Attualità
Respinto l’ultimo ricorso contro il raddoppio della “275”
La soddisfazione del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e del capogruppo provinciale del PdL, Biagio Ciardo. Dichiara Gabellone: “La decisione
La soddisfazione del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e del capogruppo provinciale del PdL, Biagio Ciardo. Dichiara Gabellone: “La decisione del Consiglio di Stato premia un territorio intero e le sue istituzioni: la “275” si farà. Finalmente. L’opera pubblica strategica più importante per un Salento che guarda al futuro è salva, nella sua interezza. Così come sono salvi 288 milioni di Euro di investimenti, 40 km che tireranno fuori dall’antico isolamento il Capo di Leuca. È oggi un giorno di svolta, per il Salento, un giorno-simbolo anche per il mio operato di Presidente della Provincia: da oggi si può guardare al futuro con maggiore ottimismo, caduti tutti i ricorsi giudiziari si può parlare di un’opera pubblica “da fare”, “da realizzare”. E si realizzerà per intero da Maglie a Leuca, con il viadotto previsto dal progetto originario che diventerà una galleria < in trincea > che non intaccherà il paesaggio sovrastante. Negli ultimi 7 km la Statale non si fermerà, ma andrà avanti a 2 corsie, 1 per ogni senso di marcia, raggiungendo Santa Maria di Leuca. Ora ANAS potrà chiudere la gara in tempi rapidissimi, riattivando le procedure d’appalto. Immediata, allo stesso modo, sarà la risposta che l’apertura del cantiere darà al mondo del lavoro, nel Salento; strategico, poi, sarà il valore che l’arteria avrà sul rilancio dell’intera economia provinciale. Il Governo nazionale ha rispettato il primo grande impegno coincidente con l’avvio della mia Legislatura di governo in Provincia, per cui va al Ministro Fitto un ringraziamento speciale, per l’avvio di questa grande stagione di promesse mantenute. Il Ministro Fitto, personalmente, mette a segno un capolavoro politico e di mediazione istituzionale, che lo ha visto protagonista ininterrotto dal 2003 ad oggi. L’opera pubblica, lo ricordo, venne interamente finanziata con 152,5 milioni di Euro a fine 2003 dalla Giunta Regionale guidata da Fitto e dal Governo Berlusconi nel marzo scorso (con Fitto Ministro delle Regioni) per altri 135,4 milioni di Euro. Oggi cade l’ultimo fantasma ricorrente, quello del continuo ricorso alla giustizia ordinaria per fermare l’apertura dei cantieri; oggi si realizza, soprattutto, il sogno dei tanti salentini che hanno pianto su quella strada decine e decine di vittime, loro cari o amici. Da oggi anche loro sono meno soli nel loro dolore”.
Biagio Ciardo, capogruppo PdL Provincia di Lecce
“Il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sulla realizzazione del raddoppio della Maglie-Leuca ponendo fine ad una diatriba giudiziaria tesa ad ostacolare lo sviluppo, la sicurezza ed il progresso del Capo di Leuca. Dopo la sentenza del TAR Lecce anche il Supremo Organo della Giurisdizione Amministrativa si è espresso positivamente per la creazione di una infrastruttura essenziale per porre fine all’isolamento nel quale è stato relegato l’estremo lembo del Salento. Tutte le polemiche, le false accuse e gli ostruzionismi si sono dissolti davanti al giudizio dei giudici. La realtà dei fatti e la certezza del diritto si sono finalmente imposti rispetto alla cortina fumogena creata ad arte dalle dispute strumentali di qualche oltranzista in cerca di visibilità. Siamo giunti alla tappa conclusiva per poter dare la possibilità all’ANAS di proseguire l’iter della procedura di gara, al fine di dare pronta realizzazione ad un’opera che coniuga sviluppo infrastrutturale, sicurezza viaria ed incidenza positiva sul mercato del lavoro. Tutto questo segna un successo per l’intero territorio salentino ed, in particolare, per il Capo di Leuca, che ha avuto nell’opera encomiabile, costante e incisiva del Ministro Fitto un saldo baluardo. Il Ministro per gli Affari Regionali è, infatti, riuscito a reperire i fondi necessari per la posa in opera dell’infrastruttura ed ha anche svolto un ruolo di altissima mediazione per la sottoscrizione dell’accordo con la Regione Puglia. In questo quadro, un tassello essenziale è rappresentato dall’azione svolta dal Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, il quale, sin dalla campagna elettorale, si era impegnato per la concretizzazione di quella che per molti era una chimera irraggiungibile. Se oggi la Maglie-Leuca può diventare realtà lo si deve anche alla lungimiranza del Presidente Gabellone, che schivando ogni attacco polemico, ha proseguito nella sua azione amministrativa sino al raggiungimento di questo importantissimo risultato. Finalmente il Capo di Leuca può lasciarsi alle spalle l’inverno delle contrapposizioni , dei ritardi strumentali e dell’isolamento, per giungere alla primavera dello sviluppo e della sicurezza”.
Attualità
Piano Coste: ANCI Puglia chiede la sospensione dell’iter legislativo
ANCI Puglia intende avviare un percorso di concertazione con i 69 Comuni costieri interessati, al fine di rilevare bisogni, criticità ed esigenze specifiche…

Il Consiglio Regionale di ANCI Puglia, in riferimento alla proposta di modifica della normativa sul Piano Coste, ha deliberato di richiedere la sospensione dell’iter legislativo in corso.
L’attuale fase pre-elettorale non rappresenta il contesto più adeguato per affrontare un tema tanto delicato e strategico quanto quello della pianificazione costiera. Intervenire su una norma di tale rilevanza a pochi mesi dalla conclusione della legislatura espone il provvedimento a rischi di fragilità, sia tecnica che politica, oltre a compromettere il necessario confronto con i territori coinvolti.
ANCI Puglia intende avviare un percorso di concertazione con i 69 Comuni costieri interessati, al fine di rilevare bisogni, criticità ed esigenze specifiche. Modifiche di tale portata richiedono una valutazione approfondita e ampiamente condivisa. È indispensabile che ogni intervento legislativo tenga conto della complessità territoriale, oltre ad essere necessario prioritariamente intervenire per individuare soluzioni che affrontino la grave emergenza rappresentata dall’erosione costiera, che interessa numerosi tratti del litorale pugliese.
Attualità
De Venuto rieletto presidente Assohotel Confesercenti
l’Assemblea provinciale di Assohotel Confesercenti Lecce che ha rieletto all’unanimità il già presidente…

Presso l’Hotel Hilton Garden Inn di Lecce, si è tenuta l’Assemblea provinciale di Assohotel Confesercenti Lecce che ha rieletto all’unanimità Presidente Giancarlo De Venuto.
Alla riunione hanno preso parte Benny Campobasso e Salvatore Sanghez, e il Presidente e il Direttore di Confesercenti Lecce, Antonio Magurano e Antonio Schipa. L’Assemblea ha nominato un direttivo di 9 componenti, che affiancherà il Presidente per il quadriennio 2025 – 2030, caratterizzato da una forte componente femminile ed un’ampia rappresentanza territoriale del
Salento: Pamela Pascuzzo, Hotel Leone di Messapia, Cavallino; Angelo Mongiò, Masseria Mongiò dell’Elefante, Otranto; Vito Ria, Fly Hotels Gallipoli; Maria Domenica De Donno, Palace & Palace Group, Gallipoli e Otranto; Anna Maria Lefons, 8 Più Hotel, Lecce; Maristella Chiriatti, Hotel Belvedere, Torre dell’Orso; Luigi Marti, Hotel Thalas, Torre dell’Orso e Hotel degli Haethey, Otranto; Emanuele Sanna, Grand Hotel Mediterraneo, Santa Cesarea Terme; Fabrizio Quarta, M&F Hotel Gallipoli, Borgo Sentinella, Torre dell’Orso, Hotel S. Giuseppe, Otranto.
Coordinatore di Assohotel Confesercenti Lecce è stato confermato Massimiliano Danese.
“Sono estremamente grato a tutti gli associati per avermi rieletto alla guida di Assohotel Confesercenti Lecce”, ha dichiarato Giancarlo De Venuto, “Questa conferma rappresenta per me un importante riconoscimento per il buon lavoro svolto in questi anni alla guida di Assohotel Lecce, che ha registrato l’adesione alla nostra associazione di oltre 50 strutture alberghiere. Voglio fin d’ora confermare il massimo impegno per portare avanti il lavoro svolto in questi anni, in particolare nella fruttuosa interlocuzione con la Regione Puglia nella costituzione delle DMO e nella redazione della nuova Legge Regionale sul Turismo.
Per il Presidente Confesercenti Puglia Benny Campobasso “La conferma del Presidente De Venuto e l’ingresso di nuovi consiglieri, permetterà ad Assohotel di proseguire con sempre maggiore impulso le iniziative volte alla promozione ed alla crescita delle aziende ricettive dell’intero territorio salentino”.
Attualità
Tricase e il riflesso condizionato del “Tanto sono tutti uguali”
Questa tendenza non riguarda solo il cittadino disilluso. Colpisce anche mondi che, per posizione o ruolo sociale, potrebbero giocare una parte importante nel dibattito pubblico….

Si scaldano i motori per la prossima campagna elettorale di Tricase. Sempre più spesso riceviamo e pubblichiamo interventi politici che fotografano la Tricase che è stata, secondo alcuni, e quella che dovrebbe essere secondo altri.
———————————————————
A Tricase, come in tante realtà locali, si respira già aria di elezioni. I movimenti civici scaldano i motori, i partiti cominciano a posizionarsi, i nomi iniziano a circolare. Ma tra chi osserva da fuori, soprattutto tra i cittadini, c’è una frase che – in questa fase – si sente ripetere con una frequenza quasi automatica: “Tanto sono tutti uguali.”
È una frase breve, sbrigativa, definitiva. Pronunciata spesso con un tono che non ammette repliche. E che, al di là del contenuto, racconta molto di come oggi viene vissuta – o evitata – la partecipazione politica.
Perché quel “sono tutti uguali” è riferito a chi si candida. A chi si propone di amministrare. A chi decide di esporsi. E diventa, per molti, la motivazione più ricorrente per scegliere di non scegliere. Per astenersi. Per tirarsi fuori. Per guardare da lontano, e magari lamentarsi in un secondo momento.
Questa tendenza non riguarda solo il cittadino disilluso. Colpisce anche mondi che, per posizione o ruolo sociale, potrebbero giocare una parte importante nel dibattito pubblico.
Pensiamo, ad esempio, al mondo delle imprese locali, del commercio, delle associazioni di categoria. Realtà che conoscono bene l’impatto delle decisioni amministrative sul tessuto produttivo della città. Eppure, spesso, preferiscono restare ai margini, per non apparire “schierate”. È una forma di prudenza comprensibile, ma che – in certi casi – rischia di tradursi in silenzio. E il silenzio, quando si tratta del futuro di una comunità, può diventare complicità passiva.
Lo stesso vale per molte realtà educative o associative. Comunità che, nel nome di una par condicio interpretata in modo molto rigido, rinunciano a favorire veri momenti di confronto. Incontri con tutti i candidati messi in fila, con pochi minuti a testa, non aiutano la cittadinanza a orientarsi. Non aiutano a capire differenze, visioni, proposte. Sono operazioni spesso più formali che sostanziali.
Eppure, esistono alternative. Senza “schierarsi” per colore politico, si potrebbe aprire un dialogo anticipato, autentico, con chi intende candidarsi. Capire i programmi, confrontare le idee, porre domande prima che cominci la propaganda vera e propria. E, se da quel confronto dovesse emergere una visione vicina alle esigenze concrete di un settore o di una comunità, perché non sostenerla? Perché non pretendere un impegno reciproco, magari anche attraverso un rappresentante all’interno di una lista civica, a garanzia di coerenza?
Non si tratta di abbandonare la neutralità. Ma di non confonderla con l’inerzia.
Questa distanza, infatti, alimenta il sentimento di sfiducia generale. Rende tutti indistinti. E finisce per rafforzare proprio quel pregiudizio da cui siamo partiti: “Tanto sono tutti uguali.”
È una profezia che si autoavvera. Se nessuno si assume la responsabilità di entrare nel merito, di conoscere, di scegliere con criterio, sarà più facile che le decisioni vengano prese da pochi, nel silenzio di molti. E allora sì, sarà difficile trovare qualcuno che ci rappresenti davvero.
Chi sceglie l’astensione per protesta, chi rifiuta ogni confronto per timore di esporsi, chi organizza incontri simbolici solo a ridosso del voto… rischia di contribuire – anche involontariamente – a un clima di sfiducia che penalizza l’intera comunità.
In conclusione, continuare ad affidarsi a chi ha già dimostrato scarsa attenzione per il bene comune non offre alcuna prospettiva di cambiamento. Ma dare fiducia a proposte nuove – pur senza garanzie assolute – può almeno riaprire uno spazio di possibilità.
E in una fase storica in cui anche sperare è diventato raro, tornare a credere in una scelta consapevole potrebbe essere il primo passo per cambiare davvero.
Vincenzo Errico (futuro candidato sindaco)
-
Corsano2 settimane fa
Tiggiano: «Siamo state aggredite e picchiate!»
-
Cronaca2 settimane fa
Incidente sulla litoranea: muore 67enne in moto, sequestrata Golf
-
Castro2 settimane fa
Castro: chiuso il porto!
-
Cronaca2 settimane fa
Mortale sulla litoranea: conducente Golf si autodenuncia
-
Cronaca2 settimane fa
Rubati farmaci al “Cardinale Panico” per decine di migliaia di euro
-
Attualità3 settimane fa
Lucugnano torna ad avere il medico di base
-
Attualità4 settimane fa
Miggiano: “… e lessero tutti felici e contenti”
-
Alessano3 settimane fa
Tricasino sopreso a rubare in un garage di Alessano