Attualità
Operazione Perseo: tutti i particolari
Sgominata associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti tra Salice Salentino, Guagnano, Veglie, Carmiano, Novoli e Porto Cesareo

Nel quadro del contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti è stata effettuata una complessa indagine su uno dei versanti più “a rischio” – l’area di confine con il basso Brindisino – onde disarticolare attività criminali che stavano evidenziando una pericolosa capacità di infiltrazione in quella zona.
Epicentro, l’abitato di Salice Salentino, mentre teatro delle operazioni illecite erano anche paesi limitrofi tra cui Guagnano, Veglie, Carmiano, Novoli e Porto Cesareo.
Tutto ha avuto origine il 20 maggio 2011 con l’arresto di Tiziana Leone, casalinga salicese incensurata, colta in possesso di cocaina per un peso complessivo di gr. 248 più ulteriori gr. 6 (suddiviso in 11 dosi) e la somma di € 785.
La donna, in sede di interrogatorio, si definì mera custode di quello stupefacente, il cui proprietario indicò in Giovambattista Nobile, giovane, ma già noto malavitoso di Salice Salentino.
A partire dall’ottobre 2011, perciò, il NORM – Aliquota Operativa ha avviato l’investigazione, conclusasi nel luglio 2012 (per quanto riguarda l’attività “sul campo”) e nell’aprile 2013 per la successiva fase di accertamenti e riscontri conclusivi.
A dirigere le indagini, la dott.ssa Paola Guglielmi, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.
Intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, accertamenti documentali, perquisizioni, denunce e arresti in flagranza hanno permesso di fare luce su un gruppo articolato e ben organizzato, incentrato su elementi salicesi che agivano in base a ben precise direttive impartite gerarchicamente.
L’esercizio del “core business” (lo spaccio di cocaina) si affiancava, in subordine, a quello di marijuana e hashish, oltre a una serie di fenomeni collaterali quali le estorsioni commesse ai danni di “clienti” debitori per l’acquisto di droga.
Il gruppo si rivolgeva a un mercato di insospettata ampiezza, in cui il cliente-tipo spaziava dal disoccupato, o dal soggetto originario di ambienti degradati, al normale lavoratore benestante o al professionista insospettabile, in un giro vorticoso di contatti di spaccio che potevano arrivare anche alle molte decine al giorno.
In taluni casi, le richieste di vendita si facevano talmente insistenti da renderne indispensabile lo “smistamento” a esponenti “secondari” della rete di spaccio.
L’attività si era talmente ramificata da permeare in profondità il tessuto sociale di quelle località, in primis Salice Salentino, con pesanti ripercussioni sul piano economico e della pubblica sicurezza.
Le indagini sono sfociate, infine, nel deferimento di 17 persone (14 di Salice Salentino, oltre a tre rispettivamente di Guagnano, Novoli e Veglie) con richiesta di emissione di ordinanze cautelari per responsabilità – a vario titolo attribuita – in ordine ai reati di Associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione (artt. 73 e 74 del DPR 309/90 e art. 629 c.p.).
La dott.ssa Antonia MARTALÒ, G.I.P. del Tribunale di Lecce, con Ordinanza nr. 6372/13 G.I.P. del 10.10.2013, ha accolto la richiesta in ordine all’Associazione per delinquere nei confronti di 12 persone.
Per 11 è stata disposta la custodia cautelare in carcere. E sono:
- Antonio Capoccello nato a Campi Salentina il 13.06.1981, residente a Salice Salentino, celibe, nullafacente, censurato;
- Dario De Pascalis nato a Campi Salentina il 28.01.1988, residente a Salice Salentino, celibe, operaio, censurato;
- Gianluigi Guerrieri nato a San Pietro Vernotico il 19.06.1993, residente a Guagnano, di fatto attualmente domiciliato in Germania, celibe, operaio, censurato;
- Francesco Leuzzi nato a Galatina il 03.10.1988, residente a Salice Salentino, celibe, operaio, censurato;
- Tonio Mangiulli nato a Campi Salentina il 16.02.1977, residente a Salice Salentino, di fatto attualmente domiciliato in Spagna, celibe, operaio, censurato;
- Andrea Marcellino nato a Campi Salentina il 29.04.1983, residente a Salice Salentino, convivente, autotrasportatore, censurato;
- Antonio Mogavero nato a Campi Salentina l’11.12.1984, residente a Salice Salentino, celibe, nullafacente, censurato;
- Giovanbattista Nobile nato a Lecce il 30.09.1985, residente a Salice Salentino, celibe, nullafacente, censurato;
- Raffaele Schiavone nato a Campi Salentina il 10.09.1991, residente a Salice, celibe, nullafacente, censurato;
- Armando Simone nato a Salice Salentino il 04.11.1971, ivi residente, coniugato, commerciante, censurato;
- Gabriele Timo nato a San Pietro Vernotico il 25.09.1989, residente a Salice Salentino, di fatto domiciliato in Germania, celibe, cameriere, censurato.
Per Maura Tonia Daniela Spedicato nata a Campi Salentina il 27.02.1982, residente a Novoli, la restrizione agli arresti domiciliari.
Nell’ambito del citato provvedimento, Nobile, Mangiulli e Schiavone sono stati altresì ritenuti responsabili di due episodi di estorsione, in concorso..
Denuncia a piede libero, sempre per Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, nei confronti di D.F.A., 31 anni, M.C., 31 anni, M.S., classe 26 anni, P.D., classe 21 anni, tutti di Salice Salentino, e di T.V., classe 1991, di Veglie. Costoro sono stati ritenuti aver avuto un ruolo più marginale nell’ambito dell’Associazione.
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Campi Salentina, coadiuvati dai colleghi del Reparto Operativo di Lecce, delle Compagnie Carabinieri di Lecce, Maglie, Gallipoli e Casarano, delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia di Campi Salentina, con l’ausilio di una unità cinofila della Compagnia Carabinieri di Modugno (BA), due unità cinofile della Guardia di Finanza di Lecce, con i relativi conduttori, e una pattuglia del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce della Guardia di Finanza, supportati dall’alto da un elicottero e quattro militari del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari, hanno eseguito la suddetta ordinanza nei confronti dei nove domiciliati in Italia. Come già riportato, tre di loro risultano attualmente emigrati all’estero, in Spagna e in Germania. Sul loro conto verrà chiesta alla competente A.G. l’emissione dei Mandati d’arresto europei.
In totale hanno partecipato alle attività 68 carabinieri, 4 finanzieri, 3 cani anti-droga. I mezzi impiegati sono stati 31 a terra e un elicottero in volo.
Al vertice del sodalizio criminoso è risultato essere, appunto, Giovambattista Nobile, capo indiscusso e temuto anche dai suoi stessi più stretti collaboratori: era lui a curare i contatti con ambienti malavitosi esterni, specie per l’approvvigionamento della droga da far spacciare.
Ancora, era Nobile a sovrintendere al buon funzionamento del sodalizio, ed era sempre lui a incarnare una sorta di “giudice di ultimo grado” interpellato perché intervenisse, con minacce anche pesanti, nei confronti di collaboratori infedeli o di debitori insolventi.
La pericolosità di Nobile emerge anche da un altro evento che lo ha visto protagonista.
Egli, infatti, che è stato arrestato in flagranza di reato il 15 maggio 2012 per porto illegale di una pistola cal. 7,65 completa di 12 proiettili; la successiva perquisizione domiciliare permise di rinvenire nella sua abitazione altri 100 proiettili dello stesso calibro.
L’attività di captazione aveva consentito di scoprire che, nelle ore precedenti, il soggetto aveva avuto un violento litigio con il proprio padre: estremamente probabile, perciò, è che Nobile stesse cercando proprio il suo genitore per una resa dei conti, e che il fatto che sia stato intercettato dai Carabinieri abbia evitato un’aggressione a mano armata con esiti imprevedibili.
Anello di congiunzione tra il “capo” e la rete di spaccio al minuto, Mangiulli era incaricato di gestire l’attività altrui – sia per la “cura” della clientela che per la riscossione dei proventi – ma conduceva egli stesso attività di spaccio insieme alla propria fidanzata Maura Tonia Daniela Spedicato, a sua volta attiva come autista e “segretaria” nei confronti di taluni acquirenti.
La vendita avveniva spesso con il metodo “porta a porta”: alla telefonata di richiesta del cliente seguiva l’arrivo a domicilio del Mangiulli (o dei suoi eventuali sostituti), di solito entro pochi minuti.
Ciò, con un duplice risultato: rafforzare la fidelizzazione degli acquirenti e moltiplicare in maniera esponenziale i punti di spaccio, complicando di pari passo qualsiasi eventuale pedinamento o osservazione da parte delle Forze dell’Ordine.
Luogo di smistamento pubblico, invece, era sovente il Bar Suite Cafè di Salice Salentino, il cui gestore Armando Simone, si metteva a disposizione degli spacciatori come intermediario per gli acquisti, fino addirittura a prestarsi a raccogliere il danaro o a cedere la sostanza stupefacente. Sul conto dell’impresa che gestisce il Bar partirà immediatamente una richiesta di sospensione dell’attività, al Questore di Lecce, ex art. 100 del T.U.L.P.S.
Principale custode dello stupefacente è risultato essere Antonio Mogavero, non a caso tratto in arresto dal N.O.R.M. il 24 marzo 2012: egli disponeva di un locale in cui conservava e confezionava la droga e nel quale, dopo una perquisizione, sono stati rinvenuti ben 240 gr. di cocaina e 120 gr. di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi di droga.
E ancora un anno dopo (il 03.04.2013), una perquisizione eseguita sempre dal N.O.R.M. ha consentito di rinvenire due pistole (rispettivamente cal. 6,35 e cal. 7,65) oltre a munizionamento in corpose quantità (110 proiettili cal. 6,35, oltre a 123 cal. 7,65). Per tale motivo Mogavero fu arrestato nuovamente e passò dagli arresti domiciliari al carcere.
Tutto era sotterrato in un giardino di pertinenza dello stabile di Mogavero.
Ulteriore “anello” era costituito da personaggi quali Andrea Marcellino e Dario De Pascalis.
Quest’ultimo è arrivato a svolgere i compiti che erano tipici di Mangiulli, sostituendo quest’ultimo e agendo perciò a stretto contatto il capo, Nobile.
Anche De Pascalis è finito in manette d per detenzione di 6 gr. di cocaina, 47 gr. di hashish e 4 gr. marijuana.
Lo ha prontamente sostituito Raffaele Schiavone, altro soggetto noto alle Forze dell’Ordine (è stato arrestato dalla Stazione CC Leverano mentre tentava di fuggire da un supermercato locale che aveva appena rapinato).
Schiavone, peraltro, aveva messo in piedi anche un’autonoma attività di spaccio, parallela a quella del gruppo di Nobile e all’insaputa di quest’ultimo, attivandosi con Gabriele Timo e Daniele Prato per lo smercio di marijuana e hashish. Anche quest’ultimo è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di 90 gr. di hashish.
Altri personaggi, come Vito Tondo, hanno invece recitato un ruolo più marginale, più che altro rendendosi protagonisti di singoli episodi di spaccio. Anch’egli, però, è stato arrestato il 20 dicembre 2011, per detenzione ai fini di spaccio di 11 gr. di cocaina e 5 gr. marijuana.
I meccanismi di sostituzione hanno reso l’immagine di un’organizzazione dal funzionamento rodato, quasi “automatico”.
Il vincolo sodale è stato ulteriormente evidenziato dall’aiuto che – in primis – NOBILE Giovambattista Nobile e Tonio Mangiulli garantivano ai propri complici, specie ai più stretti: in loro favore veniva assicurato il pagamento delle spese legali dovute a arresti e denunce patiti dai Carabinieri, oltre al sostegno morale per l’eventuale stato di detenzione.
In più di una occasione sono state captate conversazioni tra loro e alcuni soggetti sottoposti appunto agli arresti domiciliari, peraltro vietate e perciò oggetto di ulteriore deferimento all’A.G..
Come detto, non sono mancati episodi di estorsione ai danni di acquirenti di stupefacente che finivano per accumulare rapidamente grossi debiti e subire, pertanto, minacce o costrizioni di vario genere.
Praticato, per esempio, era il “sequestro preventivo” di un bene, a garanzia di una rapida soddisfazione del credito.
In un caso, per esempio, esponenti del gruppo malavitoso hanno costretto il debitore di turno ad affidargli il proprio bancomat; in un’altra occasione, invece, a essere “sequestrata” è stata l’auto di un altro cliente, riconsegnata solo a pagamento effettuato.
L’indagine, che ha comportato migliaia di ore di intercettazione e di attività cui hanno concorso anche altri comandi dell’Arma dipendenti dalla Compagnia di Campi Salentina (soprattutto la Stazione di Salice), è stata battezzata “Perseo”, a sottolineare l’intenzione di incidere in maniera netta sul fenomeno criminale perseguito.
Attualità
Turismo, estate 2025: numeri positivi, Melendugno sugli scudi
Arrivi e presenze nei primi 8 mesi di quest’anno. Melendugno conquista il terzo posto della classifica regionale con + 11 per cento di arrivi e presenze

Melendugno e le sue splendide marine con il borgo autentico di Borgagne scalano la classifica regionale delle presenze e degli arrivi e si posizionano al terzo posto, conquistando un bell’11 per cento in più di arrivi e presenze nei primi otto mesi di quest’anno, confrontati con lo stesso periodo del 2024.
I dati ufficiali sono stati forniti da Pugliapromozione, l’agenzia di sviluppo e promozione della Regione Puglia, durante l’ultima importante fiera del turismo a Rimini, il TTG.
Superata solo da Alberobello, che, con i suoi +23,3 per cento di presenze e +26% di arrivi, è al vertice della classifica, seguita da Bari (+22,2 per cento di arrivi e + 20,4 per cento di presenze), Melendugno se la gioca con Mattinata, località marina in provincia di Foggia, che ha registrato un + 20,8 per cento di presenze, ma scivola sugli arrivi (+ 4 per cento).
Melendugno invece con i suoi + 11,7 di presenze e + 11, 3 per cento di arrivi conquista a pieno titolo il terzo posto, superando anche Gallipoli (+ 11,6 di presenze e + 10,2 di arrivi) e Lecce, il capoluogo (+11,7 di presenze e 3,2 di arrivi).
Soddisfatto il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino: “E’ veramente un’ottima performance per le nostre splendide località marine: Torre Specchia, San Foca, Roca, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea e le nostre Melendugno e Borgagne, dove le strutture ricettive sono in grado di soddisfare tutte le esigenze: dai Camping ai villaggi, dalle masseria di charme ai B&B, agli appartamenti sino agli alberghi vista mare. Questi risultati non sono calati dall’alto. Ma sono il frutto di un’attenta politica di promozione del territorio attuata dall’Amministrazione comunale che mi onoro di presiedere. Sia con il materiale cartaceo che producendo un video emozionale realizzato dal regista Giuseppe Pezzulla, divenuto virale sui social, abbiamo promosso la bellezza del nostro territorio alla Bit di Milano, ma anche alla più importante fiera internazionale del turismo al mondo, la ITB Berlin e il Salon Mondial du Tourisme a Parigi attraverso conferenze stampa organizzate dalla rivista Spiagge presso sedi diplomatiche, dove abbiamo incontrato giornalisti tedeschi, francesi e internazionali. Inoltre il nostro BluFestival, il ricco calendario di eventi estivi che parte da giugno per finire a settembre inoltrato, ha decisamente promosso il turismo degli eventi, accendendo i riflettori su tutto il nostro territorio e richiamando turisti da ogni parte d’Italia e del mondo”.
Del resto tutto il territorio è ricco di veri e propri gioielli del turismo: Roca con la sua Grotta della Poesia, definita dal National Geographic la piscina naturale più bella al mondo attrae tantissimi viaggiatori ed è una meta fissa per chi è in vacanza nel Salento come lo sono la spiaggia di Torre dell’Orso, i faraglioni di Torre Sant’Andrea e le splendide spiagge di San Foca con il suo porto, che richiama mega yacht e appassionati di vela.
Commenta l’assessore al turismo, Francesco Stella: “Ci eravamo accorti di questo trend positivo anche solo analizzando i dati di giugno relativi al versamento della tassa di soggiorno da parte delle nostre strutture ricettive, che davano un + 11 per cento di arrivi. I dati di Pugliapromozione che analizzano il periodo che va da gennaio ad agosto 2025, confrontato con lo stesso periodo del 2024 sono un’importante conferma”.
COME CAMBIA IL TURISMO: MENO TURISTI ITALIANI E PIU’ STRANIERI PROVENIENTI DA OGNI PARTE DEL MONDO IN PRIMAVERA E AUTUNNO
“Abbiamo notato una netta presenza di turisti stranieri che ci stanno aiutando a destagionalizzare”, prosegue l’assessore. “I nostri infopoint di San Foca, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea hanno accolto viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Al primo posto i francesi, seguiti dai polacchi. Poi ancora abbiamo registrato anche la presenza di molti viaggiatori dell’America Latina, Giapponesi in agosto e Americani in settembre”.
“Le marine poi sono state scelte, già da diversi anni, come il sentiero privilegiato del Cammino del Salento. Per questo, soprattutto in primavera e in autunno, possiamo incontrare camminatori italiani e stranieri. La nostra strategia è di investire sul turismo lento e accessibile, per attuare concretamente la destagionalizzazione e attrarre viaggiatori colti e curiosi in grado di andare oltre la risorsa legata più strettamente al turismo balneare”.
FARAGLIONI DI SANT’ANDREA , LA TORRE DI BABELE DEL SALENTO
Del resto basta fare una passeggiata per le marine di Melendugno per rendersi conto quanto sia alta la presenza di turisti stranieri che percorrono le marine a piedi, in mountain bike oppure con auto prese a noleggio, tanto che i faraglioni di Sant’Andrea sono stati ribattezzati la Torre di Babele del Salento, dove si parlano tutte le lingue del mondo.
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Attualità
Social Gardening, Morciano di Leuca punta a generare lavoro
L’amministrazione comunale in prima linea per generare opportunità di lavoro per restare e salvaguardare il territorio: percorso di formazione professionale per formare 15 residenti in condizioni economicamente svantaggiate e dieci persone selezionate tramite apposita chiamata pubblica. Iscrizioni entro il 6 novembre

Restare, lavorare e, al contempo, rigenerare il territorio: il Comune di Morciano di Leuca è tra i primi a crederci, avviando “Social Gardening”, un percorso di formazione professionale che punta a formare 15 residenti in condizioni economicamente svantaggiate e dieci persone selezionate tramite apposita chiamata pubblica, che si chiuderà il prossimo 6 novembre.
Il programma didattico è curato dalla cooperativa agricola Casa delle Agriculture, che assieme all’omonima associazione da oltre un decennio ha avviato a Castiglione d’Otranto un processo di restanza basato su un nuovo approccio alla terra.
L’iniziativa rientra nel progetto “Morciano Social Community – Welfare leggero ed inclusione”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione “Inclusione e Coesione”. Nasce per formare competenze professionali legate all’agroecologia, alla cura del paesaggio e alla filiera corta, promuovendo una visione integrata tra formazione, inclusione e rigenerazione territoriale.
«La nostra scelta di condividere una delle azioni della progettualità in corso con Casa delle Agriculture – spiegano dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Lorenzo Ricchiuti – nasce dalla volontà e dalla consapevolezza che il nostro obiettivo di avviare progetti di cura e rigenerazione del verde possa trovare nel loro operato e visione – non solo utopica – un punto di incontro costruttivo e funzionale. L’iniziativa abbraccia al contempo ambiente, verde e rigenerazione, con azioni che, mentre curano il contesto, possano dare una nuova opportunità a persone fragili, che potranno acquisire competenze e riscoprire abilità capaci di valorizzare potenzialità in atto».
Il percorso ha previsto una fase di co-progettazione con Casa delle Agriculture, per costruire insieme contenuti e metodi di apprendimento capaci di unire formazione e rigenerazione non solo del territorio di riferimento, ma anche delle persone che quotidianamente lo vivono. «Siamo onorati e grati per la fiducia riposta in noi – dichiarano da Casa delle Agriculture – perché oggi più che mai serve investire sulla terra come risorsa viva, che chiede competenze ed estrema cura e che può trasformarsi in opportunità lavorativa, rinsaldando vincoli di una comunità che vuole restare e investire nel futuro del proprio territorio».
IL PROGRAMMA
Attraverso tre moduli teorico-pratici dedicati alla rigenerazione ambientale, alla trasformazione e alla produzione agricola sostenibile, il programma mira a costruire nuove competenze professionali per generare opportunità di lavoro e al contempo coesione sociale. Il primo modulo, “Economie della rigenerazione e della cura del verde”, partirà a novembre 2025 e prevede 32 ore di formazione tra lezioni teoriche e attività pratiche guidate da docenti ed esperti del settore agroambientale e pedagogico con comprovata esperienza per una formazione di alto livello. Il cuore del percorso sarà a Morciano di Leuca, con approfondimenti su agroecologia, fitostoria, tecniche di potatura e innesto, rigenerazione delle aree olivetate, botanica, riforestazione e gestione sostenibile del paesaggio. Sono previste anche visite a Castiglione d’Otranto e Diso, dove Casa delle Agricultureconduce sperimentazioni su colture cerealicole, orticole e progetti di riforestazione. La parte pratica si svolgerà, invece, in aree pubbliche individuate dal Comune, trasformate in spazi di apprendimento e restituzione collettiva.
A maggio 2026, prenderà avvio il secondo modulo, “Economie della trasformazione”, di 40 ore, dedicato alla panificazione, conservazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali; tra ottobre e dicembre 2026 si terrà il terzo e ultimo modulo, “Economie della produzione agricola sostenibile”, di 30 ore, incentrato su agricoltura biologica, permacultura e agricoltura sintropica, creazione di giardini commestibili.
COME ISCRIVERSI
Il corso è riservato a 15 cittadine e cittadini residenti nel Comune di Morciano di Leuca in condizioni economiche svantaggiate ed è completamente gratuito. Ai partecipanti che frequenteranno almeno l’80 per cento delle ore sarà riconosciuto un rimborso spese di 250 euro, comprensivo della copertura assicurativa. Il modulo può essere ritirato presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Morciano di Leuca (Per info, Ufficio Protocollo: 0833/743100; apertura lun-ven, h. 9-11).
Il programma è inoltre aperto a dieci persone esterne, selezionate attraverso una chiamata pubblica. Anche in questo caso, è completamente gratuito. Per proporsi, sarà necessario l’invio del curriculum vitae accompagnato da una lettera motivazionale all’indirizzo mail a casadellagriculture.
Nella selezione sarà data priorità a persone con meno di 35 anni residenti nel Sud Salento (per info: 328/5469804).
IL PRIMO MODULO: ECONOMIE DELLA RIGENERAZIONE E DELLA CURA DEL VERDE
Il corso di formazione prevede 10 ore di lezione teorica e 22 ore di lezione pratica su agroecologia e cura del paesaggio, fitostoria, studio degli ecosistemi naturali, tecniche di potatura, tecniche di innesto, tecniche di rigenerazione delle aree olivetate, principi di botanica, tecniche di ricircolo della materia organica, principi di riforestazione e rimboschimento. Le sperimentazioni pratiche avverranno principalmente nelle aree pubbliche del Comune di Morciano di Leuca per poter restituire alla comunità dei progetti esemplari di rigenerazione.
h. 9-11: Ecosistemi naturali e antropici. Fitostoria del territorio salentino. Principi di intervento sostenibile nelle aree naturali
11-13 Passeggiate e osservazione in campo, successione ecologica, riconoscimento botanico e consociazioni vegetali
h. 9-11: Visita al Mulino di Comunità e al Parco Comune dei Frutti Minori di Casa delle Agriculture.
h. 11- 13: Principi di riproduzione vegetale per seme, talea e propaggine. Laboratorio di riproduzione (Vivaio dell’Inclusione)
h. 9-11: Gestione del frutteto. La progettazione del frutteto, la propagazione, la difesa dalle malattie con metodi biologici, la scelta delle varietà e la gestione del terreno;
h. 11- 13: Tecniche di innesto, laboratorio
h. 9-11: Gestione dell’uliveto. Visita in un uliveto rigenerato. Fertilità del suolo. Tecniche di sovescio e ricircolo della materia organica. Il paesaggio multiplo e la creazione di ecosistemi complessi.
h. 11- 13: Tecniche di rigenerazione delle aree olivetate.
h. 9-11: Gestione delle aree boschive. Normative, monitoraggio, valutazione degli habitat, servizi ecosistemici e successioni ecologiche.
h. 11- 13: Tecniche di ripristino delle aree boschive.
h. 9-13 Tecniche di potatura dell’uliveto e di ricircolo della materia organica (biotriturazione, compostaggio e nesting)
Creazione di un’agroforesta in aree olivetate.
9-11: I mestieri della cura del verde. Inquadramento economico, normativo e commerciale e cooperative di servizi. Fondi primo insediamento.
11-13 Creazione di un’agroforesta in aree olivetate, piantumazione di specie perenni e conclusione dei lavori.
Attualità
Maria Elena Palese “con cuore aperto e piedi per terra” per le Regionali
A Casarano la presentazione della candidatura dell’avvocato, volto nuovo della politica da sempre impegnata nel sociale

Entusiasmo e forte presenza nella serata di giovedì 9 ottobre, a Palazzo Ieca in Casarano, per l’Inaugurazione del Comitato Elettorale di Maria Elena Palese, l’Avvocato salentino candidata al Consiglio Regionale della Puglia con Luigi Lobuono Presidente per le prossime elezioni del 23 e 24 novembre. Presenti numerosi cittadini, sostenitori e rappresentanti del territorio.

Alcuni passaggi della serata: “L’Avvocato volto nuovo della politica, da sempre impegnata nel sociale, nel volontariato e nelle Istituzioni scolastiche, ha presentato le sue idee, i suoi progetti per una politica buona, bella che sia in grado di guardare prima di tutto ai cittadini, ai loro bisogni, alle loro necessità; per una politica che sia in grado di impegnarsi, a differenza di quanto è stato fatto fino ad oggi, per i lavoratori, per le imprese, per l’ambiente, per la salute, per le infrastrutture. Una politica che ha a cuore la sua terra e sia capace di mettere al centro il territorio salentino e la sua innata bellezza per donargli la considerazione e la dignità che merita. Il tutto sintetizzato in un messaggio ben chiaro : “Una donna, un’idea, la sua terra”.”
“Dobbiamo andare a dare luce e ad illuminare il deserto politico ed istituzionale che una certa politica ha creato negli ultimi anni. Il mio impegno nasce dall’amore per il mio territorio, per dare voce a quelle che sono le nostre istanze, le nostre ansie, le nostre speranze.” ha dichiarato la candidata.
“Ho accettato la candidatura perché insieme a tutti voi ritengo che sia giusto iniziare ad avere un atteggiamento che non deve essere sempre silente. Ho accettato perché mi è stata data l’ opportunità di far parte di una lista che raccoglie insieme diverse sensibilità, suo punto di forza. Ringrazio il senatore Roberto Marti, Presidente della Settima Commissione Cultura del Senato, l’Onorevole Toti Di Mattina e il Consigliere Gianni de Blasi che hanno creduto fermamente nel mio apporto fattivo.”
L’inaugurazione di Palazzo Ieca è solo l’inizio di un percorso che nei prossimi giorni, con vari incontri e momenti di ascolto, toccherà vari Comuni della Provincia: i comitati saranno luoghi aperti al dialogo, al confronto e alla condivisone in cui gli elettori devono essere protagonisti.
La prossima settimana è la volta di Presicce – Acquarica.
Alla serata ha preso parte il Consigliere Regionale Gianni de Blasi che ha portato il suo saluto a tutti i presenti e ha presentato la candidatura di Maria Elena Palese, portandole il suo messaggio di forte supporto. Ha evidenziato le criticità di questi anni legate ad una visione politica fin troppo baricentrica e ha riconfermato la sua candidatura in questa nuova partita.
Sono intervenuti anche il già sindaco di Nociglia, Massimo Martella e l’Assessore di Alessano, Paolo Marasco con parole di stima e sostegno per entrambe i candidati.
La serata si è conclusa con il forte applauso e l’entusiasmo di tutti i presenti per la candidatura di Maria Elena Palese che “con cuore aperto e piedi per terra” ha dichiarato ufficialmente aperta la sua corsa verso il Consiglio Regionale.
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