ha esercitato un’opposizione ferma, coerente e rigorosa, dimostrando che anche dai banchi della minoranza è possibile ottenere risultati concreti e difendere gli interessi dei magliesi.
La sua candidatura a Sindaco è stata individuata all’unanimità dai simpatizzanti del movimento nel confronto di venerdì scorso.
Una scelta che nasce dal basso, dall’ascolto, dalla volontà di dare un volto credibile a una speranza che in città non si è mai spenta.
Marcella Marzano è la figura che riteniamo oggi più attrezzata per affrontare e vincere una sfida entusiasmante: restituire fiducia a Maglie e aprire una stagione nuova, all’altezza della sua storia gloriosa.
È Ora Maglie conferma la propria disponibilità a un dialogo aperto e leale con tutte le forze civiche, le realtà associative e con quei cittadini che non si sono rassegnati al grigiore, alle disfunzioni e alla mancanza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale.
A tutti mettiamo a disposizione la nostra proposta, convinti che rappresenti oggi la base più solida per costruire un’alternativa vincente.
Ma con la stessa chiarezza diciamo che siamo pronti a rimettere tutto in discussione – dal nome del movimento, fino alla candidatura a Sindaco – se emergerà una convergenza vera, ampia e responsabile su un progetto credibile e su una figura altrettanto forte.
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