Cronaca
Turismo, penuria di personale: «Allora non era colpa del Reddito di Cittadinanza…»
Il dibattito sulla difficoltà nel reperire lavoratori stagionali: Daniela Campobasso, nuova segretaria generale della Filcams Cgil Lecce: «Evidentemente non era colpa del sussidio. Basterebbe applicare il Contratto. Invece lavoro sottopagato, orari che eccedono di gran lunga quello ordinario, condizioni di sfruttamento, lavoro nero. In due parole: precarietà e sfruttamento»
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Puntualmente, in questo periodo, si ritorna a discutere di turismo in tutte le sue sfaccettature e, altrettanto puntualmente, le imprese del settore lamentano penuria di personale.
Fino allo scorso anno il mantra ricorrente recitava più o meno così: «La gente non ha più voglia di lavorare; è tutta colpa del Reddito di cittadinanza».
«Abbiamo sempre sostenuto invece che, pur tra tanti abusi oggettivi, il Reddito di cittadinanza non fosse la vera causa di questa difficoltà», tuona Daniela Campobasso (nella foto in alto), la nuova segretaria generale della Filcams Cgil Lecce, «lo abbiamo detto sulla base di un ragionamento semplice, consequenziale: se gli addetti al settore turismo fossero stati pagati come previsto dalla contrattazione nazionale e se il contratto collettivo fosse stato rispettato anche su riposi, ferie, permessi, orario di lavoro, quale convenienza avrebbero avuto migliaia di lavoratori nel percepire un sussidio così esiguo? Risposta scontata: non avrebbero avuto alcuna convenienza».
«Oggi», prosegue la neo segretaria generale della Filcams Cgil Lecce, «i nodi vengono al pettine e la realtà dice che quel nostro discorso non faceva una piega, visto che anche quest’anno, con il Reddito di cittadinanza debellato dal Governo, la “penuria di personale stagionale” si ripresenta».
In un recente articolo di stampa, il vice presidente del Fipe nazionale, «dopo aver ammesso quanto da noi già in passato sostenuto», afferma che lo sfruttamento nel settore del turismo sia una “leggenda metropolitana”, citando la sua personale esperienza di imprenditore rispettoso di regole e contratti.
«Pur apprezzando la sua condotta di datore di lavoro che è bene ricordare dovrebbe essere considerata normale», la replica di Daniela Campobasso, «quel che noi incrociamo quotidianamente nelle nostre sedi racconta una realtà completamente diversa: lavoro sottopagato, orari che eccedono di gran lunga quello ordinario, condizioni di sfruttamento, lavoro nero. In due parole: precarietà e sfruttamento».
«È troppo semplicistico invitare le persone alla denuncia», aggiunge la sindacalista, «perché sappiamo bene quali retaggio culturale e paure si celino dietro questa scelta. Sarebbe più opportuna una scelta etica da parte di tutte le imprese del settore, una scelta di rispetto non solo di regole e contratti, ma anche e soprattutto della vita di ciascun lavoratore».
«È una battaglia culturale», conclude Daniela Campobasso, «che dovrebbe vedere protagonisti proprio quegli imprenditori onesti che si vedono ingiustamente omologati in quella platea, purtroppo maggioritaria, di “prenditori” interessati solo ad accrescere il proprio profitto, indifferenti a dare il proprio contributo non solo alla crescita individuale, ma anche allo sviluppo territoriale».
Casarano
Colpo di fucile contro la vetrina della pizzeria
E’ il terzo episodio intimidatorio in poco tempo consumato a Casarano ai danni di attività commerciali…
Un colpo di fucile è stato esploso, l’altra notte, contro la vetrina della pizzeria Taja, nel centro di Casarano.
Restano ignote le cause del gesto. In corso le indagini dei carabinieri per accertare il tipo di arma impiegata.
E’ il terzo episodio intimidatorio in poco tempo consumato a Casarano ai danni di attività commerciali.
L’ultimo risale al 20 settembre scorso, quando è stato appiccato il fuoco ai danni della tabaccheria, bar “Lux” riaperta da poco, dopo un cambio di gestione.
Giorni prima, un incendio era stato appiccato ad un’azienda nella zona industriale dello stesso comune.
Le fiamme avevano danneggiato il furgone e la porta di ingresso, coinvolgendo l’auto, risultata rubata, utilizzata dai malviventi.
Cronaca
Ruba la bicicletta e prende a calci e pugni il proprietario
Cerca di rubare una bicicletta, prende a pugni la vittima e gli sottrae il borsello. Arrestato.
Nella serata di ieri la Polizia, nei pressi di Piazzale Rudiae, a Lecce, ha arrestato un uomo di 26 anni georgiano che, dopo aver cercato di rubare una bicicletta, aveva aggredito la vittima colpendolo al volto e gli aveva sottratto il borsello.
Verso le ore 20,oo gli operatori in servizio di Volante si recavano in piazzale Rudiae, presso una pizzeria, in quanto era giunta la segnalazione di un uomo aveva subito una rapina ed il malvivente si era allontanato in direzione di via vecchia Carmiano.
Avute le descrizioni fisiche e dell’abbigliamento che indossava il malfattore, i poliziotti si ponevano subito alla ricerca dell’uomo e lo individuavano mentre stava, animatamente, discutendo con un’altra persona.
L’individuo appariva molto violento: ha cercato più volte di colpire gli operatori con calci, pugni e sputi. L’uomo è stato bloccato, posto in sicurezza e accompagnato in Questura.
Una perquisizione personale ha portato al rinvenimento di un borsello, con all’interno un portafogli e documenti di proprietà del richiedente l’intervento.
In considerazione di quanto accaduto veniva tratto in arresto nella flagranza di reato di rapina.
La vittima della rapina ha riconosciuto, senza ombra di dubbio, la persona che gli aveva rapinato il borsello.
Il rapinato riferiva che, mentre si trovava all’interno di una pizzeria, notava un individuo che rubava la sua bicicletta, parcheggiata nei pressi del locale e si allontanava a bordo della bici.
Messosi all’inseguimento dell’uomo lo raggiungeva, il malvivente s.
Così si appropriava del borsello e si dava alla fuga.
Sentito il pm di turno, veniva accompagnato presso la casa circondariale.
Cronaca
Camion urta cavalcavia sulla Cosimina di Tricase
Incidente nel tardo pomeriggio di oggi sulla tangenziale di Tricase, localmente nota come Cosimina.
Un mezzo pesante ha urtato contro il cavalcavia della provinciale per Depressa (foto a fine articolo).
Sul posto soccorsi, carabinieri, polizia locale e la locale protezione civile.
Non ci sono feriti. Il conducente del camion non si sarebbe immediatamente ravveduto dell’accaduto.
Notizia in aggiornamento.
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