Connect with us

Attualità

Porto Miggiano, Barbanente convoca il Comune di S. Cesarea

Dopo l’appello del “Comitato per la Tutela di Porto Miggiano” inviato da Roberta Forte

Pubblicato

il

Gentilissima, desidero rassicurarla sulla massima attenzione che l’Assessorato presta alla vicenda segnalatami da tanti comitati, forze politiche e cittadini, e che quanto rientrante nelle competenze regionali sarà fatto per evitare lo scempio di un tratto di costa di grandissimo valore ambientale e paesaggistico. La informo che in data odierna, a seguito di ulteriori segnalazioni, ho provveduto a convocare il Comune di Santa Cesarea Terme per il prossimo 1° marzo al fine di acquisire documentazione in merito all’oggetto, considerato che le reiterate richieste  inoltrate al Comune dal Servizio Urbanistica regionale sono rimaste a tutt’oggi prive di riscontro.

Con i migliori saluti,

Angela Barbanente

Questo è l’appello del “Comitato per la Tutela di Porto Miggiano” inviato all’Assessore Barbanente


Il Salento e le sue coste: un tesoro pubblico di valore inestimabile costantemente attaccato dalle lobby del cemento e dell’energia, che ambiscono a farlo diventare la loro gallina dalle uva d’oro, consumandone e distruggendone la sua straordinaria bellezza per alimentare biechi e privati scopi di lucro. Una speculazione edilizia insensata e dannosa ha preso di mira le coste ed il territorio di Porto Miggiano, misteriosamente escluso dal Parco Naturale Otranto – Santa Maria di Leuca, pur trovandosi paradossalmente nel cuore della Zona del Parco.


Un affare per milioni di euro, che con un imponente colata di cemento, stravolgerà per sempre l’identità di un luogo incantevole, alterandone la morfologia e minandone la stabilità geologica. Davanti a questo scempio, in parte già realizzato, il silenzio istituzionale e degli Enti preposti alla tutela del territorio è assordante, oltre che contraddittorio e fonte di uno dei più grandi e gravi sprechi di denaro pubblico degli ultimi tempi. Infatti, se da un lato si consente a lobby private lo sventramento della costa per la costruzione di oscene piscine a ridosso delle falesie, meravigliosi e fragili costoni rocciosi a picco su un mare dai colori meravigliosi, dall’altro si stanziano 5 milioni di Euro pubblici, destinati alle medesime lobby, per finanziare i lavori di consolidamento e messa in sicurezza di quella stessa costa, su cui si è permessa una devastante speculazione edilizia. La collina di Porto Miggiano, zona di macchia mediterranea, che naturalmente avrebbe dovuto essere inserita nel Parco Naturale Otranto – Santa Maria di Leuca, è nuovamente oggetto di una speculazione edilizia nei comparti 13 e 14, solo inizialmente contrastata dalla Sovraintendenza dei Beni Ambientali, che aveva evidenziato come un tale progetto modificherebbe in modo permanente una zona SIC protetta, svilupperebbe una incidenza volumetrica assolutamente estranea al contesto paesaggistico vincolato, stravolgerebbe le esigenze di rispetto e conservazione dei valori paesaggistici che, con Decreto Ministeriale, sono stati dichiarati di notevole interesse pubblico. La successiva inerzia della Sovraintendenza, il colpevole silenzio di tutti gli Enti ed Istituzioni preposte, stanno consentendo l’irrimediabile violazione di uno dei paesaggi più belli del Salento.


Facciamo appello alla straordinaria sensibilità per la tutela del paesaggio e del territorio dell’Assessore Barbanente, al senso del dovere e delle Istituzioni del Presidente della Regione Puglia e del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio affinché:



  • impediscano una nuova colata di cemento in un territorio che rappresenta un biglietto da visita eccezionale per la Puglia;
  • blocchino l’attuazione di un piano regolatore del 1984 obsoleto e superato, facendo valere i vincoli del Piano Regionale Urbanistico Territoriale Tematico – Paesaggio, che tutela i valori paesistici ed ambientali;

  • facciano rientrare l’intero territorio tra Otranto e Santa Maria di Leuca nel Parco Naturale, impedendo ogni forma di ulteriore cementificazione.


E’ necessaria un’azione immediata ed urgente. Non possiamo perdere altri pezzi di un territorio straordinario, patrimonio di tutti; non possiamo consentire che si svenda l’unicità del Salento per quattro denari. Migliaia di cittadini hanno costituito spontaneamente il “Comitato per la Tutela di Porto Miggiano”, in difesa di un luogo favoloso, unendosi in una encomiabile e mirabile azione collettiva che non può essere ignorata dalle Istituzioni. La bellezza dei nostri luoghi non ha prezzo e non ha padroni: è un BENE COMUNE, che deve essere difeso e tutelato ad ogni costo.


Rosa Rinaldi – Segreteria Nazionale


Roberta Forte – Segretaria Provinciale di Lecce



Attualità

751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

Pubblicato

il

In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.

È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.

Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing 

Continua a Leggere

Attualità

Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio

Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

Pubblicato

il

Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.

“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.

“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.

Continua a Leggere

Attualità

Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

Pubblicato

il

«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti