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Attualità

Un chilo di marijuana in casa: arrestato

NOVOLI. Arrestato per detenzione spaccio 21enne di Novoli e identificati e segnalati alle autorità giudiziaria altri tre giovani, un uomo e due donne.

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NOVOLI.  I  Carabinieri, mentre transitavano in via Sant’ Antonio, hanno osservato un giovane uscire da un’abitazione. Questi, alla vista dei militari, si è subito irrigidito. Mentre i Carabinieri si avvicinavano ha tentato di disfarsi di 4 involucri contenenti gr. 10,83 di marjuana. Il diciottenne immediatamente veniva bloccato e identificato al fine della prevista segnalazione alla prefettura. I militari di Novoli decidevano inoltre di procedere alla perquisizione dell’abitazione da cui il giovane era uscito. Con l’ausilio dei militari delle stazioni di Trepuzzi e Campi Salentina, nonché dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Campi, chiamati come rinforzo, procedevano alla perquisizione della abitazione, in uso a Stefano Parlangeli, 21enne del luogo, celibe, nullafacente, incesurato. All’interno, oltre a Perlangeli, sono stati  identificati altri tre ventenni: un uomo, a.d. di San Cesareo, e due donne, t.v. di San Pietro Vernotico e s.s. di Torchiarolo.


Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti 936,5 grammi di mariuana, 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, che venivano sottoposti a sequestro.

Arrestato e condotto in carcere Stefano Parlangeli, mentre gli altri giovani venivano deferiti in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per il concorso con il primo nel reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: sono in corso indagini rivolte a stabilire il loro eventuale ruolo nell’attività di spaccio.


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Quarant’anni a Corsano

Noi dell’85: una festa per celebrare 40 anni di amicizie, ricordi e risate

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Ci sono date che restano impresse nel cuore, e ci sono persone che, anche dopo anni, sanno riportarti indietro nel tempo con un semplice sorriso.

Quest’estate i corsanesi del 1985 si sono ritrovati per festeggiare insieme un traguardo importante: i 40 anni.

Un compleanno collettivo, certo, ma anche un’occasione speciale per rivedere vecchi amici, compagni di scuola, volti che magari non si vedevano da decenni ma che in un attimo hanno fatto riaffiorare i ricordi più belli.

Una serata fatta di abbracci, di racconti, di risate genuine e anche di un pizzico di nostalgia, perché il tempo passa, ma certi legami restano.

La festa, organizzata con grande entusiasmo da un gruppo di amici, è stata un successo.

Tra musica anni Ottanta e Novanta, foto ingiallite dagli album di classe, battute che solo chi ha vissuto quegli anni può capire, la serata si è trasformata in una vera e propria macchina del tempo.

C’era chi veniva da vicino e chi ha fatto chilometri per esserci.

Perché questi momenti non si replicano e il desiderio di ritrovarsi, di condividere un pezzo di strada ancora insieme, era più forte di qualsiasi distanza: «Abbiamo brindato ai 40, ma anche a quello che eravamo, a quello che siamo diventati, e – perché no – a quello che ancora saremo. Perché il bello delle amicizie vere è che non invecchiano mai».

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Attualità

“Passi senza confini”: da Tricase, la danza unisce Italia e Germania

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Sono rientrate in questi giorni a Tricase le giovani ballerine della ASD Il Balletto, diretta dalla maestra Elena De Donno, dopo una settimana intensa e indimenticabile trascorsa ad Ansbach, Norimberga. Dal 4 al 10 agosto 2025 si è svolta la seconda edizione di “Passi senza confini”, progetto di scambio culturale e artistico che unisce l’Italia e la Germania attraverso la danza.

Protagoniste, insieme alla scuola salentina, le allieve della Movement Revolution di Ansbach, guidata dalle maestre Tina Rabus e Andrea Greul. Dopo la prima edizione del 2024, ospitata a Tricase, questa volta sono state le danzatrici italiane a volare in Germania per vivere un’esperienza immersiva fatta di lezioni, allenamenti e momenti di condivisione.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di docenti di altissimo livello: Andrea Greul per la danza classica, Alexey Dmitrenko per la danza jazz e Dominic Braunersreuther per la danza contemporanea. Tra sbarre, coreografie e nuove tecniche, le ragazze hanno potuto arricchire il proprio bagaglio artistico e umano, scoprendo stili diversi e imparando a dialogare con altre realtà artistiche.

Oltre allo studio, “Passi senza confini” ha regalato momenti di amicizia, scoperta e scambio culturale: una settimana intensa che ha lasciato nel cuore di tutti la voglia di continuare questo cammino.

Il progetto, nato per fondere la tradizione della danza classica con l’energia innovativa della contemporanea, si conferma un ponte tra due paesi, due scuole e due visioni artistiche, destinato a crescere e a coinvolgere sempre più giovani talenti.

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Attualità

Il calcio come scuola di vita: Fernando Ricchiuto riceve il premio Specula

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Lo scorso 28 agosto si è tenuta la consegna del Premio Specula a Fernando Ricchiuto. Un riconoscimento a cura dell’Associazione Sportiva Culturale “Lucrezia Amendolara”.

Mai nessuno indietro

Classe 1943, sin dalla più tenera età Fernando Ricchiuto nutre una indomabile passione per il calcio, che lo spinge a trascorrere ore e ore a correre dietro un pallone per le strade del paese.

Questa passione cresce con lui e nel 1970, insieme a un gruppo di giovani appassionati di calcio come lui, fonda l’Unione Sportiva Armando Picchi Specchia destinata a scrivere pagine esaltanti della storia sportiva di Specchia, dando così l’impulso alle amministrazioni comunali dell’epoca per la costruzione del campo sportivo comunale.

Passano gli anni e la passione calcistica accompagna Fernando in ogni fase della sua vita, così mentre con sua moglie Maria creanola loro famiglia, consegue il patentino di Allenatore FIGC. Sono gli anni ’80 e per Fernando inizia un’altra esaltante fase della sua storia sportiva: come allenatore viene ingaggiato da diverse Società Calcistiche della Provincia di Lecce e colleziona vittorie e successi nelle diverse categorie, tanto da essere selezionato dal Comitato FIGC della Regione Puglia per un corso premio a Coverciano, prestigiosa sede dei ritiri della Nazionale Italiana di Calcio. Inoltre, in quegli stessi anni, gli viene più volte conferito l’incarico di selezionare e allenare le formazioni della Rappresentativa, una squadra che raccoglie i migliori talenti della categoria di riferimento per partecipare a tornei regionali.

Nella sua lunga esperienza da allenatore Fernando intuisce ben presto le potenzialità educative dello sport e del calcio, così, quando all’inizio degli anni ’90 la FIGC concretizza l’istituzione dei Campionati delle Categorie Giovanili, Fernando si impegna per la creazione della prima Scuola Calcio a Specchia, che permette a bambini e giovani dai 5 ai 17 anni di frequentare lezioni di calcio e disputare le partite dei campionati di categoria. È proprio negli anni ’90 che per ben due anni consecutivi  i “ragazzini terribili” della Scuola Calcio di Specchia, così vengono ribattezzati dalla stampa locale, trionfano nel Campionato della categoria Allievi, senza subire neanche un goal.

Dagli anni ’90 ad oggi generazioni e generazioni di giovani specchiesi hanno frequentato la Scuola Calcio della A. Picchi, trovando sul campo di gioco non solo un luogo in cui divertirsi e mettersi alla prova nello sport, ma soprattutto un ambiente sano, in cui imparare il gioco di squadra, sul campo e nella vita, l’etica dello sport, costruita sui valori di solidarietà, condivisione,inclusione e uguaglianza, rispetto dei compagni e degli avversari, fair play e rispetto delle regole. 

Questo impegno educativo e il forte radicamento nei valori di solidarietà umana, lo hanno accompagnato attraverso gli anni ad affrontare le responsabilità e l’impegno all’interno della A. Picchi, con un occhio sempre attento ai più fragili, alle situazioni di necessità e bisogno, perseguendo strenuamente l’obiettivo di non lasciare mai nessuno indietro e di fare della A. Picchi una famiglia, un luogo inclusivo e accogliente in cui costruire una società coesa, giusta e solidale.

Fernando Ricchiuto ha dedicato tutta la vita al calcio, contribuendo alla diffusione dei più alti valori dello sport, restando fedele a quei valori in tutto il corso della sua vita e diventando negli anni una figura educativa di riferimento nella comunità di Specchia.

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