Attualità
San Pietro e Paolo a Galatina
Al ritmo dei suonatori i tarantolati si esibivano in singolari danze, poiché con la musica si esorcizzava il male. Domenica 30 Fausto Leali in concerto
Già dalle prime luci dell’alba del 29 giugno, giorno in cui ricorre la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, per le vie e nella piazza grande del centro storico di Galatina, si avvertiva nell’aria, fino a qualche anno addietro, quell’agitazione che prendeva tutti: era l’arrivo dei tarantati da tutto il Salento per recarsi alla piccola Cappella di S. Paolo “te le tarante”, Chiesa annessa al tardo-settecentesco Palazzo Tondi-Vignola (1795). Nella Cappella giungevano, accompagnati da parenti, coloro che erano stati morsicati da animali velenosi. Questi infelici imploravano San Paolo invocandone la protezione e per alleviare i loro mali, davanti al sagrato della Chiesa, a ritmo dei suonatori di tamburello, violino, organetto, i tarantolati si esibivano in singolari danze, poiché con la musica si esorcizzava il male. Si dissetavano poi con l’acqua ritenuta prodigiosa che attingevano dal pozzo adiacente alla Cappella.
All’interno della Chiesa, nell’unico altare in pietra leccese, è degno d’attenzione il dipinto di S. Paolo e il tarantolato del pittore ruffanese Saverio Lillo (Ruffano 1734 – ivi 1796). La tela è una delle ultime opere del pittore: in basso a destra del dipinto vi è la firma e la data “Franc. Xav.us Lillo P. 1795”. La singolare narrazione pittorica di Saverio Lillo è in relazione con il fenomeno del tarantismo: sulla sinistra, in primo piano, un uomo malato (tarantato), mollemente adagiato, è sorretto da una donna ed è nell’attesa di bere l’acqua prodigiosa del pozzo offerta da una donna inginocchiata, la quale stringe fra le mani un secchiello legato ad una fune. Il dramma dell’uomo è forse dovuto alla serpe, allo scorpione e alla tarantola, animali velenosi raffigurati proprio vicino ai suoi piedi e a quelli di San Paolo. I numerosi dettagli iconografici nel dipinto (il tarantolato sorretto da una donna, il secchio con l’acqua prodigiosa attinta dal pozzo galatinese, gli animali velenosi come la serpe, lo scorpione e la tarantola) dovevano illustrare ai devoti le capacita taumaturgiche del santo guaritore dai morsi velenosi. Anche l’altro dipinto murale di S. Paolo, situato nella nicchia della seconda vera del pozzo miracoloso (nel cortile del palazzo), può essere considerato opera del Lillo: dall’analisi stilistica con altre opere del pittore, si è riscontrato che l’espressione del volto del Santo corrisponde ai lineamenti tipici adottati dall’artista ruffanese. Del dipinto ci rimane solo la parte superiore e, purtroppo, il recente restauro ha totalmente alterato la qualità pittorica e i tratti fisionomici del Santo.
Venerdì 28 giugno, la Processione al calare del sole (alle 20 circa dopo la Santa Messa delle 19), apre la festa. In questo giorno, fino a tempi non molto lontani, i tarantati convenivano da diverse parti del Salento, a rinnovare la “grazia” ricevuta. Le pratiche devozionali e gli antichi culti hanno lasciato spazio a festeggiamenti che conservano il sapore della tradizione. Alla fine della Processione, intorno alle 21,30 sul palco allestito per la festa i Nui Nisciunu e i Vento del Sud proporranno la loro musica popolare.
Domenica 30 l’attrazione principale sarà la voce calda di Fausto Leali, in concerto a partire dalle 21,30.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


Attualità
Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»
Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode
Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.
«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».
Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.
«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.
L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.
«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».
Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.
«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».
Attualità
Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026
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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.
«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».
Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».
L’APPELLO
C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».
«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».
«CANDIDATO AUTOREVOLE»
La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».
LA PRESENTAZIONE
Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.
L’incontro è aperto alla cittadinanza.
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