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Attualità

Ugento: Cupelle botta e risposta

In precedenza avevamo parlato della situazione in cui versa un terreno privato di Ugento, nella zona di contrada Cupelle, da anni meta di persone che vi abbandonano

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In precedenza avevamo parlato della situazione in cui versa un terreno privato di Ugento, nella zona di contrada Cupelle, da anni meta di persone che vi abbandonano ogni tipo di materiale. Avevamo pubblicato le parole dell’esposto presentato al Neo di Lecce dalla Federazione Italiana Giovani Comunisti di Ugento, nel quale ci si lamentava dello scarso intervento del Nucleo di Polizia Ambientale del Comune di Ugento. Gli agenti, dal canto loro, avevano affermato di aver attuato tutte le procedure previste, tra cui un sequestro (non convalidato dal PM perché, così come ci è stato riferito dagli stessi agenti, “una sentenza della Corte di Cassazione, secondo il Magistrato, non configura il dolo del proprietario quando ignoti inquinano un’area”) e un’ordinanza di pulizia dell’area emessa nei confronti del proprietario (alla quale quest’ultimo non aveva ottemperato), e che si era in attesa di fondi per procedere alla bonifica del sito. Ora la Federazione ritorna sull’argomento per chiedere maggiore chiarezza, soprattutto in merito alle risposte fornite al nostro giornale dal Nucleo di Polizia Ambientale: “Vorremmo ricordare agli agenti del Nucleo di Vigilanza Ambientale (“o a chiunque essi rispondano”), che il dissequestro è stato disposto dal Magistrato perché non erano presenti agli atti del sequestro di contrada Cupelle le visure catastali dell’area, e non si poteva quindi risalire con precisione ai possessori e proprietari delle aree in questione, oggetto di scarico e abbandono indiscriminato di ogni tipo di rifiuto. Atti di proprietà e visure che noi, “poveri comuni mortali e ragazzi sprovveduti”, siamo riusciti ad ottenere in meno di mezz’ora, allegandoli all’esposto presentato al Noe di Lecce. Se non si possedevano questi documenti di proprietà, e quindi agli atti non si sapeva chi fossero i proprietari, com’è possibile emettere in seguito un’ordinanza di rimozione dei rifiuti? A chi è stata notificata e consegnata? E soprattutto, se ciò è vero, ed a noi non risulta, come mai non sono stati ancora presi i dovuti provvedimenti nei riguardi del proprietario o dei proprietari, ad esempio (“visto che magicamente adesso sappiamo di chi sono quelle zone di terreno vicino alla masseria Cupelle”) inoltrando il tutto al magistrato di turno e disponendo l’effettivo sequestro dell’area?”. Ma per gli agenti del Nucleo “questo non corrisponde al vero: già prima del sequestro avevamo invitato il proprietario a recintare il fondo. Il sequestro, poi, è stato disposto per una precisa particella di un preciso foglio, quindi è chiaro che conoscevamo le generalità del proprietario di quella zona. Lo stesso proprietario, poi, dopo il dissequestro dell’area è stato invitato con un’ordinanza a bonificare il sito e, dopo la sua inottemperanza, denunciato alla Procura della Repubblica. Tutto ciò che era in nostro dovere è stato fatto: come già detto ora attendiamo che vengano stanziati dei fondi dal bilancio comunale per procedere alla bonifica dell’area”. Fondi che, probabilmente, dovrebbero arrivare verso novembre con l’assestamento del bilancio comunale.


Pierangelo Tempesta

Attualità

Specchia, incidente nella Zona industriale

Scontro tra un furgone e un’utilitaria. Necessario l’intervento dei sanitari del 118

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Incidente stradale sulla provinciale tra Miggiano e Specchia, nei pressi della OLC.

Per cause in corso di accertamento, un furgone ed una Lancia Y si sono scontrate.

L’urto è stato decisamente violento tanto da richiedere per una delle persone coinvolte l’intervento dei sanitari del 118.

L’autista del furgone infatto è stato accompagnato con l’ambulanza in ospedale per accertamenti.

Sul posto per regolamentare il traffico e stabilire la dinamica dell’incidente anche gli agenti della Polizia Locale.

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Attualità

Ilaria D’Amico a Unisalento

“Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista”, con la giornalista e conduttrice televisiva

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Si intitola “Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista” l’incontro in corso, nell’aula 2 della palazzina R3 del Dipartimento di Scienze giuridiche, a Ecotekne.

Ospite d’eccezione, la giornalista e conduttrice televisiva Ilaria D’Amico.

I saluti istituzionali affidati al professor Attilio Pisanò, presidente del Corso di laurea in Diritto e management dello sport e alla professoressa Maria Vittoria Dell’Anna, presidente dei corsi di laurea di area Comunicazione.

A seguire l’intervista a D’Amico e, in conclusione, gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, il professor Luigi Melica e del delegato alla Comunicazione, il professor Stefano Cristante.

Il seminario è organizzato con la collaborazione del Centro Studi di Diritto Sportivo Vittorio Mormando e rientra nell’ambito delle attività del Corso per Direttore Sportivo del Dipartimento di Scienze Giuridiche di UniSalento e della rassegna “Comunicazione incontra” dei corsi di laurea di Comunicazione.

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Attualità

RSA e Centri diurni, cresce il malcontento

Margilio (Aiop Puglia): «Disattesi gli impegni presi dalla Regione Puglia con le Associazioni di categoria. Auspichiamo adozione di un atto integrativo».

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«Gli impegni presi dalla Regione Puglia lo scorso gennaio su RSA e Centri diurni sono stati disattesi. Siamo dispiaciuti e amareggiati; non solo abbiamo atteso quattro mesi per leggere il provvedimento, ma il testo approvato dalla Giunta regionale non è corrispondente a quanto concordato in un incontro ufficiale con la Regione e le associazioni di categoria lo scorso gennaio».

Così Fabio Margilio, presidente dell’Aiop Puglia, la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali di diritto privato, dopo aver letto la delibera di Giunta notificata all’AIOP e con la quale la Regione ha stanziato le risorse necessarie a RSA e Centri Diurni per il 2025.

«In primis ci era stato garantito che i contratti con le strutture avrebbero avuto una valenza biennale per consentire alle Aziende sanitarie una pianificazione di più ampio respiro; invece», spiega il presidente di Aiop Puglia, «la delibera fa riferimento solo all’anno 2025, nonostante oramai siamo a maggio ed è già trascorsa quasi la metà del 2025. Inoltre, era stata stabilita la contrattualizzazione dalla data del 2 febbraio di tutte le strutture non ancora contrattualizzate per mancanza di risorse finanziarie in possesso dei requisiti normativi, così come la possibilità per le sei strutture pugliesi sociali ex art. 67 di convertirsi in RSA; di tutto questo, però, non c’è traccia nella delibera. Infine, non ci convince la procedura di assegnazione dei due posti letto aggiuntivi nelle RSA per i pazienti in Cure Estensive dimessi dagli Ospedali: così come è pensata e in assenza di ulteriori disposizioni e precisazioni, questa procedura arrecherebbe solo un danno economico ai gestori».

«Il provvedimento, dunque, è deludente», conclude Margilio, «il nostro auspicio è un atto integrativo pienamente rispondente a quanto concordato solo pochi mesi fa con la Regione».

Aiop Puglia è la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali.

L’associazione ha tra i suoi obiettivi valorizzare il ruolo delle realtà imprenditoriali associate che gestiscono circa 30 cliniche con oltre 4mila posti letto, occupando più di 5mila persone tra medici, infermieri, tecnici e operatori di supporto.

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Fabio Margilio, presidente di Aiop Puglia

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