Attualità
Nuove risorse per la prosecuzione della cooperazione Tricase-Libano
A conclusione del progetto “Blue Tyre”, l’amministrazione tricasina ha intercettato dei fondi che daranno nuova linfa al proficuo partenariato locale
È giunta alla sua conclusione l’iniziativa Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, che ha impegnato il Comune di Tricase (LE) e la municipalità di Tiro (Libano) in un partenariato territoriale finalizzato allo scambio e alla condivisione dei modelli di sviluppo sostenibile dell’area costiera e marittima.
Finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il progetto Blue Tyre ha visto il coinvolgimento di partner pugliesi come CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo), l’Università del Salento, la coop. Naturalia, le associazioni Magna Grecia Mare e TempoPresente aps, che hanno contribuito a fornire attrezzature e competenze per rafforzare la capacità della comunità locale libanese di affrontare le sfide ambientali e sostenere la tutela della biodiversità concentrandosi sui problemi della gestione dei rifiuti, delle specie aliene e della protezione delle tartarughe marine.
Negli ultimi quattro anni, infatti, i partner salentini hanno collaborato con le controparti locali nell’individuazione di strategie per rendere compatibile il modello economico (pesca/turismo/commercio/agricoltura) con la protezione degli ecosistemi, la tutela del patrimonio culturale e naturale e la salute della popolazione coinvolgendo più di 2.300 beneficiari e permettendo l’attivazione della raccolta differenziata nell’area turistica e l’avanzamento della ricerca scientifica nel campo della biologia marina. Come rivela Alberto Piccinni, coordinatore dell’iniziativa: “Abbiamo fornito opportunità di studio e di tirocinio a molti studenti italiani e libanesi al fine di strutturare le capacità di entrambi i territori, per esempio, nel settore delle specie aliene: gli organismi marini che provengono dai mari caldi e stanno colonizzando il Mediterraneo come il pesce leone, un cugino dello scorfano (nome scientifico: Pterois Volitans) o il diadema setosum, un riccio dagli aculei molto lunghi. Entrambi molto saporiti tra l’altro”.
Come sappiamo, però, lo svolgimento dell’iniziativa è coinciso con una delle fasi più difficili della storia del Paese dei Cedri. A partire da ottobre 2023 proprio il distretto di Tiro si è trasformato in un vero teatro di guerra. Gli attacchi israeliani hanno causato oltre 4.000 vittime, tra cui 290 bambini e 790 donne, mentre circa 1,2 milioni di persone sono state sfollate. Ancora oggi, nonostante la tregua di 60 giorni, le fragili condizioni di sicurezza impediscono a oltre 160.900 persone di tornare a casa. In molti rimangono in rifugi temporanei, di fronte a infrastrutture distrutte e con accesso limitato ai servizi di base. Circa 100mila case sono state completamente o gravemente danneggiate, lasciando migliaia di persone senza abitazione, in una situazione di estrema vulnerabilità.
Per soccorrere la popolazione, il Comune di Tricase, insieme a CTM (organizzazione salentina presente in Libano fin dal 1996), ha attivato una campagna di raccolta fondi che ha coinvolto anche i Comuni di Martignano, Calimera, San Cesario e Caprarica ed è riuscita a sostenere più di 500 famiglie di sfollati provvedendo alla fornitura di cibo, acqua, medicinali, vestiti, pannolini, carburante e altri beni di prima necessità.
Come afferma il Sindaco di Tiro Hasssan Dbouk: “Durante la crisi bellica, la città era vuota e sotto attacco e, per noi, è stato determinante sapere di poter contare sul vostro appoggio economico e morale. L’iniziativa Blue Tyre ha migliorato le nostre strutture e le capacità per tutelare il mare e la costa e ora dobbiamo lavorare perché la guerra non disperda questi sforzi”.
Grazie alla legge 125/2014, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) promuove il ruolo degli enti locali nella cooperazione internazionale puntando proprio sullo strumento del partenariato per mettere in campo lo straordinario capitale socioculturale delle città, delle province e delle regioni italiane e strutturare rapporti di fiducia e percorsi di crescita congiunta con i paesi in via di sviluppo.
Proprio in quest’ottica, il Comune di Tricase ha lavorato per intercettare nuove risorse al fine di dare continuità al rapporto di collaborazione con l’antica città fenicia individuando un percorso condiviso per affrontare le criticità ambientali e costiere delle rispettive comunità. Grazie al finanziamento della Regione Puglia (L.R. 20/2003 Partenariato per la Cooperazione), infatti, nel 2025 sarà ufficializzato un patto di amicizia con la municipalità di Tiro attraverso il quale verranno coinvolte anche tutte le altre realtà territoriali salentine che in questi anni hanno intrapreso relazioni internazionali con il Libano.
Come ribadisce Antonio De Donno, sindaco di Tricase: “Il nostro Comune ha avuto la lungimiranza di affidarsi a partner di alto livello come l’Università, CTM o il CIHEAM che ci hanno permesso di riconoscere le qualità del nostro territorio e di metterle a servizio delle altre comunità mediterranee, andando a creare delle sinergie dai valore (in primis sociale) inestimabile”.
Anche quest’anno, quindi, grazie al Comune di Tricase, il Salento avrà la possibilità di giocare un ruolo nel sistema italiano della Cooperazione internazionale, nella speranza che queste relazioni rappresentino la leva verso la pace e la stabilizzazione di un’area martoriata dai conflitti.
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


Attualità
Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»
Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode
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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.
«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».
Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.
«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.
L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.
«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».
Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.
«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».
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