Attualità
Poggiardo, rifiuti: si passa alla raccolta monomateriale
Si cambia: Dal 1° ottobre carta, plastica ed alluminio
raccolte separatamente. Incontro pubblico il 24 ottobre

Si incrementa la raccolta differenziata a Poggiardo: il prossimo imminente step riguarda il passaggio dal multimateriale leggero al monomateriale. Dal 1° ottobre, infatti, i cittadini di Poggiardo e Vaste dovranno abituarsi a separare la plastica, dalla carta e dall’alluminio. Ciò consentirà un ulteriore miglioramento dei livelli di raccolta differenziata, un maggior rispetto dell’ambiente e una riduzione dei costi complessivi del servizio. “Uno degli obiettivi del nuovo sistema di raccolta”, spiegano in una lettera indirizzata ai cittadini il sindaco Giuseppe Colafati e l’assessore all’Ambiente Alessandro De Santis, “sarà quello di consentire di migliorare il livello, già buono, di raccolta differenziata (circa il 35% rispetto al 29% del 2011 e al 25% della media dei Comuni dell’ARO6)”. Così, presso ogni utenza censita, domestica e non, congiuntamente alla lettera dell’Amministrazione Comunale si stanno consegnando i nuovi contenitori (bidoncini o bustoni) insieme al relativo materiale informativo, con nuovo calendario di raccolta, predisposto dalla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti, la Lombardi Ecologia Srl. Inoltre, al fine di evitare disagi che potrebbero derivare da tale passaggio, lunedì 24 settembre alle ore 18,30, presso il Palazzo della Cultura, si terrà un apposito incontro informativo con la cittadinanza. “Il passaggio dal multimateriale leggero al monomateriale è un passaggio decisivo”, spiega il Sindaco Colafati, “per incrementare ulteriormente la raccolta differenziata ma soprattutto per arrivare ad una differenziata di qualità nel rispetto di normativa ed ambiente cercando di evitare ulteriori aumenti di costi che potrebbero scaturire dall’applicazione dell’ecotassa in caso di mancato raggiungimento dei livelli stabiliti per la raccolta differenziata”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Assessore all’Ambiente che argomenta utilizzando delle cifre. “Con questo passaggio”, chiarisce De Santis, “da stime effettuate, potrebbe esserci un contenimento dei costi complessivi di smaltimento dei rifiuti che è stato stimato in 3,74 € ad abitante (ovvero per il Comune di Poggiardo in 20.000 € circa). Questo perché, se da un lato aumenta il costo della raccolta che sarà più capillare e quindi maggiormente differenziata, dall’altro diminuisce sensibilmente il corrispettivo del conferimento il quale non comprenderà più il costo della selezione e passerà quindi dagli attuali 250 €/tonnellata a 50 €/tonnellata”. Quello della raccolta, dello smaltimento dei rifiuti e dell’ambiente in generale resta uno dei temi più importanti per ogni Amministrazione comunale e non fa certo eccezione il Comune di Poggiardo, sede di impianto di biostabilizzazione e problemi connessi, il quale, come gli altri comuni dell’ARO6, fra pochi giorni attuerà un cambiamento nel sistema di raccolta porta a porta. Un percorso, come detto, virtuoso e necessario ma che per funzionare deve essere sostenuto dal senso civico dei cittadini ai quali viene richiesto di seguire le semplici indicazioni contenute nel materiale informativo e di evitare di abbandonare indiscriminatamente rifiuti (peraltro da un paio di anni è attivo l’ecocentro in zona PIP).
Carlo Quaranta
Attualità
Meteo, da mezzanotte allerta arancione sul Salento
Protezione civile: “Per le prossime ore, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali…”

La protezione civile, gestione emergenze, ha diramato, per le prossime ore, a partire da mezzanotte, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali.
Il bollettino recite: “Precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco specie sui settori meridionali, con quantitativi cumulati generalmente moderati, fino a puntualmente elevati;
Sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati moderati.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità , frequente attività elettrica (fulmini), locali
grandinate e forti raffiche di vento“.
Appuntamenti
INPS – Lecce, Rendiconto sociale
Presentazione domani nella sala convegni della Camera di commercio

Sarà presentato domani (giovedì 16 ottobre, alle ore 9,30, nella sala convegni della Camera di Commercio) il Rendiconto sociale INPS – Lecce.
In programma i saluti istituzionali da parte del presidente della Camera di commercio Mario Vadrucci, del presidente della Provincia Stefano Minerva, del sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone.
Introdurrà i lavori il presidente del comitato provinciale Inps di Lecce Massimo De Giorgi. A seguire la presentazione del Rendiconto da parte del direttore Inps di Lecce Giuseppe Garrisi.
Interverrà Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico “Aforisma School of Management” che ha condotto un’indagine socioeconomica sulla provincia di Lecce.
Sono previsti i contributi della presidente del Comitato regionale Inps di Puglia Nadia Polito e della direttrice regionale Inps di Puglia Benedetta Dito.
Dopo gli interventi delle parti sociali, concluderanno i lavori i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) Angela Caracciolo e Franco Rampi.
Coordinerà gli interventi Antonio Tommasi, direttore provinciale vicario Inps di Lecce.
Il Rendiconto sociale è il più importante e dettagliato strumento con cui il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps, nell’esercizio delle sue funzioni, mette a disposizione delle istituzioni e degli altri enti pubblici, delle parti sociali, degli istituti di ricerca e di istruzione e dei cittadini, un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto nell’anno di riferimento, per quanto concerne sia le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità e all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, i cittadini e le imprese.
Sono raccolti i dati sociodemografici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate dall’Istituto, come le pensioni, gli ammortizzatori sociali e gli altri interventi di sostegno alla famiglia e di inclusione sociale, l’andamento delle entrate contributive, la qualità del rapporto con l’utenza e il contenzioso.
Il Rendiconto sociale rappresenta anche un importante strumento attraverso cui il Civ esercita la funzione di vigilanza sull’attività dell’Istituto, nell’ottica che gli compete in quanto organo di rappresentanza delle parti sociali, dei lavoratori e delle imprese.
Anche le sedi regionali si dotano di un proprio rendiconto regionale, che rappresenta il valore creato dall’Istituto nelle regioni, attraverso dati e informazioni sul sistema di protezione sociale, in una logica di servizio al territorio e di colloquio con le comunità.
Dal 2022, inoltre, su iniziativa del consiglio di indirizzo e vigilanza, anche le sedi provinciali presentano i propri rendiconti provinciali, redatti dai comitati provinciali Inps, in collaborazione con le rispettive direzioni, ove si espongono i dati locali sui servizi dell’Istituto, destinati direttamente ai cittadini del territorio di riferimento.
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Attualità
«Lì non è come qui…»
Il racconto di Diana D’Agata, veterinaria salentina, costretta a vivere lontano da casa per veder riconosciuta la propria dignità di lavoratrice e uno stipendio consono. «Il Salento? Mi mancano il clima, il sole e il mare. Ma ci tornerò solo una volta in pensione»

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«A Lecce, un giorno di lavoro poteva anche valere la miseria di cinque euro, il costo di una prestazione sanitaria» ha raccontato al Corriere, la giovane veterinaria salentina Diana D’Agata (foto in alto, durante una sua vacanza in Salento).
Si è trasferita in Inghilterra nel 2015, per il momento si accontenta di circa 3mila sterline (poco meno di 3.500 euro) ma solo perché ha «deciso di calibrare l’orario di lavoro alle esigenze famigliari. Una casa da portare avanti, due figlioletti e un marito, per quanto fonte di gioia, restano un impegno non indifferente per una donna, madre e moglie».
«Quando sarà il momento», spiega la salentina, «potrò puntare ad uno stipendio anche molto più alto, fino a 60mila-80mila sterline, perché qui al merito, all’impegno, soprattutto ai titoli di studio, di specializzazione, ai master, si dà molta importanza. Con rammarico devo dire che è un altro mondo, non solo rispetto a Lecce, ma credo pure in confronto al sistema italiano che non offre le stesse possibilità di crescita e affermazione professionale».
«In Salento», prosegue nel suo racconto al Corriere Diana D’Agata, «non avevo nemmeno un conto corrente, non avrei saputo che farmene, visti gli scarsi guadagni».
Invece, appena giunta in Inghilterra trovò subito un impiego nel settore del controllo della qualità delle carni.
Fu cooptata da un’agenzia interinale e spedita sul luogo di lavoro con un’ottima paga, affiancamento e telefonino di servizio. Cose… dell’altro mondo. Almeno per l’Italia!
«Quando era ancora a Lecce», ricorda la professionista, «lavoravo in un centro veterinario per pochi euro al giorno e, ovviamente, ero insoddisfatta con in mano una laurea. Ma non era colpa del mio datore di lavoro, quanto del sistema. Certo, in Italia il sistema è un freno per le carriere, per i giovani anzitutto. Manca spesso il riconoscimento del merito. Un veterinario può mai lavorare per cinque euro al giorno?».
Altra musica oltremanica: «Sono stata assunta in una clinica veterinaria. Mi pagano bene. Ho potuto scegliere l’orario di servizio e persino il giorno libero. Ovviamente la paga è commisurata alle ore lavorative che io ho facoltà di ampliare o diminuire quando voglio, in base alle mie necessità».
Ovviamente dell’Italia e del Salento, in particolare, le mancano «il clima, il sole, il mare. Ma qui lavoro e sono felice sono felice. Chi lo sa, una volta in pensione, forse, tornerò in Salento»
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