Attualità
Poker online: cosa ci aspetta il futuro tra evoluzioni e nuove tecnologie
L’altro grande filone di sviluppo, è ovviamente quello del poker mobile. Nel 2018 uno studio di settore di NewZoo ha sottolineato una svolta epocale, ovvero il superamento del gaming mobile su quello per PC e console a livello di giro d’affari globale…

“Non escludo il ritorno” cantava Franco Califano in una delle sue canzoni più riuscite. Un titolo evocativo che possiamo applicare senza ombra di dubbio anche al poker online, fenomeno di costume di portata globale all’inizio degli anni ‘10 del millennio, sparito dai radar per il successivo decennio e oggi tornato prepotentemente alla ribalta grazie alle nuove piattaforme streaming come Twitch e ai canali tematici dedicati. Un nuovo boom che merita di essere analizzato in maniera approfondita, e che spinge alla riflessione sulle possibili evoluzioni future di una disciplina che viene considerata come un vero e proprio sport della mente.
Oggi chi intende avvicinarsi alla disciplina ha a disposizione moltissimi portali dedicati alle regole del poker online in cui vengono spiegati i valori delle mani, le principali strategie di gioco e l’andamento delle partite. Una situazione completamente diversa rispetto alla fine dello scorso millennio quando chi desiderava imparare era costretto a recarsi fisicamente nelle poker room o nelle sale specializzate dei casinò, oppure ad acquistare i libri di strategia scritti dai più grandi campioni.
Portali dedicati e guide online sono il presente della parte didattica della disciplina. Il futuro, però, potrebbe essere rappresentato dai cosiddetti “poker solver”. Per chi non li conoscesse già, si tratta di software capaci di simulare situazioni di gioco reali e di usare i dati ottenuti per fornire al giocatore nuovi spunti per creare strategie vincenti o nuove tattiche.
Tool informatici che vengono già ampiamente utilizzati dai professionisti nei tornei live e che si stanno rivelando estremamente utili anche per gli specialisti dell’online che intendono migliorarsi a ogni sessione.
Molto del futuro del poker, anche a livello di diffusione e di introiti economici, è legato alle evoluzioni tecnologiche. In tal senso una delle più interessanti è quelle che lega la disciplina al metaverso, l’universo virtuale che potrebbe caratterizzare le nostre vite nei prossimi anni nonostante rallentamenti e questioni etiche molto dibattute. I primi esperimenti di partite giocate nel mondo “virtuale” ci sono già e stanno riscuotendo successi sempre maggiori con piattaforme che ospitano migliaia di giocatori ogni giorno e incassi che toccano cifre superiori al miliardo di euro.
Nel frattempo, come già citato nell’introduzione, il poker sembra destinato a legarsi ancora di più al mondo dello streaming. I canali tematici su piattaforme come Twitch sono già una realtà di successo e il prossimo passo potrebbe essere la possibilità data agli appassionati di vedere i più grandi campioni all’opera “da dietro le quinte” durante i tornei per provare a capire i loro segreti e imparare a conoscere le loro strategie.
L’altro grande filone di sviluppo, è ovviamente quello del poker mobile. Nel 2018 uno studio di settore di NewZoo ha sottolineato una svolta epocale, ovvero il superamento del gaming mobile su quello per PC e console a livello di giro d’affari globale. Gli smartphone presenti sul mercato hanno prestazioni che hanno poco da invidiare a quelle delle altre piattaforme di gioco e le nuove generazioni sono nate con il “telefono in mano”. La diretta conseguenza è stata che gli operatori di gioco, intuite le potenzialità del settore, hanno deciso di investire notevoli risorse sullo sviluppo di suite dedicate proprio a questi dispositivi. Non fanno eccezione le case produttrici specializzate nel poker che oggi offrono gli stessi titoli dei portali in versione mobile.
E se ancora oggi c’è chi preferisce laptop e PC per avere un multi-tabling più efficace, non è da escludere che nei prossimi anni la situazione si ribalti con i piccoli schermi adattati e configurati anche per giocare più partite in contemporanea senza rallentamenti di sorta.
C’è però un dato che appare sicuro: il poker online è destinato ancora a crescere dopo il periodo di appannamento già citato. Una recente ricerca condotta dalla celebre Research and markets for the European gaming and betting association (Egba) prevede che il mercato raggiungerà la cifra record di 193 miliardi di dollari a livello globale entro il sempre più vicino 2030.
Attualità
Meteo, da mezzanotte allerta arancione sul Salento
Protezione civile: “Per le prossime ore, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali…”

La protezione civile, gestione emergenze, ha diramato, per le prossime ore, a partire da mezzanotte, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali.
Il bollettino recite: “Precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco specie sui settori meridionali, con quantitativi cumulati generalmente moderati, fino a puntualmente elevati;
Sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati moderati.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità , frequente attività elettrica (fulmini), locali
grandinate e forti raffiche di vento“.
Appuntamenti
INPS – Lecce, Rendiconto sociale
Presentazione domani nella sala convegni della Camera di commercio

Sarà presentato domani (giovedì 16 ottobre, alle ore 9,30, nella sala convegni della Camera di Commercio) il Rendiconto sociale INPS – Lecce.
In programma i saluti istituzionali da parte del presidente della Camera di commercio Mario Vadrucci, del presidente della Provincia Stefano Minerva, del sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone.
Introdurrà i lavori il presidente del comitato provinciale Inps di Lecce Massimo De Giorgi. A seguire la presentazione del Rendiconto da parte del direttore Inps di Lecce Giuseppe Garrisi.
Interverrà Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico “Aforisma School of Management” che ha condotto un’indagine socioeconomica sulla provincia di Lecce.
Sono previsti i contributi della presidente del Comitato regionale Inps di Puglia Nadia Polito e della direttrice regionale Inps di Puglia Benedetta Dito.
Dopo gli interventi delle parti sociali, concluderanno i lavori i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) Angela Caracciolo e Franco Rampi.
Coordinerà gli interventi Antonio Tommasi, direttore provinciale vicario Inps di Lecce.
Il Rendiconto sociale è il più importante e dettagliato strumento con cui il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps, nell’esercizio delle sue funzioni, mette a disposizione delle istituzioni e degli altri enti pubblici, delle parti sociali, degli istituti di ricerca e di istruzione e dei cittadini, un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto nell’anno di riferimento, per quanto concerne sia le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità e all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, i cittadini e le imprese.
Sono raccolti i dati sociodemografici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate dall’Istituto, come le pensioni, gli ammortizzatori sociali e gli altri interventi di sostegno alla famiglia e di inclusione sociale, l’andamento delle entrate contributive, la qualità del rapporto con l’utenza e il contenzioso.
Il Rendiconto sociale rappresenta anche un importante strumento attraverso cui il Civ esercita la funzione di vigilanza sull’attività dell’Istituto, nell’ottica che gli compete in quanto organo di rappresentanza delle parti sociali, dei lavoratori e delle imprese.
Anche le sedi regionali si dotano di un proprio rendiconto regionale, che rappresenta il valore creato dall’Istituto nelle regioni, attraverso dati e informazioni sul sistema di protezione sociale, in una logica di servizio al territorio e di colloquio con le comunità.
Dal 2022, inoltre, su iniziativa del consiglio di indirizzo e vigilanza, anche le sedi provinciali presentano i propri rendiconti provinciali, redatti dai comitati provinciali Inps, in collaborazione con le rispettive direzioni, ove si espongono i dati locali sui servizi dell’Istituto, destinati direttamente ai cittadini del territorio di riferimento.
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Attualità
«Lì non è come qui…»
Il racconto di Diana D’Agata, veterinaria salentina, costretta a vivere lontano da casa per veder riconosciuta la propria dignità di lavoratrice e uno stipendio consono. «Il Salento? Mi mancano il clima, il sole e il mare. Ma ci tornerò solo una volta in pensione»

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«A Lecce, un giorno di lavoro poteva anche valere la miseria di cinque euro, il costo di una prestazione sanitaria» ha raccontato al Corriere, la giovane veterinaria salentina Diana D’Agata (foto in alto, durante una sua vacanza in Salento).
Si è trasferita in Inghilterra nel 2015, per il momento si accontenta di circa 3mila sterline (poco meno di 3.500 euro) ma solo perché ha «deciso di calibrare l’orario di lavoro alle esigenze famigliari. Una casa da portare avanti, due figlioletti e un marito, per quanto fonte di gioia, restano un impegno non indifferente per una donna, madre e moglie».
«Quando sarà il momento», spiega la salentina, «potrò puntare ad uno stipendio anche molto più alto, fino a 60mila-80mila sterline, perché qui al merito, all’impegno, soprattutto ai titoli di studio, di specializzazione, ai master, si dà molta importanza. Con rammarico devo dire che è un altro mondo, non solo rispetto a Lecce, ma credo pure in confronto al sistema italiano che non offre le stesse possibilità di crescita e affermazione professionale».
«In Salento», prosegue nel suo racconto al Corriere Diana D’Agata, «non avevo nemmeno un conto corrente, non avrei saputo che farmene, visti gli scarsi guadagni».
Invece, appena giunta in Inghilterra trovò subito un impiego nel settore del controllo della qualità delle carni.
Fu cooptata da un’agenzia interinale e spedita sul luogo di lavoro con un’ottima paga, affiancamento e telefonino di servizio. Cose… dell’altro mondo. Almeno per l’Italia!
«Quando era ancora a Lecce», ricorda la professionista, «lavoravo in un centro veterinario per pochi euro al giorno e, ovviamente, ero insoddisfatta con in mano una laurea. Ma non era colpa del mio datore di lavoro, quanto del sistema. Certo, in Italia il sistema è un freno per le carriere, per i giovani anzitutto. Manca spesso il riconoscimento del merito. Un veterinario può mai lavorare per cinque euro al giorno?».
Altra musica oltremanica: «Sono stata assunta in una clinica veterinaria. Mi pagano bene. Ho potuto scegliere l’orario di servizio e persino il giorno libero. Ovviamente la paga è commisurata alle ore lavorative che io ho facoltà di ampliare o diminuire quando voglio, in base alle mie necessità».
Ovviamente dell’Italia e del Salento, in particolare, le mancano «il clima, il sole, il mare. Ma qui lavoro e sono felice sono felice. Chi lo sa, una volta in pensione, forse, tornerò in Salento»
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